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lunedì 23 settembre 2024

Supercoppa 2024: Milano alza al cielo il trofeo!

Se il buongiorno si vede dal mattino, la rivalità tra Olimpia e Virtus promette scintille per tutta la stagione. Al termine di una battaglia senza quartiere, Milano con una gran rimonta batte Bologna e vince la quinta Supercoppa della sua storia. Finisce 98-96 dopo un overtime che sembrava avesse preso la direzione virtussina con il +5 di Polonara e palla in mano, ma il parziale di 10-0 della squadra di Messina ha in seguito stroncato i sogni di Belinelli e compagni. 

Bologna esce meglio dai blocchi, con Hackett e Pajola in staffetta per soffocare prima Dimitrijevic (solita faccia tosta, ma in avvio non la mette mai) e poi Bolmaro, mentre Zizic giganteggia anche in difesa negando i decolli a Nebo. Due triple di Clyburn obbligano Messina al primo timeout sul 7-15. Neanche la versione 'small-ball', con Shields da 3, scuote l'Olimpia su cui piovono triple (anche Pajola) mentre dall'altra parte non entra nulla tranne che a Nebo, micidiale con le sue conclusioni anomale dalla media. Banchi richiama i senatori ma trova punti anche da Morgan che attacca il ferro come nessuno in rosso riesce a fare, ostinandosi dal perimetro con un pericoloso 1 su 7. 

Si riparte sul 17-26, con Milano che in 10' concede all'avversario più punti che nel primo tempo di sabato contro Venezia (24) e che vive di iniziative individuali, regalando una tripla a Tucker e poi il pallone sulla rimessa fino al -13 (19-32). Bologna resta un rebus insolubile, perché la palla gira a meraviglia e la mano rovente da fuori obbliga Nebo e compagni a uscire su tutti, lasciando sguarnita l'area. Shields prova a scuotersi con una bomba e un gioco da 3 punti, ma Milano resta troppo fragile in difesa. La Virtus è una sinfonia dentro e fuori, si accende anche Belinelli e nell'azione seguente Zizic va al ferro. Si va all'intervallo con Bologna avanti di 11 (36-47) grazie a un jumper sulla sirena di Shengelia. Il georgiano nelle ultime finali scudetto decise quasi da solo gara 2, prima che Melli lo silenziasse per il resto della serie. Ora però mancano sia Nic sia Hines. E si sente…

Si riparte dopo un primo tempo in cui Bologna (12 assist contro 8) ha tirato col 67% da 2 e il 44% da 3, contro il 61% e un imbarazzante 14% (2 su 14) da fuori di Milano. Mirotic si stappa con due liberi, poi piazza la tripla del -6 (44-50) e conclude un rarissimo contropiede per il -5 che riapre la gara. La Virtus si innervosisce (tecnico a Belinelli) e va presto in bonus, con l'Olimpia che dalla lunetta è una sentenza, con un 16 su 16 che porta al clamoroso pareggio sul 53, con Mirotic che in un amen diventa il miglior marcatore dei suoi a quota 12, tutti nel quarto. Alza il volume anche Nebo, che con un rimbalzo offensivo e una rubata a campo aperto firma il vantaggio Olimpia al 26': 57-55. Banchi chiede energia a Morgan e Diouf, Pajola resta in campo malgrado i 4 falli e riporta avanti i suoi sul 58-61. Polonara e Tucker allungano con due triple in un secondo quintetto che ha voglia di sporcarsi le mani.

La volata finale inizia all'insegna del nervosismo, con tre falli in un minuto e punteggio sbloccato da un assolo di Shields e poi da una tripla di Dimitrijevic per il 69 pari. Su un rimbalzo offensivo si fa male alla mano sinistra Clyburn che corre negli spogliatoi. Shields e Mirotic sporcano la tela con un tecnico ciascuno (quarto fallo per l'americano), Polonara e Shengelia accendono l'Unipol Arena, ma un triplo possesso milanese - bravo Nebo - regala a Dimitijevic la bomba del nuovo pareggio. Tornano in campo le bocche da fuoco di Messina e sull'assist di Shields Mirotic piazza la bomba dell'82-79 a 1'30" dalla fine. Morgan e il solito Polonara piazzano il controsorpasso ma Clyburn fallisce il libero del +3, con Nebo che schiaccia la palla del supplementare. 

Polonara ha la mano caldissima, tocca quota 18 con la tripla che vale il +5 (88-93) a meno di tre minuti dalla fine. Dopo un errore da entrambe le parti, Leday mette la tripla del -2 (91-93), quindi i liberi del pareggio (93-93). Shengelia esagera da fuori e sbaglia, dall'altra parte Bolmaro piazza la tripla del 96-93 complice una dormita difensiva bolognese e, dopo l'ennesimo sbaglio virtussino, subisce fallo. L'argentino va in lunetta e a -20" dalla sirena segna il 2/2 della staffa: 98-93, Clyburn fa una sciocchezza (palla persa) e una cosa buona (tripla segnata), ma il 98-96 a tre secondi dal termine non consente ribaltoni. Shields va in lunetta a un secondo dal termine, sbaglia il primo, sbaglia il secondo per non far partire il cronometro: resta il 98-96 finale. E Milano può gioire.  

domenica 22 settembre 2024

Supercoppa 2024: una Virtus spietata batte Napoli e agguanta la finale!

