lunedì 7 luglio 2025
UFFICIALE: Mike Brown è il nuovo allenatore dei New York Knicks
Nato a Columbus (Ohio) il 5 Marzo 1970, inizia la sua carriera ai Washington Wizards, come assistente di Bernie Bickerstaff.
Dal 2002 al 2003 è assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs (vince un titolo), mentre dal 2003 al 2005 lavora accanto a Rick Carlisle agli Indiana Pacers.
Nell'estate del 2005 l'occasione per la sua prima esperienza da head coach gliela danno i Cleveland Cavaliers: resta fino al 2010, porta la squadra una volta alle Finals, una volta alle Final Conference e tre volte in semifinale di Conference, chiudendo con un record complessivo di 310 vittorie e 165 sconfitte tra Regular Season e Play Off.
Nel 2011/2012 siede sulla panchina dei Lakers (arriva fino alle semifinali di Conference), torna ai Cleveland Cavaliers nel 2013/2014 (manca l'accesso ai Play Off), quindi, nell'estate del 2016, torna a fare l'assistente, ai Golden State Warriors (vince due titoli), accanto a Steve Kerr, ruolo che ricoprirà fino al 2021/2022.
Dal 2022 al 2024 è il capo allenatore dei Sacramento Kings: centra i Play Off il primo anno (fuori al primo turno), mentre si ferma ai Play In nella seconda stagione.
Brown, nella sua carriera, ha anche avuto un'esperienza come Commissario Tecnico perchè, dal 2020 al 2021, ha guidato la Nigeria ai Fiba Africas Championship del 2021 (12° posto finale) e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021 (10° posto finale).
venerdì 27 giugno 2025
UFFICIALE: Jordan Ott è il nuovo allenatore dei Phoenix Suns
Jordan Ott è il nuovo allenatore dei Phoenix Suns.
Nato a McConnellsburg (Pennsylvania) il 20 Maggio 1985, dopo essersi laureato a Michigan State University, inizia la sua carriera agli Atlanta Hawks dove, dal 2013 al 2016, è "video coordinator".
Nell'estate del 2016 entra nel "coaching staff" dei Brooklyn Nets, dove lavora, fino al 2022, accanto a Kenny Atkinson, Jacque Vaughn e Steve Nash.
Dal 2022 al 2024 è assistente di Darvin Ham ai Los Angeles Lakers, mentre nella scorsa stagione Kenny Atkinson lo rivuole, al suo fianco, sulla panchina dei Cleveland Cavaliers.
lunedì 23 giugno 2025
NBA Play Off. The Finals: Shai fa il fenomeno. Haliburton fa crack. OKC è Campione NBA!
Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 103-91 (4-3)
Il Larry O’Brien Trophy alla fine lo alzano i Thunder
che chiudono una gara-7 nella quale succede un po’ di tutto: un successo che
premia un gruppo giovane e incredibilmente talentuoso, in grado forse di
diventare una dinastia negli anni a venire. Oklahoma City, dopo un primo tempo
timido, nella ripresa cambia marcia, si affida alle giocate di un super Shai
Gilgeous-Alexander, che si porta anche a casa il premio di mvp, e vincere
103-91, regalando a una città che vive per i suoi Thunder, il primo titolo Nba della
sua storia. Ma gara 7 verrà ricordata anche per lo sfortunatissimo infortunio
di Haliburton, che a 4’55’’ dalla fine del primo quarto si procura una lesione
al tendine d’Achille della gamba destra. Un epilogo devastante per il leader
dei Pacers che lo costringerà a un lunghissimo stop. Indiana ancora una
volta contro tutto e tutti, anche senza Haliburton prova a scombussolare i
piani di Okc ma nella ripresa con l’andare dei minuti perde contatto con i
Thunder e deve alzare bandiera bianca. Tantissimi rimpianti quindi per una
squadra che nessuno davvero, a inizio postseason, avrebbe mai pensato potesse
arrivare a giocarsi il titolo Nba a gara 7 contro Oklahoma City.
Il clima al Paycom Center è di quelli da corrida.
