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mercoledì 18 giugno 2025

LBA Play Off, Finale: la Virtus è Campione d'Italia nel segno di Polonara!

Germani Brescia - Virtus Bologna 74-96 (0-3) 

Il punteggio recita 74-96, la partita è decisa già da un po’, la panchina è tutta in piedi. È la festa della Virtus, che vince il diciassettesimo scudetto della sua storia dominando gara 3 in casa di Brescia, chiudendo la serie con un netto 3-0. Il PalaLeonessa, che accoglieva per la prima volta una gara delle Finali, saluta la Germani dopo una stagione memorabile, ma deve arrendersi sotto i colpi di uno Shengelia imperiale: l’mvp della finale chiude con 31 punti, 9 rimbalzi e 11/12 dal campo, ben supportato da un clamoroso Taylor, cecchino infallibile, e dal solito lavoro difensivo della sua squadra. È il titolo di Ivanovic, subentrato a stagione in corso dopo aver raccolto una squadra che sembrava in crisi. È il titolo di Hackett e Belinelli, leader senza tempo, di Cordinier e Pajola, disposti a dare tutto in campo. È il titolo di Achille Polonara, che riceve la dedica più bella da compagni e avversari. 

Ivanovic conferma il quintetto delle prime due gare, mentre Poeta deve rinunciare a Ndour e sceglie di abbassare la sua formazione: Della Valle, Ivanovic e Dowe insieme dall’inizio, per correre di più e alzare il ritmo. L’equilibrio però dura poco, con la Germani che realizza le prime due triple con Rivers e Ivanovic. Da quel momento in poi è assolo Virtus. Le Vu-Nere sfruttano Shengelia in post per liberare i tiratori: Bologna inizia con 5/7 da 3 e continua il perfetto lavoro difensivo per togliere dal gioco Della Valle e Ivanovic. Il piano funziona, e con un parziale di 13-0 la squadra di Ivanovic prende il controllo della partita. Nel secondo quarto, poi, arriva il momento di uno Shengelia inarrestabile, che chiude la prima frazione con 13 punti e 6 rimbalzi. Dall’altra parte, invece, Brescia è sulle gambe, vittima della difesa asfissiante della Virtus: la squadra di Poeta realizza appena 28 punti nel primo tempo con il 9/26 dal campo e 6 palle perse (peggior dato stagionale), mentre Diouf schiaccia poco prima della sirena fissando il punteggio sul 28-50. La ripresa scorre via velocemente. La Virtus in attacco è una sinfonia, approfittando della difesa molle della Germani nonostante il passaggio alla zona. Burnell prova a reagire d’orgoglio, ma Shengelia continua a spiegare pallacanestro: con due triple tocca quota 25 già nel terzo quarto, prende rimbalzi in attacco (16-5 il dato in favore di Bologna) e si conferma mvp della finale. Il vantaggio delle Vu-Nere sale a 25 punti, e gli ultimi 10’ sono una pura formalità. Le triple di Shengelia diventano 4 (su 4 tentate), coronando una prestazione mostruosa. Poeta e la sua squadra chiudono la stagione con una standing ovation, mentre i giocatori della Virtus festeggiano sotto il settore ospiti un titolo che mancava dal 2021. 


domenica 15 giugno 2025

LBA Play Off, Finale: Ancora Virtus! 2-0 e Scudetto a un passo!

Virtus Bologna - Germani Brescia 75-65 (2-0) 

Gara 2 delle finali Lba è della Virtus. Alla Segafredo Arena le Vu Nere tengono nuovamente a bada Brescia 75-65 grazie ad una difesa asfissiante, che limita la Germani nei momenti fondamentali del match. E così, nonostante i 21 punti di Burnell (miglior realizzatore della serata), Bologna si porta avanti 2-0 nella serie. Martedì si tornerà in campo per gara 3 al PalaLeonessa, dove gli uomini di Ivanovic avranno a disposizione il primo (di tre) match point per lo scudetto. 

Pronti via ed è subito una pioggia di triple: Hackett e Taylor accendono la Segafredo Arena, Ivanovic e Rivers rispondono. È un avvio di gara equilibrato, con la Virtus che fa la voce grossa sotto canestro con i suoi lunghi e Brescia che vola con le accelerazioni di Burnell. Nel secondo periodo le Vu Nere continuano a dominare la lotta a rimbalzo, ma mancano di cinismo e non riescono a sfruttare il maggior volume di tiri per scavare il primo solco, le percentuali stellari di inizio match sembrano scomparse. Anche la Germani ha qualcosa da rimproverarsi: nel momento di minor fluidità offensiva degli avversari, le troppe palle perse consentono ai bianconeri di riprendere ritmo in contropiede. E così, nonostante le difficoltà al tiro (7/26 nel secondo quarto), la Virtus produce il primo mini-break che le consente di tornare negli spogliatoi avanti di 7 lunghezze (39-32). 

Si riprende a giocare con l’inerzia ancora sulle spalle della Segafredo, che mantiene il vantaggio grazie ad un’ottima organizzazione difensiva. La reazione di Brescia arriva in chiusura del terzo periodo, con Burnell che si fa valere su entrambi i lati del campo e con la coppia Dowe-Bilan che dà nuovamente credibilità all’attacco lombardo. Ma quando la Leonessa torna ad un solo possesso di svantaggio, ecco che sale in cattedra Shengelia. La squadra di Poeta subisce il colpo, torna a perdere palle sanguinose nell’ultimo quarto e stavolta sono le triple di Pajola e Taylor a far volare nuovamente le Vu Nere. Bologna abbassa ancora una volta la saracinesca, stavolta per la Leonessa non c’è scampo: la Virtus vince gara 2 75-65 ed ora proverà a chiudere la serie fuori casa.


giovedì 12 giugno 2025

LBA Play Off, Finale: Cuore, grinta e un immenso Shengelia! 1-0 Virtus!

Virtus Bologna - Germani Brescia 90-87 (1-0) 

Cominciano bene gli ospiti coinvolgendo Bilan e Ndour nel pitturato ma Zizic e Shengelia replicano colpo su colpo, con il georgiano autore anche della bomba del sorpasso sul 7-6. Successivamente, la Germani sfrutta la rapidità di Ndour in area e una tripla di Rivers per ribattere ai jumper di Hackett e Shengelia, con quest’ultimo inarrestabile anche in avvicinamento al ferro con i suoi eleganti movimenti in area (17-14). Al termine del quarto, un tap-in di Rivers e un primo squillo di Della Valle cercano di lanciare la Germani ma Pajola regala a Belinelli e Diouf gli appoggi che mantengono l’equilibrio sul 20-23 dopo 10'.
Con una bomba a testa di Dowe e Cournooh e un post-basso vincente di Burnell, in seguito, Brescia preme sul pedale dell’acceleratore e si spinge anche sul +8, prima che Morgan sblocchi l’impasse della Segafredo realizzando i liberi del 29-35. A seguito di un altro gran super canestro di Dowe, Shengelia sale di nuovo in cattedra con un gioco da tre punti e anche Cordinier dalla lunetta mantiene poi la Virtus in scia sul 36-40. Al termine del tempo, Shengelia continua nel suo show realizzando dalla lunetta e in contropiede impattando nel punteggio a quota 40 ma Bilan con un floater e una super tripla sulla sirena di Rivers mantengono avanti gli ospiti dopo 20’ (41-45).
La Germani parte fortissimo ad inizio ripresa, insaccando delle triple con Della Valle e Rivers e toccando il massimo vantaggio di +10, prima che un jumper di Cordinier sblocchi la Segafredo (43-51). Dopo una serie di botta e risposta tra Cordinier e Rivers, Hackett realizza al ferro e poi Morgan a cronometro fermo e un tap-in di Zizic lanciano la risalita Segafredo (54-58). A seguito di una bomba di Della Valle, Morgan continua a far male agli avversari in transizione scrivendo il -3 ma una tripla e i tiri liberi a bersaglio di Burnell mantengono Diouf e compagni alle spalle sul 63-67.
Il sorpasso della Segafredo si completa ad inizio ripresa grazie a una bomba di Morgan e gli appoggi di Shengelia e Taylor del +3 ma Burnell interrompe l’impasse bresciano con l’importante bomba del 70-70 a 8’ dal termine. Successivamente, Shengelia continua a dominare nel pitturato, Bilan e Dowe proseguono il botta e risposta segnando altre triple e poi Diouf impatta sul 76-76 con un floater con 5’ da giocare. L’ondata della Virtus poi non si ferma, dato che Morgan realizza in taglio e Pajola firma la super tripla del +5 ma un paio di squilli di Bilan in area mantengono equilibratissimo il match (81-80 a 150” dal termine). Dopo una transizione efficacemente conclusa da Burnell, Morgan fa esplodere la Segafredo Arena con la tripla del +2 e poi Diouf sigla il tiro dalla media che stacca Bilan e compagni sull’86-83 entrando nell’ultimo minuto del match. Ivanovic mantiene però viva la sfida con due liberi a bersaglio, Cordinier gli replica esattamente con la stessa moneta e ancora Ivanovic allora si ancora sulle spalle i suoi con l’appoggio dell’88-87 a 34” dalla fine. La Virtus si affida allora a Pajola, che sbaglia dall’arco ma Cordinier è bravo a catturare un rimbalzo in attacco e a consegnare a Morgan il pallone che vale i liberi del 90-87 con 8” dal termine. Nell’ultima azione, Bilan commette una palla persa e la Virtus può festeggiare il punto dell’1-0 nella serie.




sabato 7 giugno 2025

LBA, Semifinali: una super Virtus espugna ancora il Forum e vola in finale!

Olimpia Milano - Virtus Bologna 78-84 (1-3) 

Partenza equilibrata del match, con il talento di Mirotic a caricarsi l’Olimpia sulle spalle mentre una bomba di Taylor e il contributo di Diouf e Hackett in area a replicare per i bianconeri, ancora orfani di Clyburn e Polonara (8-9).
Successivamente, una bomba di LeDay, un taglio efficace di Mirotic e un’affondata di Bolmaro a concretizzare un bel recupero dell’EA7 Emporio Armani, che si spinge via sul 18-10 dopo un’altra tripla di LeDay. Una sgasata di Cordinier e un contropiede chiuso da Shengelia interrompono però il break avversario di 10-1, Zizic si sblocca in area con un tap-in e poi Causeur realizza il libero che mantiene avanti l’Olimpia sul 20-18. Al termine del quarto, Mirotic è bravo a guadagnare e realizzare una serie di tiri liberi, Brooks corre efficacemente in contropiede e poi piazza la super bomba a fil di sirena che fa allungare l’EA7 Emporio Armani sul 29-19.
Nonostante una schiacciata di Shengelia cerchi di accendere la Segafredo, un jumper di Mirotic e un appoggio di Brooks aggiornano il massimo vantaggio sul +12, prima che Taylor dalla punta insacchi la bomba e poi inneschi Zizic in area rimettendo in scia la Virtus (33-26). Un bel recupero di Belinelli e un pick and roll Taylor-Shengelia sigillano un break di 0-9 che rimettono Bologna a un possesso di distanza, Tonut e Bolmaro al ferro tornano a far segnare al ferro i biancorossi ma una bomba di Shengelia fa proseguire la risalita bianconera (37-35). La rimonta felsinea viene completata poi da un jumper di Hackett e il contropiede di Shengelia del 38-39, Mirotic e Morgan si scambiano allora due spettacolari bombe e poi ci pensa una super giocata di Shields a chiudere i 20’ iniziali sul 44-42.
La ripresa viene aperta dalla Segrafedo con un jumper di Diouf e un canestro con fallo subito di Hackett mentre Mannion e Mirotic al ferro si caricano l’Olimpia sulle spalle, prima che un gioco da tre punti di Shengelia e un suo assist per Diouf firmino il vantaggio Virtus sul 48-51. Dopo un paio di ganci a bersaglio di Zizic per il +4 ospite, Bolmaro si esalta con canestro e gran assist per la bomba di Shields del controsorpasso sul 56-54, ma le bombe di Cordinier e Pajola fanno volare i felsinei sul +7 (56-63). Al termine del quarto, Shields insacca un’importante bomba ma Morgan dalla lunetta chiude i 30’ iniziali sul 59-65.
Mirotic a rimbalzo in attacco e con un suo classico fade-away apre al meglio l’ultimo periodo per i padroni di casa, Belinelli allora insacca la bomba del nuovo +5 ma Shields al ferro rimette l’Olimpia a un possesso di distanza (65-68). Con il contributo difensivo dell’asse Flaccadori-Diop, successivamente, l’EA7 Emporio Armani completa il riaggancio e poi ci pensa Mirotic con super tripla e i tiri liberi del 73-70 a 6’ dal termine. Un gioco da tre punti di carattere di Cordinier e una combinazione tra Shengelia e Diouf, in seguito, cercano di arginare le qualità di un inarrestabile Mirotic e poi Cordinier dall’angolo firma la bomba del 75-78 a 3’ e mezzo dalla fine. Dopo un botta e risposta tra Shields e Shengelia a cronometro fermo, il georgiano firma l’importante jumper del +6 e poi, a seguito di un paio di attacchi a vuoto, Shields concretizza un’ottima circolazione di palla biancorosso con il canestro del 78-82 a 85” dalla fine. Dopo un fallo in attacco commesso da Cordinier, Milano perde un pallone sanguinoso e Mirotic fallisce un tiro da tre che chiude la contesa, consegnando le LBA Finals Unipol 2025 alla Virtus Segafredo. Finisce 78-84.


