giovedì 24 dicembre 2015

Serie A: il Pagellone della 13° giornata


CAMPIONATO voto 10: perchè se lo merita tutto! Cinque squadre in testa alla classifica a pari punti, altre sei racchiuse tra il 9° e il 14° posto, tutte con lo stesso record, emozioni infinite e continue, tutti che possono perdere e vincere contro tutti, equilibrio costante. Penso che una roba del genere difficilmente si sia vista in Italia e in Europa, soprattutto nella storia recente del gioco, in barba a chi ha sempre da dire qualcosa pur di andare contro al nostro movimento, anche quando ci diverte e ci emoziona. SPETTACOLO.

PASTA REGGIA CASERTA voto 9: Caserta vince il derby e si rilancia in classifica, e dov'è la notizia? Dov'è la sensaazione? La notizia sta nel fatto che i bianconeri, a fine primo tempo, avevano 21 punti di ritardo (44-23), dopo aver espresso un basket che io, in oltre 20 anni, non ho mai visto, in senso negativo ovviamente.
Poi è scattato qualcosa, i ragazzi di Dell'Agnello riemergono dagli spogliatoi del Pala Del Mauro con un'altra faccia, e succede quello che non ti aspetti, col parziale di 47-18 che ribalta tutto, in 20 minuti di totale onnipotenza cestistica, con quelli che, da lupi, diventano agnellini, e quelli in maglia nera sembrano Zorro contro il sergente Garcia. RINASCITA.

CONSULTINVEST PESARO voto 8: Terza vittoria consecutiva per i marchigiani, che si prendono lo scalpo di lusso dell'EA7 Milano e, con i nuovi innesti (dopo Shepherd e Daye ufficiale anche la firma di Lydeka), possono guardare con grande serenità al futuro prossimo e, perchè no, porsi obiettivi diversi rispetto alla solita salvezza.
Contro le "scarpette rosse" arriva una prova di maturità, il saper sopperire alla difficoltà offensiva con la difesa e il furore agonistico, che possono essere sufficienti a regalarti una serata storica anche se non la metti nemmeno in una vasca da bagno. TEMERARI.

DAVID LOGAN voto 7: nella difficile (eufemismo) stagione di Sassari lui riesce comunque a trovare il modo di essere speciale. Il Banco risorge contro Reggio Emilia dettando tempi e ritmi a piacimento, il cecchino di Chicago, in 25 minuti (avete letto bene), ne mette 25 (7/9 da 2, 3/4 da 3, 2/2 ai liberi), con 8 assist, 4 rimbalzi, 4 falli subìti, 38 di valutazione, Babbo Natale, le renne, la slitta e la mia personale standing ovation.
Erano anni che, nel nostro campionato, non passava un fuoriclasse del genere, capace sempre di stupire, quando è in serata poi, come ammesso da quel signore che risponde al nome di Max Menetti, devi solo toglierti il cappello e ringraziarlo, perchè ti ha regalato 25 minuti di poesia in movimento. IMMENSO.


COURTNEY FELLS/ROD ODOM voto 6: in una Virtus spuntata e ai minimi termini i due bad boys felsinei si caricano il gruppo sulle spalle (32 punti in combinata, seguiti da 8 rimbalzi, 7 assist e 4 recuperi), conducendolo alla seconda vittoria consecutiva, cancellando qualche momento negativo di troppo, soprattutto riguardo il buon Courtney.
Anche qui si può parlare di futuro roseo, considerando l'imminente rientro di capitan Ray e qualche altro acciaccato che si sta rimettendo in forze, con la certezza che questi qui hanno, finalmente, capito che la maglia che indossano con è una qualunque. BACK IN BLACK (& WHITE).

VANOLI CREMONA voto 5: si ferma a Varese la striscia positivia dei cremonesi, che negli ultimi 2 mesi sarebbero stati capaci di battere anche i Golden State Warriors, salvo poi sgonfiarsi in una fredda serata "bosina".
Al Pala Whirpool si rivedono alcuni fantasmi, quelli di inizio stagione: squadra "scollata", senza idee, con Southerland che sta al basket come me al curling, e se pure l'asse Vitali/Cusin non gira allora è inevitabile lasciarci le penne, anche se col brivido, perchè un Tyrus McGee "Curryggiante" a momenti la vinceva quasi da solo. Serata storta? Vedremo. MIND THE GAP.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA voto 4: in sede di presentazione la sfida di Sassari pareva esaltante, essendo il remake di una finale scudetto e di una finale di Supercoppa Italiana che ha fatto vibrare gli appassionati della palla a spicchi.
Gli emiliani, invece, ne escono malissimo, con un -24 sul groppone che lascia poco spazio ad ulteriori commenti, se non il fatto che, da chi è vice campione d'Italia, ha vinto la Supercoppa Italiana e "scende" a Sassari da capolista non ti aspetti che duri meno di uno sbarbato davanti al video di Belen. PRECOCI.

VOJSLAV STOJANOVIC voto 3: arrivato a Capo d'Orlando con la fama di fenomeno e prospetto NBA, in 5 partite fin qui disputate ha fatto vede pochino, soprattutto in quel tiro da 3 e dalla media da tutti definito come la sua arma principale.
A Trento sta in campo 28 minuti sparacchiando qualunque cosa gli passi tra le mani (2/11 il conto finale), la Betaland incappa nella 9° sconfitta nelle ultime 10 partite e il momento di crisi prosegue. Ok, parliamo di un '97 con tutto il futuro davanti, però non è che perchè sei giovane scambi il canestro per un bersaglio dove lanciare qualunque cosa. ROBIN BUH.

JEREME DYSON voto 2: 9 punti (3/15 al tiro e 3 palle perse) in 28 minuti. Si, è Jerome Dyson, sono i suoi numeri a Brindisi, non è il gemello cattivo o uno a cui hanno rubato i poteri.
Dopo un buon inizio l'ex campione di tutto si è un pò perso per strada, complice, forse, anche un pò di ruggine accumulata in quasi 6 mesi di inattività dopo i bagordi sassaresi.
Ci aspettiamo di più, ma molto molto di più da uno col suo talento, ma per questa giornata il premio SDENG è suo.

EA7 MILANO voto 1: riuscire a perdere una partita contro una squadra che tira col 40% da 2 e col 31% da 3 è un'impresa, e Milano, che ci regala sempre alti momenti di sport, ha compiuto quest'impresa, riuscire a fare peggio e perdere una partita che, con un pizzico di attenzione in più, si sarebbe portata a casa a mani basse.
Invece, a Pesaro, si riesce a produrre un micidiale 31% dal campo (10% da 3), come si suol dire "a Natale siamo tutti più buoni", si, ma ai meneghini il concetto deve essere un pò sfuggito di mano, ma leggermente. La Vuelle ringrazia e porta a casa. SALVATE IL SOLDATO JASMIN.

SIDIGAS AVELLINO voto 0: perchè perdere un derby, in casa, in quella maniera può avere ripercussioni pesantissime sull'andamento di un'intera stagione.
Vai al riposo sopra di 21 e in totale controllo, contro una squadra alle corde, che non si ritrova. Rientri in campo e diventi una diligenza alla mercè di 5 banditi, vestiti di nero, che ti assaltano impunemente, e tu lasci fare, non reagisci, segni 18 punti in 20 minuti ed esci tra i fischi del tuo pubblico, rovinandoti un Natale che solo 20 minuti prima sembrava essere spumeggiante. In casa Sidigas ci sarà da interrogarsi e parecchio su come sia possibile squagliarsi in quella maniera, quando hai tutto dalla tua. AGNELLINI.

Nessun commento:

Posta un commento