Entusiasmo alle stelle per i tifosi di casa e anche qualche maglia gialla in
più del previsto nel mare blu dei tifosi di Okc. I Thunder sanno di avere
grande pressione sulle loro spalle e partono incredibilmente contratti. Solo
Shai sembra a suo agio, Indiana, invece, gioca con la mente libera e le triple
di Haliburton non fanno altro che aumentare la fiducia degli ospiti. Il buon
impatto dalla panchina di Caruso non basta ma poco dopo la metà del primo
quarto succede l’impensabile. Haliburton accelera sul perimetro e perde il
passo, finendo sul parquet senza essere stato toccato. Le urla del fenomeno di
Indiana e la dinamica dell’infortunio non lasciano spazio a molti dubbi:
lesione del tendine d’Achille. Diagnosi tremenda. Indiana reagisce con il
solito coraggio al colpo da ko sferratogli dal destino e con i canestri di
Siakam e i punti di Nembhard resta aggrappata a Oklahoma City che invece non
riesce a scrollarsi di dosso la tensione. La tripla allo scadere del primo
tempo di Nembhard addirittura permette agli ospiti di andare negli spogliatoi
all’intervallo in vantaggio 48-47 dopo aver tirato con 8/16 dalla lunga
distanza contro il 4/18 dei Thunder.
La squadra capace di vincere 68 partite durante la
regular season cambia però passo a inizio ripresa. La difesa torna a essere
super aggressiva, i turnover per i Pacers fioccano e in attacco le cose
migliorano sensibilmente. Gilgeous-Alexander suona la carica griffando un
parziale di 9-0 con una bella tripla e due assist da cinema, Indiana però
risponde con il solito McConnell. Ancora una volta, infatti, in queste Finals
il terzo quarto diventa il TJ Show con la riserva dei Pacers che fa venire il
mal di testa con la sua energia alla difesa di Okc. McConnell segna 12 punti
consecutivi ma dall’altra parte le triple iniziano a entrare per i padroni di
casa e Jalen Williams prende confidenza con il canestro. Shai fa il resto e i
Thunder scappano via, chiudendo un ottimo terzo quarto in vantaggio di 13
lunghezze. Le rimonte anche clamorose sono la specialità della casa per i
Pacers ma senza l’apporto di Haliburton la montagna da scalare diventa un
Tourmalet, Oklahoma City poi alza l’intensità difensiva e non concede più
nulla. Indiana nei primi 4’30’’ dal quarto periodo non mette punti a referto e
i Thunder scappano a quello che sembra un +22 senza ritorno. I Pacers però non
muoiono mai e provano a spaventare il festante pubblico di casa rispondendo con
un inaspettato 11-1. Indy arriva a -10 con la tripla di Nembhard a 2’32’’ dalla
sirena ma la schiacciata di un ottimo Holmgren rimette le cose a posto. Oklahoma
City resta così a distanza di sicurezza, raccogliendo poi la standing ovation
del caldissimo pubblico del Paycom Center nei secondi finali. Una serie davvero
intrigante e piena di colpi di scena va così in bacheca con i Thunder che
alzano davanti ai loro tifosi il Larry O’Brien Trophy.
venerdì 20 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: Disastro OKC! Indiana ne approfitta! Sarà Gara 7!
Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 108-91 (3-3)
Una serie assolutamente imprevedibile regala
l’ennesimo sorprendente capitolo: i Pacers distruggono i Thunder a
Indianapolis e si guadagnano così l’affascinante gara 7 in programma domenica a
Oklahoma City. È stata una partita strana, con i Thunder che, a un passo dal
titolo, producono una prestazione disastrosa sotto tutti i punti di vista. Solo
buone notizie invece per i Pacers, che non solo vincono anche più nettamente di
quanto dice il punteggio finale, 108-91, ma mettono in mostra anche un
Haliburton che non sembra più a mezzo servizio. Adesso la squadra
favoritissima alla vigilia di queste Finals dovrà rimboccarsi le maniche per
domare questi Pacers che in questo momento sprizzano fiducia ed energia da
tutti i pori.
