Questa notte, al Barlclays Center di Brooklyn, si è svolto il Draft NBA, appuntamento annuale con la selezione , da parte delle franchigie NBA, dei migliori giovani cestisti provenienti dai college e dal resto del mondo. Il primo giocatore scelto è stato l' australiano Ben Simmons, proveniente da LSU University ed ora diretto ai Philadelphia 76ers. Diciannovenne e con un potenziale da All Star, Simmons era già certo della chiamata da parte della franchigia della Pennsylvania, così come Brandon Ingram, scelto senza sorprese con la seconda chiamata da parte dei Los Angeles Lakers. Nonostante la giovane età (appena diciotto anni), la talentuosa ala proveniente da Duke University può ambire fin da subito a fare del proprio meglio in una franchigia in piena ricostruzione. I Boston Celtics invece, forti della terza chiamata, hanno selezionato Jaylen Brown , talentuosa ala proveniente da Berkley. Brown è stato uno dei migliori prospetti universitari della scorsa stagione e infatti sono stati tanti i tentativi da parte di altre franchigie NBA di imbastire delle trade per assicurarsi le prestazioni del nuovo arrivato a Boston. Con la quarta chiamata i Phoenix Suns hanno invece scelto il croato Dragan Bender, protagonista in Europa con il Maccabi Tel Aviv ed ora destinato ad esprimere tutto il suo potenziale al di là dell' oceano in una franchigia in fase di ricostruzione. I Minnesota Timberwolves hanno puntato invece su Kris Dunn, scelto con la chiamata n.5. Dunn, pointguard talentuosa proveniente da quattro anni trascorsi a Providence University, rientrava nei piani dei Boston Celtics, che volevano selezionarlo con la terza scelta, ma poi Ainge ha preferito portare in Massachusetts Brown, lasciando così alla compagine allenata da coach Thibodeau un giocatore già pronto per far bene in NBA. I New Orleans Pelicans hanno puntato invece sul talento di uno dei migliori prospetti collegiali di questo draft: Buddy Hield. Infatti , nonostante l' età già più avanzata (ventidue anni) rispetto ai diretti concorrenti, Hield si presenta come uno delle migliori guardie di questo Draft, alla luce dei buoni risultati ottenuti in quattro anni di militanza a Oklahoma State. Dopo la chiamata interessante di Mudiay nello scorso Draft, i Denver Nuggets puntano nuovamente su di un esterno come il canadese Jamal Murray . Proveniente da Kentucky, Murray ha ben figurato al College, ma ora dovrà esprimere tutto il suo potenziale alla corte di coach Malone. Arriva invece ai Suns , tramite una trade con i Sacramento Kings, Marqueese Chriss, talento diciottenne proveniente da Washington University. Nonostante un' annata non positiva per il suo ateneo, Chriss ha potuto però esprimere tutto il suo talento e le sue straordinarie doti atletiche, tant'è che spesso viene accostato a giocatori del calibro di Shawn Kemp o Amar'e Stoudemire. Toronto invece continua la propria tradizione di centri europei e si assicura le prestazioni di Jakob Poeltl , scelto con la chiamata n.9. Austriaco di nascita, ma formatosi cestisticamente a Utah University, Poeltl presenta tutte le caratteristiche dei Big Men europei che imperversano in NBA negli ultimi anni e in Canada potrebbe fin da subito essere una valida alternativa al lituano Jonas Valanciunas. Chiude infine la lista delle prime dieci chiamate Thon Maker, lungo sudanese selezionato con la pick . 10 da parte dei Milwaukee Bucks. Nonostante i molti dubbi sulla sua età e sul suo valore come giocatore NBA, la franchigia di coach Kidd ha voluto in ogni caso scommettere su Maker per poter incrementare il pacchetto lunghi di una squadra giovane e di belle speranze.
http://scores.espn.go.com/nba/draft/live
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