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martedì 20 febbraio 2024

Final Eight 2024: il Pagellone della Manifestazione

GE.VI. NAPOLI voto 10: Forlì, Pala Galassi, 19 Febbraio 2006. Sono passati 18 (lunghissimi) anni da quell'ultima volta che il Basket Napoli ha alzato al cielo un trofeo. Nel mezzo due fallimenti, la discesa in Serie B, fino alla rinascita, il ritorno in massima serie, due salvezze sofferte, il tutto culminato nella notte di Torino. Programmazione, lungimiranza, entusiasmo, un presidente che ci ha visto lungo, un ottimo staff tecnico e una gran bella squadra, perchè se batti Brescia (campione uscente e attuale capolista in campionato), Reggio Emilia (in rimonta e spalle al muro) e la fuoriserie Milano non sei una semplice sorpresa, ma una conferma. VEDI NAPOLI E POI...VINCI.

MICHAL SOKOLOWSKI voto 9: tornato in Italia dopo una breve parentesi turca e fortemente voluto dal suo mentore Milicic (suo allenatore anche nella Nazionale Polacca), il ragazzone di Varsavia ha risposto presente, disputando una Coppa Italia da assoluto protagonista pur non stando al top della forma fisica visti un paio di acciacchi. 13.3 punti, 7.3 rimbalzi e 3.3 assist di media nelle tre gare disputate, a cui va aggiunta una difesa di assoluto livello su tutti gli spauracchi avversari, domandare, per informazione, a Langston Galloway, tenuto a soli 7 punti e 3/19 al tiro in semifinale. Il tutto porta a tre sole semplici lettere. MVP.

IGOR MILICIC voto 8: carriera da giocatore onesta, a 38 anni decide che è già il momento di mettersi ad allenare, nell'ormai Polonia di adozione. 4 scudetti e 2 Coppe Nazionali vinte tra Wloklawek e Ostrow gli valgono la chiamata in Nazionale, ed è li che si fa conoscere al panorama cestistico internazionale, perchè i baltici, ad Eurobasket 2022, arrivano fino in semifinale dopo aver eliminato la Slovenia di Doncic ai quarti di finale. Federico Grassi lo sceglie per iniziare questa stagione a Napoli, lui deve semplicemente salvarsi, ma sa bene che la squadra che ha tra le mani vale molto di più. E infatti la conduce, al momento, al 6° posto in campionato e alla vittoria della Coppa Italia, l'impronta è difesa forte, da dove nasce tutto, e un attacco che non per forza si affida a schemi e playbook, dove però ci si passa la palla che è un piacere, spesso anche con alley oop e schiacciate da "high lights". CONDOTTIERO.

ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE voto 7: finalmente ce l'abbiamo fatta, un'intera manifestazione trasmessa in diretta e in chiaro, e i risultati sono stati ottimi.
4.4% di share complessivo nelle 7 partite giocate e trasmesse (ricordiamo su DMAX e NOVE, oltre che su Eurosport 1 e 2 e sulla piattaforma Discovery+), con la finalissima tra Milano e Napoli che è stata vista da 327.000 spettatori, per uno share totale del 2.2%, il doppio rispetto alla finale dell'anno scorso.
Ottima anche la risposta di pubblico alla Inalpi Arena: 40.059 spettatori hanno affollato gli spalti dell'impianto piemontese, media di oltre 10.000 spettatori al giorno e oltre 5.700 spettatori a partita. Senza dimenticare le tante iniziative come clinic per allenatori e arbitri, programmi per le scuole e tanto divertimento dentro e fuori dal campo. Insomma una festa durata 4 giorni che ha coinvolto tutti.
La strada sembra essere stata tracciata, speriamo di poter continuare così. GOOD JOB.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA voto 6: tornava a disputare la Coppa Italia dopo 3 anni di assenza e, al primo colpo, si prende lo scalpo di lusso della Virtus Bologna. In semifinale le tocca Napoli, sembra avere la finale in mano sul +12 a poco meno di 3 minuti dalla sirena finale, poi qualcosa va storto, si spegne la luce, Napoli rimonta e trionfa all'over time, frantumando i sogni dei ragazzi di Priftis, che avevano assaporato la possibilità di disputare l'atto finale. Ma il seme è piantato (va anche detto che il roster emiliano era privo dell'ultimo arrivato Tarik Black), dopo due stagioni anonime la Pallacanestro Reggiana sembra essere tornata al punto che le compete, e ci vuole restare. RICOMINCIO DA QUI.