Haliburton è regolarmente in campo e sembra muoversi
meglio di quanto un po’ tutti si aspettassero dopo le ultime prestazioni. I
Pacers però iniziano con il freno a mano tirato e falliscono le prime otto
conclusioni dal campo, OKC prova a mettere subito Indiana nei guai e arriva al
+8, ma incappa in troppi turnover e la squadra di casa di colpo ritrova smalto
ed entusiasmo. Siakam suona la carica, i Pacers alzano il ritmo e passano a
condurre con un parziale di 13-2 che fa esplodere la Gainbridge Fieldhouse. La
squadra con le spalle al muro nella serie non si ferma più, trova le triple di
Toppin e scappa al +9. I Thunder non ricevono nulla dalla propria panchina, ma
riescono a tornare sotto nel finale di frazione con i canestri di un
Gilgeous-Alexander un po’ confusionario ma sempre devastante dalla media
distanza.
L’inizio del secondo periodo appartiene, e non è una
novità in queste Finals, a TJ McConnell che in quattro minuti ha già otto punti
e tre assist a referto. Il caldissimo pubblico di casa gradisce e quando
rientra Haliburton Indiana scappa via. In teoria limitato da un problema al
polpaccio destro, sembra il solito leader e con un paio di giocate accende il
parziale di 11-0 che regala alla squadra di casa il +13 che diventa il
vantaggio più consistente per i Pacers nell’intera serie. OKC è sotto shock, fa
confusione in attacco e incappa in turnover evitabilissimi. Nesmith e Siakam
schiacciano sull’acceleratore e Indiana arriva all’intervallo addirittura
avanti di 22 lunghezze. Haliburton chiude un primo tempo decisamente buono, che
diventa straordinario rispetto alle aspettative, con 12 punti e quattro assist,
con i Thunder che sono solo la coppia Jalen Williams-SGA e che nei primi due
quarti tirano con un bruttissimo 1/11 dalla lunga distanza.
Tanto per togliere ogni dubbio a un match nel quale
OKC fa solo presenza, i Thunder steccano a inizio ripresa. La squadra ospite
non riesce a mettere nessun punto a referto nei primi cinque minuti del terzo
quarto e con la testa esce da una gara-6 da incubo. Indiana continua a macinare
pallacanestro trovando la produzione da parte di tutto il proprio roster,
Haliburton sembra il solito Haliburton e i Pacers giocano sul velluto. Toppin,
Siakam e Nembhard si esaltano e per chiudere un altro quarto disastroso per Okc
proprio allo scadere della frazione arriva la tripla del +30 di Sheppard. Si
chiude qui: l’ultimo quarto che diventa un lungo, e doloroso per i Thunder, Garbage
Time. Si va quindi a gara 7 nel modo più inaspettato, con i Pacers che arrivano
in fiducia alla sfida decisiva di queste Finals, domenica a Oklahoma City. Ci
sarà da divertirsi.
martedì 17 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: Shai/Williams Show! Match Point OKC!
Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 120-109 (3-2)
Con un altro show del suo Mvp Gilgeous-Alexander (31
punti e 10 assist) e alle giocate di uno straordinario Jalen Williams (40
punti, suo massimo in carriera nei playoff) Oklahoma City si prende gara 5,
sale 3-2 nella serie e ora a un passo dal suo primo titolo Nba. È stata una
partita emozionante, con i Thunder a dominare buona parte del match, con
la solita rimonta dei Pacers che, pur con un Haliburton acciaccato e
decisamente deludente (0/6 dal campo), tornano al -2. Ma i Thunder nel finale
tornano a difendere con un’aggressività devastante e scappano via per un
risultato finale di 120-109.
L’atmosfera al Paycom Center è elettrica e i Thunder
fanno subito capire di avere una marcia in più. Dopo aver messo a segno
solamente tre triple in gara 4, i padroni di casa ne realizzano quattro nel
primo quarto. I soliti costosissimi turnover di Indiana e l’ottimo impatto
dalla panchina di Wallace fanno il resto, OKC così chiude il primo quarto
avanti di 10 lunghezze. Haliburton è impalpabile, rallentato da un problema al
polpaccio destro, dall’altra parte Holmgren si fa sentire sui due lati del
campo, mentre Jalen Williams trova il canestro con continuità, i Thunder così
scappano al +18 prima di rallentare nella parte finale del secondo periodo.
Al riposo i padroni di casa sono in totale controllo
con il 59-45 sul tabellone che non rispecchia appieno il dominio di OKC.