giovedì 5 giugno 2025

LBA Play Off, Semifinali: Brescia scrive la storia! Impresa Virtus!

Brescia - Trapani 92-86 (3-0)

Avvio di partita equilibrato, con Alibegovic a caricarsi la Shark sulle spalle con tripla e ottime combinazioni con l’attivo Horton mentre Della Valle segna una tripla, guadagna e realizza tiri liberi e assieme a Ivanovic pareggia sul 10-10. Dopo un’altra bomba del capitano biancoblu, Robinson si accende con jumper e tripla a bersaglio per il +6 siciliano ma Rivers dall’angolo e il primo squillo di Bilan mantengono l’equilibrio (20-23). Dopo un altro gran botta e risposta tra Horton e Bilan, Notae si sblocca con un jumper, lo stesso fa Eboua con una bomba e Trapani tocca il massimo vantaggio sul +7 (23-30 dopo 10’).
Grazie a sette punti di carattere dalla media distanza di Ndour, la Germani non fa prendere ulteriormente il largo a Notae e compagni e Cournooh dall’angolo completa il sorpasso dei padroni di casa sul 33-32. Alibegovic in area sblocca poi gli ospiti ma Ndour continua a dominare sui due lati del campo e, assieme a Ivanovic e a un paio di post-bassi vincenti di Burnell, cerca di far prendere l’inerzia del match ai suoi (41-36). Ci pensa Robinson allora con le sue iniziative dal palleggio a mantenere la Shark sul pezzo, Petrucelli ribatte a Burnell dalla lunetta e poi ci pensa Della Valle a capitalizzare alcune palle perse granata per i punti del 47-40. Al termine del tempo, Petrucelli vola efficacemente in contropiede e beffa la difesa avversaria col contropiede del 47-42, punteggio su cui si chiudono i 20’ iniziali.
L’asse Petrucelli-Horton fa iniziare bene la ripresa ai siciliani, che si riavvicinano sul -1, ma cinque punti di orgoglio di Ivanovic ristabiliscano un vantaggio più largo ai lombardi (52-46). L’energia di Robinson e il solido Alibegovic, successivamente, rimettono a contatto ancora Trapani, che annulla una bomba di Della Valle grazie a un altro gioco da tre punti di Robinson, lasciando poi ai liberi di Petrucelli firmare il sorpasso sul 55-56. Dopo un appoggio di Horton per il +3, Bilan e Burnell dalla lunetta e una sgasata di Della Valle annullano gli effetti di una bomba di Brown mantenendo l’equilibrio sul 63-61. Al termine del quarto, Rossato si accende con una tripla, Dowe allora pesca Burnell nel pitturato per il nuovo vantaggio della Germani, rafforzato dai liberi a bersaglio di Ivanovic del +5; ancora Rossato, allora, si prende la Shark sulle spalle dalla lunetta e l'importantissimo appoggio del 71-69 sulla sirena che chiude il terzo quarto.
Dopo una bomba di Alibegovic per il -1, Dowe piazza l’intercetto che rimette un possesso pieno tra le squadre ma Gentile dall’arco e il primo squillo di Galloway riconsegnano la testa alla Shark a 7’ dal termine (75-77). Grazie a un movimento dal post-basso di Bilan e una tripla di Della Valle, la Germani cerca di riprendersi l’inerzia del match ma una sgasata di Robinson non smuove il match dai binari dell’equilibrio (80-79 a 4’ dalla fine). A seguito di un incredibile tiro alla tabella segnato da Della Valle, Yeboah al ferro e una bella tripla finalizzata da Robinson scrivono l'importante +2 per i siciliani ma Rivers impatta subito a quota 84 al ferro entrando negli ultimi 120” del match. Successivamente, Ndour si esalta subendo fallo, stoppando Robinson e realizzando i liberi del +4 ma Petrucelli, dopo aver sbagliato una tripla, approfitta di un errore di Rivers per appoggiare il canestro dell’88-86 a 48” dalla fine. In seguito, Dowe va corto dall’arco, Notae allora pesca Horton in transizione, che subisce fallo ma commette un pesante 0/2 a cronometro fermo a 18” dal termine e Burnell poi viene mandato volutamente in lunetta. Il numero 10 biancoblu non trema e scrive il +4 con 10” da giocare. L’ultimo tentativo di Trapani è affidato a Notae, che dall'angolo finisce cortissimo e Brescia può così esultare per l’accesso in finale per la prima volta nella sua storia. Finisce 92-86.
I biancoblu sono stati guidati dai 23 punti, 4 rimbalzi e 3 assist (27 di valutazione) di Della Valle, i 16 punti, 5 rimbalzi, 6 falli subiti (23 di valutazione) di Ndour,  i 13 punti a testa di Burnell e Ivanovic e gli 11 punti e 6 rimbalzi di Bilan. Ai siciliani non sono bastati i 20 punti di Robinson, i 16 punti con 9 rimbalzi di Horton e i 16 punti con 4 rimbalzi di Petrucelli.

Milano - Virtus Bologna 68-78 (1-2) 

Ad inizio partita, Mirotic dal post-basso e un’affondata di LeDay vengono replicate dalla tecnica e la potenza della coppia Cordinier-Akele nel pitturato, lasciando ai tiri liberi di Shengelia rispondere al primo squillo dall’arco di Shields (8-9). Per l’Olimpia, successivamente, sono ancora le giocate in avvicinamento di Mirotic e LeDay a fare la differenza ma i liberi degli attivi Cordinier e Shengelia e una bomba di un buon Taylor provano a spingere via i bianconeri (12-17). Al termine del quarto, si accende Belinelli, autore di tripla e classico appoggio rovesciato per il +10 ospite, Causeur dall’arco sblocca l’EA7 Emporio Armani ma Morgan gli replica con la stessa moneta, chiudendo i 10’ iniziali sul 15-25.
Le bombe in apertura di quarto di Mirotic e Shields dimezzano in un amen lo svantaggio per l’Olimpia, un bel taglio di Bolmaro scrive anche il -2 e poi allora Shengelia sigla un gran fade-away e un super gioco da tre punti ridando ossigeno ai bianconeri (25-32). Nonostante un appoggio di Mannion sblocchi Milano, Taylor regala a Diouf un importante canestro e insacca i liberi del nuovo +9 Segafredo ma le bombe di LeDay e Brooks rimettono in scia i biancorossi (33-36). Al termine del tempo, Cordinier alza un alley-oop vincente per Zizic, Mannion è letale però con un jumper e poi ancora Cordinier realizza la super schiacciata che sigilla i 20’ iniziali sul 35-40.
Taylor fa iniziare benissimo la ripresa agli ospiti, segnando un palleggio arresto e tiro e regalando due assist a un concretissimo Shengelia per il massimo vantaggio sul +11, prima che Causeur e Mannion di energia sblocchino l’Olimpia riaccorciando un minimo sul 40-48. Un paio di canestri consecutivi di talento di Mirotic avvicinano ulteriormente i biancorossi, che completano poi il riaggancio affidandosi alle abilità di un super Shields con i suoi jumper (50-50). Al termine del quarto, Taylor insacca un’importante tripla, Bolmaro gli ribatte immediatamente con un jumper e poi un tap-in a fil di sirena di Mirotic chiude i 30’ iniziali sul 54-54.
Dopo l’ennesimo pick and roll tra Taylor e Shengelia, Brooks firma la bomba del sorpasso sul 57-56 ma Cordinier gli risponde con gli spettacolari assist per Diouf e un gioco da quattro punti per il +5 bianconero. Ricci dall’arco fa esplodere però l’Unipol Forum ma il carattere di Hackett e un recupero perfezionato da Diouf e chiuso da Cordinier ridanno due possessi pieni di vantaggio alla Virtus (60-66). Ci pensa allora un solido Mirotic dalla lunetta a tenere vivissima l’EA7 Emporio Armani, Hackett con un jumper mantiene il +6 a 4’ dal termine e poi un ottimo Diouf annulla gli effetti di un appoggio di Mannion con i liberi del 66-72 entrando negli ultimi 180” dal termine. Dopo un botta e risposta tra i leader Shengelia e Miroric, Taylor continua a dispensare assist, servendo questa volta Akele per l’appoggio del +8 e gli ultimi errori di Bolmaro e compagni vengono puniti dal tap-in di Shengelia che sigilla il colpo bianconero. Finisce 68-78 e, considerate le assenze di Clyburn e Polonara, si può parlare di impresa Virtus.


martedì 3 giugno 2025

LBA Play Off, Semifinali: Brescia concede il bis! Reazione Milano!

Trapani - Brescia 77-85 (0-2)

La Germani Brescia vince per 77-85, completa il blitz anche in Gara 2 sul campo della Trapani Shark e vola sul 2-0 nella serie.

Partono fortissimo i lombardi, che volano via sul 13-27 grazie alla rapidità dell'asse Ndour - Burnell in transizione e ai guizzi di Dowe in uscita dalla panchina. Il buon contributo in uscita dalla panchina e dalla distanza di Brown e Yeboah, tuttavia, riavvicina la Shark sino al 29-32 nel pieno del secondo periodo. Due importanti triple di Della Valle e la tecnica di Bilan riconsegnano poi il vantaggio in doppia cifra agli ospiti, prima che Horton inauguri la ripresa con tre schiacciate e riavvicinando i suoi sul 51-54. Bilan e Burnell sono però concreti nel pitturato e Della Valle dall’arco torna a far volare la sua squadra siglando il +10, sebbene poi l'orgoglioso Alibegovic e una tripla di Robinson riportino ancora Trapani a un possesso di distanza, grazie anche al contributo di Yeboah (66-69). Nel finale, tuttavia, Galloway, Notae e compagni falliscono sempre l'opportunità per concretizzare la rimonta e per Brescia mettono in cassaforte la vittoria due triple di Ivanovic e una di Dowe, sigillando il 2-0 nella serie.

