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lunedì 29 giugno 2015

UFFICIALE: Federico Mussini sbarca alla St. John's University


Italians do it better.
E' proprio il caso di dirlo, perchè il mondo NCAA si arricchirà di un altro nostro connazionale, che studierà in America, oltre a giocarci a basket.
Federico Mussini, infatti, è stato reclutato dalla St. John's University, con sede a New York, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti, con grande tradizione per il basket, visto che è il 5° ateneo con più vittorie ottenute nella storia, nonostante una sola partecipazione alle Final Four NCAA.
Da St. John's sono usciti, per citarne alcuni, Metta World Peace (al secolo Ron Artest), Mark Jackson, Chris Mullin, Omar Cook e Bootsy Thornton.
Mussini seguirà le orme dei vari Hackett, Crosariol, Della Valle, Arcidiacono e Oliva, tutti "paisà" formatisi, o che si stanno formando, in NCAA.
Mussini, 19 anni, fresco di diploma, ha chiuso questa stagione, in quel di Reggio Emilia, con 8.2 punti e 1.2 rimbalzi di media in Eurocup e 3.8 punti e 1.1 rimbalzi di media in campionato, e ha fatto parte delle Nazionali Under 16 e Under 18.

giovedì 19 marzo 2015

NCAA march madness: La pazza corsa per Indianapolis

www.interhome.tk
E' marzo ed è proprio in questo mese che prende vita l'ultima parte del torneo collegiale statunitense dell' NCAA. L'evento da sempre suscita grande interesse da parte sia degli statunitensi e sia di tutti coloro che amano questo sport. Il segreto del successo di questo torneo sta appunto nel vedere dei ragazzini sfidarsi tutti con la massima intensità per poter trionfare e portare in alto il nome del proprio ateneo e poter sognare il mondo del basket professionistico. Tutti quindi hanno come obiettivo finale la partecipazione alle Final Four che si terranno al Lucas Oil Stadium di Indianapolis (mega stadio da 70.000 spettatori dei Colts, squadra di NFL) il  4 e il 6 aprile. Ovviamente prima di arrivare nella "Circle City" le 68  squadre dovranno affrontare un percorso tortuoso fatto di sfide delicate (dalla formula del win or go home) che spesso hanno visto vincere squadre di poco talento contro formazioni molto blasonate e ricche di futuri campioni NBA. Quest'anno le previsioni danno come favoriti i  Kentucky Wildcats. La squadra di coach Calipari ha un invidiabile record di 34-0 e presenta nel roster molti ragazzi talentuosi che stanno scalando le classifiche dei Mock Draft NBA tra cui il centro Karl-Anthony Towns, Willie Cauley Stein, Devin Booker e Dakari Johnson. Molti addetti ai lavori hanno parlato dei Wildcats come una formazione capace di poter affrontare anche i playoff nella Eastern Conference dell' NBA. Come detto però il cammino è lungo e anche altre squadre sembrano intenzionate a vincere. C'è ad esempio la solita Duke  arrivata fin qui con un record di 29-4 e che vuole festeggiare a tutti i costi dopo la brutta eliminazione dell'anno scorso. Uomo di punta per l'università di Durham (North Carolina) è Jahil Okafor, centro ambitissimo dalla NBA. Gli uomini di caoch K potranno però affrontare altresì squadre blasonate come Gonzaga e la Californiana UCLA. Nella West Region molto attesa è Wisconsin che vede in Frank Kaminsky il suo "go to guy". Il lungo, molto bravo da tre , fa paura a molte concorrenti e sembra uno tra i giocatori più pronto per fare il grande passo verso il mondo dell' NBA (Su di lui pare ci sia l'interesse dei Bulls). Da tenere d'occhio anche Ohio State che seppur con un roster non di livello altissimo schiera l'ambitissimo ( e fortissimo) D'Angelo Russell. Una rivelazione potrebbe essere invece Notre dame. I Fighting Irish sono il miglior attacco con 121 punti segnati e hanno avuto accesso a questa parte finale del torneo con un record di 29 vinte e 5 perse. Parteciperà alla march madness anche l' "italiano" Ryan Arcidiacono , nominato giocatore dell'anno della Big East Conference, che potrà ambire a disputare una buona East Regional con la sua Villanova che ha un record di 32 vinte e sole 2 perse. Grandi assenti della manifestazione gli UConn Huskies, vincitori della passata edizione del torneo con la point guard Shabazz Napier, che sta avendo non poche difficoltà ad ambientarsi ai Miami Heat. 

domenica 8 febbraio 2015

NCAA: è morto il grande Dean Smith

arhe.com
E' morto, all'età di 83 anni, Dean Smith, indimenticato coach di University of North Carolina.
Smith, che era malato da tempo, ha allenato i Tar Heels dal 1961 al 1997, vincendo due titoli (1982, con Micheal Jordan in squadra, e 1993), venendo eletto 4 volte miglior allenatore universitario d'America e producendo un record complessivo di 879 vittorie e 254 sconfitte.
Smith era noto anche per la sua onestà, per l'alto tasso di laureati tra i suoi giocatori (96.6%) e per aver promosso l'abbandono della segregazione razziale, reclutando il primo giocatore afroamericano (Charlie Scott nel 1966) di UNC, oltre a spingere per un pari trattamento tra bianchi e neri.

lunedì 26 gennaio 2015

Coach K è leggendario: 1.000 vittorie in Division One!

mensjournal.com
Mike Krzyzewski ha scritto un'altra pagina di storia di questo sport.
Contro St. John's, infatti, il sessantasettene coach di Chicago ha trovato la sua millesima vittoria, in carriera, da allenatore di Division One in NCAA, tutte sulla panchina di Duke.
Coach K., che siede sulla panchina dei Blue Devils dal 1980, con 4 titoli NCAA in bacheca (1991, 1992, 2001 e 2010), è anche commissario tecnico della Nazionale Americana, con la quale ha vinto due ori olimpici (Pechino e Londra), due campionati del Mondo (Turchia e Spagna) e un Fiba Americas Championship.