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domenica 20 febbraio 2022

Final Eight: l'Olimpia Milano vince la Coppa Italia

Atto finale di questa 46° edizione della Coppa Italia, con Milano e Tortona a contendersi il trofeo alla Vitifrigo Arena di Pesaro.
Finale assolutamente inedita, con un unico precedente tra le due squadre, che si sono affrontate, per la prima volta assoluta, lo scorso 9 Gennaio, in campionato, con vittoria di Milano per 72-60.
L'Olimpia arriva a questa finale dopo aver eliminato Sassari prima e Brescia poi, la matricola terribile Tortona (seconda neopromossa nella storia a raggiungere la finale dopo Reggio Emilia nel 2005), invece, ha fatto fuori Trieste e Virtus Bologna.
Infermeria piena per entrambe, con l'AX Exchange che dovrà fare a meno di Mitoglou e Shields (oltre che di Moraschini per la spinosa questione doping e Kell e Tarczewski, fuori per turn over stranieri), mentre la Bertram non recupera Wright e Cattapan. 
Giampaolo Ricci e Davide Alviti sono gli ex lato Milano (hanno giocato a Tortona nel 2016/2017), mentre lato Bertram c'è Ariel Filloy, che ha indossato la casacca dell'Olimpia nel 2011/2012.

L'inizio di gara, a dispetto della tensione classica che accompagna una finale, è scoppiettante, con le squadre che sembrano divertirsi coi ritmi alti. Daniels spara subito due triple, Mascolo reagisce subito per i suoi (11-6 al 3'), Delaney, rispetto alla gara di ieri, è decisamente ispirato, e quando viene coinvolto anche Melli e si sblocca Hall (19-11 al 6'), Milano prova già a prendere il controllo.
I piemontesi non sono fluidi, soprattutto da dietro l'arco, arma che ha fatto la differenza nelle due precedenti partite, e non arrivano alternative, anche perchè Hall continua a trovare conforto dall'amico tabellone (23-11 al 9'), e la Bertram non mette punti a referto per oltre 5 minuti, fin quando Filloy, col jumper dalla media, non sblocca l'empasse, coi liberi di Hines a scrivere il 25-13 di fine primo quarto.
Inizio di secondo quarto sulla falsa riga della fine del primo, con tanti errori e palle perse da una parte e dall'altra. Dopo 2 minuti ci pensa Macura, con un bel "runner", a muovere la retina, con replica milanese ad opera di Ricci, che prima chiude un contropiede in sottomano, poi si fa trovare pronto, dall'angolo, con la tripla in risposta a quella precedente di Macura (30-18 al 13').
Il nativo di Lakeville è il faro dei piemontesi, e si fa ancora trovare pronto quando Mascolo lo cerca dai 4 metri (30-20 al 15'), le squadre fanno grande fatica a trovare la via del canestro, Daniels è preciso dalla lunetta, mentre dall'altra parte JP Macura inizia a diventare un rebus irrisolvibile per Milano, con addirittura il gioco da 4 punti che tiene viva la Bertram (32-24 al 17' e già 13 punti a referto per l'ex Xavier) e costringe Messina al time out. Tortona esce male dalla sospensione con una sanguinosa palla persa e Delaney che ne approfitta dalla lunetta, finalmente si sblocca Daum (34-26 al 18') che però commette il 3° fallo personale (così come Sanders), Bentil, dalla lunetta, risponde alla tripla di Filloy, così come Rodriguez, dalla lunga distanza, riallarga la forbice dopo bella penetrazione di Mascolo (41-31 al 19'). Il playmaker stabiese è caldissimo e, col piazzato dalla media, realizza e ricuce ancora lo strappo per il 41-33 di metà gara.
Tortona esce dagli spogliatoi col piglio giusto e piazza un immediato 0-5 firmato Filloy/Mascolo (41-38 al 22'), Milano non riesce a trovare il bandolo della matassa e continua a macinare palle perse (11 fin qui), c'è solo Devon Hall (5 punti d'oro) a tenere a bada gli scatenati Macura e Filloy (46-43 al 24'), perchè gli altri giocatori dell'Olimpia non riescono a trovare continuità realizzativa. 
Hines viene pescato bene sotto le plance, la risposta della Bertram arriva con l'alto basso griffato Cain/Cannon (48-45 al 26'), si continua a segnare col contagocce, Milano prova a riallungare con un 5-0 ad opera di Hall e Melli (53-45 al 28'), Severini si inventa un semigancio sulla testa di Bentil che tiene viva Tortona alla penultima sirena (53-47).
L'impressione è che stia iniziando a riaffiorare un pò di stanchezza in Tortona visti gli errori evitabili in avvio di quarto periodo; ovviamente ne approfitta Milano, che con Melli, Rodriguez e Delaney fissa un break di 6-0 (59-47 al 32') costringendo Ramondino ad un obbligato time out.
Si rivede, finalmente, Jamarr Sanders in attacco per la Bertram (59-49 al 33'), ma Melli è ispirato e Datome prima lo trova in vernice per il gioco da 3 punti (62-49), poi Nicolò, col tap in, risponde alla penetrazione di Filloy (64-51 al 34'). Milano ha totalmente sigillato l'area, Tortona ha perso smalto anche dalla lunga distanza, Milano sente l'odore del sangue e, con le triple di Rodriguez e Datome, trova l'allungo decisivo (73-52 al 37').
La spia della riserva si è ampiamente accesa per Tortona, l'Olimpia, negli ultimi 3 minuti, si limita semplicemente a gestire il vantaggio, con Messina che concede gloria anche a chi, solitamente, gioca meno (vedi Baldasso, Alviti e Biligha).
Garbage time totale, Daum e Sanders aggiustano le proprie statistiche, così come Bentil, il tutto serve solo a fissare il 78-61 che consegna l'8° Coppa Italia della sua storia all'Olimpia Milano.