ESTRA PISTOIA/AQUILA BASKET TRENTO voto 5: Pistoia ritorna a giocare in Coppa Italia dopo ben 8 anni di assenza, da neopromossa e assoluta "Cinderella" della kermesse. Indubbiamente lo scontro, ai quarti di finale, non era dei più facili, contro un underdog come la Reyer Venezia, ma i ragazzi di Nicola Brienza ci sono sembrati troppo arrendevoli fin dalla palla a due, lasciando il fianco all'onda anomala lagunare, che li ha travolti ed eliminati senza pietà. Ed è un peccato considerando quanto fatto vedere, fin qui, in campionato, da una squadra sbarazzina e sfrontata, che non ha avuto mai timore di nessuno, guadagnandosi, appunto, un posto tra le magnifiche 8 di Torino. Per quanto riguarda Trento, ormai un abitueè delle Final Eight (3° partecipazione consecutiva), non ci aspettavamo certo che riuscisse ad eliminare una fuoriserie come Milano, ma quanto meno giocarsela senza lasciare il fianco ad una vittoria agevole dei meneghini, sempre nel rispetto del gioco, sarebbe cosa buona e giusta, perchè, più che a un quarto di finale, ci è sembrato di assistere ad un'amichevole, quelle Uisp però, in attesa di andare a cena appena terminato. SVUOTATI.

REYER VENEZIA voto 4: dopo aver passeggiato contro Pistoia crolla, nettamente, in semifinale contro Milano, fermando la sua corsa in semifinale. Sia chiaro, perdere contro una squadra contro Milano, in una partita "secca", ci può stare serenamente, ma è come si perde che lascia di stucco, perchè giocare una semifinale di Coppa Italia con l'atteggiamento di una domenica pomeriggio al campetto non è accettabile, anche se affronti i più forti del mondo. E finisce che ne prendi 23 senza colpo ferire, incassandone 100 e stando sotto anche di 30. PONDS DOWN.

GERMANI BRESCIA voto 3: le "rondinelle" confermano il pericoloso trend attuato dall'Olimpia Milano l'anno scorso, ovvero che il campione in carica viene eliminato ai quarti di finale.
La Germani Brescia conferma questa regola, da campione in carica e da prima in classifica in campionato riesce a farsi eliminare al primo turno da una Ge.Vi. Napoli che poi andrà a vincere la Coppa Italia, guarda caso stessa sorte che toccò ai ragazzi di Alessandro Magro nell'edizione 2023, da 8° in classifica tre "upset" e Coppa Italia vinta. Sicuramente una serata storta può capitare (ovvio che se capita in una gara ad eliminazione diretta sono dolori), ma la squadra ci è sembrata un pò morbida, quasi deconcentrata, soprattutto in alcuni giocatori chiave come Bilan, Massinburg e Della Valle. SOFT.

