domenica 29 maggio 2016

NBA, Final Conference: maestoso Thompson, eroici Warriors! Si va a gara 7!


“Mai sottovalutare il cuore di un campione”.
Calza a pennello la leggendaria frase di Rudy Tomjanovich, l'allenatore degli ultimi grandi Houston Rockets (bi) campioni NBA nel 1994 e nel 1995, per descrivere il carattere e il coraggio di una squadra che per gran parte del match dà l’impressione di essere arrivata al capolinea della stagione, ma che con le giocate spaziali dei suoi grandi interpreti, Klay Thompson su tutti, trova il modo di cambiare rotta nei minuti finali e di trovare il successo. Al termine di una partita che è uno spot per la pallacanestro, i Warriors battono i Thunder e trascinano una serie straordinaria a gara 7, in programma a Oakland lunedì sera.
Se i campioni in carica non sono ufficialmente in vacanza lo devono soprattutto a un Klay Thompson immarcabile, capace di firmare 11 triple (nuovo record Nba per la postseason) e di chiudere un match pazzesco con 41 punti a referto.
Golden State fa tutto quello che deve fare e qualcosa di più nei minuti finali, ma pesa parecchio anche l’autolesionismo dei Thunder, che crollano negli ultimi 100’’ della gara. Westbrook, dopo aver mostrato grande disciplina per più di tre quarti di match, negli ultimi due minuti incappa in turnover in serie, i Warriors ringraziano, segnano gli ultimi nove punti della gara e portano a casa il successo.
Con la rumorosissima Chesapeake Energy Arena a fare da splendido contorno, i Thunder partono con la giusta intensità e provano subito a portare la gara sui binari a loro più congeniali. Steph Curry ci mette un pò a carburare, i padroni di casa a metà primo quarto provano ad accelerare e con le giocate di Ibaka e Westbrook arrivano al +6. Kanter si fa sentire all’inizio del secondo quarto, Okc arriva al vantaggio in doppia cifra e sembra in grado di controllare la reazione dei campioni in carica. Curry e Thompson tengono in scia i Warriors che, però, difensivamente pagano dazio alla fisicità dei lunghi di Oklahoma City e a Kevin Durant. Le triple di Thompson permettono agli ospiti di limitare i danni e di arrivare al riposo in ritardo di cinque lunghezze, dopo un primo tempo poco brillante.
Steve Kerr decide di far partite Iguodala in quintetto, al posto di Barnes, all’inizio del terzo quarto e un incandescente Klay Thompson manda subito un segnale al pubblico della Chesapeake Energy Arena con due triple delle sue nei primi 40’’ della ripresa. Golden State torna davanti ma Westbrook e Durant rispondono presente e riprendono ad attaccare con successo il canestro dei Warriors. Undici punti consecutivi di Curry, nella seconda parte del terzo quarto, aiutano parecchio, Okc, però, segna gli ultimi sei punti della frazione e arriva così, all’inizio di quello che potrebbe essere l’ultimo periodo della stagione per la squadra capace di vincere 73 gare durante la regular season, avanti di otto lunghezze.
Nonostante le giocate spaziali di Thompson, Okc tiene in mano le redini del match per buona parte del quarto periodo e con il canestro di Durant torna al +7 a 5’09’’ dalla sirena. Thompson si inventa una tripla da distanza siderale, poi passa il testimone a Curry il quale, con due canestri pesanti, pareggia i conti (99-99) a 2’48’’ dalla fine. Roberson, da sotto, riporta avanti Okc ma i Thunder devono fare i conti con un Iguodala versione Mvp delle Finals. L’X-Factor di Golden State prima trova il canestro con una bella penetrazione, poi produce due giocate difensive da cinema che regalano ai Warriors altrettanti recuperi. Thompson ringrazia e con l’ennesima tripla in transizione della sua surreale gara firma il +3 di Golden State a 1’35’’ dalla sirena. Westbrook incappa nell’ennesima palla persa (alla fine saranno ben quattro negli ultimi 100’’ del match), Curry chiude i conti con un layup a 14’’ dalla fine. I Thunder non possono far altro che alzare bandiera bianca e recitare il mea culpa per la grande occasione sprecata. I campioni in carica riportano la serie alla Oracle Arena per la decisiva gara 7, in una serie che vorremmo fosse al meglio delle 100 partite.

Oklahoma City Thunder - Golden State Warriors 101-108 (3-3)

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