Indiana però resta in partita e questo non può far stare tranquilli i tifosi di
casa, che anche all’inizio della terza frazione si spellano le mani per gli
applausi alle giocate di un super Williams. Ancora una volta però la soluzione
ai problemi di Indiana si chiama McConnell. Il backup dei Pacers con la sua
energia riaccende l’attacco di Indiana, i Thunder non riescono a trovare
risposte e piano piano gli ospiti tornano in scia. L’ex 76ers firma ben 13
punti nella frazione e riporta Indiana al -5, ammutolendo il Paycom Center.
Ogni volta che OKC ha bisogno di un canestro si rivolge a Jalen Williams, che
risponde presente riportando i Thunder al +8 alla fine del terzo periodo. Coach
Carlisle decide di richiamare in panchina un incandescente McConnell, decisione
che probabilmente rimpiangerà, ma l’inizio del quarto periodo appartiene a
Siakam, che con 12 punti nei primi quattro minuti della frazione avvicina
Oklahoma City.
Indiana arriva al -2 ma proprio nel momento più
complicato del match la squadra di coach Daigneault torna a difendere con
disciplina e aggressività. Indiana le dà una mano con una serie di
evitabilissimi turnover, in attacco poi arrivano i canestri di SGA e del solito
Williams, OKC così risponde con il parziale di 18-4 che la porta al
rassicurante +16. Pericolo scampato per i Thunder, che a un certo punto del
quarto periodo aveva rivisto i fantasmi di gara-1. Oklahoma City va a vincere
in scioltezza, passa a condurre 3-2 nella serie e ripotrà giocare il primo
match point in gara 6 in programma giovedì a Indianapolis.
sabato 14 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: OKC di carattere! E' 2-2!
Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 104-111 (2-2)
Il carattere e la personalità della squadra capace di vincere 68 partite durante la regular season viene fuori nel momento più importante della serie. Oklahoma City con le spalle al muro, sotto 1-2 nella serie, cambia marcia nella frazione finale, chiude il match segnando 12 degli ultimi 13 punti e si porta a casa un’intensissima gara 4 111-104, pareggiando così i conti nelle Finals (2-2) e riprendendosi il vantaggio del fattore campo. Gilgeous-Alexander (35 punti) griffa il successo di OKC con una prestazione da vero Mvp. Dopo tre quarti nei quali non incide, sale in cattedra nella frazione finale, segnando poi 15 punti negli ultimi 4’38’’ del match. Indiana, invece, nel finale va in tilt a livello offensivo, muove il pallone con meno fluidità e va a sbattere contro l’attentissima difesa dei Thunder.
Coach Daigneault torna all’antico e ripropone i suoi
due lunghi in quintetto, Indiana però parte con il piede sull’acceleratore e
prova a correre a ogni occasione, trovando subito confidenza con le triple. Siakam
è ispirato, dall’altra parte SGA inizia con il freno a mano tirato. I Pacers
suonano il primo squillo e lanciano un segnale al match arrivando al +9 ma
Jalen Williams risponde immediatamente e, con il solito impatto fondamentale di
Caruso dalla panchina, gli ospiti piazzano un parziale di 9-0 e riprendono
Indiana. La frenesia di McConnell mette in crisi la difesa dei Thunder, Toppin
lo segue a ruota e Indiana riprende a marciare, SGA va a corrente alternata ma
fa comunque troppo poco. Le giocate di Haliburton nel finale riportano avanti i
padroni di casa che vanno al riposo in vantaggio 60-57. OKC tira con un
bruttissimo 1/10 dal campo, Gilgeous-Alexander è impalpabile nel primo tempo ma
la squadra ospite resta comunque in scia e questo non è un segnale incoraggiante
per Indy. Toppin e Siakam si fanno sentire anche nella terza frazione, la
difesa di Nembhard sul Mvp della Nba è a tratti assolutamente straordinaria e i
Pacers provano l’accelerata di fronte a un pubblico davvero rumoroso. Caruso
regala minuti importantissimi al suo staff tecnico anche nel terzo periodo,
Indiana però gioca meglio e chiude la frazione avanti di sette lunghezze.
Oklahoma City vede i fantasmi ma proprio nel momento più complicato risponde
con una personalità spaziale.
