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sabato 13 febbraio 2021

Final Eight 2021, semifinali: Pesaro non si ferma più e vola in finale.


 

Pesaro sorprende anche Brindisi e, dopo 17 anni, torna in finale di Coppa Italia. Marchigiani superlativi nella prima metà di gara, bravi a sftruttare i troppi passaggi a vuoto degli avversari, trascinati da ottime percentuali dall'arco; gli uomini di Repesa si adagiano troppo, Brindisi prova più volte a rimontare, Robinson la ricaccia indietro più volte, ma alla fine i pugliesi si portano ad un solo possesso di svantaggio. Visconti, però, non concretizza l'ultiimo possesso e Brindisi manca così l'accesso alla terza finale consecutiva di Coppa Italia.


Brindisi - Pesaro: 69-74 (12-15; 28-41; 45-52). Inizio molto contratto, Perkins e Udom sfruttano la loro fisicità sotto le plance, ma le triple di Filloy e Filipovity, ed il canestro di Cain consentono a Pesaro di doppiare gli avversari (6-12). Brindisi fa estremamente fatica dall'arco e si rifugia in Gaspardo, Zanotti punisce ancora dall'arco la difesa brindisina, ma Willis trova ottimamente ancora Gaspardo che inchioda per il -3 in chiusura di prima frazione. 

La tripla di Zanotti regala ed il "2+1" di Tambone regalano il massimo vantaggio ai marchigiani (13-21), Visconti trova la prima tripla dei pugliesi, poi Udom trova una "bomba" folle, di tabella, allo scadere dei 24'', che mette in scia Brindisi (19-23); dopo 15' di astinenza si sblocca Justin Robinson, con una tripla ed un 2/3 dalla lunetta che aggiorna il massimo vantaggio di Pesaro (19-28), Pesaro sembra in controllo ma è una fase del match spezzettata, fallosa, con le due squadre che arrivano al bonus dopo 4'. Questo momento del match viene interrotta dalla tripla di Thompson che, suo malgrado, riaccende l'attacco di Pesaro che risponde con le triple di Drell e Justin Robinson, con quest'ultimo che prima sfrutta l'assist di Cain, poi concretizza dalla lunetta a causa dei tecnici sanzionati a coach Vitucci e Bell. Pesaro va all'intervallo tirando con il 42% dall'arco, Brindisi con più palle perse (11) che canestri dal campo (10).

I pugliesi cominciano con i soliti problemi offensivi, ma decisamente più aggressiva; è il classico fuoco di paglia, perchè Delfino, silente fino al 23', si iscrive al match con due triple in fila che regalano il +16 a Pesaro (31-47). Aggressività, dicevamo: Brindisi ci mette almeno intensità e costringe la difesa avversaria a spendere il bonus dopo 3' dall'inizio del quarto, il tutto vanificato con le pessime percentuali dalla lunetta (8/14). Tambone sigla l'ennesima tripla pesarese (33-50), poi Brindisi, ancora con tanta energia, stringe le maglie in difesa e sfrutta il gioco in post, poi la tripla di Visconti porta i suoi sotto la doppia cifra di distanza (43-50). Dopo 5' senza segnare, Justin Robinson muove il punteggio per i suoi, Thompson  risponde subito ed i pugliesi limano lo svantaggio fino al -7 dell'ultimo intervallo. 

Brindisi cerca subito di ricucire il gap, ma il gioco da 4 punti di Robinson riporta avanti di 10 Pesaro (48-58); ancora una volta la Happy Casa si trova ad inseguire ma costringe ancora una volta Pesaro a spendere subito il bonus, Thompson si mette in proprio, Gerald Robinson spara la tripla, risposta immediata di Willis ed i pugliesi si ritrovano a nuovamente a contatto (57-61 al 34'). Nel suo momento migliore Brindisi torna a faticare in attacco e l'inerzia del match torna nelle mani di Pesaro: 2/2 di Cain ai liberi, tripla impossibile di Justin Robinson e gancio volante di Filloy che valgono il 59-70 con 3' ancora da giocare. Si fa male Bell, (problemi alla caviglia sinistra) ma Brindisi trova punti vitali da Udom, Gaspardo e Perkins (69-70) costringendo al time out coach Repesa; Filloy non trova la via del canestro, Visconti lo imita, ma Krubally, alla ricerca di commettere fallo sistematico, viene sanzionato con l'antisportivo che, di fatto, chiude i giochi e manda in finale Pesaro.


TOP BRINDISI – Punti: Thompson 19; Rimbalzi: Udom, Willis 7; Assist: Thompson 7; Valutazione: Thompson 25.

TABELLINO: Visconti 8, Thompson 19, Perkins 16, Udom 9, Gaspardo 6, Bell 3, Guido ne, Cattapan ne, Motta ne, Zanelli 3, Willis 4, Krubally 1.


TOP PESARO – Punti: J. Robinson 23; Rimbalzi: Cain 14; Assist: J. Robinson 4; Valutazione: J. Robinson 23.