I biancoblu sono stati guidati dai 19 punti (5/8 da tre), 7 rimbalzi, 6 assist e 26 di valutazione di Della Valle, i 17 punti (7/9 al tiro), 4 rimbalzi e 20 di valutazione di Ndour, i 15 punti e 6 rimbalzi di Bilan, gli 11 punti di Dowe e i 10 punti di Ivanovic. Ai siciliani non sono bastati i 13 punti a testa di Alibegovic, Robinson e Yeboah e i 10 punti (5/5 al tiro), 8 rimbalzi, 4 assist e 23 di valutazione di Horton.

Virtus Bologna - Milano 66-85 (1-1) 

Bologna riprende da ciò che aveva funzionato in gara-1: le Vu Nere lottano forte a rimbalzo e pescano falli in penetrazione. Stavolta l’Olimpia non si fa trovare impreparata, con Mannion e Mirotic che mostrano tutta la voglia di riscatto dell’EA7. Ma il vero asso nella manica di Messina è Brooks: la guardia Usa fa ciò che vuole dall’arco e porta i suoi in doppia cifra di vantaggio nel primo quarto. La Segafredo è limitata da un giro palla stagnante, mentre Milano appare molto più ordinata e costruisce buoni tiri con costanza. Ciò che manca di più ai padroni di casa è la pericolosità perimetrale: l’unico fattore che tiene a galla le Vu Nere è Diouf, che viene spesso trovato in contropiede dagli scarichi dei compagni e concretizza sotto canestro. A metà gara, l’Olimpia è avanti 44-35. 

Nella ripresa la Segafredo Arena si fa sempre più nervosa, in aperta contestazione con le scelte arbitrali. L’Olimpia sembra in grado di scappare, ma proprio nel momento più complicato per i bianconeri, Clyburn e Hackett raccolgono l’energia del pubblico, trovando finalmente la reazione dall’arco che riporta le Vu Nere in partita. Milano deve fare i conti col problema falli di Mirotic: senza lo spagnolo, ci pensano Shields e Brooks a caricarsi delle responsabilità offensive. Milano interpreta perfettamente il momento delicato della gara, alzando l’attenzione difensiva e salendo di colpi a rimbalzo, mentre lo slancio della rimonta bianconero si esaurisce progressivamente e così Bologna cede, sprofondando nuovamente ben oltre la doppia cifra di svantaggio. Milano si porta a casa gara-2 66-85, giovedì la serie si sposta al Forum. 


sabato 31 maggio 2025

LBA Play Off, Semifinali: Brescia subito corsara! Shengelia trascina la Virtus!

Trapani - Brescia 92-93 (0-1)

Brescia sbanca il PalaShark e vince gara 1 di semifinale playoff contro Trapani 93-92. I siciliani non perdevano tra le mura amiche da ottobre 2024. Partenza super dei bresciani con un 6/7 da tre nel primo quarto, poi nel secondo tempo è la difesa a fare la differenza. I granata si accendono dopo il +14 dei lombardi ad inizio ripresa ma non riescono a fermare Dowe e Ivanovic, assoluti protagonisti con 17 punti a testa. 

Buon avvio dei lombardi con i siciliani che non riescono ad entrare in partita. I ragazzi di Poeta vanno sul +15 a metà secondo quarto. Trapani rosicchia qualche punto con Galloway ma sulla sirena dell’intervallo Ivanovic tira fuori la giocata da tre che manda Brescia negli spogliatoi sul 45-57 nonostante un Bilan con già tre falli personali. I siciliani rientrano bene e accorciano a -8 con Horton che prende per mano la squadra, poi aumentano il ritmo in difesa e a metà terzo quarto sono a -4. Brescia non si spaventa e con un parziale di 8-2 respinge l’assalto dei granata. Robins e Notae aprono l’ultimo quarto con due triple e con due perse consecutive dei lombardi si va sul -3. A 2’ dalla fine Ndour mette in fila quattro punti, Galloway riporta a -4 Trapani che non riesce però ad agganciare la Leonessa.

Virtus Bologna - Milano 68-67 (1-0)

Avvio di partita equilibrato, con entrambe le squadre brave a realizzare in area con Clyburn, Akele e Diouf da una parte e Mirotic e Bolmaro dall’altra (6-6). Una bomba di Clyburn e un contropiede vincente di Akele accendono poi la Segafredo, che sfrutta le qualità della propria ala americana in transizione per spingere sul pedale dell’acceleratore, lasciando poi a Shengelia l’onere iscriversi al match siglando i liberi del 17-8. Al termine del quarto, un’importante bomba di Causeur sblocca l’EA7 Emporio Armani, che poi si riporta ulteriormente più a contatto sfruttando l’accelerazione di Flaccadori del 17-13.
L’Olimpia completa la rimonta a inizio secondo periodo, grazie ai liberi di Flaccadori, una bomba di Ricci e un bell’appoggio di Diop (17-20). Il super parziale biancorosso viene poi proseguito dall’incursione di Causeur del +5, Shengelia allora ferma la striscia di 14 punti consecutivi degli ospiti ma Mirotic e Shields si fanno sentire in 1vs1 e spingono l’Olimpia sul 19-26. Un paio di accelerazioni di Cordinier e un paio di folate sulle due metà campo di Clyburn, comunque sia, rimettono la Virtus a contatto sul -2, ma un fade-away di Mirotic ridà respiro ai biancorossi (27-31). Al termine del tempo, si sblocca Morgan dalla distanza per il -1, prima che Mirotic scappi in contropiede per appoggiare il canestro del 30-33, punteggio su cui si chiudono i 20’ iniziali del match.
Hackett inaugura la ripresa alzando un alley-oop per Diouf e appoggiando il +1 ma Brooks al ferro e LeDay dall’arco mantengono l’Olimpia sul pezzo e Shields ribatte a un recupero di Clyburn firmando il 38-40. Dopo un tap-in dell’ottimo Akele, una magia di Shields e il contributo di Flaccadori e Brooks al ferro annullano gli effetti di un gioco da tre punti e di un jumper di Cordinier per il 43-48. Al termine del quarto, Shengelia si prende il proscenio con due bombe a bersaglio, una super circolazione di palla biancorossa conclusa dalla tripla di Bolmaro riporta avanti Milano ma sulla sirena Morgan è letale e scrive il 52-51 dopo 30’.
La Segafredo inizia meglio gli ultimi 10’ del match, con Shengelia e Morgan a realizzare in area per il +5 locale, LeDay e Shields in avvicinamento mantengono l’EA7 Emporio Armani a contatto di Akele e compagni, prima che i liberi di Shengelia siglino il 60-55 a 4’ e mezzo dal termine. Un jumper di Brooks e un tap-in di Mirotic, tuttavia, riavvicinano l’Olimpia, che completa il riaggancio a quota 62 grazie a una bomba di Shields a 150” dal termine; l’asse Clyburn-Diouf rimette in ritmo la Segafredo, Brooks finalizza però dall’arco un’ottima circolazione di palla biancorossa con la bomba del +1 e poi, dopo alcuni errori di Clyburn e Pajola, Mannion pesca Mirotic in area con l’appoggio del 64-67 a 36” dal termine. Un tap-in vincente di Shengelia mantiene viva la Segafredo, LeDay allora poi subisce fallo intenzionale e dalla lunetta fa 0/2, lasciando così a Shengelia la possibilità di finalizzare un ottimo attacco Segafredo con l’appoggio del 68-67 a 7” dalla fine. Coach Messina decide quindi di affidarsi a Mirotic ma il suo tiro per la vittoria finisce corto, consegnando così il successo finale ai padroni di casa.

 

martedì 27 maggio 2025

LBA Play Off, Quarti di Finale: Che battaglia a Casalecchio! Sorride la Virtus!

Virtus Bologna - Venezia  86-84 (3-2)

Wiltjer dall’angolo e un jumper di Kabengele fanno iniziare bene il match agli orogranata ma un gioco da tre punti di Cordinier e sei punti di gran orgoglio di Hackett siglano l’immediato controsorpasso Segafredo sul 9-7. Sfruttando un fade-away vincente di Parks e una bomba di Wheatle, la Reyer resta comunque sul pezzo e replica a una tripla di Cordinier e a un’altra giocata di orgoglio di Hackett (14-12) A seguito di un difficile appoggio di Akele a bersaglio, sale in cattedra Pajola con due importanti bombe che annullano gli effetti delle giocate di Parks e compagni spingendo gli ospiti sul +5 (22-17). Al termine del quarto, Tessitori si sblocca con un bel jumper a bersaglio, Casarin intercetta un pallone e lo converte dall’altra parte con l’appoggio che chiude i 10’ iniziali sul 22-21.

A seguito di alcune accelerazioni di Morgan e Diouf, Parks manda a bersaglio una bomba ed Ennis la schiacciata del vantaggio sul 27-28, prima che Clyburn si accenda con il floater del nuovo vantaggio bianconero. Successivamente, la Virtus trova efficacemente Diouf nel pitturato ma l’Umana replica colpo su colpo con McGruder al ferro e Wheatle protagonista anche dalla distanza, affidando poi a Kabengele la tuonante schiacciata del 34-36. Sul finire del tempo, Cordinier e Morgan si caricano la Virtus sulle spalle con delle rapide incursioni a bersaglio e poi Pajola sigilla un break di 7-0 con la bomba del +5, sebbene poi Munford batta la sirena con la fulminante bomba del 41-39.

Kabengele inaugura la ripresa con una bomba dall’angolo e un gran recupero, Cordinier però risponde al ferro e poi Hackett fa incendiare la Segafredo Arena con il fade-away e la bomba del 50-48. Venezia ribatte però immediatamente con uno scatenato Parks protagonista di una schiacciata e di una bomba e Wheatle pareggia le folate di Morgan e Diouf mantenendo estremo equilibrio nel match (54-55). Dopo un elegante floater di McGruder a bersaglio, Taylor e Parks si scambiano delle triple e Munford trova in area Tessitori per il potente gioco da tre punti che prova a lanciare l’allungo ospite 57-63. Sul finire del quarto, Pajola manda a bersaglio un’importante bomba, Morgan insacca anche i liberi del -1 e poi ci pensa Clyburn ad annullare gli effetti di una bomba di Parks e a pareggiare i conti sul 65-65 dopo 30’.

La Reyer comincia forte gli ultimi 10’ grazie a una tripla di Casarin e un recupero vincente di Tessitori per il +5, Clyburn in contropiede sblocca la Segafredo ma un backdoor vincente di Casarin e una combinazione tra Munford e Casarin vale il 67-74 a 6’ e mezzo dal termine. Dopo i liberi realizzati da Kabengele per il +9 orogranata, Hackett e il neoentrato Shengelia dalla lunetta ridanno forza alla Segafredo che, si riavvicina in un amen sul 76-78 grazie a due bombe pesanti di Morgan a 3’ dal termine. Il riaggancio bianconero è poi cosa fatta grazie ai liberi di Shengelia, Ennis allora si carica la Reyer sulle spalle e firma un super gioco da tre punti ma Hackett insacca un’incredibile tripla con fallo subito che sigla il sorpasso di Bologna sull’82-81 con 100” sul cronometro. Ennis ancora ribatte allora con un altro gioco da tre punti, Shengelia è però glaciale dalla lunetta per l’84-84 e una palla persa dal palleggio di Ennis viene punita ancora dal georgiano, che dal post-basso appoggia il semigancio del +2 con 47” dal termine. La Virtus allora sale poi ulteriormente di colpi in difesa, la Reyer non riesce a costruire un tiro in 24” ma Morgan non chiude la contesa dalla distanza. Kabengele allora corre dall’altra parte del campo ma il suo tentativo dall’arco si spegne sul primo ferro. Finisce 86-84.


 

lunedì 26 maggio 2025

LBA Play Off, Quarti di Finale: Milano e Brescia chiudono i conti. Venezia non si arrende!

