venerdì 13 maggio 2016

NBA, playoff: Durant sontuoso, la serie finisce a gara 6. Spurs, è davvero la fine?


Game, set and match. Gli Oklahoma City Thunder battono in gara 6 i San Antonio e garantendosi, così, l'accesso alle Finals di Conference contro i Golden State Warriors. Pronostico ribaltato, quindi, dopo quanto visto nelle prime 3 gare, con gli "speroni" che sono stati letteralmente spazzati via: mattatore dell'incontro, stavolta, è stato Kevin Durant, autore di una prova da 37 punti, 9 rimbalzi, 2 assist ed il 50% al tiro, con Westbrook che si è fermato a quota 28, ma con 12 assist.

Inizio contratto, le squadre segnano poco e gli Spurs puntano tutto sulla loro difesa per tener a bada OKC (4-4 dopo 3'); Duncan ed Alridge portano gli ospiti fino al +6, ma le riserve di San Antonio non sembrano in serata e, dopo il canestro di Leonard, OKC piazza un break di 12-0 firmato Robertson - Ibaka - Durant che vale il 25-19 di fine primo periodo. I problemi di San Antonio non sono finiti qui, perchè i Thunder segnano da tutte le parti, i lunghi sono dominanti e Popovich ricorre addirittura a Marjanovic per contrastarli; ma stavolta è anche l'attacco degli Spurs a fare cilecca, mettendo a referto 6 punti in 7', con Adams, Durant e Robertson che portano Oklahoma, per la prima volta nel match, ad avere un vantaggio in doppia cifra. I decibel salgono, la Chesapeake Arena diventa una bolgia e gli Spurs, incapaci di reagire, subiscono un altro break mortifero da 17-2, culminato con le triple di Westbrook e Durant, che chiude la seconda frazione sul 55-31, con il solo Alridge a trovare punti negli ultimi 4' di quarto. Nella ripresa, la situazione non cambia, o meglio, per la famosa storia della coperta che se la tiri da un lato si scopre dall'altro, gli Spurs sistemano e non poco i loro attacchi (34 punti realizzati), ma subiscono puntualmente il gioco di OKC che di punti, nel terzo periodo, ne mette a referto ben 36: San Antonio, nonostante l'impegno e la profusione massima di energia di Leonard ed Aldridge, non riesce mai a scendere sotto i 23 punti di svantaggio, arrivando a -27 dopo il "2+1" di Ibaka. E' un colpo agli occhi vedere questi Spurs così in basso, un'iniezione di fiducia, dall'altro lato, vedere tanta energia e concretezza in tutti gli uomini di OKC che sembra non dipendere più soltanto dalle sue due stelle. L'ultimo quarto, che si apre  con la tripla ed i primi 3 punti di Ginobili, vedeva i padroni di casa alzare un pelino il piede dall'acceleratore, con San Antonio che, piena di orgoglio, sperperava le proprie energie per ricucire lo strappo; West era uno dei pochi ad arrendersi e portava gli Spurs fino a -11 a 3' dal termine, ma lo strapotere di OKC era netto, i Thunder capivano quando era il momento di premere il piede sull'acceleratore, ed il 2/2 dalla lunetta di Durant sanciva quello che potrebbe essere l'ultimo tango non ballato dagli Spurs, con Ginobili e Duncan che, ancora per un po', ci lasceranno col fiato sospeso.

Oklahoma City Thunder - San Antonio Spurs: 113-99 (4-2)
(Durant 37 - Leonard 22).

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