Holmgren guida gli ospiti al 7-0 che permette loro di riprendere Indiana.
Incredibilmente i Pacers in attacco si dimenticano di un Siakam molto solido
nei primi tre quarti, Haliburton però si fa trovare pronto quando Indiana ha
bisogno di un canestro, si arriva così punto a punto ai minuti finali ma OKC ha
il suo Mvp che decide di prendersi le luci della ribalta. Indy va al +4 ma
Shai, trova a 2’58’’ dalla sirena una tripla pesantissima (2/16 da tre per i
Thunder fino a quel momento) che spaventa la squadra di casa. Haliburton e
compagni vanno in confusione e si mettono ad attaccare con frenesia e senza la
disciplina dei primi tre quarti. La difesa super aggressiva di OKC fa il resto
e Gilgeous-Alexander diventa devastante in attacco, riportando davanti con un
canestro dei suoi dalla media distanza a 2’23’’ dalla fine la squadra che ha
chiuso la regular season con il miglior record della Nba. Indiana si squaglia,
Mathurin non solo non ne combina una giusta in difesa ma fa anche 1/4 dalla
lunetta, SGA, invece, ai liberi è infallibile e mette al sicuro i Thunder che
tirano quindi un bel sospiro di sollievo, pareggiano i conti nella serie e si
riprendono il vantaggio del fattore campo. Gara 5 andrà in scena a Oklahoma
City lunedì.
giovedì 12 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: Indiana "From the Bench" torna in vantaggio!
Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 116-107 (2-1)
Dopo 25 anni le Nba Finals tornano a Indianapolis, i
Pacers si esaltano e regalano al caldissimo pubblico della Gainbridge
Fieldhouse un successo di grandissima personalità in gara 3 che li riporta in
vantaggio nella serie. Indiana così vince 116-107 e sigilla il 2-1 in queste
finali che stanno smentendo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori
che consideravano super favoriti i Thunder. I padroni di casa trovano la
prestazione della vita da parte di un Mathurin capace di segnare 27 punti in
22’ dalla panchina e l’impatto incredibile di McConnell molto più decisivo di
quello che direbbe il suo pur ottimo score: 10 punti, cinque assist e cinque
recuperi.
I Thunder partono attaccando il ferro con continuità.
Gilgeous-Alexander lascia spazio a un Holmgren decisamente ispirato, dall’altra
parte nei primi minuti l’unico a fare male alla difesa di OKC è Siakam. Le
soluzioni per coach Carlisle arrivano dalla panchina, Toppin ha un buon impatto
ma la squadra ospite trova le triple di Dort e chiude con personalità il primo
quarto avanti 32-24. Con Haliburton in panchina il rischio di una nuova
accelerata per i Thunder è concreto ma all’inizio del secondo quarto va in
scena il McConnell show e la Gainbridge Fieldhouse diventa una bolgia. Il
playmaker di riserva di Indiana nel primi quattro minuti della frazione ha un
impatto devastante con due punti, quattro assist e tre recuperi, OKC dà una
mano con un passaggio a vuoto in attacco, i padroni di casa così piazzano un
parziale di 15-4 e passano a condurre, arrivando, soprattutto grazie alle
giocate di un super Mathurin (14 punti nel secondo quarto) anche al +7. Due
triple di Joe diventano i primi agognati punti dalla panchina di OKC e
riaccendono l’attacco della squadra ospite. Haliburton si fa sentire nel finale
e i Pacers così vanno al riposo avanti di quattro lunghezze dopo aver segnato
40 punti in un secondo periodo praticamente perfetto.
Un primo tempo dai due volti, nel quale Indiana tira
con il 56% dal campo. OKC lancia subito un messaggio segnando i primi otto
punti della ripresa, Indiana però risponde con le giocate di Haliburton e il
match resta in grande equilibrio. Anche nel secondo tempo i due giocatori
decisivi dalla panchina, McConnell e Mathurin, si fanno sentire appena entrano
in campo. Il canadese è in totale trance agonistica e non sbaglia nulla,
punendo costantemente la difesa di OKC. Holmgren dopo un primo quarto
eccellente rallenta sensibilmente ma gli ospiti con la tripla sulla sirena di
Jalen Williams chiudono il terzo quarto sul +5. La risposta di Indiana arriva
ancora una volta per mano di Mathurin che diventa un incubo per i Thunder. SGA
sembra esausto e deve lavorare tantissimo per trovare le sue tipiche
conclusioni dalla media distanza. Jalen Williams comunque pareggia i conti a
metà frazione ma la tripla di Haliburton dà il la all’accelerata decisiva dei
Pacers. Turner e Nembhard chiudono il parziale di 9-2 che spinge Indiana al +7.