ETTORE MESSINA voto 2: “Non abbiamo scelto il giorno migliore per fare passi indietro a livello di gioco dopo le due belle partite contro Trento e Venezia. In attacco abbiamo palleggiato e passato in maniera preoccupanteabbiamo sofferto la loro intensità difensiva e la loro pressione sulle guardieAbbiamo difeso con eccessiva morbidezza. Complimenti a Napoli, che ha giocato tre partite di altissimo livello. Avremmo meritato noi se avessimo giocato anche oggi come fatto nelle prime due gare. Ci è mancata l'umiltà? Non lo so. Non so se ci sia una correlazione tra il palleggiare la palla tantissimo e passarla poco e male con l'umiltà. Sicuramente ci siamo innervositi all'inizio quando Napoli ha imposto il suo ritmo. Se riuscissimo ad avere chiaro il perché di questo nervosismo sarebbe interessante. Parliamo di una squadra di giocatori molto espertiPurtroppo oggi abbiamo fallito. Proprio quando sembrava che avessimo sistemato le cose. Ed è il leitmotiv di questa stagioneQuesto è un passo indietro che brucia tantissimoPerché è un titolo perso. E perché arriva da due partite molto buone”. Parole e (poca) musica di Ettore Messina, il problema è che questi passi indietro stanno sistematicamente avvenendo non solo in questa stagione, ma da quando, l'11 Giugno 2019, è stato nominato head coach dell'Olimpia, perchè 2 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana in 4 anni e mezzo, in relazione agli investimenti sostenuti, iniziano ad essere pochini, senza parlare dell'Eurolega, con una sola qualificazione ai Play Off nello stesso lasso di tempo. Iniziamo a pensare che stia seriamente arrivando il tempo di ragionare e valutare l'idea di fermarsi, se non si riesce più ad imprimere la propria impronta, con tutto il rispetto di un passato che non si dimentica, ma che non tornerà più. VIALE DEL TRAMONTO.

OLIMPIA MILANO voto 1: favorita al pari della Virtus Bologna nonostante la qualificazione alla kermesse come 4° classificata, non riesce a far dimenticare la bruciante eliminazione al primo turno della scorsa edizione, oltre ad un andamento, in questa stagione, non proprio esaltante (3° posto in campionato e 12° posto in Eurolega, oltre alla sconfitta in semifinale di Supercoppa Italiana), in relazione al budget iniziale, e successivo, per costruire e rattoppare la squadra. Dopo due passeggiate di salute contro Trento e Venezia ecco l'atto finale contro la sorprendente Napoli, una partita che i lombardi non sono mai riusciti ad indirizzare, riuscendo a tenere in vita una Ge.Vi. incerottata e con una rotazione già di base più corta. Ma eccoli li, i soliti difetti, i soliti errori, i soliti passi indietro di una squadra che sembra non riuscire mai a trovare un minimo di continuità per centrare l'obiettivo, perchè, con Brescia e Virtus Bologna eliminate subito, la strada verso il trofeo era davvero spianata. FAILED.

VIRTUS BOLOGNA voto 0: un tabù lungo 22 anni sta diventando un'autentica maledizione, visto che la Coppa Italia manca, nella bacheca delle "V Nere", dall'ormai lontanissimo 2002, e sta iniziando a diventare un vero e proprio tarlo nella testa di tutti i virtussini. Il fallimento a Torino è stato davvero fragoroso e rumoroso, se pensiamo a quello che i ragazzi di Banchi stanno facendo in stagione (4° posto in Eurolega e 2° posto in campionato, oltre alla vittoria della Supercoppa Italiana), e l'approccio nel match inaugurale contro Reggio Emilia ci è sembrato di una squadra presuntuosa, superficiale e poco umile, quasi fosse già certa di avere in mano la vittoria, ma che ha dilapidato il minimo vantaggio iniziale con tante palle perse e soluzioni offensive davvero imbarazzanti per una squadra di quel livello. Scarsa voglia di sacrificio e abnegazione, quasi che questa manifestazione fosse più un fastidio che un trofeo da provare a riportare a casa dopo tutti questi anni. AMARSI ANCORA...MA A CHE PREZZO?





domenica 18 febbraio 2024

Final Eight 2024: l'impresa è compiuta! Napoli vince la Coppa Italia!

