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domenica 3 settembre 2023

Fiba World Cup 2023: l'Italia non sbaglia, batte Porto Rico ed accede ai quarti di finale



Italia - Porto Rico: 73-57 (25-15 39-36; 51-47) 

Chi aveva negli occhi il +40 di Ravenna e pensava ad una vittoria agevole, si sbagliava di grosso; Porto Rico, come dimostrato dalla vittoria sulla Repubblica Dominicana, è avversario ostico e gli uomini di coach Pozzecco affrontano con lo spirito giusto una partita complessa, in cui l'Italia non è stata lucida al tiro, ma ha saputo sopperire con tante piccole cose a questo deficit. Le cattive percentuali, soprattutto dall'arco, non spaventano gli azzurri che fanno registrare un clamoroso 19 alla voce rimbalzi offensivi, considerando soprattutto che l'Italia non ha lunghi di ruolo. Datome, Ricci, Tonut e soprattutto Melli sugli scudi, consegnano all'Italbasket i quarti di finale 25 anni dopo l'ultima volta. Onore ai portoricani, autori  di una prova tignosa, capaci di mettere in difficoltà in più momenti di gara i propri avversari, nonostante il +16 finale sia uno scarto abbastanza severo; Italia, quindi, avanti, aspettando il risultato del match tra Serbia e Repubblica Dominicana (in programma alle 14.00 italiane) che, in caso di successo serbo, consegnerebbe agli azzurri il primo posto nel girone. 

 

LA PARTITA. Romero prova ad essere un fattore e porta i suoi avanti (0-4), ma gli azzurri alzano subito i ritmi difensivi, Tonut si prende la scena e, con 10 punti personali, propizia il break di 15-0 che fa scappar via l'Italia e costringe al time out coach Colon. Porto Rico passa a zona e mette tanta sabbia negli ingranaggi offensivi italiani, Waters sale in cattedra e rimette in scia i suoi, con l'Italia che abusa, senza risultato, del tiro da fuori (18-15 al 7'). Stavolta è coach Pozzecco a ricorrere al time out, campo per Severini, Spagnolo e Procida, Datome e soci adesso cominciano a muover la palla con più pazienza e, con un break finale di 7-0, il primo parziale si chiude sul +10 Italia.  

 

Howard prova ad esser un fattore e mette in difficoltà la difesa azzurra, Severini e Procida si iscrivono al match ed il tabellone riporta l'Italbasket sul +10 (30-20 al 13'). Porto Rico è tutt'altra squadra con Waters, Howard si inventa la tripla del -5, Ricci cancella Romero, Melli è ossigeno puro per i suoi con 4 punti in fila e tanto lavoro sporco sotto le plance, ma la tripla di Ortiz, il "2+1" di Pineiro ed il libero di Waters tengono saldamente in partita i portoricani, Datome realizza dall'angolo, ma ancora Waters trova il canestro del -3  dell'intervallo lungo, in un primo tempo in cui l'Italia è avanti nonostante un deleterio 3/14 dall'arco, in cui Porto Rico è a stretto contatto nonostante le tantisime palle perse. 


Tonut inchioda da un lato, Conditt dall'altro, ma non segna più nessun si litiga pesantemente col ferro anche grazie a difese tignose (41-38 al 25'); Pineiro trova il jolly allo scadere dei 24'', l'Italia non riesce a sbloccarsi e Porto Rico mette il naso avanti con la tripla di Thompson JR. Ricci smuove l'Italia da quota 41, Melli è onnipresente sotto le plance avversarie e Datome ci riporta avanti con la seconda tripla della sua partita, Fontecchio trova finalmente fiducia al tiro, ma l'ennesimo jolly di Howard consente a Porto Rico di rimanere a stretto contatto.


Difesa, ancora rimbalzi offensivi e le triple di Datome e Ricci consentono subito all'Italia di scappare sul +10 e costringono Porto Rico al time out; Fontecchio incrementa il vantaggio, Waters ritorna in campo dopo tanto riposo e piazza subito la tripla che consente ai suoi di rientrare sotto la doppia cifra di svantaggio, ma Ricci risponde con la stessa moneta  e Severini scrive il +13 dalla lunetta. Porto Rico smuove il punteggio quasi esclusivamente dalla lunetta, gli azzurri abbassano i ritmi lucrando anch'essi punti dalla linea della carità, Ricci adesso è un fattore e piazza dalla media il +11 a poco più di 2' da giocare. Porto Rico non segna più ed è ormai sfiduciata, Fontecchio e Melli chiudono la pratica con il +16 che manda gli azzurri ai quarti di finale. 



