GIRONE A:
Venezuela – Costa D’Avorio: 87-71. Vittoria importante per il Venezuela che batte la Costa d’Avorio e tiene accesa una fiammella di speranza di approdare al 2° turno. I sudamericani, dopo lo 0-1 iniziale (1/2 di Guy dalla lunetta), prendono il comando delle operazioni trascinati da Nestor e Jose Vargas, senza più guardarsi indietro: gli ivoriani si tengono almeno in scia fino a metà 1° quarto (14-11 con Thompson), poi i venezuelani piazzano il break di 10-2 griffato Guillent – Chourio che li porta sul +11. Gli elefanti hanno un sussulto ad inizio 2° quarto grazie ai liberi di Abouo (26-22) ma il Venezuela, pur senza strafare, trova nuovamente la doppia cifra di vantaggio ed allunga fino al +17 dell’intervallo. La musica non cambia nel 2° tempo, Guillent firma il +21 (56-35 al 22’), vantaggio che i sudamericani gestiscono fino al termine del match. Proprio Guillent è il migliore dei suoi con 28 punti e 7 assist, ben coadiuvato da Zamora (14) e Colmenares (10 punti, 7 rimbalzi e 5 assist). Per la Costa D’Avorio, eliminata dal mondiale, da segnalare i 19 di Abouo, 15 di Thompson ed i 13 di Bamba.
Cina – Polonia: 76-79 dts. Fondamentale ma non decisivo il successo della Polonia sulla Cina, ottenuto nel primo match di questo mondiale terminato all’overtime; con due successi all’attivo, infatti, i polacchi rischiano ancora di uscir fuori al 1° turno, ma sia a Polonia che Cina basta un successo nell’ultimo turno. Parte decisamente meglio la Cina che, trascinata da Yi trova la doppia cifra di vantaggio in chiusura di 1° periodo; Pontika e Slaughter rispondono per le rime e ribaltano l’inerzia del match, con la Polonia che chiude avanti di 4 all’intervallo. A questo punto è l’equilibrio a regnare, con la Polonia che arriva al massimo sul +5; si segna poco, entrambe sembrano aver paura di vincere, la Polonia sbaglia molto dalla lunetta, la Cina non ne approfitta, e addirittura a 4’’ dal termine è Pontika che potrebbe chiudere i giochi. L’esterno polacco, però fa 1/2 e manda le due squadre all’overtime. Non si segna dal campo, Zhao sblocca il punteggio dalla lunetta, Htycaniuk lo imita dopo 3’ di astinenza polacca; si segna solo dalla lunetta (73-76), Sun fa esplodere la Bejing Arena colpendo dall’arco, Kulig trova il canestro a 10’’ dal termine e la Cina commette violazione di 5’’ sulla rimessa. Pontika non la chiude dalla lunetta Sun fa ancora peggio (0/2) ma il rimbalzo è cinese, Yi può mandarla al 2° overtime, ma la sua tripla non trova gloria e a far festa è la Polonia. Migliori riealizzatori: Yi per la Cina (24 punti e 8 rimbalzi), Pontika (25 con 9 rimbalzi) e Slaughter (22) per la Polonia.
CLASSIFICA: Polonia 4; Cina, Venezuela 3, Costa d’Avorio 2.
GIRONE B:
Nigeria – Argentina: 81-94. Soffre ma vince l’Argentina che, battendo la Nigeria, si qualifica alla seconda fase di questo mondiale cinese. Parte forte l’Argentina con Campazzo e Brussino (2-8), Okogie è un’ancora di salvezza per i nigeriani che, grazie anche alle triple di Metu e Vincent, provano a non far scappare l’albiceleste (14-20). Scola e Garino trovano il primo vantaggio argentino in doppia cifra (14-24), ma la Nigeria non si disunisce e rimonta fino al -4 con il 2/2 dalla linea della carità di Diogu (26-30). La partita ora si fa interessante, la tripla di Okogie ed il canestro di Nwora ribaltano il padrone del match, le triple di Deck riportano avanti l’Argentina, Iroegbu risponde con la stessa moneta ed i liberi di Laprovittola portano le squadre all’intervallo sul 43-43. I sudamericani provano a rompere gli equilibri e volano sul +9 con la tripla di Campazzo (55-64 al 26’), la Nigeria prova a tener botta ma Campazzo e Delia sono artefici del nuovo massimo vantaggio argentino (61-74). La Nigeria non riesce più a rientrare nel match, Scola e soci gestiscono e Campazzo trova le 2 triple finali che scrivono il finale di 81-94. Doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi per Scola, che diventa così il secondo miglior marcatore del mondiale dietro ad Oscar Schmitd; 14 punti per Garino, 14 per Campazzo. Per la Nigeria, ormai eliminata, 18 punti pere Okogie e 12 per Nwora.