Impresa della Gevi Napoli che batte l’Ea7 Milano nella finale di Coppa Italia e a Torino torna ad alzare un trofeo che le mancava da 18 anni. Finisce 77-72 dopo una gara avvincente e in bilico fino agli ultimi possessi, chiusa da una tripla di Pullen (14 punti) dopo il sorpasso in volata di Milano. Prova epica della squadra di coach Milicic che mette un enorme carico di energia in avvio e resiste nonostante le rotazioni più corte e i problemi fisici di Owens e Sokolowski. Oltre a Pullen, è decisivo Ennis sia in difesa che in attacco, dove chiude con 21 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Coach Ettore Messina trova poco dai suoi esterni, come Shields che dopo la semifinale record chiude con 10 punti, di cui 6 segnati all'ultimo, e 4 palle perse. Venti punti e 8 rimbalzi per Nicolò Melli, che a lungo tiene in partita i suoi. Un epilogo che certifica la crescita di Napoli anche nel basket.

Stavolta Zubcic non si lascia attendere e si accende subito con due triple. Napoli corre e tira molto bene (11 punti in 10’ di Ennis), il che è utile per superare anche le difese migliori di Milano. Si spiega così il 24-19 del primo quarto, con l’Olimpia che fatica in regia e non trova niente da Shields su cui fa buona guardia Sokolowski. Così a limitare i danni ci pensano Hines e Mirotic. Più volte Napoli tocca il +7, riuscendo a difendere il divario anche all’intervallo (36-43) difendendo bene, a volte confondendo l’Ea7 con una “finta” zona, mettendo grande energia e cercando di fare subito male nei primi secondi dell’azione. Messina prova a intasare l’area con due lunghi. E ci riesce, tant’è che l’Olimpia piazza un break di 7-0 che la riporta a -2 (26-28). Poco dopo, però, entra in bonus ed è costretta a rinunciare a Melli, gravato da tre falli. Milicic si gode invece la continuità di Ennis e le fiammate del sesto uomo Pullen, che quando entra porta sempre la scossa giusta in un primo tempo in cui si tira poco da tre.

La Gevi annusa l’aria dell’impresa e parte alla grande pure nel terzo quarto con un break di 5-0 sigillato da una tripla di Zubcic che vale il +12 (36-48). Nella crisi l’Olimpia trova Melli, piazza 8 punti e riapre tutto, mentre le percentuali di Napoli dall’arco iniziano a calare anche nei tiri aperti. Milano, poi, ha il merito di togliere seconde opportunità lavorando a rimbalzo. Il bonus permette però ai campani di riprendere 9 punti di vantaggio (49-58) dalla lunetta proprio quando iniziano ad essere stremati, mentre l’Olimpia non riesce proprio a segnare con gli esterni. L’ultimo quarto è battaglia pura visto che Mirotic e Melli scrivono -3 (59-62) a 6 minuti dalla fine. Shields si sblocca dal campo al 12esimo tentativo, ma lo fa nel momento più importante con due triple che valgono addirittura il sorpasso (71-70) nell’ultimo minuto. Fino alla tripla decisiva di Pullen. 

Final Eight 2024 - semifinali: Milano sul velluto, cuore Napoli, Reggio cade all'overtime.


 

Milano - Venezia: 100-77 (31-20; 60-37; 74-58)

Tutto facile per Milano che si aggiudica la prima semifinale al cospetto di una Venezia che non riesce a tenere i ritmi meneghini ed esce troppo prematuramente dal match. Dopo un ottimo avvio lagunare marcato da Tessitori (2-6), Milano prende le misure agli avversari, mette il naso avanti con l'unico canestro del match di Melli e scappa via con le triple di Tonut e Napier in chiusura di prima frazione; Venezia non reagisce e trova i primi punti del 2° periodo solo dalla lunetta dopo oltre 3', l'Olimpia continua incessantemente a crivellare dall'arco la retina avversaria, ma Shields si mette in proprio ed inizia il suo personalissimo show da 28 punti (4/5 da 2, 6/12 da 3), 2 rimbalzi e 5 assist per un complessivo 31 di valutazione. Venezia ha un sussulto in avvio di 3° periodo con un break di 0-9 sull'asse Simms - Spissu (60-46), ma Milano non si lascia intimidire e porterà a casa, abbastanza in scioltezza, il pass per la finale.

