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venerdì 26 giugno 2015

Serie A, finale: Sassari scrive la sua storia. E' campione d'Italia!


Il cuore non basta: a 3'23" dalla sirena Sassari va in vantaggio per la prima volta e si cuce lo scudetto che per gli altri 33' minuti era stato saldamente sulle maglie della Grissin Bon. Una beffa atroce per i padroni di casa in un Pala Bigi gremito per l'ultimo atto della finale che finisce 75-73 per gli isolani, al terzo centro stagionale dopo Supercoppa e Coppa Italia.
Triplete. Storico, immortale. Dopo la Supercoppa e la Coppa Italia, Sassari sublima una stagione di gloria impacchettando il primo scudetto della propria storia. Lo fa usurpando, nella gara senza domani, il campo di un rivale fiero e orgoglioso. Reggio Emilia cade proprio sotto al traguardo, sancendo l’apoteosi di un club che cinque anni fa era in Legadue. Un lunga calvalcata fino al tricolore, guidata sempre dallo stesso nocchiero, che è poi il grande segreto di questa Dinamo: Meo Sacchetti. Da sempre fedele la suo credo: si vince attaccando e dando libero sfogo al talento. I cugini Diener in passato e ora gli eroi dello scudetto, Logan, Dyson, Sosa, Lawal sono figli di questa filosofia che, a dispetto dei puristi del gioco, si è dimostrata ancora una volta vincente. Si parte con uno scambio di ruoli: Reggio domina a rimbalzo, gioca 5 possessi in più nei primi 5 minuti, ma la mira è quella che è. Sembra Sassari, che però non si veste da Reggio Emilia, continua a litigare col canestro (1/8) e alla tripla del 9-2 Reggio (Kaukenas), Sacchetti chiama timeout perchè serve una scossa. Fuori Lawal, dentro Brooks da pivot e quintetto piccolo, ma non funziona. Menetti preserva Lavrinovic, si affida ad un ottimo Cervi che chiude l’area e il resto lo fanno le folate di Cinciarini, Kaukenas e Polonara. Reggio porta il ritmo partita su vette pazzesche e la Dinamo va in tilt: 1/13 al tiro, 9 perse e 6 rimbalzi in meno di Reggio (15-9) alla prima sirena dove gli emiliani arrivano in tranche agonistica sul +17 (21-4). Risalire pare già un’impresa. Ma ci può essere qualcosa di già scritto in questa fantastica finale? Ovviamente no. Quando Reggio Emilia perde il gioco in transizione e deve attaccare a difesa schierata va fuori giri. Così Sassari, nonostante un anemico Lawal, trova linfa da Sanders e un ottimo Kadji (comunque gravato dai falli). Il controbreak è micidiale: 18-4. Insomma tutto riaperto, con la Dinamo che tocca anche il -5 (25-20), mentre Menetti cerca, con sfibranti rotazioni, qualcuno capace di infilare la palla nel cesto. Un’invenzione di Cinciarini (8 punti, 6 rimbalzi e 3 assist in 20’) e la tripla scaccia ansia di Diener danno agli emiliani il 32-26 dell’intervallo. Al ritorno in campo Sassari fa pace con le triple (finora 1/10): i due siluri di Brooks e Dyson danno il -2 (34-32). Il vantaggio di Reggio si fa sempre più esiguo e traballante, la difesa sarda sempre più impenetrabile. Fino all’episodio che farà discutere: Sosa commette fallo e protesta a gesti, si avvicina alla linea di fondo dove un tifoso reggiano entra a bordo campo prendendogli la faccia tra le mani (poi cacciato dall’impianto e, speriamo, daspato). La guardia lo allontana, intanto però si prende un tecnico. I quattro liberi di Polonara (già 16 punti e 12 rimbalzi) e il canestro di Kaukenas scrivono il +7 Reggio (55-48). Allungo fatuo perchè Logan e Dyson riportano gli ospiti a contatto (57-56). Mancano 8 minuti: è la volata che porta alla gloria. La tripla di Diener del +8 fa esplodere il PalaBigi, ma un gioco da tre punti di Sanders, un antisportivo fischiato a Kaukenas e la tripla di Logan ridanno la parità (67-67) a 3’40” dalla fine. Poi è Dyson, con 8 punti filati, negli ultimi due minuti, a staccare il biglietto per il Paradiso.