I Thunder arrancano e vanno in tilt, non trovando più buoni tiri contro la
difesa super aggressiva dei Pacers. La tripla dall’angolo di Nesmith a tre
minuti dalla sirena poi porta la squadra di casa a un +8 che diventa una
sentenza perché OKC (6/17 dal campo, 0/4 da tre e cinque palle perse nel quarto
periodo) non ne ha più. Finisce con un trionfo per i padroni di casa che
prendono quindi il controllo della serie portandosi sul 2-1 in attesa di gara 4,
sempre a Indianapolis, in programma per venerdì.
lunedì 9 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: Shai torna in sè e OKC fa 1-1!
Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 123-107 (1-1)
Missione compiuta per i Thunder dopo l’incredibile
debacle nella partita d’esordio delle Nba Finals 2025. Oklahoma City, infatti,
gioca la sua pallacanestro, cambia passo alla fine del primo quarto e tiene a
distanza di sicurezza i Pacers, andando poi a vincere in scioltezza 123-107. È
1-1, quindi, in una serie molto più combattuta di quello che in molti
prevedevano alla vigilia. Gilgeous-Alexander gioca ancora una volta da
Mvp, chiude con 34 punti, otto assist e quattro recuperi e trascina così i suoi
Thunder a un comodo successo.
Indiana inizia senza nessuna paura, sapendo di poter
giocare sul velluto dopo il successo in Gara 1, Okc dal canto suo per i
primi minuti balbetta e ha bisogno di una sterzata che arriva con l’ingresso in
campo del solito Caruso. Il primo canestro di Haliburton regala agli ospiti il
+3, Daigneault decide finalmente di schierare i suoi due lunghi insieme e la
scelta paga. Hartenstein si fa sentire a livello difensivo ma soprattutto si
esalta Holmgren che firma sette punti consecutivi. La squadra di casa chiude la
prima frazione con un parziale di 9-0, scappando al +6. McConnell prova a
cambiare direzione a un match che sembra mettersi male per i Pacers ma i
Thunder non collaborano per nulla. Anzi. L’impatto dalla panchina di Wiggins in
apertura di secondo quarto e’ devastante, Okc così anche con SGA a prendere
fiato inizia a macinare in attacco. Il cambio di passo che il pubblico di casa
attendeva arriva puntualmente con i Thunder che producono la loro miglior
pallacanestro e iniziano la seconda frazione con un 26-9 che li spinge al +23.
Indiana però ha fatto capire in questi playoff di essere decisamente dura a
morire e anche nel momento più complesso non perde la bussola e con un rapido
10-0 torna nel match. Un paio di giocate di Gilgeous-Alexander riaccendono il
Paycom Center, Oklahoma City si rimette a difendere con disciplina e chiude in
crescendo, andando così negli spogliatoi avanti 59-41.
Indiana dopo aver segnato 45 punti nel primo tempo di
gara-1, marcato dalle troppe palle perse, ne segna addirittura di meno nel
secondo match della serie con un Haliburton in difficoltà che chiude i primi
due quarti con 1/5 dal campo (con due turnover) per tre soli punti. In attacco
le cose vanno meglio per i Pacers all’inizio del terzo quarto con un Turner
decisamente aggressivo e finalmente anche preciso. Il problema per la squadra
ospite però arriva dal fatto che questa volta Okc non ha passaggi a vuoto a
livello offensivo. Indiana ci prova a tornare in scia e arriva a un -13 che,
considerata la rimonta di gara-1, naturalmente non può far stare tranquilli i
tifosi di casa, ci pensa però Caruso con cinque punti consecutivi a rispedire i
Pacers indietro. Haliburton non mostra grande aggressività e i Thunder oltre
alle giocate di SGA trovano anche i canestri di Jalen Williams e la produzione
di un ottimo Wiggins.