Milano - Trento 89-82 (3-1)

Milano approccia bene la gara con LeDay e Shields, Trento entra in partita con il passare dei minuti e tocca anche il +8 con le triple di Ford e Forray. Shields sulla sirena del 10’, segna la tripla dal logo, che vale il -2 all’EA7. Nel secondo quarto l’Olimpia prova a scappare, come dimostra il netto parziale di 28-13. Ancora protagonista il numero 31 biancorosso, che chiude il primo tempo con 18 punti a referto. Nonostante qualche sporadico squillo dei soliti Ford e Lamb, Trento non riesce a stare al passo e va al riposo sotto 48-35. La fuga dell’EA7 non è però definitiva, perché la Dolomiti Energia gioca un terzo quarto stellare (15-29 il parziale) e rimonta arrivando al 30’ avanti di un punto grazie al canestro di Ford. La gara si decide nel finale quando salgono in cattedra Shields, e Bolmaro, che gestiscono meglio i possessi decisivi e conducono Milano alla vittoria. 

Trieste - Brescia 88-92 d.o.t (1-3) 

Brescia vince a Trieste 88-92 e chiude la serie sul 3-1 avanzando in semifinale playoff. Succede di tutto al PalaTrieste con due blackout elettrici che mettono ko le apparecchiature di gioco a 1’ e a 30’’ dalla fine dell’ultimo quarto con le squadre in parità. Si riprende a giocare dopo quasi mezz'ora ma ai ragazzi di Poeta serve un overtime e un decisivo Ivanovic per “regalarsi” Trapani al prossimo turno. I giuliani, dopo un primo quarto equilibrato, si accendono con Valentine e Brown protagonisti. Brescia resta in scia grazie a Bilan e Rivers. Trieste va sul +8 sia nel terzo che nell’ultimo quarto ma i ragazzi di Poeta portano la sfida ad un finale punto a punto, poi succede l’imprevisto: a 1’ dal termine, sul 77-77, un blackout elettrico ferma la partita per circa venti minuti. Si riprende a giocare dopo un ulteriore riscaldamento dei giocatori ma a 30’’ dalla fine le luci si spengono di nuovo. Dopo altri cinque minuti si torna in campo ma si va all’overtime. Brescia parte forte e una tripla di Ivanovic vale il +7 a 1’40’’ dalla fine. Brooks rimette in partita Trieste ma Valentine sbaglia la tripla del pareggio, in semifinale ci vanno i lombardi.

Venezia - Virtus Bologna 84-78 (2-2)

Venezia vince 84-78 al Taliercio e porta la serie sul 2-2 contro una Virtus priva di Shengelia e Polonara. Le due squadre si giocheranno l’accesso in semifinale martedì sera alla Segafredo Arena, con l’Olimpia Milano all'orizzonte. I lagunari si aggrappano ancora una volta a Kabengele che li trascina con 21 punti, 11 rimbalzi e la tripla decisiva nel finale. Gli emiliani proveranno a recuperare il georgiano per gara 5 ma la sua presenza resta in dubbio dopo il trauma cranico subito in gara 3.
Bologna parte bene, sospinta da Diouf e Clyburn protagonisti di un buon primo quarto (13-17), ma Venezia resta in scia e impatta a metà gara (38-38). Nel secondo tempo i lagunari trovano ritmo e il primo sorpasso con Kabengele ed Ennis, chiudendo avanti di uno. L’ultimo periodo è un’altalena: Munford e il canadese rispondono colpo su colpo agli emiliani, poi la tripla dall’angolo del lungo Reyer a 14” dalla fine spezza l’equilibrio. Le Vu Nere pagano il 3/18 da tre e l’assenza di Shengelia che si è fatta sentire su entrambi i lati del campo.

sabato 24 maggio 2025

LBA Play Off, Quarti di Finale: Trapani in semifinale! Uragano Milano! Brescia corsara! Venezia non molla!

Reggio Emilia - Trapani 83-90 (0-3)

Il tema della partita è chiaro dall'inizio: ritmo alto, tanti tiri da 3 e giocate ad alta intensità. Reggio Emilia, con le spalle al muro nella serie, prova a scappare nel primo tempo con Winston, ma Notae tiene Trapani in scia prima della tripla di Yeboah allo scadere del primo tempo (46-44). La ripresa si apre in modo spumeggiante: Galloway realizza 12 punti nel solo terzo quarto, ma dall'altra parte un super Barford risponde colpo su colpo. La guardia dell'UnaHotels (che chiude con 24 punti e 6/9 da 3) tiene la sfida in equilibrio fino al 30', quando Trapani accelera concretizzando meglio in area e sfruttando i rimbalzi offensivi nel finale (14-8 il dato). La squadra di Repesa attende ora la vincente di Brescia-Trieste, mentre Reggio Emilia esce tra gli applausi del proprio pubblico. 

Milano - Trento 107-79 (2-1)

L’Olimpia trova subito un ottimo feeling con il canestro nei primi 10’, sfruttando un ispirato LeDay. Continua anche nel secondo quarto la grandissima serata al tiro dell’EA7 (14/18 da 2, 9/15 da 3 al 20’) con un grande impatto di Shields e Ricci. Anche Trento è precisa (13/27 dal campo al 20’), giocando tante transizioni. La difesa di Galbiati però fatica e l’EA7 all’intervallo conduce 56-47. L’Olimpia in avvio di ripresa scappa, grazie alla continuità offensiva, ma soprattutto alla difesa, “vincendo” 27-11 il terzo periodo. Al 30’, Milano è avanti di 25 punti. Gli ultimi 10’ sono di pura gestione per gli uomini di Messina. 

Trieste - Brescia 70-80 (1-2)

Germani col match point per accedere in semifinale, Trieste spalle al muro però - dopo gara 3 sul neutro del PalaVerde di Treviso - per lo meno giocherà la prossima sfida a casa propria. E pensare che la squadra di coach Christian era partita meglio, segnando da tre inizialmente con Ruzzier e Mcdermott (6/13 dall’arco al 20’), mentre Brescia fatica. Quando si accende anche Uhtoff (8 punti) nasce un parziale di 26-4. Trieste arriva sul +18 e poi chiude sul 41-29 all’intervallo. Al rientro in campo, però, cambia tutto. River inizia a segnare dall’arco e Brescia piazza un break di 12-2 che riporta il match in parità, mentre Burnell sigilla il sorpasso dei suoi (49-50) sul finire del terzo quarto. L’ingranaggio di Trieste non gira più e cavallo tra i due periodi finali Brescia scappa tocca il +10 (56-66) e poi il +14 a tre minuti dalla fine con una tripla di Della Valle, mentre Ndour sfiora la doppia doppia (17 punti e 9 rimbalzi). Per gli avversari è notte fonda, le percentuali non risalgono più e Brown viene espulso. Pochi i 29 punti totali segnati nel secondo tempo, mentre la squadra di Peppe Poeta ritrova la propria solidità difensiva, che può essere decisiva in questa serie. 

Venezia - Virtus Bologna 89-82 (1-2) 

Venezia intende battersi fino all’ultimo: lo dimostra con ritrovata confidenza dall’arco e con un’attenzione difensiva senza precedenti nella serie. Il piano partita orogranata funziona, tanto da lasciare appena 2 punti alle Vu Nere dopo i primi 7’. La personalità di Pajola e la stazza di Shengelia riscattano parzialmente la Virtus, che prova a rimettersi in scia. Ma l’attacco ospite è ancora troppo macchinoso e dipendente dalle iniziative dei singoli: non può tenere il passo di Wiltjer e compagni. E così, nonostante il parziale bianconero di 9-0 maturato negli ultimi spezzoni del secondo periodo, a fine primo tempo la Reyer mantiene la doppia cifra di vantaggio: si torna negli spogliatoi sul 47-37. 
Al ritorno in campo la Segafredo cambia marcia grazie all’energia di Morgan: le Vu Nere ritrovano fluidità offensiva e con un ulteriore parziale, stavolta di 10-0, si fanno sotto per davvero. Venezia resiste per larghi tratti grazie all’ottimo lavoro svolto nel pitturato dalla coppia di lunghi Kabengele-Tessitori, ma sembra aver esaurito la propria spinta, mentre Bologna sale di colpi sempre di più. Ma proprio quando potrebbe concretizzarsi l’occasione buona per il pareggio, Shengelia sbaglia una serie di appoggi facili, mentre il redivivo Wiltjer torna a farsi sentire come a inizio gara, mettendo la pietra tombale grazie alle sue sportellate sotto canestro. La Reyer resiste e vince 89-82, portando la serie sul 2-1 per la Virtus. Fra 48 ore si tornerà al Taliercio per gara 4. 


martedì 20 maggio 2025

LBA Play Off, Quarti di Finale: Cale "No Sense" e Trento pareggia! Colpaccio Trieste!

Trento - Milano 70-67 (1-1)

È una magia di Myles Cale sulla sirena a regalare a Trento la vittoria in gara 2, con un'istantanea che rimarrà nella storia dei playoff. La squadra di Galbiati pareggia così la serie al termine di una partita intensa, condotta per larghi tratti ma vinta allo scadere dopo aver rischiato anche di perderla. Perché Milano, nonostante l'imprecisione al tiro (33% dal campo e 28% da 3), reagisce ai parziali della Dolomiti Energia e pareggia con una tripla di Mirotic, che però sbaglia il layup del sorpasso a 24'' dalla fine. Trento, trascinata da Ellis e dalla fisicità di Niang e Mawugbe, riesce a contenere l'attacco dell'EA7, apparso stanco condizionato da qualche acciacco, ma si arriva all'ultimo possesso sul 67 pari. Dopo la tripla di Ford sul ferro, Mirotic prende il rimbalzo ma perde clamorosamente il pallone: Cale lo raccoglie e lascia andare un folle terzo tempo da 3 punti, che finisce dentro facendo esplodere la gioia di Galbiati e della T Quotidiano Arena. 

Trapani -Reggio Emilia 102-88 (2-0)

Nonostante l’ottimo avvio difensivo emiliano, Trapani non ha problemi a bissare al PalaShark ed ora ha l’occasione di chiudere la serie a Reggio Emilia. Lo strappo decisivo si concretizza nella ripresa, quando Priftis prova a ritrovare lo slancio vincente di inizio gara alzando il quintetto. Ma la sua scelta tecnica sortisce l’effetto opposto: la Shark ha più occasioni di correre e le sfrutta con Notae, che capitalizza sui mismatch favorevoli. E quando sale di colpi anche Alibegovic, non c’è più storia per l’UnaHotels. La Shark dilaga ben oltre la doppia cifra di vantaggio, rendendo il finale una questione di pura formalità. 

Brescia - Trieste 92-103 (1-1)

L’avvio bruciante di Della Valle sembrava un indizio evidente che Brescia avrebbe avuto vita facile anche nel secondo episodio della serie, eppure Trieste è viva. Il merito va soprattutto a Candussi, che nel secondo quarto ribalta completamente l’inerzia del match, con la complicità dello stop offensivo bresciano. Nella ripresa il numero 13 giuliano viene ottimamente assistito da Uthoff e Ross, uno scatenato Ivanovic non basta alla Germani per risollevarsi dalla doppia cifra di svantaggio, e così Trieste strappa una vittoria importante al PalaLeonessa: la serie si porta sull’1-1.