MILANO: Bortolani, Tonut 8, Melli 2, Napier 17, Ricci 2, Flaccadori 13, Hall 7, Caruso 2,  Shields 28, Mirotic 8, Hines 2, Voigtmann 11. All. MESSINA

ASSIST: Napier 6; RIMBALZI: Melli 9; VALUTAZIONE: Shields 31


VENEZIA: Spissu 14, Heidegger 9, Casarin, De Nicolao, O'Connell ne, JAnelidze ne, Kabengele 18, Brooks, Simms 10, Wiltjer 6, Tucker 15, Tessitori 5. All. SPAHIJA.

ASSIST: Spissu, De Nicolao 4; RIMBALZI: Spissu, Simms, Kabenegele 6; VALUTAZIONE: Spissu 21.


Reggio Emilia - Napoli: 78-87 dts (24-14; 41-39; 58-53; 73-73)

La magia delle Final Eight avvolge Napoli che, 18 anni dopo, torna a conquistare una finale di Coppa Italia al cospetto di una Reggio Emilia che, per assurdo, non va mai sotto nel punteggio nell'arco dei 40', ma soccombe soltanto all'overtime. E' un continuo inseguimento quello di Napoli, che trova i primi punti del match dalla lunetta dopo quasi 4' di gioco, mentre Reggio, dopo un avvio frenetico e poco concreto, trova  continuità con Atkins e Smith, portandosi sul +10 in chiusura di prima frazione. Napoli prova a reagire con Owens e Pullen, i reggiani rispondono Brown ed Owens, ma sono 4 punti in fila di Sokolowski, tra 2° e 3° periodo, a sancire la parità a quota 41. Come detto in precedenza, Napoli non riesce mai a mettere il muso avanti, Reggio prova più volte a scappar via con tutti i suoi interpreti, non dando riferimenti alla difesa partenopea. Lever si iscrive al match e tiene a galla i suoi, Vitali risponde con la stessa moneta, Napoli si aggrappa ad Ennis ma, sul più bello, scivola sul -12 con la tripla di un ottimo Matteo Chillo (69-57). Reggio sembra aver le mani saldamente sul match ma deve fare i conti con i problemi di falli di Chillo prima e Faye poi, che devono lasciare anzitempo la contesa; Ennis illumina i suoi e li porta a -1 a 90'' dal termine (71-70), Weber mette un possesso pieno tra le due squadre, ma la tripla di Sokolowski vale la parità e l'overtime per Napoli. Il supplementare è terra di conquista per Reggio che non ne ha più, Pullen mette la parola fine al match e Napoli può festeggiare la conquista della finale.

R. EMILIA: Weber 6, Cipolla ne, Galloway 7, Faye 8, Smith 11, Uglietti, Atkins 15, Vitali 13, Grant 3, Chillo 15. All. PRIFTIS.

ASSIST: Weber, Galloway 4; RIMBALZI: Weber, Vitali 8; VALUTAZIONE: Atkins 16.


NAPOLI: Pullen 21, Zubcic 8, Ennis 18, De Nicolao, Sinagra ne, Owens 6, Brown 16, Sokolowski 15, Lever 3, Bamba ne, Biar, Ebeling ne. All. MILICIC.

ASSIST: Ennis 6; RIMBALZI: Ennis 13; VALUTAZIONE: Ennis 23.



FINALE:

MILANO - NAPOLI: domenica 18/02, ore 17:45 (DAZN - Eurosport 2 - DMAX - Nove)


giovedì 15 febbraio 2024

Final Eight 2024, quarti di finale: è la serata delle sorprese, Napoli e Reggio in semifinale, eliminate Brescia e Bologna!