I padroni di casa chiudono la terza frazione avanti di
19 lunghezze e nemmeno l’accelerata di Haliburton all’inizio del quarto periodo
li mette in difficoltà. Gilgeous-Alexander non toglie il piede
dall’acceleratore riportando i Thunder al +22 a 5’50’’ dalla sirena che li
mette al sicuro. Coach Carlisle aspetta un altro minuto poi alza
ufficialmente bandiera bianca inserendo Furphy al posto di un Haliburton non
brillante nonostante i suoi 17 punti. Oklahoma City così dopo lo shock di
gara-1, ottiene esattamente quello che desiderava con un largo successo nel
secondo match della serie, pareggiando i conti con le Finals che adesso si spostano
a Indianapolis per gara 3 (in programma mercoledì) e gara 4.
venerdì 6 giugno 2025
NBA Play Off, The Finals: Haliburton è Clutch e Indiana si prende Gara 1!
Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 110-111 (0-1)
Incredibile, assolutamente incredibile. Le Nba Finals
si aprono con una partita senza senso che Indiana vince con il solito canestro
allo scadere di Haliburton, oramai un classico di questa postseason. Il primo
vantaggio dei Pacers dell’intero match arriva proprio sulla conclusione del
leader di Indiana che per l’ennesima volta smentisce tutti i critici che
consideravano queste Finals una passeggiata per Oklahoma City, i Pacers così
nonostante 24 palle perse vincono nel modo più surreale possibile gara 1 111-110.
Mark Daigneault decide di abbassare in quintetto e fa
partire titolare Wallace al posto di Hartenstein. Okc difende con una
disciplina e un’aggressività da cinema e Indiana inizia a commettere turnover
in serie. Dal perimetro la squadra di casa fatica ma le penetrazioni del solito
SGA sono una manna per un attacco che va a corrente alternata. Haliburton ci
mette un po’ a carburare, le palle perse iniziano a diventare tante e i Thunder
toccano il +11 grazie anche all’ottimo impatto dalla panchina di Hartenstein e
Caruso. Con McConnell sul parquet le cose migliorano per i Pacers che però non
riescono a mettere in ritmo Haliburton. Jalen Williams forza troppo, l’attacco
di Oklahoma City così non si accende ed è una fortuna per Indiana che in un
modo o nell’altro riesce a restare in partita. Gli ospiti con un’accelerata
arrivano al -4 ma due triple dall’angolo di Dort rimettono le cose a posto per
i Thunder, spinti da un pubblico caldissimo. Siakam prova a tenere in scia
Indiana che all’intervallo è sotto 57-45 dopo aver commesso qualcosa come 18
turnover. Okc così si ritrova avanti di 12 lunghezze nonostante nei primi due
quarti tiri con un bruttissimo 37% dal campo. A fare la differenza però c’è una
difesa assolutamente spaziale che permette alla squadra dominatrice della
regular season di gestire senza soffrire troppo alcuni passaggi a vuoto in
attacco.
Vanno meglio le cose per Indiana nella terza frazione
e piano piano i Pacers si avvicinano nonostante le triple di Dort. Toppin dalla
panchina regala una produzione importante a coach Carlisle. I Pacers nel finale
di un buon terzo quarto arrivano al -6 ma proprio allo scadere la tripla di
Gilgeous-Alexander allontana Okc che poi con un parziale di 12-3 a cavallo tra
la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto scappa a quello che sembra un
confortevole +15. I Pacers in questa postseason sono riusciti a produrre una
serie di imprese con rimonte assurde e continuano a giocare con grande
fiducia, facendo sudare SGA e compagni con le triple di Toppin. I liberi di
Gilgeous-Alexander però riportano i padroni di casa al +9 a 2’52’’ dalla fine,
Indiana risponde con le triple di Nesmith e Nembhard. Adesso è partita vera con
i Pacers che ci credono per davvero e Okc che inizia a spaventarsi. Siakam fa
vedere i fantasmi ai tifosi di casa catturando un rimbalzo in attacco e
riportando Indiana all’incredibile -1. Palla naturalmente a Shai che non riesce
a scrollarsi di dosso Nembhard il quale difende alla grandissima costringendo
l’Mvp a una conclusione forzata che muore sul ferro. L’incubo per il Paycom
Center è a un passo e Haliburton puntualmente risponde presente. Canestro dal
perimetro a 0.3’’ dalla sirena che mette i Pacers davanti per la prima volta in
tutto l’incontro. Okc totalmente scioccata fa confusione dopo il timeout e non
riesce nemmeno a trovare il tiro della disperazione, Indiana esulta e trova il
più incredibile dei successi nel primo match di una serie che adesso cambia
radicalmente prospettiva.
