giovedì 5 maggio 2016

Serie A: il Pagellone della 30° giornata


DANIELE CINCIARINI/LINTON JOHNSON voto 10: prendo in prestito, nuovamente, la frase cult di Animal House. "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare".
E i duri sono proprio loro due, che contro Trento danno una spolverata alla carta d'identità e, soprattutto nell'ultimo infuocato periodo, salgono di colpi e trascinano la Juve Caserta alla conquista di questa benedetta e sudatissima salvezza.
La loro prestazione non riguarda tanto i numeri (18 punti e 13 rimbalzi di fatturato combinato), quanto l'incisività nei momenti topici: il primo ha realizzato un paio di canestri dal peso specifico immane, il secondo è stato leonino sotto le plance, si è battuto con coraggio e cuore grande, ha sporcato una marea di palloni e catturato rimbalzi importanti.
Hanno fatto capire, ancora una volta, che gallina vecchia fa buon brodo. INTRAMONTABILI.

D. J. WHITE voto 9: ma è un voto alla stagione di questo giocatore, letteralmente devastante a queste latitudini se lasciato in pace da un fisico che troppe volte, in carriera, gli ha dato problemi.
Contro Pesaro chiude in bellezza: 23 punti (10/17 da 2, 3/4 ai liberi), 11 rimbalzi e 3 recuperi, ingaggia un bellissimo duello nel duello con quell'altro fuoriclasse di Austin Daye, ma soprattutto trascina Torino ad una salvezza insperata fino 2 mesi fa.
Sempre in doppia cifra nelle 22 gare disputate, 6 volte in doppia doppia, un autentico trascinatore alla quale la Manital si è aggrappata, soprattutto negli ultimi 60 giorni, con le 5 vittorie nelle ultime 7 partite che significano salvezza. TOTEM.

TOMAS RESS voto 8: la sua carta d'identità reciterebbe (condizionale d'obbligo) 22/08/1980, in aggiunta ad un fisico che gli sta chiedendo tregua da qualche mese.
Ad Agosto ne saranno 36, ma la voglia è sempre quella di un ragazzino di 20 anni, come ieri sera: 18 punti (1/1 da 2, 4/7 da 3, 4/5 ai liberi), 7 rimbalzi, 2 stoppate, 2 recuperi, 28 di valutazione, una puntata al casinò e un giro in gondola. Venezia rimonta 7 punti in un minuto, la prolunga all'over time dove tracima letteralmente, difendendo un 5° posto inimmaginabile vedendo la stagione veneziana.
E ovviamente, a con l'arrivo di Maggio, il buon Tomas rifiorisce come un'orchidea in piena primavera. INTRAMONTABILE.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA voto 7: ho letto tanti commenti, nel pre gara, dove si diceva "vabbè Pistoia in gita a Capo d'Orlando, avrà vita facile contro una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato".
Dichiarazioni decisamente avventate, perchè al Pala Fantozzi non è mai facile andare a giocare, anche se le motivazioni non sono al massimo.
Il girone di ritorno dei toscani non è stato facile (6 vittorie in 15 partite, con 8 sconfitte in 9 partite tra il 31 Gennaio e il 3 Aprile), inevitabile un calo avendo giocato in 7 per quasi tutta la stagione, però questa vittoria comunque gli permette di chiudere al 6° posto in classifica e di confermarsi come pericolosissimo outsider in chiave Play Off. BRAVI.

DINAMO SASSARI voto 6: con la bellissima partita contro Milano, chiude in bellezza la Regular Season regalandosi, già al primo turno, il remake della finale scudetto, dell'anno scorso, contro Reggio Emilia.
La stagione dei sardi è stata difficilissima, da campioni di tutto in carica ci si aspettava un minimo di continuità, invece il fallimento europeo, dove ci si aspettava il principale passo in avanti, è stato pesante, in campionato il 7° posto è uno specchietto per le allodole, chissà che, con la post season, non arrivino energie mentali e fisiche per poter voltare pagina e dire la propria.
Ah, se avete l'opportunità rivedetevi il finale della partita con Milano, where the amazing happens. CI SIAMO ANCHE NOI.