TABELLINO: Delfino 10, J. Robinson 23, Filloy 8, Filipovity 3, G. Robinson 5, Cain 6, Zanotti 10, Mujakovic ne, Basso ne, Serpilli ne, Drell 3, Tambone 6.

Fianl Eight 2021, semifinali: Milano asfalta Venezia e vola in finale!

Terza giornata delle Final Eight di Coppa Italia, con la prima semifinale tra Olimpia Milano e Reyer Venezia ad aprire le danze.
Messina, oltre agli infortunati Brooks e Micov, rinuncia nuovamente a Roll e Tarczewski nella rotazione degli stranieri, mentre De Raffaele, privo di Fotu infortunato, nella turnazione degli stranieri rinuncia a Vidmar.

De Nicolao e Watt cominciano bene per la Reyer. Con 8'35" Hines in lunetta fa 2/2, Tonut e Punter alzano il tono (4-6). La tripla in contropiede di Bramos schizza via dal canestro, nel mezzo di due intercetti veneti. Messina in piedi a invocare calma (tre perse in tre minuti). Milano difende bene così come Venezia. Watt guadagna due liberi 2/2 al 4', poi Bramos sul lato debole piazza una tripla che vale un timeout per l'Olimpia (4-11 con 5'48"). Shields e Rodriguez accorciano ad un possesso pieno, ma il giro palla dell'Umana libera Tonut per una tripla pesante (8-14). Hines non finalizza la battaglia sotto canestro e Tonut piazza una seconda tripla (8-17 con 3'30"). Bramos dalla lunga distanza ne firma un'altra ma stavolta c'è la sveglia di Datome da tre per l'11-20 e con un contropiede cui seguirà libero aggiuntivo dopo timeout di De Raffaele con 2'15". De Nicolao e Biligha segnano nell'area piccola, poi il centro milanese stoppa Watt, Leday in contropiede riceve antisportivo da Daye. Libero ok, Punter non segna su azione e Chappell da tre firma la punizione. E la contropunizione di Hines arriva con un coast to coast per schiacciare sulla sirena il 20-25 di fine primo quarto.
Si riprende con grande energia difensiva sui due lati del campo. Hines con 8'36" trova su Mazzola un gioco da tre punti. Leday dall'angolo sorpassa con la tripla (26-25), Watt dopo quasi 3' mette i primi punti di Venezia nel secondo quarto in lunetta chiudendo il break milanese di 8-0. Il centro orogranata si ripete su Leday con l'aiuto del tabellone. Rodriguez va a segno ma sbaglia l'aggiuntivo (30-31 al 16'). Daye toglie lo zero dal suo tabellino, Watt stoppa Leday e vola in terra, nel contropiede Messina strilla agli arbitri qualcosa (ma la stoppata era palesemente pulita) e prende tecnico. Libero di Bramos e canestro su azione di Watt (30-36). Olimpia nervosetta, Leday perde palla ma Datome con 2'40" scarica la bomba, e quella seguente di Rodriguez rimette le squadre in parità (36-36). Terza bomba di fila, stavolta di Shields, e timeout di De Raffaele. Il pick'n'roll tra De Nicolao e Watt finisce con una schiacciata, ma una distrazione difensiva veneziana lascia Rodriguez libero di punire con la tripla con 32 secondi all'intervallo. Clark non finalizza l'ultima palla, si va al riposo sul 42-38.
Il video cambia il fallo di De Nicolao in antipsortivo su Delaney, che comunque segna due punti, sbaglia il libero per il 44-38 dopo 1' della ripresa. Watt si lascia Hines alle spalle e accorcia. Leday piazza la bomba dall'angolo ma è la difesa meneghina che funziona. Punter commette uno sciocco fallo sul tiro di De Nicolao per il 3/3 in lunetta con 7'15". Hines dalla media e Leday da sotto fanno +8 al 24'. Timeout De Raffaele. Leday ancora e un Hines in doppia doppia (11p+10r) spinge fino a +12. Ci vuole un colpo di coda e Clark scarica la bomba, ma Hines risponde con un 2+1 con 3'50". De Raffaele si gioca anche Casarin per sopperire alla pressione milanese, ma da una persa della Reyer arriva una azione gioiello di Rodriguez (60-46). Due liberi per Datome mentre Biligha giganteggia contro Casarin (64-46 al 29'). Tripla di Stone con 1'33", Daye è un fattore negativo per la Reyer e il suo fallo sono due liberi per Datome. Sulla rimessa Venezia va in panne, Rodriguez ruba palla a De Nicolao per il +19. Rodriguez si ripete nell'ultimo minuto, la 12esima persa dell'Umana è per Shields l'occasione di chiudere il 72-49 (30-11 il parziale del quarto) al 30'.
Shields e due triple di Rodriguez aprono l'ultimo quarto arrivando a +31; Watt ferma l'emorragia ma Shields mette un'altra bomba. Rientra e si rivede Stefano Tonut, ma Delaney replica, e su un'altra persa dei veneti c'è Leday a firmare il +32 con 6'05" ancora da giocare. Entra Campogrande con assist per Watt e canestro in proprio 87-57 al 36'. Sul resto della gara c'è poco da aggiungere, la Reyer è sfiduciata mentre arrivano i punti per Wojciechowski e Casarin. Finisce 96-65, l’Olimpia Milano è la prima finalista di questa edizione delle Final Eight.