 

La magia della Coppa Italia, ancora una volta, ci regala sorprese ed emozioni. Dopo un mercoledì sostanzialmente tranquillo e dai pronostici rispettati, questa seconda serata torinese conferma quella che, oramai, è una consuetudine per questa kermesse, ovvero che ci sarà almeno una underdog domenica in finale. Napoli e Reggio Emilia, rispettivamente teste di serie numero 6 e 7 della competizione, si sfideranno sabato sera in semifinale e, di conseguenza, una delle due sarà protagonista domenica sera e contenderà il titolo ad una tra Milano e Venezia. 

Virtus Bologna - Reggio Emilia: 72-81 (20-15; 37-34; 54-53)

E' la serata delle sorprese, dicevamo. E Reggio Emilia si prende la scena con la più piacevole delle sorprese, con quel "Momo" Faye che fa saltare la resistenza felsinea con una prova monstre da 16 punti, 6 rimbalzi, il 100% al tiro e 18 di valutazione. Eppure la Virtus iniziava con i giri giusti, conquistando in più occasioni la doppia cifra di vantaggio: succedeva al 7', quando Belinelli infilava la tripla del 17-7, con tanto di replica al 16, quando le triple di Lundberg e Shengelia fissavano il punteggio sul 37-26. Weber scuoteva i suoi, Reggio si riportava in partita con un break di 8-0 a ridosso dell'intervallo, Galloway cavalcava il buon momento dei suoi (44-44 al 25'), ma ai reggiani mancava sempre il guizzo decisivo. Uglietti e Faye regalavano il primo vantaggio a Reggio (55-61), Mickey e Polonara provavano a farsi sentire nel pitturato (65-64), ma le triple di Galloway, ed i canestri di Vitali e Weber facevano saltare il banco Virtus, regalando il successo ai reggiani.

V. BOLOGNA: Lundberg 9, Belinelli 14, Pajola 6, Dobric, Mascolo, Shengelia 20, Hackett, Mickey 10, Polonara 6, Dunston 5, Abass, Cordinier 2. All. BANCHI.

ASSIST: Pajola 4; RIMBALZI: Shengelia 10; VALUTAZIONE: Shengelia 28.


R. EMILIA: Weber 10, Cipolle ne, Galloway 20, Faye 16, Smith 9, Uglietti 8, Atkins 4, Vitali 9, Grant 5, Chillo. All. PRIFTIS.

ASSIST: Weber 6; RIMBALZI: Faye 6; VALUTAZIONE: Galloway 27.


Brescia - Napoli: 74-80 (11-19; 30-34; 46-61)

La magia delle Final Eight continua il suo corso anche nella seconda sfida del giovedì, in cui Napoli, dopo 18 anni, conquista la vittoria in una partita di Coppa Italia; l'ultima volta, nel 2004, valse addirittura il trofeo contro Roma, nella finale dell'edizione 2006. Napoli conduce sin dalla palla a due, alternando, però, momenti autorevoli ad altri di sofferenza. Sokolowski ed Ennis protagonisti in avvio (0-7), Petrucelli scuoteva i suoi, ma i partenopei tenevano a debita distanza gli avversari toccando il +12 con Sokolowski (14-26 al 14'); Christon e Gabriel sono protagonisti nel break di 10-0 che rimetteva in scia la Leonessa (24-26 al 16'), ma è in chiusura di 3° periodo che un super Pullen colpiva ripetutamente dall'arco e, coadiuvato da Ennis, portava i campani al massimo vantaggio sul 43-59. Napoli si rilassava, forse troppo, Bilan e Massinburg portavano in partita i lombardi (61-68 al 34'), Brown e Pullen rimettevano 10 lunghezze tra le due squadre (64-74), ma Napoli aveva il demerito di non chiuderla e sciupare qualche libero di troppo; ne approfittavano Bunell e Cobbins (74-78 a 34'' dal termine), Petrucelli guidava il contropiede che poteva far vacillare le certezze avversarie, ma Brown sorprendeva il suo dirimpettaio scippandogli il pallone consegnando, di fatto, la vittoria ai suoi.

BRESCIA: Christon 11, Gabriel 19, Bilan 4, Burnell 10, Massinburg 7, Tanfoglio ne, Della Valle 12, Petrucelli 8, Cobbins 3, Cournooh, Akele, Porto ne. All. MAGRO.