Olimpia Milano - Bertram Tortona 78-61 (25-13, 41-33; 53-47) 

Olimpia Milano: Delaney 10, Rodriguez 8, Hall 12, Datome 6, Hines 6, Ricci 5, Daniels 8, Alviti, Bentil 7, Melli 14, Biligha 2, Baldasso. All: Ettore Messina

Bertram Tortona: Mortellaro n.e., Cannon 2, Baldi n.e., Tavernelli, Miljkovic n.e., Filloy 12, Mascolo 11, Severini 2, Sanders 10, Daum 5, Cain 2, Macura 17. All: Marco Ramondino

Final Eight: capolavoro Tortona!! Virtus dominata e finale conquistata!

La Bertram Tortona conquista la finale della Frecciarossa Final Eight 2022 grazie al successo ottenuto contro la Virtus Segafredo Bologna.
Il primo quarto sorride principalmente ai piemontesi: oltre a uno scatenato Sanders (16 punti, 3 rimbalzi e 3 assist), autore dei primi 11 punti consecutivi del Derthona, che risponde colpo su colpo alle combinazioni tra Belinelli (18 punti e 4 assist) e Jaiteh (13 +14). Il ritmo è sin da subito elevatissimo e nella fase centrale del periodo la Bertram inizia a rubare qualche pallone in più sfruttando il duo Mascolo (15 punti, 7 rimbalzi e 4 assist)/Cain (7 punti e 8 rimbalzi) sulle due metà campo, unito alle giocate di un efficiente Filloy (18 punti, 5 rimbalzi e 3 assist). Subito un 11-0 di parziale, la Virtus riaccorcia le distanze grazie a Mannion ed Hervey (24-18 dopo 10’). Anche nel secondo periodo la Bertram non smette di alzare il pedale dell’acceleratore e capitalizza le ottime difese con un Filloy letteralmente scatenato e il solido duo sotto canestro Cannon-Severini. Toccato il massimo svantaggio sul -17, la Segafredo reagisce trascinata da Weems (17 punti) e i suoi recuperi, oltre a qualche fiammata di Pajola (7 punti, 7 assist e 4 rimbalzi) e alla presenza sotto canestro di Jaiteh (15 punti e 9 rimbalzi). La Bertram, tuttavia, non perde la bussola e, grazie ai primi squilli di Daum (12 punti e 4 rimbalzi) e a un concretissimo Sanders, mantenendo la doppia cifra di vantaggio fino alla sirena dell’intervallo, momento in cui Hervey segna la tripla di tabella del 50-41.
Nella ripresa, sale in cattedra Macura e il suo genio e sregolatezza; accanto ad un ottimo Mascolo, il numero 55 fa viaggiare la Bertram Tortona fino al nuovo massimo vantaggio sul 64-46. La Segafredo si aggrappa alla grinta di Pajola e Weems ma i piemontesi non sbagliano letteralmente nulla sulle due metà campo. Mascolo, Macura e Daum sono infallibili e sigillano un terzo quarto da favola per il Derthona sull’80-56. Negli ultimi 10’, Belinelli e Cordinier (10 punti e 6 rimbalzi) guidano la reazione di orgoglio bolognese ma per Tortona non ci sono problemi a tenere un vantaggio in doppia cifra e a vincere con il punteggio finale di 94-82. 

Bertram Tortona - Virtus Bologna 94-82 (24-18, 50-41, 80-56)

Bertram Tortona: Mortellaro n.e., Cannon 4, Baldi n.e., Tavernelli, Miljkovic n.e., Filloy 18, Mascolo 15, Severini 4, Sanders 16, Daum 12, Cain 7, Macura 18. All: Marco Ramondino