AX Exchange Milano – Umana Reyer Venezia 96-65 (20-25, 42-38; 72-49)

Milano: Delaney 4, Hines 14, Rodriguez 22, Shields 12, Leday 16, Punter 2, Datome 13, Cinciarini 2, Biligha 6, Moraschini 3, Moretti, Wojciechowski 2. All.: Messina

Venezia: Watt 18, Clark 3, Stone 3, Bramos 7, Tonut 14, Daye 2, Cerella, Mazzola, Chappell 5, Campogrande 2, De Nicolao 7, Casarin 4. All.: De Raffaele

 

venerdì 12 febbraio 2021

Final Eight 2021, quarti di finale: Brindisi in volata, Pesaro a sorpresa


 



Brindisi - Trieste: 93-81 (25-18; 43-38; 66-61). Prima sfida tra Brindisi e Trieste, le uniche due squadre capaci di battere Milano, proprio al Forum, in campionato: pugliesi ancora privi di Harrison, Trieste senza Grazulis, sostiuito a gettone da Peric. Inizio a dir poco energico dei pugliesi che sfruttano a dovere il gioco in post, con Trieste che fatica in attacco e si sblocca solo con il viaggio in lunetta di Henry (1/2); i friulani registrano le due fasi, Da Ros ed Udom si scambiano cortesie dall'arco, ed i ritmi alti con difese tutt'altro che impeccabili ci regalano un avvio frizzante. Brindisi si lascia preferire, la tripla di Bell regala il primo vantaggio in doppia cifra della partita (23-13), la super inchiodata di Henry e la tripla di Da Ros dimezzano subito lo svantaggio, poi con pazienza Trieste riesce a mettere anche la testa avanti (28-29) con la tripla di Doyle. Il time out di coach Vitucci sortisce gli effetti sperati, Thompson e Visconti riportano Brindisi sul +7 (42-35) ma, nonostante l'astinenza di Fernandez e un impatto non felicissimo di Peric sul mach, gli uomini di coach Dalmasson riescono sempre a rimanere in scia. A cavallo dei due quarti centrali, infatti, Trieste si riavvicina, il Lobito si sblocca e, con la complicità di Henry, Trieste si ritrova avanti (45-46); Gaspardo, Bell e Thompson confezionano un break di 10-0 (60-50 al 26'), Doyle si carica i suoi sulle spalle ed a suon di triple annulla il parziale pugliese (60-58), indirizzando la gara sempre sui binari dell'equilibrio. Il continuo tira e molla vede prima Gaspardo piazzare la tripla del +8 (69-61), poi Alviti ed Upson riportare a contatto Trieste (74-71), ma Udom e la tripla di Visconti sono artefici del 9-2 che vale il +10 pugliese (83-73 al 36'). Il colpo non è letale perchè Delia e Fernandez regalano ancora una speranza ai friulani (84-79), ma la tripla di Bell e gli errori offensivi di Trieste mandano gli uomini di coach Vitucci in semifinale.

BRINDISI – Punti: Gaspardo 17; Rimbalzi: Udom 9; Assist: Thompson 9; Valutazione: Udom 23.

TRIESTE – Punti: Doyle 16; Rimbalzi: Delia 8; Assist: Doyle 10; Valutazione: Henry 19.



