martedì 13 ottobre 2015

Serie A: il Pagellone della seconda giornata




GIUSEPPE POETA voto 10: riparte da Trento dopo essersi infortunato a qualunque cosa possibile ed aver giocato appena 32 partite nelle due stagioni precedenti. Riparte, dopo aver ingoiato amaro restando in poltrona, a Settembre, senza andare agli Europei. Buscaglia ha voluto lui per dare ordine ed esperienza alla regia trentina, lui, in sordina, si è preso la scena rendendosi assoluto protagonista della pazzesca rimonta di Cremona. 23 punti (3/5 da 2, 4/7 da 3 e 5/7 ai liberi), 8 assist, 3 rimbalzi, 4 falli subìti e 29 di valutazione in 26 minuti, Peppino è tornato, e ci fa molto piacere. CAZZIMMA STATE OF MIND.

NDUDI EBI voto 9: Torino sbanca Caserta tornando a vincere, in serie A, 22 anni dopo l’ultima volta. Se questo avviene lo deve anche grazie a questo pittoresco personaggio, che a Minneapolis consideravano il nuovo Kevin Garnett ma che, a causa di un carattere “particolare” (eufemismo), si è ritrovato a giocare in posti sperduti (ha giocato ovunque tranne in Oceania) e ad avere una carriera al di sotto delle indiscusse potenzialità. Al Palamaggiò oscura la vallata ad ognuno si pari nel raggio di 4 metri (6 stoppate piazzate), in più segna 14 punti con 5 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist. Cari bambini, fate i bravi, che è tornato l’uomo nero, quello che se vi prende vi tiene per un anno intero. THE BLACK HOLE.

MARQUEZ HAYNES/DAVID LOGAN voto 8: una combo del genere, già normalmente, è incendiaria, figuriamoci se in serata. Illuminano il Pianella con una prestazione da 38 punti, 12 assist e 15/25 al tiro in due, permettendo a Sassari di sbancare Cucciago dopo 8 sconfitte consecutive nelle ultime due stagioni. Se predicano in questa maniera sono dolori per tutti, se provate a stringergli la mano rischiate di bruciarvi, il tutto mentre Sacchetti gongola. RUN & GUN.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA voto 7: nella giornata delle rimonte come non sottolineare quella dei toscani, che col parziale di 25-16 nell’ultimo periodo sbancano Pesaro e restano, a braccetto con Trento, Reggio Emilia e Sassari, al comando della classifica a punteggio pieno. Enzo Esposito sta facendo un buon lavoro con una squadra quasi del tutto nuova, che in una stagione così enigmatica, soprattutto dal 5°/6° posto a scendere, può sorprendere in positivo. ALLEGRA BRIGATA.

ALEX HARRIS/KENNY KADIJ voto 6: dopo un primo tempo orripilante, sono loro a suonare la sveglia, in casa Brindisi, nella ripresa, quando arriva il mega parziale di 54-20 che ribalta in toto la sfida con la Virtus Bologna. 30 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, in combinata, per questi due ragazzacci, che a Bologna si sogneranno per qualche settimana. BAD BOYS.

PASTA REGGIA CASERTA voto 5: tante attenuanti, l’assenza del faro Siva, le condizioni precarie di Downs e Jones, ma contro Torino la partita si poteva e si doveva portare a casa. Sarebbe servita una migliore gestione dei vantaggi e dei momenti topici, rallentare i ritmi e non adeguarsi al corri e tira dei piemontesi. Ciò non è avvenuto, e arriva una sconfitta che, per quanto evitabile, mette già di fronte la squadra ad eventuali dilemmi e problemi, migliorabili essendoci tempo. FARO…SPENTO.

OPENJOBMETIS VARESE voto 4: ok gli infortuni, ok i problemi, ok che si andava a Milano contro una squadra assetata di riscatto, ma mollare gli ormeggi già nel terzo periodo è eccessivo. 22 punti a referto in 20 minuti a fronte di 42 subìti, salvata la pace di qualcuno (Ukic e Faye), il linguaggio del corpo sembrava quello di chi non vede l’ora che finisca per andare a fare serata all’Hollywood, sennò a Milano che ci siamo venuti a fare? UISP.

BENAS VEIKALAS/MAARTEN LEUNEN voto 3:  nella debacle reggiana “spiccano” loro due, che con un “bel” 2/13 al tiro, in combinata, contribuiscono a scavare il già profondo solco tra le due squadre. E’ probabile che la Grissin Bon gli mandi la fattura per la manutenzione dei ferri del Pala Bigi. Dopo un maltrattamento simile urge cambiamento. SFASATI.

D.J. SHELTON voto 2: l’ala californiana finisce nuovamente dietro la lavagna al termine di un’altra prestazione “rivedibile”, e sono buono. 30 minuti, 3 punti (1/6 al tiro), 4 palle perse e 4 falli commessi, oltre ad essere un telepass in difesa. Di questo passo i semplici “dietro la lavagna” si tramuteranno in bocciatura definitiva. LUCIGNOLO.

SIMONE FONTECCHIO/VALERIO MAZZOLA voto 1: tirano qualunque cosa gli passi tra le mani, neanche fossero Kobe Bryant e Dirk Nowitzki, producono un eloquente 3/19 dal campo, in combinata, rendendosi principali artefici del secondo tempo “horribilis” della Virtus Bologna a Brindisi. Giusto che chi va in campo si prenda delle responsabilità, ma è altrettanto giusto (e vero) che se sbagli qualunque cosa e non la metti neanche da solo e piedi per terra conviene che ti ricordi che esiste anche un fondamentale chiamato passaggio, che non guasterebbe. IRRESPONSABILI.

VANOLI CREMONA voto 0: il bello del basket è che le partite non finiscono mai, anche quando lo sembrano, anche quando, dopo 30 minuti, conduci 65-50 e sembri essere in controllo di tutto. 10 minuti sono tanti, soprattutto quando stacchi la spina, e bastano a subire una rimonta epocale, un parziale fiume di 11-33 che ti fa passare da quel 65-50 al 76-83 finale, che significa passare dal Paradiso all’Inferno in appena 10 minuti, quei 10 minuti. Un crollo verticale che da una squadra esperta, allenata da un coach esperto, non ci aspettavamo minimamente, il lavoro, soprattutto mentale, che la Vanoli dovrà svolgere è più pesante di quanto sembri. DEVASTATI.

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