Virtus Bologna: Tessitori, Mannion 2, Belinelli 18, Pajola 7, Alibegovic 2, Hervey 5, Ruzzier n.e., Jaiteh 15, Sampson 2, Weems 17, Teodosic 4, Cordinier 10. All: Sergio Scariolo

sabato 19 febbraio 2022

Final Eight: Brescia combatte ma è Milano la prima finalista

Dopo un giorno di pausa si torna sul parquet della Vitifrigo Arena di Pesaro, perchè si alza il sipario sulle semifinali di questa 46° edizione della Coppa Italia di pallacanestro.
Aprono le danze l'Olimpia Milano e la Germani Brescia, con i meneghini, che hanno eliminato Sassari ai quarti di finale, sempre alle prese con le assenze di Shields, Mitoglou e Moraschini (assenti anche Kell e Tarczewski per il turn over stranieri), mentre le "Rondinelle", che hanno battuto Trento nel turno precedente, sono col roster al completo e con una striscia aperta, contando anche il campionato, di ben 9 vittorie consecutive. 
Complessivamente Milano e Brescia si sono incontrate 38 volte con 31 successi di Milano e 7 di Brescia. L’Olimpia è 18-2 in casa e 13-5 in trasferta. Il bilancio comprende la semifinale di Supercoppa 2018 che si è giocata a Brescia ma va considerata campo neutro, 81-59 il risultato a favore dell’Olimpia. Tre gli ex della gara: David Moss ha giocato a Milano nelle stagioni 2013/2014 e 2014/2015, vincendo lo scudetto numero 26. Christian Burns ha giocato a Milano due stagioni vincendo la Supercoppa 2018. Infine c’è Amedeo Della Valle, anche lui vincitore della Supercoppa 2018 con la maglia dell'Olimpia Milano.

Partenza milanese che è tutta di marca Kyle Hines, con l'ex Cska che mette a referto i primi 6 punti dei suoi. La risposta bresciana non si fa attendere ed è, ovviamente, marcata Della Valle/Mitrou Long: 8 punti da parte della combo play/guardia della Germani, e quando Mitrou Long manda Burns ad appoggiare comodo su pick & roll (6-10 al 5') Messina ha già visto troppo e chiama time out.
Bentil, con la tripla, sveglia l'AX Echange, gli fanno seguito Datome e Hall, in un batter d'occhio Milano vola sul 19-12 all'8'. L'Olimpia ha decisamente chiuso le maglie in difesa dopo il timido inizio, Brescia segna appena 2 punti nei secondi 5 minuti del quarto, e nel finale è ancora Bentil, dopo un bell'alto/basso con Hines, a fissare il punteggio sul 21-12 alla prima sirena.
Inizio di secondo quarto da non tramandare ai posteri, tanti errori, tante sbavature, non si segna per oltre 2 minuti, tocca a Tommaso Laquintana dare una scossa a Brescia e una sveglia agli oltre 6.000 della Vitifrigo Arena, col playmaker pugliese che, da solo, piazza un parziale di 0-6 (21-18 al 13') frutto di due penetrazioni e un 2/2 ai liberi capitalizzando al massimo un antisportivo comminato a Ricci.
Devon Hall, dall'angolo, risponde per le rime, Petrucelli è l'altra arma a disposizione di Magro (gioco da 3 punti e 27-25 al 16'), Brescia è in fiducia anche perchè Gabriel scalda la mano da dietro l'arco con due triple e Mitrou Long manda a schiacciare Cobbins in alley oop (31-35 al 19'). Momento di difficoltà? Ci pensa il "Chacho" Rodriguez, che veste i panni del signor Wolf e risolve i problemi: penetrazione con bacio al tabellone e tripla in step back in risposta ai liberi di Petrucelli, 36-37 all'intervallo lungo.
Burns vola al ferro a concretizzare una bella azione di Brescia, Della Valle riallarga la forbice (37-41 al 21'), ma in questo terzo quarto bisogna fare solo un nome, quello di Sergio Rodriguez. Il "Chacho" illumina letteralmente la Vitifrigo Arena realizzando 9 punti consecutivi che permettono a Milano di tornare in vantaggio (48-46 al 26') dopo un buon momento bresciano a firma di Mitrou Long.
Si torna nel vortice degli errori da entrambe le parti (non si segna per oltre 2 minuti), Delaney e Petrucelli si sfidano a colpi di penetrazione (50-50 al 28'), Hall trova un canestro bellissimo con l'ausilio del tabellone, Datome fa 2/2 ai liberi, la Germani si incarta e si va alla penultima sirena sul 54-50.
Datome apre le danze con la tripla, Della Valle, coi 3 tiri liberi, e Moss con la penetrazione acrobatica, rispondono (57-55 al 32'), Datome e Della Valle sono "on fire" in questo avvio, quest'ultimo torna a segnare da 3 punti e Brescia è ancora a contatto (59-58 al 34'). Torna il "Chacho" e, onestamente, sembra che non sia mai andato in panchina, e con Hall piazza il 6-0 con annesso tentativo di fuga (65-58 al 36') milanese e time out obbligatorio per coach Magro. La Germani resta a galla grazie ad un commovente Della Valle (65-61 al 37'), il solito Hines, con la ricezione profonda, mantiene la distanza di sicurezza (68-61 al 38'), Petrucelli non molla la presa (68-63 al 39') ma Brescia, nel finale, sbaglia troppo, Milano è più lucida e, col libero di Delaney, chiude la contesa e vola in finale.