Sassari - Pesaro:  (26-24; 53-49; 76-70; 99-99). Robinson ed un Drell ispirato dall'arco mettono subito pressione alla Dinamo, che trova punti solo con un gran canestro di Gentile (2-10); Pesaro, però, trova continuità dall'arco ancora con Robinson e soprattutto Drell che, dopo 3', ha già scritto a referto 11 punti e costringe al time out coach Pozzecco.  La reazione di Sassari viene affidata alle triple di Spissu, Burnell e Bendzius, all'energia del solito Gentile ed alla presenza di Bilan che, con un parziale di 14-0 riportano avanti la Dinamo (21-18). Robinson ritorna a segnare per i marchigiani, Spissu e Zanotti sono precisi dall'arco, ma è Sassari a chiudere avanti la prima frazione, con coach Pozzecco che si becca un tecnico per proteste dopo la prima sirena. Delfino prima, Happ e Treier poi, regalano vantaggi ai propri colori, ma sono Katic e Kruslin a prendersi la scena con pressing, palle rubate e canestri, portando Sassari al massimo vantaggio sul 38-29 al 13'. Robinson chiude il 7-0 isolano e, con l'aiuto dei veterani Filloy e Delfino, propizia il 2-15 che riporta avanti Pesaro (40-44 al 17'). Repesa deve fronteggiare in rapida successione al 3° fallo di Cain e Drell, Bilan ne approfitta con 4 punti in fila, ma sono le triple di Spissu e Burnell, dopo il tecnico fischiato al coach pesarese, a riportare avanti la Dinamo. Pesaro rientra aggressiva in partita, è presente a rimbalzo in attacco ma non concretizza, Sassari con un Burnell ispirato vola sul +13 (63-50), con Delfino che non molla, realizza il primo canestro marchigiano nel quarto dopo 4' e si mette in società con Robinson riportando avanti i suoi (68-69). La partita è bellissima, Gentile si iscrive alla festa e piazza due triple in un amen, poi si becca un tecnico per proteste su flopping di Delfino, ma Sassari chiude avanti all'ultimo intervallo. Le rimesse dal fondo continuano ad essere un enigma per la difesa di Pesaro, così come Robinson continua ad esserlo per la difesa sarda, che raggiunge il bonus in meno di 2' e consente a Pesaro di rifarsi sotto (78-75), complici anche le tante palle perse. La partita si infiamma: Pozzecco si prende il 2° tecnico e deve allontanarsi dal parquet, Cain commette il 5° fallo, Bendzius punisce ancora, Filipovity scrive i primi punti della sua partita e Drell impatta a quota 85. Bendzius è glaciale, Robinson raggiunge Cain alla voce penalità causa fallo in attacco (4°) e tecnico (5°), ma Pesaro, schieratasi a zona con Filipovity da centro, è in modalità "follia", e trova dal nulla l'ennesimo vantaggio con Filloy e Gerald Robinson (92-96). Kruslin tiene in vita Sassari dall'arco, Filloy commette antisportivo su Bilan che fa 1/2 dalla lunetta e consente ai suoi di impattare (96-96), ma Sassari non concretizza e Filloy spara la tripla del vantaggio marchigiano a 14'' dal termine; Gentile si inventa la tripla del pareggio con 1'' da giocare, ma Delfino commette sfondamento e si va ad un incredibile overtime. Drell e Filiovity cominciano con energia (99-104), Spissu prima la spara da casa sua, poi prende rimbalzo in attacco, subisce il 5° fallo di Filloy e porta i suoi a -1 (105-106). Tambone è subito efficae con un recupero su Burnell che si rivendica su Delfino e regala il canestro del vantaggio ancora a Gentile. Non c'è un attimo di respiro, Filipovity tiene avanti i suoi, Drell mette un possesso pieno tra le due squadre, Bendzius impatta dall'arco e Tambone, dopo 40' di panca, trova anche la tripla del vantaggio. Finale thrilling: Bendzius stavolta sbaglia, Bilan cattura il rimbalzo ma non concretizza, e Pesaro vola così alla semifinale contro Brindisi di domani sera.

SASSARI – Punti: Bendzius 22; Rimbalzi: Spissu 10; Assist: Spissu 9; Valutazione: Spissu 34.

PESARO – Punti: J. Robinson 27; Rimbalzi: Filipovity 17; Assist: J. Robinson 6; Valutazione: Drell 29.

giovedì 11 febbraio 2021

Final Eight 2021, quarti di finale: Venezia ha il ghiaccio nelle vene e vola in semifinale