Corea del Sud – Russia: 73-87. Russia alla seconda fase, Corea del Sud a casa: tutto come da copione, quindi, con la Russia che mercoledì affronterà l’Argentina per il primato del gruppo B. Vorontsevich è immarcabile e mette a referto i primi punti russi, la Corea, tutt’altro che timorosa, risponde con Choi e Ra, ma la schiacciata di Ivlev e le triple di Fridzon e di uno scatenato Vorontsevich regalano il primo allungo alla nazionale allenata da coach Bazarevich (7-20). Kim e ancora Ra provano a limitare i danni, con la Corea che chiude sotto di 9 la prima frazione, che diventa addirittura -2 (37-39) dopo il canestro di Jeong, prima che il libero di Fridzon mandi le squadre negli spogliatoi con un possesso pieno a dividerle. Park in avvio di ripresa illude i coreani, con la Russia trova il break di 9-0 che stordisce una Corea senza punti per oltre 4’; il divario balla attorno alla doppia cifra, Zubkov spedisce la Russia a +14 dalla lunetta, svantaggio che i coreani non riusciranno più a recuperare. Ra (19 punti e 10 rimbalzi) e Daesung Lee (17) sono gli unici in doppia cifra per la Corea del Sud; per i russi, invece, da rimarcare la prova di Vorontsevich da 13 punti, 7 rimbalzi e 4 assist, e di Fridzon (13).
CLASSIFICA: ARGENTINA, RUSSIA 4; Nigeria, Corea del Sud 2.
GIRONE C:
Tunisia – Iran: 79-67. Tunisia ancora in corsa, Iran con un piede e mezzo a casa. L’Iran parte meglio con Haddadi ed Hassanzadeh, i tunisini si affidano a Ben Romdhane e Mejri e, dopo la tripla di Yakhchalidehkordi, trovano il break che spacca in due il match, trovando il vantaggio in doppia cifra sul 29-19 di fine 1° periodo. La Tunisia gestisce e controlla la reazione iraniana (41-35), poi affonda il colpo e si porta fino al +18 con la tripla di Micheal Roll. L’ultimo sussulto degli asiatici arriva a metà ultima frazione, quando Haddadi e Geramipoor trascinano l’Iran sul -5 (63-58); Haddadi ed El Mabrouk, dall’arco, rimettono le cose in chiaro, rendendo la sfida con Porto Rico di mercoledì un vero e proprio spareggio. Mejri (22+15 rimbalzi) Roll (16+5 assist) e Ben Romdhane (16+6 rimbalzi), sono i mattatori in casa Tunisia; all’Iran non bastano i 18 con 8 rimbalzi di Geramipoor, i 13 con 11 rimbalzi ed 8 assist di Haddadi ed i 14 di Yakhchalidehkordi.
Porto Rico – Spagna: 63-73. Soffre più del previsto la Spagna che ha la meglio su Porto Rico al termine di 40’ non spettacolari ma molto intensi, con i portoricani sempre pronti a mettere in difficoltà l’avversario. Inizio equilibrato, con la Spagna che faticava a trovar soluzioni pesanti e Porto Rico si “difendeva” capitalizzando i rimbalzi offensivi concessi da Gasol e soci; nasceva così, complici anche le triple di Angel Rodriguez, il primo allungo della nazionale centro-americana (29-23), cui la Spagna rispondeva con un contro parziale di 0-9 che, però, non intimoriva gli avversari, i quali andavano al riposo lungo sotto di una sola lunghezza. Porto Rico non trovava la via del canestro per 4’, la Spagna provava ad allungare, ma Browne e Balkmann non mollavano di un centimetro, fino a quando non saliva in cattedra Llull che portava gli iberici fino al +14 (43-57). Balkmann e soci provavano in tutti i modi a rimanere aggrappati al match, 5 punti in fila di Clavell riportavano Porto Rico sul -6 a 2’ dal termine, ma un canestro impossibile di Rubio spezzava i sogni di gloria portoricani che, mercoledì, si giocheranno l’accesso alla seconda fase contro la Tunisia. Clavell (13) e Browne (11 con 4 rimbalzi e 6 assist) chiudono in doppia cifra per Porto Rico; i 19 punti con 7 rimbalzi di Gasol ed i 17 con 8 rimbalzi e 4 assist sigillano la vittoria spagnola.
CLASSIFICA: SPAGNA 4; Porto Rico, Tunisia 3; Iran 2.
GIRONE D:
ITALIA – Angola: (clicca qui)
Serbia – Filippine: 126-67. Tutto facile per la Serbia che asfalta e quasi doppia le Filippine al termine di un match che sancisce l’eliminazione della nazionale asiatica e dell’Angola. La Serbia parte col piglio giusto ma le Filippine, più di cuore ed entusiasmo che di tecnica, rimangono aggrappati alla sfida fino al 16-11 del 7’, quando poi i balcanici piazzano il break di 8-0 che indirizza il match verso canali più congeniali a Bogdanovic e soci. Le Filippine, quindi, hanno merito e dignità nel non crollare (34-23 al 13’), poi però emerge definitivamente la differenza abissale tra le due formazioni e la Serbia può prendere tranquillamente il largo, fino al +59 finale. Tutti a referto gli uomini di coach Djordjevic, che chiudono con l’86% da 2 ed il 55% da 3: da rimarcare la prova di Jokic da 11 punti, 7 rimbalzi ed altrettanti assist, e di Bjelica da 20 punti senza errori al tiro. Per le Filippine 16 punti per Perez e 15 per Dalistan.
CLASSIFICA: SERBIA, ITALIA 4; Angola, Filippine 2.
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