giovedì 28 aprile 2016

NBA, quarti di finale: Warriors avanti. Colpaccio Blazers!


Tanto a poco. I Warriors, pur orfani di Curry, in gara 5 disintegrano i Rockets mandandoli in vacanza. Ora aspettano la vincente della serie Clippers-Blazers, con Portland avanti 3-2 e con gara 6 in casa, venerdì. A Oakland non c’è mai stata partita, nonostante la promessa (inspiegabile) di Terry che aveva garantito la vittoria dei texani alla vigilia. Il miglior attacco della stagione regolare ha demolito la peggiore difesa qualificata per i playoff 2016. Che ora dovrà finalmente preoccuparsi, nei suoi interpreti (?) di difendersi solo dalle onde di Cancun o delle Hawaii. Golden State si dimostra in salute anche senza Steph, che può recuperare con calma: Lillard permettendo, conterà essere al meglio dalla finale di Conference. Ah, Livingston non sarà stato il miglior sesto uomo della lega, perché non ha numeri da capogiro, ma come completezza di gioco gli somiglia parecchio. E quando sostituisci l’Mvp infortunato, con un rimpiazzo cosi ti viene da pensare “troppa grazia” per Coach Kerr, premiato come allenatore dell’anno nel prepartita, con la classe dei grandi nel farsi accompagnare da Walton (suo egregio sostituto per ampi tratti della Regular Season visti i suoi problemi alla schiena) per ricevere il trofeo.
Subito le triple a bersaglio di Thompson e Green per aprire la gara. Tanto per mettere subito le cose in chiaro. L’Oracle Arena è il capolinea dei sogni di Houston. Come di tanti altri. Dunque, 6-0 al primo time out. 12 punti nei primi 6’ per Harden che d’orgoglio tiene a galla i suoi. Comunque Houston non fa nemmeno finta di difendere. Già 23 punti a tabellone per Golden State dopo 6’20” di partita tirando con 9/11 dal campo. 32-16 significa avversari di serata doppiati. Poi 37-20 a fine 1° quarto. Già finita, come risultato. Resta solo da aspettare il punteggio finale. Thompson con 11 punti, Livingston con 10. Harden con 18. Gli altri Rockets hanno tirato 0/15. Poi addirittura 59-37 all’intervallo. Ci sarebbe da mettersi in macchina con ampio anticipo per battere il traffico, sempre allucinante nella Baia. La tripla di Thompson (78-47) comunque fa capire che non se n’è andato nessuno, invece. L’Oracle Arena infatti esplode. Come fosse gara 7 delle Finals. A San Francisco sono ingordi di successi, ritrovati dopo anni di digiuno. Parte la ola, e la fa persino Curry seduto in giacca in panchina, ma scatenato da cheerleader d’occasione. Howard finisce con 21 rimbalzi, ma anche 3/13 al tiro, compresa la tripla conclusiva. La sua parentesi a Houston finirà cosi? Lo scopriremo solo vivendo.

Con un quarto periodo da 37 punti e 6 triple segnate, di cui 5 di Lillard che nell’ultimo quarto infila 16 dei suoi 22 punti, Portland schianta sulla distanza i Clippers privi di Paul (mano rotta) e Griffin (quadricipite), che adesso vedono davanti a sé l’eliminazione: domani sera gara 6 si gioca a casa Blazers. I californiani chiudono col 41.9% al tiro dopo aver ridisegnato le rotazioni con Pierce “4” titolare (0/3 in 10’) per poi cedere il posto al più efficace Green (17 punti in 37’ con 6 rimbalzi e 3 recuperi), mentre Crawford e Rivers insieme in quintetto sono chiamati a portare il playmaking e la mole di gioco di Paul: chiudono con 30 punti e 7 assist in coppia con 12/36 al tiro ma abbattendo l’impatto della panchina. E infatti è alla lunga che i californiani si spengono. Con una serata da 27 punti, ancora McCollum è il padrone dello spettacolo dei Blazers, la cui catapulta da oltre l’arco produce un 12/34 da tre, non ad altissima percentuale ma un terzo dei punti di Portland arriva da qui: è la media tra il 5/10 finale di Lillard, che aggiunge anche 3 recuperi e 5 assist, e lo 0/5 di Aminu, che veniva dal massimo in carriera di 30 punti, su cui mette una toppa la prestazione sia di Henderson che di Crabbe dalla panchina. Il resto lo portano i 10 punti e 15 rimbalzi di Plumlee e i 19 con 10 rimbalzi di Harkless. Proprio una tripla di Crabbe chiude sul 77-90 il break di 12-1, avviato da 5 punti di Lillard, con cui Portland dà la spallata alla partita a inizio quarto periodo. Il colpo di grazia arriva a metà quarto periodo, quando bastano un paio di errori ai Clippers, già a -10, per offrire il fianco al 9-2 ospite con una tripla di McCollum e due di Lillard per volare sull’88-105 a 3’38” dalla fine. I Blazers sognano per davvero.

Golden State Warriors - Houston Rockets 114-81 (4-1)

Los Angeles Clippers - Portland Trail Blazers 98-108 (2-3)

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