GIUSEPPE
POETA voto 10: riparte da Trento dopo essersi
infortunato a qualunque cosa possibile ed aver giocato appena 32 partite nelle
due stagioni precedenti. Riparte, dopo aver ingoiato amaro restando in
poltrona, a Settembre, senza andare agli Europei. Buscaglia ha voluto lui per
dare ordine ed esperienza alla regia trentina, lui, in sordina, si è preso la
scena rendendosi assoluto protagonista della pazzesca rimonta di Cremona. 23
punti (3/5 da 2, 4/7 da 3 e 5/7 ai liberi), 8 assist, 3 rimbalzi, 4 falli
subìti e 29 di valutazione in 26 minuti, Peppino è tornato, e ci fa molto
piacere. CAZZIMMA STATE OF MIND.
NDUDI
EBI voto 9: Torino sbanca Caserta tornando a
vincere, in serie A, 22 anni dopo l’ultima volta. Se questo avviene lo deve
anche grazie a questo pittoresco personaggio, che a Minneapolis consideravano il
nuovo Kevin Garnett ma che, a causa di un carattere “particolare” (eufemismo),
si è ritrovato a giocare in posti sperduti (ha giocato ovunque tranne in
Oceania) e ad avere una carriera al di sotto delle indiscusse potenzialità. Al
Palamaggiò oscura la vallata ad ognuno si pari nel raggio di 4 metri (6
stoppate piazzate), in più segna 14 punti con 5 rimbalzi, 2 recuperi e 2
assist. Cari bambini, fate i bravi, che è tornato l’uomo nero, quello che se vi
prende vi tiene per un anno intero. THE BLACK HOLE.
MARQUEZ
HAYNES/DAVID LOGAN voto 8: una combo del genere, già
normalmente, è incendiaria, figuriamoci se in serata. Illuminano il Pianella
con una prestazione da 38 punti, 12 assist e 15/25 al tiro in due, permettendo
a Sassari di sbancare Cucciago dopo 8 sconfitte consecutive nelle ultime due
stagioni. Se predicano in questa maniera sono dolori per tutti, se provate a
stringergli la mano rischiate di bruciarvi, il tutto mentre Sacchetti gongola.
RUN & GUN.
GIORGIO
TESI GROUP PISTOIA voto 7: nella giornata delle rimonte come
non sottolineare quella dei toscani, che col parziale di 25-16 nell’ultimo
periodo sbancano Pesaro e restano, a braccetto con Trento, Reggio Emilia e
Sassari, al comando della classifica a punteggio pieno. Enzo Esposito sta
facendo un buon lavoro con una squadra quasi del tutto nuova, che in una
stagione così enigmatica, soprattutto dal 5°/6° posto a scendere, può
sorprendere in positivo. ALLEGRA BRIGATA.
ALEX
HARRIS/KENNY KADIJ voto 6: dopo un primo tempo orripilante,
sono loro a suonare la sveglia, in casa Brindisi, nella ripresa, quando arriva
il mega parziale di 54-20 che ribalta in toto la sfida con la Virtus Bologna.
30 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, in combinata, per questi due ragazzacci, che
a Bologna si sogneranno per qualche settimana. BAD BOYS.
PASTA
REGGIA CASERTA voto 5: tante attenuanti, l’assenza del
faro Siva, le condizioni precarie di Downs e Jones, ma contro Torino la partita
si poteva e si doveva portare a casa. Sarebbe servita una migliore gestione dei
vantaggi e dei momenti topici, rallentare i ritmi e non adeguarsi al corri e
tira dei piemontesi. Ciò non è avvenuto, e arriva una sconfitta che, per quanto
evitabile, mette già di fronte la squadra ad eventuali dilemmi e problemi,
migliorabili essendoci tempo. FARO…SPENTO.
OPENJOBMETIS
VARESE voto 4: ok gli infortuni, ok i problemi, ok che
si andava a Milano contro una squadra assetata di riscatto, ma mollare gli
ormeggi già nel terzo periodo è eccessivo. 22 punti a referto in 20 minuti a
fronte di 42 subìti, salvata la pace di qualcuno (Ukic e Faye), il linguaggio
del corpo sembrava quello di chi non vede l’ora che finisca per andare a fare
serata all’Hollywood, sennò a Milano che ci siamo venuti a fare? UISP.
BENAS VEIKALAS/MAARTEN LEUNEN voto 3: nella debacle reggiana “spiccano” loro due, che con un “bel” 2/13 al tiro, in combinata, contribuiscono a scavare il già profondo solco tra le due squadre. E’ probabile che la Grissin Bon gli mandi la fattura per la manutenzione dei ferri del Pala Bigi. Dopo un maltrattamento simile urge cambiamento. SFASATI.
BENAS VEIKALAS/MAARTEN LEUNEN voto 3: nella debacle reggiana “spiccano” loro due, che con un “bel” 2/13 al tiro, in combinata, contribuiscono a scavare il già profondo solco tra le due squadre. E’ probabile che la Grissin Bon gli mandi la fattura per la manutenzione dei ferri del Pala Bigi. Dopo un maltrattamento simile urge cambiamento. SFASATI.
D.J.
SHELTON voto 2: l’ala californiana finisce nuovamente
dietro la lavagna al termine di un’altra prestazione “rivedibile”, e sono
buono. 30 minuti, 3 punti (1/6 al tiro), 4 palle perse e 4 falli commessi,
oltre ad essere un telepass in difesa. Di questo passo i semplici “dietro la
lavagna” si tramuteranno in bocciatura definitiva. LUCIGNOLO.
SIMONE
FONTECCHIO/VALERIO MAZZOLA voto 1: tirano qualunque cosa
gli passi tra le mani, neanche fossero Kobe Bryant e Dirk Nowitzki, producono
un eloquente 3/19 dal campo, in combinata, rendendosi principali artefici del
secondo tempo “horribilis” della Virtus Bologna a Brindisi. Giusto che chi va
in campo si prenda delle responsabilità, ma è altrettanto giusto (e vero) che
se sbagli qualunque cosa e non la metti neanche da solo e piedi per terra
conviene che ti ricordi che esiste anche un fondamentale chiamato passaggio,
che non guasterebbe. IRRESPONSABILI.
VANOLI
CREMONA voto 0: il bello del basket è che le partite non
finiscono mai, anche quando lo sembrano, anche quando, dopo 30 minuti, conduci
65-50 e sembri essere in controllo di tutto. 10 minuti sono tanti, soprattutto
quando stacchi la spina, e bastano a subire una rimonta epocale, un parziale
fiume di 11-33 che ti fa passare da quel 65-50 al 76-83 finale, che significa
passare dal Paradiso all’Inferno in appena 10 minuti, quei 10 minuti. Un crollo
verticale che da una squadra esperta, allenata da un coach esperto, non ci aspettavamo
minimamente, il lavoro, soprattutto mentale, che la Vanoli dovrà svolgere è più
pesante di quanto sembri. DEVASTATI.
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