Virtus Bologna - Venezia 77-75 (2-0)

La Virtus inizia con energia e grazie a un grande impatto difensivo prova a prendere subito il controllo della partita. Venezia regge l’urto, con la bidimensionalità di Wiltjer, capace di essere pericoloso in area e fuori, e con la fisicità di Kabengele. McGruder risponde a Belinelli, a cronometro fermo, e gli ospiti chiudono i primi 10’ sotto di 7 lunghezze. La Reyer, in avvio di secondo quarto, lavora efficacemente in difesa e con l’ex Tessitori si riavvicina, ma fatica a contenere uno straripante Clyburn (16 punti, 4/6 da 3 al 20’). Grazie all’ex Efes, Bologna tocca anche il +12. Il peso dell’attacco di Spahija ricade sulle spalle di Kabengele (14 punti al 20’), che rimette i suoi a contatto. E’ un botta e risposta tra Cordinier e il numero 21 orogranata, a chiudere il primo tempo. Al 20’ le V-Nere sono avanti 40-33.
La grande novità della ripresa si chiama Tyler Ennis. L’ex Napoli, dopo 20’ opachi, si prende la scena con dei guizzi personali e innescando Kabengele. Si rivede anche Wiltjer, che infila un paio di triple che valgono ai lagunari il sorpasso. Pajola chiude il parziale ospite di 18-3, segnando da tre e andando in lunetta, ma Venezia chiude comunque sul + 4 al 30’. Due fiammate di Morgan pareggiano la gara, che nell’ultimo quarto diventa punto a punto. Negli istanti finali, dopo l’1/2 di Munford in lunetta (-27"), la Segafredo è avanti di due. Clyburn sbaglia la tripla, Kabengele cattura il rimbalzo ma suona la sirena. V-Nere avanti 2-0 nella serie.

lunedì 19 maggio 2025

LBA Play Off, Quarti di Finale: Milano subito corsara. Ok Brescia, Virtus e Trapani.

Trento - Milano 70-73 (0-1)

In avvio di gara l’Aquila vola in transizione e capitalizza con le triple di un ispirato Lamb (11 punti al 20’). Milano, nei primi minuti, fatica ad accoppiarsi difensivamente e non trova sbocchi in attacco, scivolando anche a -14. Entrano in partita Mirotic (10 punti al 20’) e Mannion, abile nel gestire i possessi dell’Olimpia, che si rimette in scia, già sul finire del primo quarto. La squadra di Messina rimonta, grazie a un netto miglioramento difensivo e alla grande efficacia a rimbalzo. Un canestro di Mannion fissa il risultato sul 46-39 del 20’ in favore di Milano. La pausa non raffredda Lamb, che con altre due triple, rimette tutto in equilibrio. LeDay sale in cattedra per Milano, ma la partita non trova un padrone. Nel finale, l’Olimpia è imprecisa ai liberi, con Mirotic e LeDay, ma i padroni di casa sbagliano due volte il canestro del pareggio.

Brescia - Trieste 89-77 (1-0)

Evidente in gara 1 la superiorità della Germani, contro la sorprendente Trieste che però paga lo scotto dei playoff. Mostruoso Bilan: doppia doppia da 25 punti, 10 rimbalzi e 40 di valutazione. È lui che indirizza subito la gara e con 14 punti nel primo tempo, di cui 5 consecutivi a ridosso dell’intervallo, spezza la parità e trascina i suoi in doppia cifra (52-40) di vantaggio a metà gara. A inizio ripresa Kelley e Uthoff mandano a bersaglio due triple, però è sempre Bilan, insieme a Ivanovic, a dare sostanza a Brescia. Finché non si aggiungono pure Burnell e Dowe per un parziale di 12-0 che vale il 68-51 dopo 30 minuti. Con il ventello di vantaggio che si materializza all’inizio del quarto periodo. Nonostante l’ampio margine, la Germani non si distrae mai in difesa e porta a casa con tranquillità il primo confronto.

Trapani - Reggio Emilia 80-75 (1-0)

Partita elettrica, spettacolare nell’ultimo quarto, in un palazzetto caldissimo. Decisa agli sgoccioli da una tripla dell’ex Galloway. Tutto ciò accade al termine di una gara sempre equilibrata, con strappi da entrambe le partita, come conferma il 40-39 dell’intervallo. Quando nella ripresa Trapani sembra prendere il largo, sempre con una tripla di Galloway (58-49 al 27’), la Unahotels risponde con un parziale di 13-0 e con Barford, Cheatham e Faye - oltre a una grande difesa - si spinge fino al 60-66 di inizio quarto periodo. L’inerzia è cambiata eppure la Shark l’aggiusta con due triple di Robinson, riportando il confronto a una lotta punto a punto che si fa incandescente. Finché, sul 75-75 con 45 secondi sul cronometro, Galloway (11 punti) non spara la tripla del +3 e spiana la strada al successo in gara 1. Chiude i conti JD Notae dalla lunetta.

Virtus Bologna - Venezia (1-0) 

Gara 1 va alla Virtus. Alla Segafredo Arena le Vu Nere superano 90-85 la Reyer, che si lascia scappare gli avversari nella ripresa e non riesce ad ultimare la rimonta nel finale di partita. Nonostante uno Shengelia poco brillante, fila – quasi – tutto liscio per coach Ivanovic, che stasera si è goduto un'ottima prestazione del collettivo: il trio italiano Belinelli-Polonara-Pajola appare praticamente infallibile, Morgan dà energia quando serve, mentre Clyburn indirizza la gara con ritrovata solidità. Le due squadre si incroceranno di nuovo a Bologna martedì sera (ore 20.30) per il secondo episodio della serie.
La Virtus non ci mette molto a prendere il sopravvento: è Clyburn il go-to-guy di Ivanovic, che dal suo numero 8 pesca punti sia dall’arco che in penetrazione. Venezia parte bene, mostrando una buona produzione sotto canestro, ma non tiene il passo di Bologna, soprattutto quando cominciano ad ingranare anche Polonara e Zizic. Ma durante il secondo quarto lo slancio della Virtus rallenta, un po’ per merito della discreta difesa orogranata, un po’ per demerito delle stesse Vu Nere: la pressione della Reyer complica gli automatismi dei bianconeri, che sciupano diversi palloni e lasciano spazio ai contropiedi avversari. Venezia sale progressivamente di colpi con Wiltjer e, con un exploit dall’arco della coppia Moretti-Parks in chiusura del primo tempo, ecco che il gap si assottiglia: al ritorno negli spogliatoi la Virtus è avanti solamente di 4 lunghezze (45-41).
Nonostante la spinta acquisita in precedenza dalla Reyer, l’avvio della ripresa sembra la fotocopia dei primi minuti di gara. Clyburn torna ad essere protagonista e la Segafredo riprende il controllo delle operazioni, assorbendo i tentativi di reazione orogranata. Le Vu Nere corrono con Morgan, Pajola si fa valere su entrambe le metà campo e negli ultimi minuti del terzo periodo si accende pure Belinelli: dopo aver ritrovato la doppia cifra di vantaggio, Bologna dilaga e tocca pure il +21 nell’ultimo quarto. La squadra di Ivanovic si sente la vittoria in tasca e toglie colpevolmente le mani dal volante, e così un parziale improvviso di 13-0 guidato da Moretti e Kabengele dà nuovamente speranza a Venezia. Gli animi si accendono, Spahija viene espulso per proteste, ma il rinnovato slancio emotivo non basta alla Reyer. Alla Segafredo Arena finisce 90-85, la Virtus si aggiudica gara 1.

domenica 16 febbraio 2025

Final Eight 2025: Trento vince la Coppa Italia!

Trento doma Milano e vince la prima Coppa Italia della sua storia alla Inalpi Arena. Decisiva la maggior intensità, messa in campo per tutti i 40’. Fantastica la prestazione di Ford (mvp della finale), che chiude con 23 punti. L’Olimpia paga le disastrose percentuali al tiro da tre (1/21). Milano perde la seconda finale consecutiva, dopo quella con Napoli dello scorso anno. Non bastano 20 punti di Mirotic. Secondo trionfo nella competizione per coach Paolo Galbiati. 

Avvio dirompente di Trento, che vola subito sul 13-4, sfruttando il suo dinamismo in transizione e beneficiando della mancanza di comunicazione sui cambi difensivi, da parte di Milano. Subito protagonisti, nel parziale di 11-0, della squadra di Galbiati, Ellis e Ford. L’Olimpia inizia, man mano, a lavorare meglio in difesa, negando penetrazioni al ferro facili. Questo consente alla squadra di Messina di iniziare a controllare il ritmo, rallentandolo, e spostando dunque la partita su binari a lei più congeniali. Decisivo l’apporto di Mirotic dalla panchina. Al 10’ l’Aquila è comunque avanti, 15-14. Nel secondo periodo si abbassano i ritmi della gara e l’EA7 si mette nelle talentuose mani dei suoi singoli. Bolmaro, LeDay e Ricci provano a far scappare per la prima volta i campioni d’Italia, partecipando a un break di 7-0. L’Aquila non si lascia irretire e ritrova energia e flusso offensivo, recuperando lo svantaggio. Il protagonista è Ford, che chiude al 20’ con 12 punti a referto. Si gioca punto dopo punto, poi, all’approssimarsi dell’intervallo, la Dolomiti Energia accelera nuovamente, grazie all’elettricità del suo numero 5 e alle giocate importanti di Lamb, Mawugbe e Zukauskas. E’ proprio il numero 33 di Galbiati ad appoggiare al vetro, sulla sirena, il 38-31, con cui si va negli spogliatoi all’intervallo. Nonostante la pericolosità perimetrale dei due roster, i numeri legati ai tiri da 3 punti risultano bassi (4/15 Trento, 1/9 Milano). Trento si fa preferire anche a rimbalzo (23-20). 

Al rientro dal riposo, la squadra di Messina non trova fluidità offensiva, perdendo qualche palla di troppo e affidandosi alle sue stelle, LeDay e Shields su tutti. Anche la Dolomiti Energia tende ad andare più a sprazzi, rispetto alla prima frazione, ma riesce comunque a creare più vantaggi, ed è letale in transizione tutte le volte che ha la possibilità di correre. Fondamentale l’apporto del solito Ford, oltre a Cale, Lamb ed Ellis. L’Aquila vola alto, toccando il massimo vantaggio sul+ 10 (54-44) e riuscendo addirittura a migliorarlo alla terza sirena: 59-48 e terzo periodo su 3 “vinto” da Trento all’interno della gara. Anche negli ultimi 10’, i trentini sembrano averne di più, capitalizzano tutti gli errori milanesi e si dimostrano sempre letali in contropiede. Al 34’, una tripla di Ellis, fa salire i trentini sul +17 (67-50). Nei minuti successivi, la squadra di Galbiati, vive un momento di rottura prolungata in attacco e consente all’EA7 di rientrare in singola cifra di svantaggio (69-60 al 37’). Nonostante i canestri di un volenteroso Mirotic, un gioco da tre punti di Niang e una tripla di Cale, sbloccano la Dolomiti Energia (77-60 al 38’). Negli istanti finali Trento gestisce la vittoria già acquisita. 

Olimpia Milano - Dolomiti Energia Trento 63-79

Final Eight 2025, semifinali: Ok Milano! Trento sorride in volata!

Milano e Trento saranno le due finaliste della Coppa Italia 2025. Nella prima semifinale di giornata, l’Olimpia batte 74-69 una Germani limitata dai problemi dall’arco. Decisivi il talento offensivo di Shields (19 punti) e l’ottimo apporto su entrambi i lati del campo di Mirotic (14). Mentre nella seconda semifinale l’Aquila supera 82-79 Trieste, a cui non basta uno straordinario Ruzzier da 25 punti: nelle ultime battute del match la coppia Lamb-Ellis ribalta il risultato. Gli uomini di Messina e Galbiati torneranno in campo fra meno di ventiquattro ore all’Inalpi Arena di Torino per decretare chi sarà il vincitore delle Final Eight: palla a due alle 17.15.