Grissin Bon Reggio Emilia - Dinamo Sassari 73-75 (3-4)

Reggio Emilia: Polonara 17 punti, D. Diener 14 punti
Sassari: R. Sanders 18 punti, Dyson 17 punti

MVP della Finale: Rakim Sanders

mercoledì 24 giugno 2015

Serie A, finale: Sassari non molla. Si va a gara 7!


“La gente come noi non molla mai” grida il Palaserradimigni. E’ vero. Sassari non muore mai. Anche quando, per due volte, il tempo si ferma sulle mani di Cinciarini che vanifica i tiri scudetto. Sono Dyson e Logan a rompere, dopo tre overtime (mai successo prima in una finale), un equilibrio che pare eterno.
Non c’è Lavrinovic, ti aspetti subito il tornado Lawal e invece spunta Chikoko a mettere i primi panieri di Reggio, sbattendo subito in faccia a Sassari la tanto indigesta zona. La Dinamo ha però la tensione delle gare senza domani e sfonda di slancio l’argine emiliano con un ottimo Dyson, l’energia di Sanders e, ovviamente, super Shane che viaggia spedito verso la doppia doppia (8 punti e 5 rimbalzi) già dopo il primo tempo. Dyson firma il +6 che però non sa di scatto in avanti perchè Reggio galleggia con le triple di Polonara e Della Valle, mentre la Dinamo continua, come in gara-5 al litigare con il tiro dall’arco (0/7 dopo 13’). Ecco perchè il +7 (27-20) Sassari, vidimato da Brooks e frutto di ottime letture (10/15 da due), tutto sommato non spaventa più di tanto Reggio che, anzi, allunga. Con Della Valle che ribadisce le sue doti innate di grande tiratore con un 4/4 da tre che vale il +6 (33-38) e l’imberbe Pini che si veste da Lavrinovic (8 punti nel 2° periodo).
Per tornare a galla la Dinamo cerca la via più agile correndo dal suo totem che continua a sfornare punti e rimbalzi in serie. Il 43 pari dell’intervallo si spiega col l’assolo di Lawal che va bersi il the con 10 rimbalzi e 12 punti, in gran parte macinati ai liberi, mentre stona che Reggio Emilia non ne tiri uno in 20 minuti. La furia del nigeriano, unita alla prima tripla Dinamo (Logan) dopo 11 flop dà ai sardi il +6, smontato in un amen da uno straordinario Kaukenas che infila 10 punti quasi filati (12 in tutto nel periodo). Il terzo quarto si chiude sul +1 Reggio (64-63). Nessuno riesce a staccare e comincia un corpo a corpo sfibrante fino alla fine. Reggio è superiore nel gioco ma non ha soluzioni davanti a Lawal che, da solo, tiene in piedi una Dinamo mediocre in attacco. Quando Dyson ruba palla a Kaukenas per il 78-76 il Palaserradimigni esplode. Mancano 80 secondi. Polonara impatta poi Dyson sfonda in attacco. Il cronometro segna 17”: Cinciarini vuole la palla della storia, ma sbaglia.
Il primo supplementare è dei giovani: Polonara, un gigantesco Della Valle e Kaukenas che, forse, vecchio non lo diventerà mai. A 47 secondi dalla fine Reggio Emilia è a +5 ma non è finita. Dyson schiaccia la parità a 2” dal gong. Poi è ancora Cincia a fallire il colpo del tricolore. Il destino sembra strizzare l’occhio a Sassari che vola a+5 a 2 minuti dalla fine del secondo overtime, Reggio però risale dalla lunetta con Cervi e Della Valle e, questa volta, è Devecchi a spadellare il colpo del k.o. Si va al terzo extratime, dove la Dinamo ritrova il killer instinct delle sue guardie, Logan e Dyson, che stavolta per davvero stabiliscono che si va a gara 7, ed è giusto così, soprattutto per noi, che possiamo gustarci ancora una volta questo immenso spettacolo.

Dinamo Sassari - Grissin Bon Reggio Emilia 115-108 (3-3)

Sassari: Dyson 26 punti, Logan 25 punti
Reggio Emilia: Della Valle 25 punti, Kaukenas 20 punti

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Grissin Bon, Darjus Lavrinovic non giocherà gara-6

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