0-5 in velocità con tripla di Bramos per la Reyer in avvio, Gamble accorcia ma Bramos e Watt firmano il 2-9. Assist di Teodosic per Weems e la gara è già intensa, e Watt mette il 4-11 al 5'. A segno Markovic, ma Tonut ci mette pochi secondi a mettere in difficoltà la difesa bolognese con due liberi (6-13 al 6'). Lo scontro fisico premia ancora Tonut, e Djordjevic vuole parlare ai suoi, che sembrano camminare al cospetto degli orogranata. Hunter e il solito Tonut fanno 8-17, Teodosic apre il 7' con una tripla, quando Mazzola manda in lunetta Hunter; poi lo stesso lungo reyerino perde palla e De Raffaele chiama timeout preoccupato per il break virtussino (13-17 con 2'52"). Ordine in difesa, recupero e due di De Nicolao in attacco. Un libero su due per Teodosic, che subisce i modi rudi degli avversari. Chappell e Adams, due liberi di Bramos e zona due-tre Reyer per l'ultima azione del quarto 16-23.
La Reyer continua a essere più veloce al rientro, ma il canestro di Clark trova una risposta veemente di Markovic e di Weems (20-25). Daye e Clark al 13' valgono il +9, 0/2 di Gamble ai liberi, tripla di Markovic dopo l'errore di Daye. Bramos da tre conclude un'ottima azione (23-32), prima che Adams guadagni i suoi liberi (2/2 con 6'). Dopo quello di Watt, Gamble porta a casa anche il fallo di Daye, il pivot bolognese fa 1/2, De Nicolao forza la penetrazione che diventa un contropiede di Weems. Tonut, con la tripla, rimette Venezia a +7. Con 4' Weems accorcia, Tonut manca la replica con un airball e Hunter vale il -3. La Virtus spreca le occasioni per impattare, e Tonut in entrata la ricaccia indietro, e Djordjevic ferma il gioco (32-37 con 2'36"). Una azione confusa con persa per l'Umana permette ad Hunter di andare a segno; con i denti la Reyer difende il vantaggio: De Nicolao ci riesce attaccando Teodosic, dopo Daye e Abass. Hunter fa male in area con 40 secondi all'intervallo, e l'ottava persa dai veneziani concede l'opportunità del pari a Bologna, ma non arriva. Si va al riposo 38-41.
11 secondi per Bramos, che piazza la tripla, e altri 13 per quella di Ricci. Tonut e Bramos strappano quattro punti in fila, ma Gamble schiaccia. La Reyer è più lesta, Tonut è on fire mette la tripla e sull'azione seguente due liberi (43-53 con 7'20"). Un altro recupero difensivo dei veneti viene vanificato dallo sfondamento di Tonut nel contropiede. Djordjevic rimette dentro Hunter, il giocatore più esplosivo che ha. Markovic ritrova il tiro pesante (46-53 con 6'30"), Bramos emette un'altra sentenza in faccia a Teodosic. Tonut si prende un tecnico per flopping sull'attacco di Markovic, Teodosic mette il libero, entra Adams e mette la bomba dall'angolo. Entra Clark, Reyer con quintetto piccolo con Stone e Mazzola, per tre punti pesanti. Adams e la tripla di Weems valgono il -4,con De Raffaele costretto al timeout al 26' (55-59). Con 2'58" Hunter rimette il -2 dalla lunetta, mentre prima e dopo fioccano i contropiedi sbagliati delle due squadre. Clark al 29' manda a segno Mazzola, poi nell'azione seguente guadagna due liberi, segnandone uno. Teodosic chiude il minuto con l'entrata del -3. Hunter realizza il -1, ma Daye, con il buzzer, fissa il punteggio sul 61-65 all'ultimo intervallo. 
Sempre Bramos ad aprire le marcature, Djordjevic prende il minuto di sospensione, Ma con 8'27" il "Greco" piazza la bomba dall'angolo (61-70) ed è già a 23 punti personali. Tonut è il suo alter ego e sale a quota 18. Teodosic accorcia con cinque punti in fila, ma in mezzo c'è il canestro di Mazzola da tre (66-75 al 34'). Tecnico a Teodosic con 6'02" proteste dopo il fallo su Daye, che in lunetta fa 2/3. Teodosic forza una tripla facendo il gioco di Venezia che riparte con Watt che realizza (66-79) e tira il libero aggiuntivo dopo il timeout di Djordjevic. Il libero non va, rimane la palla in attacco senza esito però. Il coach bolognese sceglie Ricci, che lo ripaga con la bomba dall'angolo. Watt mantiene le distanze, Ricci fa 2/2 ai liberi e +10 Umana. De Nicolao aggiunge un libero per i suoi. La Segafredo ha fretta, forza i tiri ed è palesemente nervosa. Su un canestro non assegnato arriva un tecnico per la panchina felsinea; Tonut non segna il libero. Markovic è palesemente irritato, De Nicolao lo beffa con una tripla con 3'10" subito rintuzzata da Pippo Ricci sempre dall'arco (74-85), con Weems che ne aggiunge un'altra dall'angolo e il +8 fa chiamare minuto a De Raffaele.
Al rientro ecco due falli in attacco di fila per gli orogranata, così la bomba del -5 di Teodosic riapre i giochi. Watt ribadisce, con un tap in schiacciato, la tripla tentata da Tonut, la bomba di Teodosic viene sputata dal ferro, ma l'attacco della Reyer favorisce il contropiede della Virtus con schiacciata di Tessitori. Con 26,9 secondi Tonut in lunetta non sbaglia, l'ultimo assalto utile di Bologna non va, e si lasciano scorrere i secondi, esulta la Reyer, che in semifinale sfiderà Milano.

Virtus Segafredo Bologna - Umana Reyer Venezia 82-89 (16-23, 38-41; 61-65)

Virtus Bologna: Hunter 14, Markovic 10, Teodosic 15, Adams 9, Weems 14, Gamble 5, Abass 2, Tessitori 2, Alibegovic, Belinelli n.e., Deri n.e., Ricci 11. All.: Djordjevic.

Venezia: Daye 9, De Nicolao 10, Bramos 23, Stone, Tonut 22, Cerella n.e., Clark 8, Chappell, Watt 12, Campogrande, Mazzola 5, Casarin n.e. All.: De Raffaele

 