Le difese prevalgono per tutta la gara (Brescia non arriva mai a 20 punti segnati in un quarto, Milano ne fa 23 solo in quello finale), ma non per questo mancano le emozioni. Anche perché la semifinale è un inseguimento continuo con sprazzi da una parte e dell’altra. Bilan è una costante spina nella difesa dell’Olimpia, mentre Milano alterna prima Shields (unico in doppia cifra, 12 punti, all’intervallo insieme al lungo di Brescia) e poi accende Mirotic. I suoi canestri, a volte estemporanei, sono essenziali nel finale del terzo periodo visto che la squadra di Poeta si era presa un margine di 5 punti (grazie al solito Bilan, aiutato da Ndour) arrivando sul 44-39. Mirotic azzera tutto con 5 punti filati e lancia l’ultimo quarto nel segno dell’equilibrio. Ma se Brescia fatica a trovare soluzioni da lontano (1/15 dopo 23 minuti di gioco), Tonut apre la volata finale con un canestrone quasi da metà campo, nato da una stoppata di Ndour su LeDay (quest'ultimo vive una serata con costanti problemi di falli). È l’inizio di un break di 13-1 piazzato dagli uomini di Messina, che significa il primo vantaggio in doppia cifra (54-64) a metà frazione. Finché Ricci non piazza anche la bomba del +13 chiudendo un suo personale break di 5 punti consecutivi, davvero preziosi. Un margine che Milano non si fa più recuperare, pur senza dare il colpo di grazia. E ora mette la coppa nel mirino. 

Se Milano ha la coppa nel mirino, toccherà allora agli uomini di Galbiati l’impresa di rovinare la festa all’Olimpia. Trento domina le prime battute di gara con un eccellente giro palla, mentre i giuliani entrano in partita grazie ai lampi di Valentine. Ma pochi minuti dopo è proprio la guardia Usa a stoppare nuovamente il ritmo dei suoi, peccando con qualche forzatura di troppo. E quando Lamb comincia a farsi pericoloso spalle a canestro, ecco che l’Aquila vola via, toccando il +14 di massimo vantaggio (29-15) in apertura del secondo quarto. Il compito di limitare la fuga avversaria ricade allora su Brown, che si dà parecchio da fare, nonostante qualche sbavatura sul perimetro. Anche Ruzzier ci mette una pezza, ma Trento resta comunque avanti 38-33 alla pausa lunga. Trieste esce allora dagli spogliatoi con uno spirito visibilmente diverso rispetto a quello mostrato nei 20’ iniziali: le penetrazioni giuliane – soprattutto quelle di Valentine – fanno collassare la difesa avversaria, che oltre a concedere la via del canestro lascia spazio sugli scarichi a Ruzzier (5/7 dall’arco). Nell’ultima frazione i giuliani restano orfani di Valentine, che esce prematuramente per somma di falli. Ruzzier si carica delle responsabilità offensive, ma proprio quando sembra dare la mazzata psicologica agli avversari, ecco che arriva la reazione d’orgoglio di Trento dalla coppia Ellis-Lamb, che ribalta il tabellino per l’ennesima volta. Si arriva così agli ultimi secondi con l’Aquila avanti di tre lunghezze (82-79). Ruzzier ha tra le mani la palla del pareggio, ma la sua preghiera non trova il fondo della retina: la squadra di Galbiati vola in finale.


Germani Brescia - Olimpia Milano 69 - 74

Dolomiti Energia Trento - Allianz Trieste 82 - 79

giovedì 13 febbraio 2025

Final Eight 2025, quarti di finale: Trento soffre ma esulta! Brooks manda Trieste in semifinale!

Con una gran rimonta nel quarto quarto e un super Myles Cale, Trento conquista l’accesso alla semifinale di Coppa Italia battendo Reggio Emilia. Sono 22 i punti del prodotto di Seton Hall, che tiene a galla i suoi per tutto il match per poi passare il testimone a Saliou Niang, decisivo nel finale. Il centro ventenne domina in area e centra il massimo di punti in carriera (18), ben pescato da Ellis che chiude in doppia doppia con 12 punti e 14 assist. Tanti rimpianti per l’Unahotels, che aveva 15 punti di vantaggio nel primo tempo ed era entrata nel quarto periodo sopra di 8. Non bastano gli sforzi di Winston, che chiude a 25, e Cheatham: la Dolomiti Energia sfiderà la vincente di Trapani-Trieste. 
La partita inizia in modo caotico. Le squadre hanno fretta di attaccare, ma le difese sono ben organizzate: ne conseguono errori, violazioni e palle perse (5 per Reggio e 4 per Trento nel solo primo quarto). L’Unahotels, però, approfitta degli errori dell’Aquila per colpire da 3 in transizione. Barford e Winston regalano il primo mini allungo dopo l’equilibrio iniziale, mentre la Dolomiti Energia annaspa prima che Lamb realizzi la prima tripla di serata. Per la squadra di Galbiati funzionano soltanto passaggi schiacciati a terra per i taglianti, ma non basta per restare a contatto. Lamb prova a caricarsi l’attacco trentino sulle spalle, ma Reggio Emilia continua ad essere perfetta da 3 punti. Con i canestri di Cheatham e Smith (6/6 il conto iniziale da 3), la squadra di Priftis tocca addirittura il +15, ma da quel momento Trento alza l’intensità e allunga la difesa a tutto campo. Ne conseguono diverse palle perse da Reggio, e una serie di possessi chiusi dopo due o tre rimbalzi d’attacco, con Zukauskas e Cale decisivi nel parziale di 8-0 con cui la Dolomiti Energia si riporta a contatto. Dall’altra parte, ci pensa Faried a gettare acqua sul fuoco: con la sua fisicità attacca ripetutamente il ferro, supera la doppia cifra e fa respirare Reggio, che però chiude il primo tempo soltanto a +2 (44-42). 
All'uscita dagli spogliatoi il ritmo è meno frenetico, e per qualche minuto inizia una sfida nella sfida tra Cheatham e Cale, che si scambiano canestri e giocate. Ad eccezione della guardia nativa di Middletown, che tocca quota 19 con 5/6 da 3, l’attacco di Trento è imballato, e Reggio torna in doppia cifra di vantaggio prima con una tripla di Winston, che fa il gesto del “too small” a Forray, e delle belle iniziative di Uglietti, alzando anche l’intensità a rimbalzo offensivo (9-10 il conto alla fine del terzo quarto). Tutto ciò che di buono Reggio Emilia aveva prodotto, però, va in fumo con un terribile inizio di quarto quarto: 8-0 di parziale per Trento, con il solo Cheatham a reagire dopo 5 minuti senza punti. Un’altra svolta arriva con l’espulsione di Faried per fallo antisportivo su Ellis: Trento cavalca il nervosismo dell’Unahotels, e in un attimo si trova addirittura sul +6 con Lamb e Faye. Nel finale, nonostante i tentativi di “hero ball” di Winston, il costante gioco a due Ellis-Niang consente alla Dolomiti Energia di arrivare dolcemente al traguardo: il centro si posiziona perfettamente sotto canestro e converte schiacciate e liberi, arrivando a quota 18, mentre il play inglese gestisce con lucidità i possessi finali, con Reggio ormai stanca e fuori giri. 

La Coppa Italia è il torneo delle sorprese e bisogna attendere l'ultimo quarto per l'upset alla Inalpi Arena di Torino, sede della Final Eight. La Pallacanestro Trieste, testa di serie n.7, batte in rimonta Trapani Shark, una delle favorite al successo, grazie alla rubata e al canestro a pochi secondi dal termine di Jeff Brooks. Delusione enorme per i siciliani di Jasmin Repesa che sprecano un +7 a pochi minuti dal termine dopo essere risaliti da -7: insufficienti i 17 punti di Robinson, i 18 di Alibegovic e la doppia doppia di Horton, 11 e 16 rimbalzi. Per Trieste, che sabato sfiderà Trento nella seconda semifinale alle 20.45, è un successo di squadra: senza Colbey Ross, coach Jamion Christian si gode 5 uomini in doppia cifra, Valentine, Candussi, Johnson e Ruzzier con 11 punti, e il decisivo Brooks con 10.
Il primo strappo lo dà Trapani con la tripla del 5-2 di Robinson, che poi però uscirà per un guaio muscolare, e la schiacciata di Alibegovic su alzata di Horton, che poi firma due canestri per il 15-6. Trieste però non ci sta e con l'impatto dalla panchina di Candussi e Ruzzier, accorcia sul 20-15 del 10' e poi sorpassa sul 22- con un'altra bomba di Ruzzier e con Reyes a rimbalzo. Lo Shark annaspa, appare nervoso e confusionario, ma torna a +3 con Gabe Brown e impatta sul 3-3 con 6 punti in fila di Alibegovic. Il finale di tempo è però tutto di Trieste che torna davanti con una tripla da lontanissimo di Valentine e comanda 38-33 all'intervallo con un guizzo di Brooks. Sono 20' di fatica per la squadra di Jasmin Repesa che torna negli spogliatoi con un pessimo 1 su 10 dall'arco mentre i biancorossi tirano 5 su 16.
In avvio di ripresa il match prosegue sui binari dell'equilibrio, una tripla di Rossato e il solito Horton riportano vicino lo Shark, Trieste però tiene la testa avanti con due missili di Valentine e un gancetto di Candussi, arrivando a +5 sul 52-47. Coi nervi Trapani resta e pareggia di nuovo con Noate, ma al 30' sono i biancorossi a comandare 56-53 per la tripla dall'angolo di McDermott. Nel quarto periodo Trieste scappa di nuovo a +7, 60-53, ma lì c'è la riscossa dello Shark: parziale di 12 con 7 punti di Robinson e 5 di Alibegovic, e allungo sul 65-60.
A quel punto Trapani sogna, fa +7 sul 71-64 con con un gioco da tre punti e assapore il successo, sotto gli occhi del patron Valerio Antonini. E invece no, perchè i siciliani fanno l'errore si smettere di attaccare, Trieste invece ricuce e torna fino al -1 sul 71-70. Gli ultimi secondi sono vibranti, Amar Alibegovic fa 1 su 2, invece Markel Brown è perfetto e impatta sul 72-72 a 7". Trapani ha comunque un ultima chance, lo Shark però combina un disastro tra Notae e Horton, Jeff Brooks ruba e si invola per segnare il canestro della vittoria. E' festa biancorossa, bravi a crederci fino alla fine, per lo Shark una delusione gigantesca.

Dolomiti Energia Trento - Unahotels Reggio Emilia 85 - 80

Trapani Shark - Allianz Trieste 72 - 74

Final Eight 2025, quarti di finale: Burnell trascina Brescia! Olimpia schiacciasassi!