Olimpia Milano - Germani Brescia 69-63 (21-12, 36-37; 54-50) 

Olimpia Milano: Melli 2, Rodriguez 22, Ricci 2, Biligha, Hall 12, Delaney 4, Baldasso, Daniels, Alviti, Hines 9, Bentil 5, Datome 12. All: Ettore Messina

Germani Brescia: Gabriel 6, Moore, Mitrou Long 9, Petrucelli 11, Della Valle 19, Eboua n.e., Parrillo, Cobbins 2, Burns 8, Laquintana 6, Rodella n.e., Moss 2. All: Alessandro Magro


 

giovedì 17 febbraio 2022

Final Eight: continua il sogno di Tortona, sarà semifinale con la Virtus!


 

V. Bologna – Brindisi: 93-81 (26-20; 51-42; 70-60).

 

Come da pronostico, la Virtus Bologna batte Brindisi ed accede alle semifinali di Coppa Italia dove troverà la sorprendente Tortona. Felsinei sempre avanti nel punteggio, bravi a reggere tutte i tentativi di rimonta dei pugliesi; a fare tutta la differenza del mondo sono stati i tiri nel pitturato, con Brindisi che chiude con il 45% (18/40) mentre Bologna chiude con il 62.9% (22/35). Nota positiva in casa Virtus, il rientro di Teodosic.

 

Bologna scappa subito con le triple di Belinelli (12-3), Brindisi reagisce inserendo Gentile e Zanelli, portandosi sul -1 con il gioco da 3 punti di Perkins (14-13 al 7’); Jaiteh ed Hervey confezionano il contro parziale di 7-0, le triple di Visconti, Teodosic ed ancora Visconti infiammano la gara nell’ultimo giro di lancette della prima frazione.

 

Brindisi si riavvicina pericolosamente, le VuNere lasciano punti per strada anche dalla lunetta ed è ancora Visconti dalla lunga distanza a regalar gioie ai pugliesi, impattando sul 31-31 del 13’; sul più bello Brindisi si inceppa, parziale di 9-0 bolognese sull’asse Weems-Alibegovic (42-33), Clark prova a scuotere i suoi, ma Belinelli e Mannion confezionano il 51-42 con cui le squadre vanno all’intervallo. 

 

La squadra di coach Scariolo continua ad esser in pieno controllo del match, Belinelli è “on fire”, Alibegovic lo imita dall’arco e Bologna scollina sul +16 del 24’ (61-45); Clark e Adrian provano in tutti i modi ad abbozzare una reazione, De Zeeuw porta i suoi anche sul -7, ma la tripla del rientrante Teodosic riconsegna alla Virtus un vantaggio in doppia cifra.  

 

Gli ultimi 10’ annientano le speranze di rientrare in partita dei pugliesi: Hervey e Jaiteh riportano Bologna sul +15 (75-60), la reazione brindisina è tutta nel disperato tentativo di Adrian e Clark (82-75), ma le triple di Weems e Belinelli chiudono i giochi e consegnano a Bologna la semifinale con Tortona.

 

V. BOLOGNA: Tessitori, Mannion 3, Belinelli 23, Pajola 2, Alibegovic 8, Hervey 12, Ruzzier ne, Jaiteh 17, Sampson 3, Weems 17, Teodosic 8, Cordinier. All. SCARIOLO

 

BRINDISI: Adrian 8, Gentile 3, Zanelli 6, Visconti 13, Gaspardo 9, Redivo, De Zeeuw 4, Clark 19, Guido ne, Chappell 11, Udom, Perkins 8. All. VITUCCI 

Trieste - Tortona: 82-94 (23-21; 36-46; 53-71)

Continua la stagione fantastica di Tortona che, alla sua prima stagione in LBA, e di conseguenza alla prima assoluta alle Final Eight, si aggiudica il quarto di finale contro Trieste e si regala una splendida semifinale contro una tra Bologna e Brindisi. Gli uomini di coach Ramondino sono cinici dall'arco e concreti nel pitturato, trascinati dal duo Daum-Macura; ai friulani non basta il solito Banks ed un Campogrande spietato dall'arco. 

Trieste parte col piglio giusto e 4 punti in fila valgono il +6 (8-2), Tortona si scrolla subito l'emozione di dosso e si riavvicina con Daum e Sanders, ma Davis e Banks consentono ai giuliani di controllare sempre le operazioni (17-12 al 6'). Ritmi alti e piacevoli, Macura piazza la tripla del pareggio a quota 21 ma Delia, servito ottimamente da Cavaliero, consente ai suoi di chiudere avanti la prima frazione. 

Tortona stringe le maglie in difesa, in attacco colpisce prima dall'arco con Filloy, poi con Macura e Cannon e trova il primo vantaggio (25-30); la reazione di Trieste trova sfogo con Banks (30-30), ma Macura, Sanders e Cannon siglano il break di 0-12 che consente ai piemontesi di volare sul +12 (30-42 al 18'). Friulani storditi, Mascolo sigla il canestro del massimo vantaggio (33-46), ma Mian in chiusura sigla la tripla che vale il -10 dei suoi all'intervallo. 