OPENJOBMETIS VARESE voto 5: poteva essere una 4 giorni storica per i "bosini", invece finisce tutto sul più bello, con la sconfitta in finale di Europe Cup cuio fa seguito quella nel derby con Cantù, che significa addio sogno Play Off, inseguito con una rimonta quasi leggendaria, fatta di 7 vittorie nelle precedenti 9 gare, ma che si spegne contro gli acerrimi rivali, che trovano le motivazioni residue per fare lo sgambetto ai cugini e lasciarli fuori dalle magnifiche 8 che si contenderanno lo scudetto.
Probabile che sia subentrata un pò di stanchezza in una squadra che ha dovuto combattere con tanti infortuni ma anche con alcuni errori, in fase di composizione della squadra, che ne hanno condizionato la prima parte di stagione.
C'è sicuramente una base dalla quale ripartire, perchè la velocità, negli ultimi 2 mesi, è stata da squadra di vertice, ma per ora il voto non può che essere quello. C'ERAVAMO QUASI.

SIDIGAS AVELLINO voto 4: crollo verticale in quel di Venezia, una sconfitta che, vista sul piano puramente tecnico, dovrebbe far scattare una marea di campanelli d'allarme nella testa di coach Sacripanti, visto come, i suoi ragazzi, hanno dilapidato 7 punti di vantaggio ad un minuto dal termine dei regolamentari.
Realisticamente è probabile che sia arrivata la voce della vittoria di Reggio Emilia contro Bologna, che significa terzo posto qualunque cosa fosse avvenuta al Taliercio, con conseguente rilassamento totale, anche normale dopo una rimonta fatta di 15 vittorie nelle precedenti 16 gare ed un passaggio dall'11° al 3° posto.
Occhio però, che sabato arriva Pistoia per gara 1, e li l'attenzione dovrà essere massima. WAKE UP.

TOTO FORRAY/JARED BERGGREN voto 3: nella bolgia dantesca del Palamaggiò "emerge" questa indaffarata asse play/pivot, che quando viene schierata dal povero Buscaglia fa più danni di una grandinata d'Agosto. Il primo, oltre a produrre un ben poco edificante 1/8 al tiro (con un paio di "air ball" da mani nei capelli, beato chi li ha), credo che si sognerà la sagoma di Peyton Siva almeno per un paio di notti, il secondo gioca 7 minuti, nei quali si fa stuprare, a turno, da Hunt e Linton Johnson, tempo utile a capire che forse è meglio restarsene in panchina. PSICANALISI.

ENEL BRINDISI voto 2: finalmente l'ultimo giorno è arrivato, ora si può andare in vacanza e porre fine alla stagione più deludente, dei pugliesi, negli ultimi 5 anni.
Dopo un primo tempo anche discreto, in quel di Cremona, nella ripresa segnano appena 20 punti in 20 minuti a fronte di 41 subìti, contro una Vanoli che pure sembrava passare di li per caso, con un quarto posto in tasca da quasi un mese ormai.
Resettare e ripartire, questo il diktat della società cara al presidente Marino, e l'arrivo di Meo Sacchetti, in panchina, è un ottimo punto di partenza. HAPPY HOLIDAYS.

NICOLO' BASILE/GIULIO GAZZOTTI voto 1: nella serata conclusiva dell'ottimo campionato pesarese, il buon Paolini (alla sua probabile ultima partita sulla panchina della Vuelle) gli regala ampio spazio, e loro, ancora una volta, rispondono picche.
0 punti, appena 3 tiri presi in combinata, 5 palle perse e 4 falli commessi, gli italiani devono giocare, ma se giocano così meglio andare a fare una bella visita guidata nella splendida Torino, anzichè far danni sul parquet. RIMANDATI (ANCORA UNA VOLTA).

OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA voto 0: e non potrebbe essere altrimenti, perchè non è solo la sconfitta di Reggio Emilia, ma è proprio una stagione nata male e terminata nel peggiore dei modi, con la clamorosa retrocessione in A2 di una delle squadre più gloriose della nostra pallacanestro.
Squadra costruita male, con italiani che avrebbero dovuto fare il salto di categoria ma che sono rimasti nel limbo, tanti infortuni, rimpiazzi inadeguati, un allenatore che ci ha capito poco, una dirigenza che ci ha capito ancora meno.
Chi ci rimette è una piazza storica che si troverà a fare i conti con una realtà difficilissima come l'A2, con una sola promozione e una marea di squadre a combattere.
Postilla per Michele Vitali: seconda retrocessione consecutiva per il fratello minore di Luca, anche questa con una squadra dal pedigree notevole e dal passato glorioso. Qualche domanda, fossi in te caro Mike, comincerei a farmela, e se dovesse andare via chi lo prende inizi a fare gli scongiuri del caso. GAME OVER.

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