OPENJOBMETIS
VARESE voto 10: in modalità Armata Brancaleone si
presentano a Caserta con un aereo che incombe nel post partita, direzione Minsk.
Sono rimasti a casa Cavaliero e Campani, hanno reintegrato Galloway giusto per
non far giocare qualcuno raccattato per strada, Kuksiks ha giocato con un
allenamento nelle gambe nei precedenti 10 giorni, Kangur ha il mio stato di
forma dopo il pranzo di Natale, eppure sbancano il Palamaggiò trovando una
vittoria che sa di autentica impresa. Quanto ci sia di loro e quanti demeriti
abbia la Juve Caserta non lo so, ma se in queste condizioni ti prendi un campo
storicamente difficile come quello casertano allora meriti l’encomio, perché
comunque hai gettato il cuore oltre l’ostacolo, hai fatto di necessità di virtù
e hai guadagnato 2 punti d’oro colato. WE CAN BE HEROES, JUST FOR ONE DAY.
PRESTON
KNOWLES voto 9: ultimamente latitava un po’, ma si sa,
la pazienza è la virtù dei forti. In una serata non semplice, su un campo (Brindisi)
non semplice, sfodera una prestazione da 19 punti (4/5 da 2, 3/6 da 3 e 2/2 ai
tiri liberi), 8 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 29 di valutazione, trascinando
Pistoia all’11° vittoria stagionale, col sogno che prosegue imperterrito.
Qualcuno dice che “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”, se il risultato è sempre questo allora, da quelle parti, sono pronti a godere un bel po’. PRESTO (N) FATTO.
Qualcuno dice che “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”, se il risultato è sempre questo allora, da quelle parti, sono pronti a godere un bel po’. PRESTO (N) FATTO.
ELSTON
TURNER voto 8: con lui l’attesa è stata un po’ più
lunga, ma la pazienza ha vinto anche in questo caso. Il figlio di Elston sr. è
decisamente entrato in ritmo, e dopo Brindisi fa piangere anche Sassari,
abbattendosi sulla Dinamo con una prova da 28 punti (5/7 da 2, 5/9 da 3, 3/4 ai
liberi), che oltre a significare 11° vittoria stagionale e terzo posto in
classifica, significa 1.000 punti (e passa) in serie A per lui. Una bella
soddisfazione, arrivata in un campionato che, fin qui, non l’aveva ancora visto
protagonista. Ma Pancotto c’ha visto giusto anche stavolta, ha creduto nel
ragazzo, l’ha aspettato e i risultati stanno arrivando. MILLE (E PASSA) DI
QUESTI GIORNI.
SIDIGAS
AVELLINO voto 7: lupi corsari a Pesaro per la terza
vittoria consecutiva, con la retta via, smarrita lo scorso 23 Dicembre dopo il
derby perso con Caserta in malo modo, magicamente ritrovata. L’arrabattata
conquista delle Final Eight di Coppa Italia non ha deconcentrato i ragazzi di
Sacripanti, che a Pesaro rischiano qualcosa, ma si portano a casa altri 2 punti
importanti, che significano 8° posto saldo, a -2 da 7° e 6°. E pensare che, in
estate, dopo i soliti problemi, si era parlato di ridimensionamento totale e di
salvezza, questi stanno andando meglio di quando spendevano e spandevano. NO
MONEY NO GAME? ANCHE NO.
ACHILLE
POLONARA voto 6: nello sport ci sono delle parole magiche
che funzionano sempre. Per l’ala di Ancona, probabilmente, è “rinnovo”. Non
sembrava essere la sua stagione dopo i fasti dell’anno scorso ed una crescita
esponenziale, quando la dirigenza della Grissin Bon gli ha proposto il
prolungamento fino al 2017 lui è riesploso, e contro Torino ha festeggiato con
14 punti (4/8 dal campo e 4/4 ai liberi), 8 rimbalzi e una schiacciata da high
lights, come fossimo ancora all’All Star Game. Caro Achille, dopo un girone
sonnecchioso, ci voleva tanto a dire che volevi restare a Reggio ancora un po’?
Fidati, il rinnovo te l’avrebbero proposto anche prima. PELIDE ACHILLE.
DOLOMITI
ENERGIA TRENTO voto 5: un vecchio adagio diceva “ci manca
sempre il soldo per apparare la lira”. Non sbaglia il vecchio adagio, perché è
esattamente quello che sta accadendo a Trento in questa stagione, un tentativo
fisso di crescere e stanziarsi definitivamente ai vertici del nostro basket e
non solo, sistematicamente frustrato quando andrebbe data continuità e quindi
far capire che “oh, ci siamo anche noi”. La settimana ha visto sconfitta
pesante a Trabzon in Eurocup e sconfitta in quel di Milano in campionato, due
partite che sarebbero dovute essere l’ennesimo indicatore di quella crescita di
cui sopra, entrambe steccate, e quel passo continua a non essere fatto.
TIMOROSI.
