L'Olimpia Milano, desiderosa di rimediare a gara-1, parte a mille, tentando la fuga in un paio di occasioni; Sassari dà l'impressione di riuscire a contenere la sfuriata dei padroni di casa ma poi, verso la metà de primo quarto, subisce un parziale importante dall'EA7 che si porta avanti sul 14-6. I problemi della Dinamo sono i soliti: le difficoltà ad andare a canestro sono rappresentate da percentuali da tre non proprio limpide e da conclusioni improbabili (leggasi tiri dalla media di Lawal e Kadji), mentre un gioco da quattro di Moss ed un canestro di Melli portano l'Olimpia sul +14. Forbice che si allarga con Milano che continua ad attaccare e anche grazie ad un and1 di Hackett e con gli schiaccioni di Samuels ed Elegar, chiude il primo quarto sul 27-11. Per Sassari, la sintesi dei primi dieci minuti sta nel tiro di Kadji preso fuori tempo massimo, sulla sirena.
Il solito Sosa sembra scuotere l'attacco dei sardi, con una tripla che apre, di fatto, il secondo quarto e con altre iniziative offensive che creano più di un grattacapo alla difesa milanese; più avanti, una seconda bomba del dominicano ed un assist per la inchiodata di Lawal portano il parziale della Dinamo sul 9-0 per il -6 Sassari. In questa fase è l'EA7 a non segnare, con Sosa che, dall'altra parte, si sta rivelando determinante, e non è la prima volta in questi playoff. Tuttavia la crisi di Milano dura poco e ricomincia a macinare canestri, portandosi di nuovo sul +9; il Banco Sardegna si tiene a galla ancora con Sosa e Vanuzzo che, con una decina di secondi sul cronometro del secondo quarto, mette un tiro da tre a dir poco fondamentale, consentendo ai suoi di limitare i danni (42-35 Olimpia).
Tanta EA7 Armani Milano in questo primo tempo, che però ha dovuto fare i conti con Sosa che ha contribuito in maniera determinante a far si che i milanesi non accumulassero un margine rassicurante da amministrare nel terzo e nel quarto quarto.
Il terzo quarto si apre con Milano che va a segno e con Kadji che ribatte ad ogni singolo canestro dei padroni di casa, sia da due che da tre, tanto che dopo tre minuti e mezzo ci sono ancora 7 lunghezze tra le due squadre; alla metà esatta del quarto rientra Sosa che, però, al primo possesso offensivo, si rende protagonista di una pessima palla persa. In questa fase Samuels carica Sassari di falli ed i sardi vanno in bonus a 4:38 dalla fine; un aspetto da non sottovalutare, visto che l'Olimpia sta rosicchiando punti agli ospiti proprio dalla lunetta. Il vantaggio dell'EA7 si fa nuovamente consistente qualche secondo più tardi, con un rimbalzo offensivo più canestro di Gentile che costringe coach Sacchetti a chiamare time out. Non è serata per Dyson: diverse sono le conclusioni fuori misura e sugli sviluppi di una di queste, il play americano commette anche un fallo di frustrazione, che porta al 2/2 di Mossa ai liberi (58-44 Milano). Nei minuti successivi, l'Olimpia torna a scappare, con la Dinamo che si tiene in piedi con la panchina (Sosa, Formenti, Vanuzzo); mentre l'EA7 riesce ad attaccare anche più volte, con i tanti extra-possessi dovuti a rimbalzi offensivi, la partita si fa nervosa e cominciano a volare i tecnici: uno a Sanders (per un fallo su Hackett che, in tutta franchezza, non c'era) ed uno a Samuels. La girandola dei liberi fissa il risultato sul 64-52 Milano.
Nel quarto quarto controllo di Milano, con il Banco Sardegna che sembra non crederci più. L'Olimpia mantiene il vantaggio in doppia cifra fino all'84-71 finale.
Per Milano bene Gentile (nonostante qualche forzatura) e Samuels dominante a rimbalzo; per Sassari male Dyson e Logan, bene Sosa e Sanders.
Un bilancio positivo per la Dinamo Sassari, che torna a casa con una vittoria importantissima, avendo il fattore campo a sfavore; ora tocca a Milano cercare di ripristinare proprio il fattore campo, provando ad espugnare il PalaSerradimigni.

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