Final Eight 2021, quarti di finale: Milano è troppo per Reggio Emilia

Due perse di Hines e due attacchi di Diouf e Candi sono già abbastanza per Ettore Messina che sullo 0-4 ferma subito la partita (sono passati appena 71”). Punter tripla in step back poi va in alley-oop per Leday (5-4). Diouf costringe Hines al fallo (1/2 5-5 al 4'). Koponen è lesto a rimbalzo d'attacco, Hines accorcia da sotto mentre Candi è in panchina con un problema alla caviglia. Con 4'29" Punter ai liberi (9-7). Baldi Rossi, schierato da centro tattico, forza l'attacco reggiano a privilegiare il tiro da tre punti (0/4 al momento), mentre Leday allunga lo strappo dell'Olimpia con cinque punti in fila, mentre Candi è rientrato (14-7 con 2'30"). Biligha realizza due liberi per portare il break a 11-0. Diouf lo chiude con un gioco da tre punti, Punter replica da tre, 19-10 a fine primo quarto.
Koponen e Rodriguez aprono il secondo quarto, Bostic in lunetta fa 1/2 ma Hines segna da sotto indisturbato e replica al 12' per il 25-13. Datome ha un buon missmatch con Taylor e lo sfrutta a dovere, con Martino per il timeout. Il trend però non cambia e Shields firma il +16. Candi accorcia con due liberi, ma a Reggio non entrano nemmeno le triple aperte, ed è un dramma. Il sesto rimbalzo d'attacco di Milano, con Hines, diventa due punti di Leday con 4' all'intervallo. La bomba di Moretti significa 36-15, finalmente Federico Bonacini sblocca Reggio, ma Delaney annichilisce replicando da tre i biancorossi emiliani. Kyzlink ne mette due, ma Diouf sbaglia la schiacciata uno contro zero (39-19 con 1'38"). Kyzlink elude la marcatura di Leday per un gioco da tre punti, mentre Wojciechowski da sotto manda tutti al riposo lungo sul 41-22, con Reggio che sta tirando con un drammatico 0/16 da 3.
Taylor  fa urlare al goal con la prima tripla della serata emiliana, Punter e Leday rilanciano l'Olimpia ma sempre con una certa nonchalance. Due per Baldi Rossi e il solito Leday. Taylor attacca il ferro e trova i liberi con 5'46" per il 47-29. L'Unahotels evita fin qui il massacro perché l'Olimpia tira 5/19 da 3, a fatica Leday aggiunge due liberi. Diouf prima e Rodriguez poi muovono il tabellino, al quale si iscrive anche Andrea Cinciarini, mentre Shields finalizza uno dei rari contropiedi (55-31 al 29' con time out per Martino).
Timeout da cui esce Shields con una schiacciata, seguito da Biligha con due punti nell'area e da Rodriguez, che si prende una stoppata sulla sirena da Diouf, 59-31 alla penultima sirena.
Olimpia Milano che, nell'ultimo quarto, tocca anche le 31 lunghezze di vantaggio con Cinciarini, Moraschini e Wojciechowski a ritoccare i propri score, ma la partita non ha davvero più nulla da dire, Milano vola in semifinale sul velluto, per Reggio eliminazione e il rimpianto di non aver potuto giocare questa gara al completo.

AX Exchange Milano – Unahotels Reggio Emilia (19-10, 41-22; 59-31)

Milano: Leday 15, Moraschini 3, Hines 8, Punter 15, Delaney 3, Datome 2, Biligha 6, Moretti 3, Rodriguez 4, Cinciarini 5, Shields 6, Wojciechowski 10. All.: Messina

Reggio Emilia: Taylor 5, Baldi Rossi 13, Diouf 8, Kyzlink 8, Koponen 9, Porfilio, Giannini, Bonacini 2, Bostic 1, Candi 6. All.: Martino 

mercoledì 10 febbraio 2021

Final Eight 2021: presentazione, programma e rosters delle partecipanti


Da Pesaro a Milano, da una città di mare alla capitale della moda. Quest'anno le Final Eight tornano al Nord 4 anni dopo l’ultima volta, quando fu Rimini ad ospitare la kermesse, perché dall’11 al 14 Febbraio sarà il Mediolanum Forum di Assago il teatro della 45° edizione della Coppa Italia, edizione, purtroppo, che si giocherà per la prima volta a porte chiuse, viste le restrizioni causate dalla pandemia di Covid-19.

Parteciperanno 5 delle 8 contendenti presenti nella passata stagione: Milano parte, ovviamente, coi favori del pronostico, dopo i 3 passaggi a vuoto nelle ultime 3 edizioni, con Virtus Bologna, Sassari e la detentrice Venezia che proveranno a sovvertire un pronostico che sembra scritto. A Brindisi, invece, il compito di “underdog” della competizione, considerando che i pugliesi, a dispetto delle partenze, in estate, di pezzi da 90 come Banks e Brown, sono secondi in classifica in campionato e hanno sbancato il Forum di Assago nel girone d’andata.
Non mancano i ritorni, alcuni parecchio attesi: Reggio Emilia torna alle Final Eight 4 anni dopo l’ultima volta, quando si fermò in semifinale, si rivedono anche Trieste e Pesaro che, però, di anni ne hanno dovuti attendere leggermente di più. I marchigiani mancano dal 2012 (anche loro si fermarono in semifinale), mentre sono passati addirittura 19 anni dall’ultima volta che Trieste disputò la seconda competizione nazionale.

Andiamo, ora, ad analizzare i match che ci accompagneranno nel prossimo, lungo, fine settimana cestistico, tutte da seguire tra EuroSport e Rai Sport.

