lunedì 2 maggio 2016

NBA, semifinali: San Antonio chiama, Golden State risponde. Travolti i Blazers!


Una risposta indiretta a San Antonio. I Warriors travolgono i Blazers in gara 1 del loro 2° turno di playoff, in carrozza. Comodi. Già avanti di 20 punti dopo il 1° quarto. Mettendo la museruola a Lillard e McCollum, cavalcando i 37 punti di Thompson, la solita gara totale di Green, con la tripla doppia da 23 punti, 13 rimbalzi e 11 assist, e un Bogut dominante sotto i tabelloni.
Le temute guardie dei Blazers non sono quasi mai riuscite a finire in area, spadellando dal perimetro e finendo con un disastroso 13/43 combinato. Gara 2 è martedì ancora ad Oakland, ma per chi si chiedeva se i Warriors dominanti del primo turno fossero un mostro virtuale creato dalla (non) difesa di Houston la risposta è forte e chiara: sono fortissimi pure senza l’Mvp.
Ed ipotizzare una finale di conference tra Warriors e Spurs, da cinture di sicurezza allacciate sin da ora, appare inevitabile.
Subito due triple di Thompson, che segna 8 punti nei primi 2’30”. Già 14-4 Warriors al primo time out. Con Stotts che prova a capirci qualcosa. Con Lillard emozionato dal ritorno nella sua Oakland (e braccato da Thompson) ancora senza punti. Bogut riporta Plumlee sulla terra dopo le escursioni in quota della serie con i Clippers (con sentiti ringraziamenti all’IQ cestistico di DeAndre Jordan). Il canestro in entrata, imperioso, di Iguodala vale il 32-14. E il primo canestro di Lillard arriva addirittura nel penultimo possesso Blazers del quarto. 37-17 dopo 12’. Già finita. Thompson con 18 punti (7/10), emula l’Aldridge straripante di gara 1 contro OKC. Ha segnato più lui dell’intera squadra di Portland. Poi i tre falli di Bogut liberano l’area alle penetrazione degli esterni dei Blazers che tornano sino a -10, grazie ai rimbalzi in attacco. Ma Green cresce sui due lati del campo. Proteggendo il suo canestro e attaccando quello avversario. 65-51 Warriors all’intervallo. Thompson a quota 22 punti. Green con 12 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Comunque bella risposta di Lillard e compagnia, che a differenza dei Thunder all’Alamo non si liquefanno dopo il primo pesante cazzotto subito, ma reagiscono, garantendoci quantomeno una partita. Anche con la premiata ditta Lillard-McCollum che tira 3/18 combinato dal campo. 
Nel secondo tempo, con Bogut di nuovo a presidiare l’ara dei 3 secondi, la musica torna un monologo Warriors. Quelli dell’Oregon si prendono tiri contestati da fuori, che mettono con pochissima frequenza, con Harkless che non punisce sui raddoppi. Thompson continua a bersagliare da ogni posizione. Continuando lo show messo su contro Houston in gara 5. E siccome sale di rendimento anche Livingston davvero i tifosi Warriors, che hanno garantito il 179° tutto esaurito consecutivo, non hanno nulla da temere.
C’è invece da temere la rissa quando Henderson e Varejao (preferito da Kerr a Ezeli come vice Bogut) si mettono le mani addosso, sul +26 Warriors. Doppio fallo tecnico. Ma i due non hanno finito. E si beccano un ulteriore tecnico per parte 5’ dopo, finendo sotto la doccia con un quarto di anticipo. Stotts tiene i titolari dentro per limitare i danni. E ci riesce. L’immagine conta, cosi come dimostrare carattere e tenere il morale alto. Poi ci sarebbe sempre da trovare un modo per scardinare la difesa Warriors, perchè per ora è 1-0 per i Guerrieri della Baia.

Golden State Warriors - Portland Trail Blazers 118-106 (1-0)

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