TABELLINO


 

Italia: Datome 11, Diouf ne, Fontecchio 12, Melli 7, Pajola, Polonara, Procida 2, Ricci 15, Severini 3, Spagnolo, Spissu 8, Tonut 15. All. Pozzecco.


Porto Rico: Ford, Holland, Howard 11, Ortiz 8, Romero, Conditt 4, Pineiro 9, Reyes ne, Thompson ne, Thompson jr 3, Barea, Waters 13. All. Colon.

venerdì 1 settembre 2023

Fiba World Cup 2023: Italia anima e cuore, battuta la Serbia


 Serbia – Italia: 76-78 (19-23; 42-40; 62-59)

 

La follia accompagna gli uomini audaci. L’Italiaè fatta di uomini tanto folli quanto audaci, quanto capaci di andar sul +10 con la Serbia, di sprofondare a -16 dopo 26’ e riazzannare la partita in un amen con il suo capitano,Datome, ed il suo leader, Fontecchio. Nel mezzo, tra errorri, palle perse e scelte opinabili, c’è il cuore di Melli, la follia di Spissu, e la tenacia di Severini di aspettare e godersi il suo momento nella partita, la voglia di Pajola di esser decisivo nelle due metà campo, la tenacia di PolonaraRicci e Tonut, e la pazienza di chi un giorno si prenderà la scena, ovvero DioufSpagnolo e Procida. Potremmo raccontare tante cose, ma oggi ci godiamo il cuore immenso di questa nazionale che, con le spalle al muro, riesce a dare sempre il meglio di sé.

Ora l’Italia spera. Battere Portorico può non bastare, fondamentale sarà il risultato della Repubblica Dominicana per un eventuale arrivo a 3 in testa al girone.

 

LA PARTITA. Inizio contratto per le due squadre, Melli sblocca il punteggio dalla lunetta, Fontecchio inchioda e cavalca l’attacco azzurro, con Bogdanovic unico realizzatore per i serbi; l’Italia è precisa dall’arco, la Serbia arranca e trova ossigeno con il gioco da 4 punti di Dobric (10-13), ma la tripla di Melli ed il “3+1” di Spissu fanno volare l’Italbasket sul +10 (10-20). Guduric sblocca i suoi, Spissu realizza ancora dalla lunga distanza e Polonara sbaglia per 3 volte il nuovo +10, gli azzurri fanno tutto benissimo ma concedono qualche extra possesso di troppo, i serbi ringraziano e, per quanto visto in campo, il -4 del primo quarto è oro colato per gli uomini di coach Pesic.

 

I liberi di Pajola illudono, l’Italia arranca in attacco e perde lucidità in difesa, la Serbiatrova continuità dalla lunga distanza e rifila agli azzurri un break di 10-2 che fanno segnare il 31-27 di metà secondo periodo. Fontecchio ci regala nuova linfa ed un nuovo vantaggio,Pajola è il solito mastino difensivo e si conferma un fattore anche nella metà campo offensiva, ancora Bogdanovic tiene a galla laSerbia ma le schiacciate di Melli prima e Fontecchio poi consentono agli azzurri di conservare due possessi di vantaggio. Un ultimo minuto rivedibile di Spissu e soci consente alla Serbia di rientrare ed aBogdanovic di la sua prima, clamorosa, tripla che vale il +2 per i suoi all’intervallo.

 

Per nulla incoraggiante l’avvio di terza frazione, in cui arrivano altre 3 palle perse e nulla di costruito nei primi 2’ di gioco, con Milutinovche porta sul +5 i suoi; Fontecchio smuove il punteggio dalla lunetta ma ancora Milutinov ci punisce e costringe coach Pozzecco al time out (49-42). L’Italia esce come peggio non poteva dal time out, la Serbia ingrana e non sbaglia un colpo, l’Italia sbaglia tutte le scelte possibili e sbatte contro un’arcigna difesa serba e la tripla di Jovic vale il massimo vantaggio per i suoi (60-44 al 26’). Nel suo momento peggiore, Fontecchio suona la carica, lo ascolta capitan Datome che, con 8 punti in fila, rimette clamorosamente l’Italia in scia.