ASSIST: Bilan, Della Valle 5; RIMBALZI: Bilan 12; VALUTAZIONE: Della Valle 16.


NAPOLI: Pullen 25, Zubcic 5, Ennis 8, De Nicolao 2, Sinagra ne, Owens 9, Brown 19, Sokolowski 12, Lever, Bamba ne, Biar, Ebeling ne. All. MILICIC.

ASSIST: Ennis 8; RIMBALZI: Zubcic 9; VALUTAZIONE: Brown 26.


SEMIFINALI:

MILANO - VENEZIA: sabato 17/02, ore 18:00 (DAZN - Eurosport 2 - DMAX)

R. EMILIA - NAPOLI: sabato 17/02, ore 20:45 (DAZN - Eurosport 2 - DMAX) 

domenica 19 febbraio 2023

Final Eight: prima storica di Brescia, battuta la Virtus in finale.

Foto: Legabasket 

Al termine di un weekend praticamente perfetto Brescia, dopo la finale persa nel 2018 contro Torino si aggiudica la Coppa Italia 2023 da testa di serie #8, come già  accaduto a Venezia nel 2020. Affrontate e battute le prime due della classe, Milano e Virtus, con merito e con una pallacanestro fluida e concreta, azzerando i valori della regular season che parlano di una Leonessa reduce da 6 stop in fila ed a sole 2 lunghezze di vantaggio dal penultimo posto: un super Della Valle trascina Brescia al 1° storico successo dei lombardi, con 26 punti e 6 assist. 

Belinelli miglior realizzatore della kermesse, Della Valle miglior assistman ed MVP della competizione. 

V. Bologna - Brescia: 76-84 (16-17; 30-40; 51-61).
Brescia parte forte con Della Valle ed Odiase, reazione virtussina con Hackett e Teodosic, ma ancora Della Valle e Burns provano a creare un mini allungo bresciano (11-17), placato in chiusura di prima frazione dal solito Belinelli. 
La Leonessa cavalca la continuità di Burns, la Virtus si affida alle triple di Pajola in un match in cui non si segna tantissimo (22-22 al 14'); Belinelli regala il primo vantaggio ai suoi, Della Valle, però, non ci sta e prima si mette in proprio riportando avanti Brescia, poi coadiuvato da Burns e Petrucelli, prova a mettere fieno in cascina guidando i suoi al vantaggio in doppia cifra all'intervallo.
Non cambia il liet motiv all'intervallo, tripla di Della Valle e canestri di Moss per il +15 lombardo (30-45), Bologna prova a rientrare con i liberi di Teodosic ed il canestro di Hackett, ma l'ex Cournooh si scuote ed aggiorna il massimo vantaggio bresciano (42-59). Nel momento migliore di Brescia viene fuori il talento, la voglia e la reazione degli uomini di coach Scariolo che in 2', con Shengelia, Pajola ed Ojeleye ritorna sul -10 di fine 3° periodo. 
Brescia non si scompone e torna a colpire con Moss, ma Bologna alza i ritmi e piazza un break di 9-0 con Abass e Belinelli rientrando fino al -4 (60-64); Massingburg prova a mettersi in ritmo, Della Valle torna a segnare dopo una vita, ma Belinelli e Shengelia riportano a stretto contatto la Virtus (71-72). Brescia non si scompone e vola sul +9 con Massinburg e Cournooh, Belinelli è l'ultimo a mollare con una tripla folle (76-82), ma in fase di pressing la difesa felsinea si dimentica Gabriel che inchioda il punto esclamativo del match. 

V. BOLOGNA - Punti: Belinelli 24 Rimbalzi: Mickey, Ojeleye 8 Assist: Pajola 6 Valutazione: Mickey 19
BRESCIA - Punti: Della Valle 26 Rimbalzi: Gabriel 10 Assist: Della Valle 6 Valutazione: Della Valle 29