Napoli inizia bene mettendo in mostra una circolazione palla efficace, che mette in ritmo i tiratori. Buono l’impatto di Woldetensae e del talentuoso Manning Jr per i partenopei. Le V-Nere trovano ritmo con il passare dei minuti e ribaltano l’inerzia della gara, grazie ai movimenti della coppia Shengelia-Clyburn (18 punti in due all’intervallo), e all’ottimo ingresso dalla panchina dei suoi veterani Hackett (10 punti in 20’) e Belinelli. Bologna scava il solco già dalla fine del primo periodo e flirta con il + 20 per tutto il secondo quarto, per poi toccarlo a poco meno di 2’ dall’intervallo lungo (30-50). La squadra di Banchi continua a distribuire ottimamente le responsabilità offensive, mentre gli uomini di Milicic non riescono a ritrovare la coralità, vista in avvio di gara in attacco. Al 20’ la Segafredo è in pieno controllo e conduce 52-34.

La Ge.Vi., in avvio di ripresa, piazza un clamoroso parziale di 29-9 e completa un’incredibile rimonta. La palla ricomincia a girare con continuità, la difesa si allunga e ritrova vigore e soprattutto si accende Zach Copeland. E’ l’ex Milano, Kevin Pangos, a siglare il canestro del sorpasso (63-61 al 26’). Dopo un terzo quarto dominato dai detentori della Coppa Italia (36-18 il parziale) il match si gioca possesso dopo possesso. All’inizio dell’ultimo periodo la Virtus ritrova lucidità e ritmo e realizza un break di 12-2, propiziato dal duo azzurro Hackett-Polonara. Nel finale di gara è Shengelia a prendersi sulle spalle i compagni e la partita torna saldamente nelle mani di Bologna. Non bastano ai campani le penetrazioni del suo volenteroso numero 4.

sabato 21 settembre 2024

Supercoppa 2024: Mirotic e difesa. Milano in finale!

Difesa già solida, Mirotic chirurgico e Dimitrijević provvidenziale nel quarto periodo. Milano non tradisce le aspettative, doma l’Umana Reyer Venezia e vola in finale di Supercoppa. Affronterà domani (domenica 22 settembre) alle 18 all’Unipol Arena di Casalecchio la vincente tra Napoli e Segafredo Bologna, con l’obiettivo di interrompere il dominio virtussino che alza il trofeo da tre edizioni. 

Fino al quarto periodo è un assolo dell’Olimpia, che vince 73-62 trascinata dai 14 punti di Dimitrijević e i 13 di Mirotic mentre Nebo va vicino alla doppia doppia con 8 punti e 8 rimbalzi. Per Venezia, in grado di reagire solo nel finale, una brutta serata al tiro con 11 liberi sbagliati. L’Ea7 prende subito il comando (11-2) e per tutto il primo tempo dimostra di poter scavare un solco ogni volta che accelera. Accade pure a pochi minuti dall’intervallo, quando Venezia torna sul -3 e subito viene ricacciata indietro con un break di 12-0 (da 23-20 a 35-20) che vale il +15, aperto da 5 punti in sequenza di Mirotic. La nuova Milano (Messina lascia fuori tre acquisti estivi: Causeur, McCormack e Armoni Brooks) ha la stessa solidità difensiva e concede alla Reyer 12 punti in ciascuno dei primi due quarti, chiudendo al 20’ sul 39-24. Certo, i lagunari ci mettono del loro tirando 0/12 da tre e col 36% da due nella prima metà. Numeri che non le permettono di sfruttare i tanti rimbalzi offensivi concessi, ben 14. In controllo Venezia continua a faticare nella costruzione e a tirare male, mentre in difesa deve fare i conti con un Mirotic che punge con la consueta eleganza fino al +21 (48-27) dopo 23 minuti di gioco. Aiutato dal play ex Unics Kazan, Nenad Dimitrijević, che sembra già in sintonia con Ettore Messina. 

In casa Umana solo Ennis (8 punti alla fine), arrivato da Napoli, sembra non arrendersi in un terzo periodo mai in bilico. Tutto farebbe pensare a un finale senza storia, invece la Reyer torna in campo nel quarto periodo piazzando un break di 13-0 con Tessitori (12 punti finali) in testa, capace di dimezzare lo svantaggio fino al -8. Un’emorragia da brivido per Milano finché Dimitrijević che seda la rivolta. E così, se l’Ea7 torna in finale di Supercoppa dopo 3 anni, la Reyer avrà una settimana per presentarsi al meglio in campionato dopo una pre-season con diversi infortuni.