 

Datome è on fire ma l’Italia non riesce a cavalcare il momento del suo capitano e ad azzannare una Serbia andata in bambola,Dobric è ossigeno per i suoi, ma l’Italia, andata in bonus forse troppo presto, si aggrappa ad un immenso Pajola ed alla difesa di MelliFontecchioSpissu ed ancora Fontecchio riportano avanti gli azzurri, la Serbia muove il punteggio solo dalla lunetta con Bogdanovic, ma Severini punisce dall’arco per il +5 azzurro (67-72). Il liet motiv non cambia, Serbia dalla linea della carità ed Italia che amministra con intelligenza, ed il challenge premia l’Italia sulla penetrazione di SpissuSerbia in bambola, Severini recupera sulla rimessa avversaria ma gli azzurri non azzannano la partita, Davidovac litiga col ferro dalla lunetta, l’Italia non segna più, Gudurictrova la tripla del -2 ma un immensoFontecchio trova l’ennesimo step back che vale il 74-78 a 34’’ dall’ultima sirena. Fallo diMelliBogdanovic non trema dalla lunetta,Fontecchio sbaglia il jumper che potrebbe chiudere la partita, ultimo possesso serbo conJovic costretto a tirare da 9 metri: gli dei del basket non accolgono la preghiera avversaria e, con immenso pathos, l’Italia fa suo il match.

 

TABELLINO

 

Serbia: Avramovic 7, Bogdanovic 18, Davidovac 2, Dobric 15, Guduric 8, N. Jovic 5, S. Jovic 4, Marinkovic 3, Milutinov 14, Petrusev, Ristic ne., Simanic ne. All. Pesic.

 

Italia: Datome 10, Diouf, Fontecchio 30, Melli 8, Pajola 7, Polonara 3, Procida ne, Ricci, Severini 3, Spagnolo ne, Spissu 14, Tonut 3. All. Pozzecco.

lunedì 21 agosto 2023

Italbasket: percorso senza macchie in vista del mondiale


Si conclude con un successo il cammino di preparazione dell’Italbasket al prossimo mondiale: gli uomini di coach Pozzecco battono la Nuova Zelanda nella seconda giornata della Solidarity Cup al termine di una partita tignosa e combattuta, con gli All Blacks tirano con percentuali assurde dall’arco, ma Melli e soci prevalgono con una buona prestazione in vista dell’impegno mondiale che, per gli azzurri, inizierà venerdì 25 (ore 10:00 italiane) contro Angola.

 

Inizio incoraggiante per gli azzurri che sfruttano Melli nel pitturato e Fontecchio dalla lunga distanza per costruire un primo cospicuo vantaggio sul 7-14; coach Pozzecco è già in clima mondiale e si fa chiamare tecnico dopo pochi minuti, la Nuova Zelanda trova fiducia e continuità dall’arco e mette il naso avanti con Brown (19-18), mini vantaggio che manterrà fino al primo mini intervallo con Ngatai.

 

Un super Le’Afa bombarda letteralmente la retina azzurra costringendoli ad inseguire (27-32), Severini e Spagnolo tengono a galla gli azzurri che alzano i giri in difesa e trovano la parità a quota 32 con Pajola. La Nuova Zelanda trova sempre protagonisti diversi e punisce la difesa italiana, dall’altro lato, però, Polonara e soci si fanno trovar pronti e rispondono colpo su colpo, tenendo il match in parità fino al 43-43 dell’intervallo.

 

Ritmi alti ad inizio 3° periodo, con gli All Blacksche tentano più volte la fuga e gli azzurri che, con Spissu e Tonut prima, e con Spagnolo poi, si tengono a stretto contatto con gli avversari; la Nuova Zelanda è una macchina da guerra e non sbaglia un colpo dall’arco, Brown e soci si portano nuovamente a due possessi di vantaggio, ma Datome si carica l’Italia sulle spalle e riporta i suoi sul -3.

 

Spagnolo e Datome sparano dall’arco e l’Italia torna avanti, Diouf e Ricci si prendono la scena, ma la difesa azzurra non riesce a trovare contromisure alle triple avversarie e Cameron riporta avanti la Nuova Zelanda (77-76). Sul più bello, però, l’Italia esce fuori conTonut e Diouf, la Nuova Zelanda regge e sfrutta una sanguinosa palla persa per portarsi a -5 ad 1’ dal termine (81-86); l’ultimo possesso, però, è deleterio per gli uomini di coach Pero Cameron che stranamente rinunciano a tiri comodi, con Spissu che, dalla lunetta, mette in ghiaccio il match.