Konate, come ad inizio partita, si dimostra un fattore ed illude Trieste (42-47), perchè è Tortona a trovare un parziale importante (0-11) e spaccare in due il match; la matricola terribile è incontenibile e scappa via con Daum, Cain e Mascolo volando fino al +18, mentre Trieste riesce a muovere il tabellone solo con Banks ed il neo arrivato Alexander.

Il liet motiv non cambia nel finale, Tortona incrementa il suo vantaggio con Sanders e Mascolo, toccando anche il +23 (53-76); Trieste sembra un pugile bloccato all'angolo, il solo Campogrande colpisce più volte dall'arco, ma nulla che possa impensierire una Tortona che non molla la presa e aggiorna il suo vantaggio sul 66-90 grazie alla tripla di Macura. Ultimi minuti di garbage time, con gli uomini di coach Ciani che riescono quantomeno a limitare il passivo. 


TABELLINO

TRIESTE: Banks 21, Davis 7, Konate 13, Longo, Deangeli, Mian 5, Delia 4, Campani, Cavaliero, Campogrande 15, Grazulis 13, Alexander 14. All. CIANI.

TORTONA: Mortellaro ne, Cannon 11, Tavernelli ne, Filloy 8, Mascolo 9, Severini, Sanders 17, Daum 22, Cain 4, Macura 23. All. RAMONDINO

mercoledì 16 febbraio 2022

Final Eight: Milano fa 100 vittorie, Brescia suona la 9ª, in semifinale sarà derby lombardo!


 

Trento – Brescia: 73-78 (16-19; 42-42; 55-62).

 

Continua il momento magico della Leonessa che aggiorna con un bel 9 la voce “vittorie consecutive” e si regala la semifinale contro Milano. Passi avanti per Trento rispetto alle ultime uscite, ma la formazione di coach Molin non è riuscita a concretizzare i tanti extra possessi lasciati da Brescia.

 

La tripla di Bradford vale il +6 Trento in avvio (14-8), poi Brescia con Della Valle, Gabriel e Cobbins piazza un parziale di 11-0 che le consente di chiudere avanti la prima frazione, nonostante un Mitrou-Long ancora lontano dall’essere il “crime in partner” di Della Valle.

 

Trento è viva e Reynolds la riporta avanti dall’arco, Ladurner e Caroline mettono a referto punti pesanti, ma l’eterno Moss e Petrucelli consentono a Brescia di rimettere il naso avanti; la gara vive di ritmi alti nonostante qualche errore di troppo, Della Valle riporta Brescia con due possessi pieni di vantaggio (34-40), ma Caroline e la tripla di Bradford allo scadere mandano le squadre in perfetta parità all’intervallo. 

 

Si riprende con le squadre che faticano a trovare la via del canestro (44-45 al 24’), poi si sblocca Mitrou-Long e Brescia si spinge fino al +8 in un amen (46-54); Trento reagisce con Caroline che la tiene a contatto dall’arco prima e da sotto poi (55-57), ma sul più bello si becca un mini parziale di 5-0 che consente a Brescia di trovare un minimo di respiro.

 

Il black out trentino è tanto pericoloso quanto sanguinoso, Brescia si affida a Laquintana per scrivere il +13 quale massimo vantaggio e la Dolomiti trova il primo canestro dell’ultima frazione dopo 4’; Flaccadori e Williams guidano la rimonta (64-68 al 36’) ma Della Valle e Petrucelli, dall’arco, rispediscono al mittente ogni offensiva pericolosa. Trento ha il merito di provarci fino alla sirena finale e dimezza lo svantaggio ma, nonostante qualche leggerezza di troppo nel finale, è Brescia a raggiungere Milano nella prima semifinale di sabato.

 

TRENTO: Bradford 13, Williams 5, Reynolds 20, Conti ne, Morina ne, Forray 6, Flaccadori 10, Saunders 2, Mezzanotte 2, Dell’Anna ne, Ladurner 2, Caroline 13. All. MOLIN

 

BRESCIA: Gabriel 11, Moore, Mitrou-Long 14, Petrucelli 9, Della Valle 22, Eboua 6, Parrillo, Cobbins 6, Burns 2, Laquintana 6, Rodella ne, Moss 2. All. MAGRO Milano - Sassari: 88-68 (27-18; 42-37; 65-46)

Durano 20' le speranze della Dinamo di fare il colpaccio contro Milano; Sassari paga a caro prezzo il lungo stop causa Covid e l'assenza di Bendzius, mentre i meneghini, trascinati da uno strepitoso Delaney, sfruttano tutte le lacune ed amnesie degli avversari, aggiudicandosi il primo quarto di finale. Con questa vittoria, l'Olimpia conquista il 100° successo in Coppa Italia.