È Brescia la prima semifinalista delle Final Eight di Coppa Italia. La squadra di Poeta batte Tortona al termine di una partita equilibratissima, intensa e decisa nell’ultimo minuto dalle prodezze di Ivanovic e Burnell, che con due triple nel finale regalano alla Germani l’allungo decisivo. 20 punti per il montenegrino, che raccoglie nel momento decisivo il testimone di Della Valle (20 anche per lui), mentre Burnell chiude con 17, 5 rimbalzi e 4 assist, una stoppata e il premio di Mvp del match. Alla Bertram non bastano Vital e Candi: dopo il vantaggio iniziale e la rimonta nel secondo tempo, la squadra di De Raffaele cede nel finale ma esce a testa alta.
Tortona parte forte, anzi fortissimo. La squadra di De Raffaele mette in campo un’aggressività incredibile, con costanti raddoppi in difesa che mettono Brescia in difficoltà nella gestione del possesso. La Bertram recupera palloni e attacca in velocità, con un Candi caldissimo: l’ex Reggio realizza 7 punti nei primi minuti, e insieme a Vital e Weems guida il primo sprint dei piemontesi, che volano sul 13-3. Una tripla dall’angolo di Della Valle mette in partita la Germani, e l’inerzia cambia con il secondo fallo di Kamagate dopo 5’. Con il centro francese in panchina, Tortona fa più fatica a contenere l’attacco bresciano, che si sblocca e recupera grazie alle ottime percentuali da 3. Tortona accusa il colpo, ed inizia a farsi prendere dalla frenesia: arrivano violazioni, falli ed errori, che portano la Bertram a 6 minuti senza andare a canestro. Sei minuti in cui Brescia scappa sul +14. Della Valle è già in doppia cifra con 3/5 da 3, e proprio la precisione dall’arco è uno dei fattori chiave dell’allungo: 6/10 per la Germani, 4/14 per la Bertram. Allo scadere del primo tempo, però, la tripla fuori equilibrio di Tommaso Baldasso rianima Tortona, che torna negli spogliatoi sotto 42-33.
Dopo la gran fatica del secondo quarto, la Bertram prova a scuotersi al rientro in campo: 3 triple consecutive, una di Vital e due di Candi (la seconda su una gamba allo scadere dei 24’) consentono a Tortona di tornare a contatto. Brescia risponde ancora con Della Valle, sempre cercato sia da 3 che in penetrazione: tocca quota 20 punti prima della fine del terzo quarto, ma Tortona continua a rimontare. Kuhse penetra e alza un layup per il -2 sulla sirena del terzo quarto, e ancora Baldasso da 3 firma il nuovo vantaggio per Tortona. Con l’equilibrio a regnare sovrano, sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Baldasso segna un’altra tripla pesante, ma Ivanovic - autore fin lì di un gran match - risponde. Per Brescia pesano i diversi errori ai liberi con il 2/8 di Bilan, primo bersaglio del pick&roll gestito da Kuhse ma fondamentale nella circolazione di palla e a rimbalzo. Quando però Brescia sembra mancare di lucidità nel finale, un doppio colpo di Burnell e Ivanovic regala un fondamentale +4 a 47 secondi dalla fine. Incredibile la tripla del montenegrino, da almeno 9 metri allo scadere dei 24’. Ed è ancora Burnell, dopo il timeout chiamato da De Raffaele, a scrivere la parola fine sull’incontro: cancella la penetrazione di Gorham con una super stoppata, per poi realizzare i due liberi del +6.

Milano domina il derby d’Italia contro la Virtus. La contesa si chiude già a metà terzo quarto. Il secondo quarto di finale di giornata finisce in favore dei meneghini, che raggiungono Brescia in semifinale. L’EA7 si giocherà l’accesso alla finale, sabato alle 18, contro la squadra di Poeta. Decisivi Shields (19 punti) e LeDay (16) e, più in generale, le migliori percentuali da 3 punti per l’Olimpia (14/27, contro il 6/20 di Bologna). Non bastano 20 punti di Diouf per i bianconeri. Per la Segafredo è la seconda sconfitta consecutiva ai quarti di finale. Il trionfo in questa competizione manca agli emiliani dal 2002.
Il quarto di finale più atteso si dimostra subito equilibratissimo. Le squadre si raddoppiano spesso in post basso e quindi si tira soprattutto da lontano. Immediato il botta e risposta in avvio tra Pajola e Shields, anche Cordinier regala un guizzo. L’EA7 però esce alla distanza, trascinata dal suo numero 31 (14 punti al 20’), e da un miglior circolazione palla in fase offensiva, che agevola le percentuali della squadra di Messina. L’Olimpia finisce in crescendo il primo quarto, piazzando un parziale di 9-0 e chiude avanti i primi 10’ (20-18). L’equilibrio si spezza nel secondo periodo, quando i campioni d’Italia scavano il solco con Flaccadori, LeDay e Mannion. L’asse Mirotic-Shields funziona altrettanto bene e Milano raggiunge anche il vantaggio in doppia cifra (29-43). L’ottima difesa lombarda inibisce i movimenti senza palla degli uomini di Ivanovic, che non trovano ritmo e si vedono costretti ad affidarsi alle giocate individuali di capitan Belinelli (10 punti al 20’) e un volenteroso Pajola. Alla pausa lunga, l’EA7 conduce 47-33. Milano tira meglio da 3 (7/16, contro il 3/9 bolognese) e si fa preferire a rimbalzo (18-16 al 20’). Il primo tempo difficile delle V-Nere si evince anche dalla voce palle perse (7), mentre sono appena 3 quelle dell’Olimpia. Indicativo il parziale del secondo quarto: 27-15 in favore di Milano.
Al rientro dal riposo non cambia il copione della gara. Nonostante un timido tentativo di rientro da parte della Segafredo, con Hackett e Polonara, l’Olimpia tiene saldamente in mano la gara, palesando le difficoltà degli uomini di Ivanovic e punendole in attacco, grazie alla sua fluidità offensiva. Shields continua la sua serata di grazia e, insieme al solito LeDay, firma un ulteriore break di 10-2. Alla terza sirena, gli uomini di Messina, hanno le mani sulla partita (71-53). Nel quarto periodo, l’EA7 controlla la vittoria già acquisita.

Germani Brescia - Bertram Tortona 86-79

Virtus Bologna - Olimpia Milano 77-91

martedì 11 febbraio 2025

Final Eight 2025: la preview

INTRODUZIONE

Su il sipario sulla 57° edizione della Coppa Italia maschile di pallacanestro, che si conferma a Torino per la quinta volta (dopo il 2011, 2012, 2023 e 2024) e che, come l'anno scorso, avrà lo stesso svolgimento temporale, ovvero 5 giorni complessivi (da mercoledì 12 a domenica 16 Febbraio) col venerdì di pausa tra quarti e semifinali.

PARTECIPANTI 

Tornano Trapani, dopo ben 29 anni di assenza, e Trieste, che mancava dal 2022, si rivede Tortona dopo l’assenza dello scorso anno
Milano stacca il pass per il 16° anno consecutivo, 8° apparizione di fila per la Virtus Bologna, conferme per Brescia, Reggio Emilia e Trento.

COPERTURA TELEVISIVA

Tutte le partite saranno trasmesse in diretta e IN CHIARO su DMAX (sul NOVE andrà in onda solo la finale), oltre a DAZN e, ovviamente, a Eurosport 1 e 2 e in Live Streaming su Discovery+.

NUMERI E RECORD

La Virtus Bologna è il club che ha disputato (155) e vinto (108) più partite nella storia della Coppa Italia, seguita da Olimpia Milano (104 vittorie su 150 partite) e Vuelle Pesaro (84 vittorie su 137 partite).

Il record di punti realizzato, in una singola partita, alle Final Eight appartiene ad Adrian Banks che, nei quarti di finale dell'edizione 2020, con addosso la maglia di Brindisi, realizzò ben 37 punti contro Sassari.

Per quanto riguarda, invece, assist e rimbalzi, per la prima voce il record appartiene a Marques Green che, nell'edizione 2011, con la Sidigas Avellino, smazzò ben 20 assist contro Milano sempre ai quarti di finale, mentre per quanto riguarda i rimbalzi Bennett Davison, con la Virtus Bologna, nell'edizione 2007, ne catturò 21 in semifinale sempre contro Milano.

L’allenatore con più partecipazioni alle Final Eight è Ettore Messina, che tocca quota 13, seguono Stefano Sacripanti e Piero Bucchi (fermi a quota 11), con Romeo Sacchetti fermo a 9. Ettore Messina che è anche il coach che ha trionfato più volte (ben 9 Coppe Italia in bacheca).

Riccardo Pittis, con ben 7 successi, è il giocatore ad aver vinto più Coppe Italia in carriera, seguito da Denis Marconato Dino Meneghin, entrambi fermatisi a quota 6.

ANALISI DEI QUARTI DI FINALE

Germani Brescia – Bertram Tortona (mercoledì 12 ore 18): la nuova Germani Brescia di Peppe Poeta arriva a questa competizione forte del secondo posto in campionato e con la voglia di dare seguito alle buone indicazioni fatte vedere fin qui. Di contro una Bertram che torna a disputare le Final Eight e che, nonostante l’assenza di Strautins, promette battaglia e voglia di sorprendere.

Virtus Bologna – Olimpia Milano (mercoledì 12 ore 20:45): neanche in una sua sceneggiatura Alfred Hitchcock avrebbe disegnato un delitto così perfetto, con le due indiscusse favorite ad affrontarsi nei quarti di finale. Milano che arriva a questa partita con le sicure assenze di Causeur e Nebo e col dubbio Mirotic (un suo eventuale impiego sarà deciso praticamente a ridosso della gara), dal canto suo la Virtus (che non vince la Coppa Italia dall’ormai lontanissimo 2002) non avrà Clyburn e Zizic e anche Morgan non è al meglio.

Dolomiti Energia Trento – Unahotels Reggio Emilia (giovedì 13 ore 18): non vuole smettere di sognare e volare l’Aquila Trento, che arriva a queste Final Eight da capolista in campionato e con una squadra frizzante e divertente. Non starà a guardare Reggio Emilia, che ha l’esperienza e il talento per provare a sovvertire un pronostico sfavorevole almeno sulla carta.

Trapani Shark – Allianz Trieste (giovedì 13 ore 20:45): sfida inedita tra le due matricole (terribili e ambiziose) di questo campionato, considerando che entrambe arrivano dall’A2. Perso Colbey Ross per un infortunio alla mano, i biancorossi si affidano al talento di Brown e Valentine per affrontare i siculi che, dal canto loro, hanno intenzioni più che bellicose in terra piemontese

TABELLONE

Brescia – Tortona
Virtus Bologna - Milano

Trento – Reggio Emilia
Trapani - Trieste

I ROSTERS DELLE 8 PARTECIPANTI

MILANO

Play: 
Dimitrijevic, Mannion, Bolmaro, Flaccadori
Guardie: A. Brooks, Causeur*, Tonut, Bortolani
Ali: Shields, Mirotic*, Ricci, LeDay
Centri: Nebo*, Gillespie, Diop, Caruso
Allenatore: Ettore Messina

VIRTUS BOLOGNA

Play: Hackett, Pajola, Morgan*
Guardie: Tucker, Belinelli, Cordinier, Holiday, Visconti
Ali: Clyburn*, Shengelia, Akele, Polonara, Grazulis
Centri: Zizic*, Diouf
Allenatore: Dusko Ivanovic

REGGIO EMILIA

Play: 
Winston, Smith, Gallo
Guardie: Barford, M. Vitali, Uglietti
Ali: Cheatham, Grant, Chillo
Centri: Faye, Faried, Gombauld, Fainke
Allenatore: Dimitrios Priftis

TRAPANI

Play: Robinson, S. Gentile, Notae
Guardie: Galloway, Rossato
Ali: Petrucelli, Alibegovic, Eboua, G. Brown, Yeboah, Mollura
Centri: Pleiss, Horton
Allenatore: Jasmin Repesa

TRIESTE

Play: 
Ross*, Ruzzier
Guardie: M. Brown, Valentine, Deangeli
Ali: McDermott, Reyes, Uthoff, J. Brooks, Campogrande
Centri: J. Johnson, Candussi
Allenatore: Jamion Christian

TRENTO

Play: 
Ford, Forray, Ellis 
Guardie: Cale, Pecchia, Hassan
Ali: Lamb, Zukauskas, Badalau, Niang 
Centri: Mawugbe, Bayehe* 
Allenatore: Paolo Galbiati

TORTONA

Play: Kuhse, Baldasso, Denegri
Guardie: Vital, Candi, Strautins*
Ali: Weems, Ghoram, Severini
Centri: Kamagate, Biligha, Zerini
Allenatore: Walter De Raffaele

BRESCIA

Play: Ivanovic, Cournooh, Pollini
Guardie: Della Valle, Dowe
Ali: Burnell, Rivers, Mobio, Ferrero, Tonelli
Centri: Bilan, Ndour*
Allenatore: Giuseppe Poeta

*possibili indisponibili

FORMULA, PALMARES E ARENA DI GIOCO

Formula: La formula attuale delle Final Eight, basata su gare ad eliminazione diretta suddivise in quarti, semifinale e finale, è stata istituita nel 2000. Dal 1990 al 2000 infatti vigeva il criterio delle Final Four: le migliori quattro si sfidavano in semifinali e finali dopo aver superato precedentemente una fase a gironi. Ancora diversa invece era la formula dal 1968, anno in cui venne istituita la Coppa Italia di basket, fino al 1990: tutte le squadre dovevano sfidarsi in gare ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi fino ad arrivare alla finale.