PASTA
REGGIA CASERTA voto 4: sprecare le occasioni in un
campionato così equilibrato, con una classifica così corta, è un errore
imperdonabile, e la sconfitta interna contro una rimaneggiata (eufemismo)
Varese è almeno il terzo errore, dopo Torino e Cantù.
Approccio molle, apparente svogliatezza, errori pacchiani e dilettanteschi suoi due lati del campo, permettere ad una squadra “morta” cestisticamente di risorgere, il tutto in una giornata estremamente favorevole, visti in risultati dagli altri campi. Non te lo puoi permettere, perché iniziare coi rimpianti dal 17 Gennaio non va affatto bene cari miei, neanche un po’. SPRECONI.
Approccio molle, apparente svogliatezza, errori pacchiani e dilettanteschi suoi due lati del campo, permettere ad una squadra “morta” cestisticamente di risorgere, il tutto in una giornata estremamente favorevole, visti in risultati dagli altri campi. Non te lo puoi permettere, perché iniziare coi rimpianti dal 17 Gennaio non va affatto bene cari miei, neanche un po’. SPRECONI.
ALEX
HARRIS/DJORDJE GAGIC voto 3: nella non semplice
situazione brindisina ci si mettono anche loro due, che contro Pistoia non
aiutano di certo. Il primo lamenta più spazio, gli viene concesso ma dopo 16
minuti (3 punti, 1/4 al tiro e un lento incedere manco fosse alla bocciofila)
di nulla (o quasi) viene relegato in panchina e Bucchi gli preferisce,
ovviamente, Banks anche se semizoppo. Il secondo pare aver accusato un
tantinello l’arrivo di Anosike, rispondendo con 4 falli e 3 palle perse in 15
minuti che ci saremmo risparmiati. Se questo il quadro non è che c’è tanto da
ridere, col tassametro che corre (18 sconfitte su 26 partite stagionali).
SVUOTATI.
LAWRENCE
BOWERS voto 2: qualcuno aveva parlato del suo ritorno
come un autentico colpo di mercato per Capo d’Orlando, ma a quanto pare serve
altro. La Betaland, a Cantù, perde la sua 8° partita consecutiva (l’11° nelle
ultime 12 partite), è sempre più ultima in classifica, e il figliuol prodigo
pensa bene di chiudere il cerchio con una prova da 8 punti, 4/18 al tiro (0/8
da 3, ci vuole coraggio a continuare a tirare), 2 palle perse, 4 falli commessi
e -4 di valutazione, mettendo proprio la croce definitiva sulla ben poco
edificante domenica paladina, l’ennesima oserei dire. COLPITO E AFFONDATO.
COURTNEY
FELLS voto 1: errare è umano, ma caro Court,
perseverare è diabolico. A Venezia un altro film dell’orrore in atto: 2 punti
(1/7 al tiro), 4 palle perse, 5 falli commessi e -8 di valutazione in 28 minuti
che avrebbe speso indubbiamente meglio al casinò che al Taliercio. Avrebbe
dovuto fare la differenza e creare un upgrade rispetto al non rimpianto Penny
Williams, nelle ultime 3 partite ha segnato la “bellezza” di 12 punti tirando
5/28 dal campo, con 11 palle perse a fare da corollario. Differenza si, ma per
gli avversari. DELETERIO.
FERNANDO
MARINO voto 0: “inibizione determinata fino al
02/02/2016 perché nell’intervallo tra il secondo e il terzo periodo, nei
corridoi e locali antistanti gli spogliatoi, rivolgeva frasi offensive nei
confronti degli arbitri. Durante il terzo e quarto periodo, in tribuna,
protestava platealmente avverso le decisioni arbitrali entrando anche
all’interno della fascia di rispetto del campo di gioco.”
Già che un presidente di una società (Brindisi in tal caso) si lasci andare a situazioni del genere è un gesto di basso profilo, che si aggrava ulteriormente se il personaggio in questione è anche, e soprattutto, il presidente della Lega Basket, quindi uno degli uomini a capo del nostro movimento cestistico.
Si parla tanto di voler apportare innovazione ed idee alla pallacanestro italiana, poi il presidente della Lega protesta come un forsennato manco fosse l’ultimo degli invasati.
Un’altra bella coltellata inferta al movimento, già di per sé malato da tempo. VERGOGNA.
Già che un presidente di una società (Brindisi in tal caso) si lasci andare a situazioni del genere è un gesto di basso profilo, che si aggrava ulteriormente se il personaggio in questione è anche, e soprattutto, il presidente della Lega Basket, quindi uno degli uomini a capo del nostro movimento cestistico.
Si parla tanto di voler apportare innovazione ed idee alla pallacanestro italiana, poi il presidente della Lega protesta come un forsennato manco fosse l’ultimo degli invasati.
Un’altra bella coltellata inferta al movimento, già di per sé malato da tempo. VERGOGNA.

Nessun commento:
Posta un commento