domenica 22 maggio 2016

NBA, Final Conference: Byombo domina e i Raptors riaprono i giochi


Il vento del Nord fa rinascere Toronto. Quello che soffia dalla Repubblica Democratica del Congo, sotto forma di Bismack Biyombo, spazza via Cleveland. Dopo due terribili sconfitte nelle prime due partite, i Raptors dominano gara 3 delle finali a Est e ora sono sotto 2-1 nella serie. Gran parte del merito è del centrone che esulta come Dikembe Mutombo e Usain Bolt, dominante sotto canestro con 26 rimbalzi, bottino che nei playoff, dal 1984 ad oggi, hanno messo insieme solo Hakeem Olajuwon e Dwight Howard.
I Cavs si fermano dopo 10 vittorie di fila, trascinati a fondo dalla peggior partita della carriera di Kyrie Irving e Kevin Love, 18 punti e 4/28 al tiro in coppia. LeBron James ha provato da solo a tenere in piedi, con 24 punti, quella che fino a questo momento era stata la miglior squadra dei playoff, ma nel 4° periodo è andato a fondo con i compagni. 
Toronto ha vinto prima di tutto con la difesa. I Cavs hanno chiuso col 35,4% al tiro, travolti 54-40 a rimbalzo e limitati ad appena 20 punti in area dopo i 53 di media delle prime due partite. Con Biyombo a protezione del ferro, i Raptors hanno chiuso tutti i varchi concessi nelle prime due partite, costringendo i Cavs a tornare sul perimetro da dove però hanno funzionato solo Smith (22 punti con 6/15 da tre) e Frye (11 punti dalla panchina, 3/4 dall’arco). LeBron e compagni, per la prima volta sotto i 100 punti in questi playoff, hanno complessivamente tirato 14/41 da tre, senza mai trovare quella continuità che aveva consentito loro di far centro 134 volte nei primi due turni. I Raptors hanno colpito con DeMar DeRozan (32 punti) e ritrovato una versione più produttiva di Lowry (20 punti in 32’ dopo i problemi di falli nel primo tempo). Fondamentale anche la panchina, con Joseph brillante nel rimpiazzare Lowry e Patterson puntuale nel far canestro quando serviva. Cleveland è andata a fondo perché Irving e Love hanno lasciato troppo solo LeBron e non sono riusciti a cambiare marcia nell’ultimo quarto, in cui hanno perso 7 palloni e segnato solo 14 punti. Errori da studiare per chiudere una serie che dopo le prime due partite sembrava già in cassaforte.
I Raptors si mettono l’abito buono per la prima finale di conference di sempre in Canada, nell'ormai solito "Red Hell" dell'Air Canada Center, rumoroso anche all'esterno con tantissimi supporters che seguono la gara dal maxischermo antistante l'arena: Biyombo comincia da subito a dominare sotto canestro e i Raptors sono avanti 27-24 quando suona la prima sirena, spinti da 12 punti di DeRozan. Lowry mostra di aver scacciato i fantasmi delle prime due partite, ma torna in panchina con 3 falli a 8’ dal riposo. Toronto invece di spegnersi scappa, martellando da 3 (9/18 al riposo) e toccando con Patterson il 60-42 a 1’20” dall’intervallo. Cleveland prova a rientrare nel terzo periodo, con Love che ritrova il canestro dopo lo 0 del primo tempo e James che, aiutato dalle triple di Smith (la sua sesta vale il 70-65 a 4’20” dalla sirena), si carica sulle sue possenti spalle il peso di provare a far continuare la striscia di imbattibilità dei Cavs. Toronto però non molla: Joseph inchioda sulla sirena del terzo periodo la tripla dell’80-70, poi Lowry apre il 4° parziale con l’85-70. I Raptors si fermano all’improvviso e per oltre 4’ restano senza canestri, ma Cleveland non ne approfitta, penalizzata dalle palle perse e dai troppi errori. Così, quando Biyombo, oltre ai rimbalzi, si mette anche a produrre punti, Toronto si ritrova e si regala una bella festa. Lasciando Cleveland a chiedersi se questa sconfitta sia solo una partita troppo brutta per essere vera o la prima crepa di un sistema fin qui perfetto. 

Toronto Raptors - Cleveland Cavaliers 99-84 (1-2)

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