Inizio di marca meneghina, con la capolista che mette a referto 18 punti punti in 4', Sassari è tutta nelle triple di Treier e Robinson, gli isolani faticano maledettamente a trovare soluzioni comode nel pitturato, con Mekowulu che trova il primo canestro da sotto dopo oltre 6'. Milano si affida a Delaney, Sassari inizia a non prenderci nemmeno da sotto ma in qualche modo Diop la tiene in vita (24-18), ma la tripla di Datome in chiusura mette 3 possessi pieni tra le due squadre al primo mini intervallo. 

Logan dall'arco ed un Treier ispirato non consentono a Milano di scappar via (29-23 al 13'), l'Olimpia si affida ad Alviti che sfrutta anche un generoso antisportivo sanzionato a Gentile ma è la tripla di Delaney a regalare a Milano il massimo vantaggio (36-23), costringe coach Bucchi a ricorrere al minuto di sospensione. La Dinamo fa canestro solo da fuori (6/11 contro il 4/15 da 2), Milano si affida al duo Rodriguez-Hines, ma Mekowulu e la tripla allo scadere di Kruslin consentono a Sassari di andare all'intervallo lungo con sole 5 lunghezze di svantaggio.

Delaney trova subito il ventello personale, Hines ed Hall regalano il +13 a Milano, con Sassari che trova soli 2 punti in metà terza frazione, concedendo anche diversi extra possessi agli avversari. Il time out di Bucchi non porta dividendi, Delaney e Bentil aggiornano il massimo vantaggio (57-39) e soltanto Logan, dalla lunetta, muove il tabellone per i suoi dopo oltre 5' ed interrompe il parziale di 12-0 meneghino; la musica non cambia, stavolta Milano sembra esser scappata per davvero, Sassari fatica a reagiere ed i liberi di Hall portano la testa di serie #1 sul +20.

Ultimi 10' solo per colorare il punteggio: pochi schemi, discreta energia e molte offensive personali caratterizzano l'ultima frazione, Sassari non lascia nulla di intentato ma concede troppi secondi possessi, Milano non si lascia sorprendere e colpisce più volte dalla lunga distanza.  Logan sfiora il ventello, Ricci ne segna 10 in un amen e Sassari aggiusta le percentuali al tiro da 2; in semifinale, però, ci va Milano.

 

MILANO: Rodriguez 5, Melli 4, Ricci 10, Biligha 3, Hall 6, Alviti 9, Delaney 24, Baldasso, Daniels 12, Hines 6, Bentil 4, Datome 5. All. MESSINA

SASSARI: Treier 11, Gentile 3, Logan 19, Burnell 4, Diop 6, Robinson 9, Devecchi, Kruslin 4, Gandini ne, Chessa ne, Mekowulu 12. All. BUCCHI

martedì 15 febbraio 2022

Final Eight 2022: le otto sotto un tetto!




Pesaro, il buio ed il ritorno. Sembra passata un’eternità, invece soltanto due anni fa lasciavamo l’Adriatic Arena con Venezia vittoriosa e quella parola, “Covid”, tanto lontana quanto pronta a sconvolgere le nostre vite. Questa Coppa Italia è l’occasione per riportare tifosi al palazzetto (seppur con capienza ridotta) e, perché no, riassaporare quell’aria di viaggi, tifo e trasferte, pane quotidiano per ogni tifoso. A differenza delle passate stagioni, la kermesse si svolgerà su 5 giorni e non su 4, e vi sarà un giorno di pausa (venerdì) tra i quarti e le semifinali.

 

Partiamo, come sempre, con alcune curiosità legate alla kermesse: menzione d’onore per Tortona, matricola terribile che si qualifica al 1° colpo ed al primo anno di massima serie. Milano stacca il pass per il 13° anno consecutivo (2009 ultimo anno in cui non si era qualificata), la Virtus si ferma a 5 apparizioni in fila, 4 per Brindisi e Sassari e 2 per Trieste; i ritorni coinvolgono Brescia che torno dopo un solo anno di assenza, ben 6 quelli di Trento che nella sua storia recente in massima serie ci ha abituato a partenze a rilento per esser protagonista nel finale di stagione e nei playoff. Venezia è l’assente illustre: presenti da ben 8 edizioni, i lagunari non avevano mai vinto un singolo match di Coppia Italia prima di sfatare il tabù nel 2020 ed aggiudicarsi il trofeo. 

La Virtus Bologna è il club che ha disputato (149) e vinto (104) più partite nella storia della Coppa Italia, seguita da Olimpia Milano (99 vittorie su 143 partite) e Vuelle Pesaro (83 vittorie su 135 partite).

Il record di punti realizzato, su singola partita, alle Final Eight appartiene ad Adrian Banks che, nei quarti di finale dell'edizione 2020, con addosso la maglia di Brindisi, realizzò ben 37 punti contro Sassari.


Per quanto riguarda, invece, assist e rimbalzi, per la prima voce il record appartiene a Marques Green che, nell'edizione 2011, con la Sidigas Avellino, smazzò ben 20 assist contro Milano sempre ai quarti di finale, mentre per quanto riguarda i rimbalzi Bennet Davison, con la Virtus Bologna, nell'edizione 2007, ne catturò 21 in semifinale contro Milano.