Milano – Reggio Emilia: (giovedì 11, h.18:00). Testa/coda classico ad aprire le danze, con l’Olimpia a fare da apripista in un match che ci sembra, onestamente, scontato. Reggio proverà a fare la guastafeste anche se con un roster super rimaneggiato, viste le assenze, per infortunio, di Johnson ed Elegar che si aggiungono a quella di Sutton, praticamente tagliato causa problemi disciplinari e un feeling mai sbocciato con l'ambiente. Dal suo canto l’Olimpia, col suo roster infinito (in ultimo l’arrivo di Kuba Wojciechowski per allungare la coperta sotto canestro), nonostante qualche infortunato (Micov e Brooks), è davvero avversaria di sé stessa.

V. Bologna - Venezia: (giovedì 11, h.20:45). La parte alta del tabellone ci regala l’assoluto big match di questi quarti di finale, con i campioni in carica di Venezia che se la vedranno con quella che contende il ruolo di favorita a Milano, ovvero la Virtus Bologna. Felsinei che, dopo aver riaccolto Belinelli ed aver puntellato il roster della passata stagione, sembrano aver accorciato le distanze con l’Olimpia, ma Venezia, come ben sappiamo, quando sente odore di gara secca, è avversario ostico e agnostico.


Brindisi - Trieste: (venerdì 12, h. 18:00). L’entusiasmo della matricola contro chi vuole affermarsi e non recitare il ruolo di semplice sorpresa, come fatto in campionato fin qui. Questo sembra essere il leit motif della sfida tra Brindisi e Trieste, coi ragazzi di Frank Vitucci che vogliono riprovare la cavalcata del 2019, quando arrivarono fino in finale contro Cremona. Trieste ci proverà con l’entusiasmo della quasi debuttante, con la mano bollente del “lobito” Fernandez (44% al tiro col 36% da 3) e col ritorno del mai dimenticato Peric, sfruttando anche la pesante assenza di Harrison in casa pugliese.

Sassari - Pesaro: (venerdì 12, h.20:45). Chiude il giro dei quarti di finale il match tra Sassari e Pesaro. La macchina da “high lights” guidata da Gianmarco Pozzecco contro il pragmatismo balcanico di Jasmin Repesa, con una Pesaro che, dopo anni di salvezze e sofferenze, sembra stare tornando ai livelli del passato, e si candida come altra papabile mina vagante della competizione. L'ago della bilancia, almeno sulla carta, sembra comunque pendere dalla parte sarda. Corri e tira, schiacciate e riproposizione del “seven seconds or less” di D’Antoniana memoria o organizzazione, schemi e pazienza? Vedremo chi la spunterà.


IL TABELLONE:

 

#1 MILANO                                              BRINDISI #2

#8 REGGIO EMILIA                                TRIESTE #7

 

#4 V. BOLOGNA                                      SASSARI #3

#5 VENEZIA                                             PESARO #6


I ROSTERS DELLE PARTECIPANTI:

Andiamo ora ad analizzare i rosters delle 8 squadre che prenderanno parte alle Final Eight di Coppa Italia, con l'asterisco (*) sono contrassegnati gli assenti alla kermesse, per infortunio o qualsiasi altra motivazione. 

MILANO: 

Play: Sergio RODRIGUEZ, Malcolm DELANEY, Andrea CINCIARINI, Davide MORETTI
Guardie: Michael ROLL, Riccardo MORASCHINI, Kevin PUNTER
Ali:
 Zach LEDAY, Vladimir MICOV(*), Shavon SHIELDS, Jeff BROOKS(*), Gigi DATOME
Centri: Kyle HINES, Kaleb TARZCEWSKI, Kuba WOJCIECHOWSKI, Paul BILIGHA.

Allenatore: Ettore MESSINA.

BRINDISI

Play: Alessandro ZANELLI, Darius THOMPSON
Guardie: D’Angelo HARRISON(*), Riccardo Visconti, Alessandro GUIDO
Ali: Raphael GASPARDO, Mattia UDOM, James BELL, Derek WILLIS 
Centri:
Ousman KRUBALLY, Riccardo CATTAPAN, Nick PERKINS 

Allenatore: 
Frank VITUCCI

SASSARI

Play: Marco SPISSU, Vasa PUSICA(*), Massimo CHESSA, Toni KATIC
Guardie:
 Filip KRUSLIN, Marco Antonio RE, Stefano GENTILE
Ali: Kaspar TREIER, Giacomo DEVECCHI(*), Jason BURNELL, Eimantas BENDZIUS
Centri: 
Miro BILAN, Ethan HAPP, Luca GANDINI

Allenatore: 
Gianmarco POZZECCO. 