Palmares: Le squadre più titolate sono, ad oggi, Treviso, Milano e la Virtus Bologna con otto coppe a testa. Le tre squadre, regine incontrastate del panorama cestistico italiano dagli anni '80 fino ai '00, sono seguite, a distanza, da Varese, ferma a 4 ed ultima vincitrice del vecchio millennio. A quota 3 coppe troviamo invece Siena, che si è vista revocare i titoli del 2012 e del 2013 (non assegnati), mentre Pesaro, Napoli e Sassari vantano 2 titoli. Infine Brescia, Cremona, Venezia, Torino, Fortitudo Bologna, Verona, Juve Caserta, Avellino e Partenope Napoli, vincitrice quest'ultima della prima edizione del 1968, chiudono la classifica con un solo trofeo a testa. Cantù, Virtus Roma, Brindisi, Reggio Emilia, Trieste, Tortona, Asti e Udine, invece, sono arrivate a giocarsi almeno una finale senza mai però aggiudicarsi il trofeo.

Arena: Si resta al Pala Alpitour (o Pala Olimpico o Pala Isozaki) di Torino, che ospiterà la kermesse per la quinta volta, visto che lo splendido impianto piemontese ha già già ospitato le Final Eight di Coppa Italia nel 2011 e nel 2012, coi trionfi di Siena successivamente revocati, nel 2023, con la prima gioia di Brescia, e 2024, con l'inaspettato trionfo di Napoli.
Costruito tra il 2003 e il 2005 in vista dei Giochi Olimpici invernali del 2006, ha una capienza di 14.350 posti a sedere.
Insieme allo sport (oltre alle Olimpiadi invernali del 2006, ha ospitato anche le Final Six 2018 del campionato maschile di Volley e le finali di Coppa Davis del 2021), l'impianto ha ospitato anche tanti eventi legati allo spettacolo, come lo spettacolo automobilistico Top Gear Live del 2014, Oktagon, l'Eurovision Contest del 2022, musical di successo come Notre Dame de Paris, Romeo e Giulietta e il Cirque du Soleil e svariati concerti legati al circuito "Live Nation", tra i quali U2, Depeche Mode, Muse, Metallica, Red Hot Chili Peppers, Bob Dylan, Green Day, Marylin Manson, Lady Gaga, Shakira, Madonna, Jamiroquai, Rihanna, Peter Gabriel, Ed Sheeran, Brian Adams e Avril Lavigne, oltre ai “nostri” Elisa, Laura Pausini, Luciano Ligabue e Giorgia.
Tornando al basket, impossibile dimenticare come il Pala Alpitour abbia anche ospitato il torneo Pre Olimpico di basket nel 2016, con la nostra Nazionale sconfitta, in finale, dalla Croazia. 

martedì 19 novembre 2024

LBA - 8° turno: Trento implacabile, domenica corsara in 5 campi, solo la Virtus vince a domicilio. Napoli , ancora al palo, esonera coach Milicic.

 

Brooks in azione - Foto Eurosport

Vittoria importante, in chiave salvezza, per Scafati che fa suo l'anticipo del sabato in cui batte Varese, staccandola anche in classifica. Gara equilibrata, con i bosini che si sono lasciati preferire per larghi tratti del match (59-66 al 28') grazie ad uno strepitoso Akobundu-Ehiogu (12 punti e 7 rimbalzi), a tratti tanto spettacolare quanto implacabile, oltre al solito Hands (23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist). Sorokas (18), però, suonava la carica per i campani che, con un parziale di 27-14 nell'ultima frazione, giravano l'inerzia dalla loro parte e conquistavano i 2 punti grazie ai canestri di Pinkins (15 + 7 rimbalzi), Gray (24 + 5 assist) ed Akin.

 

Vittoria e 3° posto per Trapani che inaugura la domenica di vittorie "on the road" infliggendo il 2° stop in fila a Trieste. Gara bellissima, Ross rompe il ghiaccio dall'arco, poi si lascia preferire Trapani che più volte allunga e conquista anche un gap in doppia cifra, trovando il massimo vantaggio con la tripla dell'ex Galloway (20), che fissa il +12 ospite (51-63 al 25'); Varese si scuote e, dopo 35' passati ad inseguire, rimette il naso avanti grazie alle triple di Uthoff (12) e Ruzzier (85-81), ma le triple di JD Notae (14) e 5 punti in fila di Robinson (17), mandano al tappeto i padroni di casa. Da evidenziare le prove di Brown (25 con 7 rimbalzi) per Varese, mentre per i viaggianti 14 punti con 8 rimbalzi per Horton.

 

Non si ferma più la marcia di Trento che si impone a Pistoia e continua a volare, da imbattuta, in questo primo quarto di campionato. Gara equilibratissima, decisa soltanto negli istanti finali del match. Silins trova la tripla che vale la parità a quota 88, Ford riporta avanti gli ospiti dalla lunetta (88-90), poi fa tutto Childs: prima sbaglia il canestro del pareggio, poi stoppa Ellis ed infine perde una palla sanguinosissima a 8'' dal termine che porta ai liberi di Lamb che chiude, di fatto, la partita. Proprio Lamb è il migliore in campo con 27 punti (4/9 da 2, 5/10 da 3 e 4/4 ai liberi), con 5 rimbalzi, 4 assist e 31 complessivo di valutazione; bene anche Ford (21) e Cale (16 con 4/6 da 3). Per Pistoia da rimarcare l'ottima prestazione di Christon da 29 punti con 12/16 da 2, 1/2 dall'arco, con 6 rimbalzi e 9 assist; doppia doppia per Rowan (17+11 rimbalzi), 16 per Silins.

 

Grande affermazione di Brescia che raggiunge Trapani al 3° posto vincendo al PalaFerraris di Casale Monferrato, costringendo Tortona al 3° stop in fila. Anche qui si decide tutto nel finale: Strautins sigla i liberi che valgono l'ultimo vantaggio casalingo (78-77), poi Tortona non segnerà più e sarà fatale il break di 0-8 bresciano siglato dal canestro di Rivers (11) e dai liberi anche di Bilan, Della Valle (14 con 8/10 dalla lunetta) e Burnell (12). Totale ed efficace la prova di Bilan, chiusa con 10 punti ma 13 rimbalzi, 4 assist e ben 6 falli subiti, coadiuvato da un ottimo Ivanovic da 17 punti. Per i padroni di casa non bastano i 17di Kuhse e gli 11 con 3/4 dall'arco di Severini.

 

Seconda affermazione consecutiva per Reggio Emilia che vince al fotofinish a Venezia, in una gara in cui i lagunari hanno faticato tantissimo dall'arco (2/27 e 7,4% complessivo), mentre Reggio ha compensato con qualche tripla in più (7/27) l'imprecisione nel pitturato (13/36). Anche qui si è deciso tutto negli attimi conclusivi del match: Parks (13 punti ma 0/8 dall'arco) impattava sul 59-59 ad 1' dal termine, Winston (10) replicava subito (59-61), Moretti sbagliava la tripla del vantaggio orogranata, palla reggiana nelle mani ancora di Winston che prima falliva il suo tiro, poi catturava il suo stesso rimbalzo, subendo fallo da Wiltjer. L'ex Wizards tremava dalla lunetta (1/2), ma Venezia non riusciva a replicare, mancando così il successo che relega i lagunari nella parte destra della classifica, a quota 6  punti. 

 

Ottava sconfitta consecutiva per Napoli, sconfitta tra le mura amiche da Treviso, che costa il posto a coach Milicic. Inizio equilibrato, poi i partenopei, dopo esser stati anche a -8 (45-53), si rimettono in carreggiata in chiusura di 3° periodo sull'asse Pangos-Bentil ma non riescono a girar completamente l'inerzia del match a loro favore. Con un break di 2-15 nei primi 6' dell'ultima frazione, infatti, Treviso prende il largo e non lascia diritto di replica ai padroni di casa e trova il massimo vantaggio al 39' (62-82) con i liberi di Torresani, autore di una buonissima prova da 7 punti col 100% al tiro, conditi da 3 assist e 3 recuperi. Season high per Bowman (26 punti con 6/8 da 3 e 5 assist), 20 punti (4/7 dalla lunga distanza) con 5 rimbalzi, 3 assist e 6 falli subiti per Olisevicius. A Napoli non bastano i 15 di Woldetensae ed i 14 di Bentil.

 

Continua l'inseguimento alla vetta la Virtus Bologna che supera una Sassari mai doma, che forse non ha ancora raccolto quanto effettivamente meritato in questo avvio di stagione. La Virtus, dopo un avvio non proprio semplicissimo, ribalta l'inerzia del match al rientro dall'intervallo lungo, piazzando un break di 37-23 che mette la gara in discesa per i felsinei; Pajola (9 punti e 6 assist, con il 100% dai 6,75m) e soci danno l'impressione di gestire, Sassari prova ad approfittarne con Bibbins e Bendzius (17) e si riporta fino al -5 (83-78), ma Polonara (10) e Shengelia (19) mandano i titoli di coda al match. Buona prova anche per Belinelli (14) da un lato, Halilovic (19 + 7 rimbalzi), Veronesi (15) e l'ex Cappelletti (12 con 4 assist) dall'altro.


Quarto stop in fila per Cremona che perde in casa contro Milano e rimane al penultimo posto in classifica con 2 punti. Gara folle al PalaRadi, dove Milano veste i panni della Penelope che di giorno tesseva e di notte disfaceva la sua tela. Prima parte di gara perfetta dei meneghini che, trascinati da un indemoniato Brooks (31 punti con 5/5 da 2 e 7/10 da 3, con 6 rimbalzi e neanche un tiro libero tentato - 34 di valutazione) arrivano fino al +18 (36-54); Cremona non si arrende e getta il cuore oltre l'ostacolo, dà il via ad una sontuosa rimonta culminata con il +1 siglato da Federico Zampini (74-73 al 34') che manda in visibilio il pubblico cremonese. Alla lunga, però, il talento milanese vien fuori e Cremona paga lo scotto della rimonta, punita dai canestri di Mannion (10 e 6 assist) e ancora Brooks che mandano i titoli di coda al match. Ai padroni di casa non bastano i 21 con 8 rimbalzi di Owens, la doppia doppia da 15 punti ed 11 assist di Davis, i 14 di Nikolic ed i 12 di Willis. Milano, oltre al già citato Brooks, manda in doppia cifra anche Mirotic (17), Leday e Ricci, con quest'ultimo che fa registrare anche 9 rimbalzi.


Scafati - Varese: 94-85 (Gray 24 - Hands 23)

Trieste - Trapani: 93-98 (Brown 25 - Galloway 20)

Pistoia - Trento: 88-92 (Christon 29 - Lamb 27)

Tortona - Brescia: 78-85 (Kuhse 17 – Ivanovic 17)

Venezia - Reggio Emilia: 59-62 (McGruder 14 - Barford 13)

Napoli - Treviso: 69-84 (Woldetensae 15 - Bowman 26)

V. Bologna - Sassari: 95-85 (Shengelia 19 - Halilovic 19)

Cremona - Milano: 83-95 (Owens 21 – Brooks 31)

 

CLASSIFICA: Trento 16; V. Bologna 14; Trapani, Milano, Brescia 12; R. Emilia, Treviso 10; Tortona 8; Treviso, Venezia, Pistoia, Scafati 6; Sassari, Varese 4; Cremona 2; Napoli 0.