Gli allenatori con più partecipazioni alle Final Eight sono Stefano Sacripanti (11), seguito da Piero Bucchi (10), Ettore Messina (9) e Romeo Sacchetti (9). Il coach che ha trionfato più volte è Messina (ben 8 Coppe Italia in bacheca).


Riccardo Pittis, con ben 7 successi, è il giocatore ad aver vinto più Coppe Italia in carriera, seguito da Denis Marconato e Dino Meneghin, entrambi fermatisi a quota 6.

 

Andiamo, ora, ad analizzare i match che ci accompagneranno nel prossimo, lungo, fine settimana cestistico, tutte da seguire tra EuroSport2 e Rai Sport.

 

Milano - Sassari: (mercoledì 16, h.18:00). Testa/coda apparentemente scontato quello che aprirà la kermesse, e usiamo il termine "apparentemente" perchè arrivare primi e beccare Sassari come ottava sicuramente qualche rimbrotto a coach Messina lo starà facendo fare.
"Meneghini", col loro roster kilometrico, ovviamente favoriti, ma Sassari, che sta beneficiando della cura Bucchi (subentrato a Demis Cavina lo scorso
16 Novembre, 5 vittorie e 4 sconfitte il record da quel momento), è avversario da prendere con le molle nonostante qualche problemino con il Covid-19 riscontrato nella settimana che ha preceduto la Coppa Italia, soprattutto dopo l'innesto di Gerald Robinson, che ha dato nuova linfa all'attacco sardo.

 

Trento - Brescia: (mercoledì 16, h.20:45). Una delle due gare più equilibrate di questi quarti di finale, con entrambe le squadre unite da un filo conduttore, ovvero la partenza negativa raddrizzata in corsa. Soprattutto Brescia, che è reduce da ben 8 vittorie consecutive in campionato, una striscia impreziosita dalla combo Mitrou Long/Della Valle (36 punti e 9 assist di media come fatturato combinato), decisamente la più in "palla" del campionato. Trento proverà ad ostacolare questa coppia con la solita organizzazione difensiva, marchio di fabbrica ormai conclamato all'ombra delle Dolomiti.


Trieste - Tortona: (giovedì 17, h. 18:00). Il giovedì lo apre un'altra sfida parecc
hio interessante, con la matricola terribile Tortona al cospetto di Trieste. Problemi di roster risolti per i "giuliani", che sul filo di lana hanno aggiunto Ty-Shon Alexander rimediando all'improvvisa partenza del "Lobito" Fernandez, e trovando un "back up" per coprire ulteriormente le spalle a Davis e al sempiterno Adrian Banks. I piemontesi, dal loro canto, punteranno sull'entusiasmo e su  un blocco stranieri, guidato dall'asse Wright/Cain, tra i più affidabili del campionato, senza dimenticare l'esperienza del "Cordobès" Ariel Filloy, uno che questi appuntamenti difficilmente li stecca. 

 


V. Bologna – Brindisi: (venerdì 17, h.20:45). I campioni d'Italia in carica chiudono il quadro dei quarti di finale contro il "Giano Bifronte" Brindisi. Si perchè i pugliesi sono partiti fortissimo (6 vittorie nelle prime 7 partite), per poi avere avuto un netto calo (sole 4 vittorie nelle successive 12 partite), che ha quasi pregiudicato la partecipazione alla Coppa Italia. Vitucci qualche grana da sbrogliare ce l'ha, vedi rinuncia a Josh Perkins e un Alessandro Gentile che sta ancora cercando di inserirsi al meglio, mentre Scariolo, dal suo canto, saluta Alexander (risoluzione consensuale) e recupera due pedine fondamentali come Teodosic ed Hervey, per assaltare un trofeo che manca, nella bacheca felsinea, da ben 21 anni.

 

IL TABELLONE:

 

#1 MILANO                                                                                                       V. BOLOGNA #2

#8 SASSARI                                                                                                             BRINDISI #7

 

#4 TRENTO                                                                                                               TRIESTE #3

#5 BRESCIA                                                                                                            TORTONA #6

 

 

I ROSTERS DELLE PARTECIPANTI:

 

 

MILANO: 

 

Play: S. Rodriguez, Delaney, Baldasso, Kell

Guardie: Daniels, Hall, Grant, Alviti, Moraschini*
Ali: Shields*, Melli, Ricci, Datome

Centri: Hines, Mitoglou*, Bentil, Tarczewski, Biligha

Allenatore: Ettore Messina

 

 

V. BOLOGNA:

 

Play: Teodosic, Mannion, Ruzzier 

Guardie: Belinelli, Pajola, Cordinier, Ceron

Ali: Weems, Hervey, Alibegovic, Abass*
Centri: Sampson, Jaiteh, Tessitori, Udoh*
Allenatore: Sergio Scariolo

 

TRIESTE:

 