VIRTUS BOLOGNA:

Play: Alessandro PAJOLA, Stefan MARKOVIC, Milos TEODOSIC  
Guardie: Marco BELINELLI, Josh ADAMS, Lorenzo DERI,  
Ali: Amar ALIBEGOVIC, Giampaolo RICCI, Kyle WEEMS, Stefan NIKOLIC, Awudu ABASS
Centri: Amedeo TESSITORI, Vince HUNTER, Julian GAMBLE

Allenatore: Aleksandar DJORDJEVIC

VENEZIA:

Play: Julyan STONE, Andrea DE NICOLAO, Davide CASARIN, Lorenzo D'ERCOLE
Guardie: Stefano TONUT, Wes CLARK, Jeremy CHAPPELL, Bruno CERELLA
Ali: Michael BRAMOS, Austin DAYE,  Luca CAMPOGRANDE, Valerio MAZZOLA
Centri: Gasper VIDMAR, Isaac FOTU, Mitchell WATT

Allenatore: Walter DE RAFFAELE

PESARO:

Play: Ariel FILLOY, Justin ROBINSON, Lorenzo CALBINI(*)
Guardie: Frantz MASSENAT(*), Matteo TAMBONE, Gerald ROBINSON, Carlos DELFINO
Ali: Henri DRELL, Michele SERPILLI, Marko FILIPOVITY, Simone ZANOTTI
Centri: Tyler CAIN, Beniamino BASSO 

Allenatore: Jasmin REPESA

TRIESTE:

Play: Juan FERNANDEZ, Tommaso LAQUINTANA
Guardie: Andrea ARNALDO, Daniele CAVALIERO, Milton DOYLE
Ali: Andrea CORONICA, Myke HENRY, Andrejs GRAZULIS(*), Davide ALVITI, Hrvoje PERIC
Centri: Devonte UPSON, Marcos DELIA, 
Matteo DA ROS

Allenatore: Eugenio DALMASSON

REGGIO EMILIA:

Play: Leonardo CANDI, Brandon TAYLOR, Federico BONACINI 
Guardie: Petteri KOPONEN, Thomas KYZLINK, Carlo PORFILIO
Ali: Dominique SUTTON(*), Josh BOSTIC, Justin JOHNSON(*), Mouhamet DIOUF
Centri: 
Filippo BALDI ROSSI, Frank ELEGAR(*), Ibrahima CHAM 

Allenatore: 
Antimo MARTINO 


LA FORMULA, IL PALMARES E L' ARENA DI GIOCO: 


Da giovedì 11 a domenica 14 Febbraio, presso il Mediolanum Forum di Assago, andrà in scena la Final Eight di Coppa Italia, ovvero il torneo ad eliminazione diretta che serve ad assegnare la coppa nazionale ad una delle migliori otto squadre del girone d'andata. A difendere il titolo di campione in carica ci sarà Venezia; la favorita è Milano, un gradino sotto Virtus Bologna, Sassari e la stessa Venezia. A Brindisi e Pesaro il ruolo di mine vaganti, Trieste e Reggio Emilia le Cenerentole.

Formula: La formula attuale delle Final Eight, basata su gare ad eliminazione diretta suddivise in quarti, semifinale e finale, è stata istituita nel 2000. Dal 1990 al 2000 infatti vigeva il criterio delle Final Four: le migliori quattro si sfidavano in semifinali e finali dopo aver superato precedentemente una fase a gironi. Ancora diversa invece era la formula dal 1968, anno in cui venne istituita la Coppa Italia di basket, fino al 1990: tutte le squadre dovevano sfidarsi in gare ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi fino ad arrivare alla finale.

Palmares: Le squadre più titolate sono ad oggi Treviso e la Virtus Bologna con otto coppe a testa. Le due squadre, regine incontrastate del panorama cestistico italiano dagli anni '80 fino ai '00, sono seguite, a distanza, da Milano a quota 6, e da Varese, ferma a 4 ed ultima vincitrice del vecchio millennio. A quota 3 coppe troviamo invece Siena, che si è vista revocare i titoli del 2012 e del 2013 (non assegnati), mentre Pesaro e Sassari vantano 2 titoli. Infine Cremona, Venezia, Torino, Fortitudo Bologna, Verona, Juve Caserta, Basket Napoli e Partenope Napoli Basket, vincitrice quest'ultima della prima edizione del 1968, chiudono la classifica con un solo trofeo a testa.

Arena: Per anni la Coppa Italia ha avuto come sedi il Pala Galassi di Forlì e La Futurshow Station Arena di Bologna, ma negli ultimi tempi la manifestazione si è svolta anche in altri Palasport inediti alla manifestazione: è il caso del Pala Del Mauro di Avellino nel 2010, il Pala Isozaki di Torino nel 2011, il Pala Desio nel 2015, il Mediolanum Forum di Assago nel 2016 ed il Pala Fiera di Rimini nella passata stagione. Le ultime tre edizioni hanno avuto come scenario il Nelson Mandela Forum (ex Pala Giglio) di Firenze e l’Adriatic Arena (ex BPA Palas) di Pesaro, mentre quest'anno si torna al Mediolanum Forum di Assago: palazzetto inaugurato nel 1990, l'arena meneghina può ospitare oltre 12.000 spettatori, e non è nuovo ad ospitare manifestazioni di questo tipo. Basti pensare alle Final Four di Coppa Italia del 1996, alle Final Eight, sempre di Coppa Italia, del 2013, 2014 e 2016, alle Final Four di Eurolega del 2014, alla finale di Supercoppa Italiana del 1996 e alle Final Four, sempre di Supercoppa Italiana, del 2016.