Play: Davis, Alexander
Guardie: Banks, Cavaliero, Mian

Ali: Grazulis, Campogrande, Konate, Deangeli
Centri: Delìa, Lever, Campani
Allenatore: Franco Ciani

 

 

TRENTO:

 

Play: Bradford, Forray
Guardie: Flaccadori, Saunders, Conti

Ali: Reynolds, Caroline, Mezzanotte
Centri: Williams, Ladurner

Allenatore: Emanuele Molin

 

 

BRESCIA:

 

Play: Mitrou Long, Laquintana, Moore
Guardie: Della Valle, Petrucelli, Parrillo
Ali: Gabriel, Moss, Eboua

Centri: Cobbins, Burns

Allenatore: Alessandro Magro

 

TORTONA:

 

Play: Wright, Filloy, Tavernelli
Guardie: Sanders, 
Macura, Mascolo

Ali: Daum, Cannon, Severini
Centri: Cain, Cattapan, Mortellaro

Allenatore: Marco Ramondino

 

 

BRINDISI:

 

Play: Zanelli, Clark, Redivo

Guardie: Chappell, A. Gentile, Visconti

Ali: Adrian, Gaspardo, Udom

Centri: Perkins, De Zeeuw

Allenatore: Frank Vitucci

 

SASSARI:

 

Play: Robinson, S. Gentile, Chessa

Guardie: Logan, Kruslin, Devecchi

Ali: Bendzius, Burnell, Treier
Centri: Mekowulu, Diop, Gandini
Allenatore: Piero Bucchi


*indisponibili

 

 

 

LA FORMULA, IL PALMARES E L' ARENA DI GIOCO: 


Questo weekend la Serie A si ferma per lasciare spazio alla Coppa Italia. Infatti da mercoledì 16 a domenica 20 febbraio, presso l’Adriatic Arena di Pesaro, andrà in scena la Final Eight di Coppa Italia, ovvero, il torneo ad eliminazione diretta che serve ad assegnare la coppa nazionale ad una delle prime otto squadre classificatesi nel girone d'andata. Milano e Virtus sono le più accreditate alla vittoria finale, con i meneghini che vorranno difendere il titolo. Questo tipo di gare, però, lasciano spazio ad ogni tipo di sorpresa: quindi occhio a Brescia che sta vivendo una parte di stagione entusiasmante, Brindisi e Sassari hanno l’esperienza giusta per piazzare lo scherzetto, mentre Trieste e Trento faranno di tutto per non lasciarsi sorprendere. Tortona gioca con la mente sgombra, con la consapevolezza di non voler sfigurare ma ogni passo avanti sarà energia e divertimento puro.

 

Formula: La formula attuale delle Final Eight, basata su gare ad eliminazione diretta suddivise in quarti, semifinale e finale, è stata istituita nel 2000. Dal 1990 al 2000 infatti vigeva il criterio delle Final Four: le migliori quattro si sfidavano in semifinali e finali dopo aver superato precedentemente una fase a gironi. Ancora diversa invece era la formula dal 1968, anno in cui venne istituita la Coppa Italia di basket, fino al 1990: tutte le squadre dovevano sfidarsi in gare ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi fino ad arrivare alla finale.

 

 

Palmares: Le squadre più titolate sono ad oggi Treviso e la Virtus Bologna con otto coppe a testa. Le due squadre, regine incontrastate del panorama cestistico italiano dagli anni '80 fino ai '00, sono seguite, a distanza, da Milano a quota 7, e da Varese, ferma a 4 ed ultima vincitrice del vecchio millennio. A quota 3 coppe troviamo invece Siena, che si è vista revocare i titoli del 2012 e del 2013 (non assegnati), mentre Pesaro e Sassari vantano 2 titoli. Infine Cremona, Venezia, Torino, Fortitudo Bologna, Verona, Juvecaserta, Avellino, Basket Napoli e Partenope Napoli, vincitrice quest'ultima della prima edizione del 1968, chiudono la classifica con un solo trofeo a testa. Cantù, Virtus Roma, Brindisi, Reggio Emilia, Trieste, Brescia, Asti e Udine, invece, sono arrivate a giocarsi almeno una finale senza mai però aggiudicarsi il trofeo.

 

 

Arena: Per anni la Coppa Italia ha avuto come sedi il PalaGalassi di Forlì e La Futurshow Station Arena di Bologna, ma negli ultimi tempi la manifestazione si è svolta anche in altri Palasport inediti alla manifestazione: è il caso del Pala Del Mauro di Avellino nel 2010, il PalaIsozaki di Torino nel 2011, il PalaDesio nel 2015, il Mediolanum Forum di Assago (2013-2014-2016-2021), il PalaFiera di Rimini (2017) e Nelson Mandela Forum (ex PalaGiglio) di Firenze (2018-2019). La Vitrifrigo Arena (in precedenza Adriatic Arena e BPA Palas) è detto anche Astronave per la sua evidente conformazione avveniristica. Il palazzetto è stato ultimato nel 1996 ed ha una capienza di 10323 posti a sedere.