domenica 1 giugno 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: un super Siakam trascina Indiana alle Finals!
Indiana Pacers - New York Knicks 125-108 (4-2)
Indiana si regala le seconde Nba Finals nella storia
della franchigia. In gara 6 contro i Knicks finisce 125-108, la serie si
chiude sul 4-2 dopo diversi colpi di scena. Con un Siakam da urlo, che si porta
a casa anche il premio di Mvp delle Eastern Conference Finals, i Pacers
puniscono i troppi errori di New York e dopo 25 anni torneranno a giocare per
il titolo. Se la vedranno con i favoritissimi Thunder in Finale Nba.
L’inizio contratto da ambedue le parti testimonia il
peso di un match che può regalare l’appuntamento con la storia. Anche i due
protagonisti più attesi, Brunson e Haliburton, faticano a livello offensivo.
Ancora una volta New York incappa in turnover costosissimi, Anunoby non basta,
perché Siakam sembra in serata di grazia. Nel secondo periodo Indiana trova
buoni minuti dalla panchina anche da parte dell’ex di turno Toppin, Towns va a
corrente alternata e Brunson si vede solo a sprazzi. I rimbalzi offensivi di un
Robinson solido regalano però diverse seconde opportunità ai Knicks, che però
balbettano nel finale del primo tempo e vanno al riposo in ritardo di quattro
lunghezze.
La squadra di casa lancia subito un chiaro messaggio
ai Knicks in apertura di ripresa segnando i primi nove punti del terzo quarto e
scappando così a un +13 che fa esplodere la Gainbridge Fieldhouse. Anunoby
prende per mano la squadra ospite e la riporta in scia, ma non è serata per i
Knicks che ancora una volta mostrano un autolesionismo preoccupante. Solite
palle perse che regalano punti e fiducia ai Pacers. Siakam è implacabile e
Indiana risponde con un altro parziale di 9-0 arrivando al +15 alla fine del
terzo periodo. Un vantaggio che potrebbe ritenersi consistente se di fronte non
ci fosse una squadra capace di recuperare un passivo di -20 in diverse sfide di
questa postseason. Brunson e Towns ci provano, ma i Pacers non collaborano.
Dalla panchina arrivano le triple di un sorprendente Bryant, Haliburton (11 punti nell’ultimo quarto) diventa letale nel pick and roll e i padroni di casa tengono a distanza di sicurezza i Knicks. New York non molla ma è costretta ad alzare bandiera bianca quando Nembhard dalla lunga distanza regala il +19 ai Pacers a 4’20’’ dalla sirena. Partono i titoli di coda e cala quindi il sipario sulla stagione dei New York Knicks. I Pacers sbarcano alla Finals dove ad attenderli ci saranno i talentuosissimi Thunder. Si parte con gara 1 giovedì ad Oklahoma City.
venerdì 30 maggio 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: Brunson show e tanta difesa! New York è ancora viva!
New York Knicks - Indiana Pacers 111-94 (2-3)
Con una prova di grande maturità i Knicks annullano il
primo match point ai Pacers e allungano la serie, vincendo per la prima volta
al Garden in questa finale della Eastern Conference e guadagnandosi così gara 6.
La compagine newyorchese torna a difendere con disciplina e aggressività
complicando non poco la vita all’attacco di Indiana e vincendo alla fine in
scioltezza 111-94. Thibs prima del match finge incertezza sull’utilizzo di un
Towns uscito malconcio dalla sfida di martedì ma l’ex Timberwolves mostra
subito di essere pronto per la battaglia e parte con il piede
sull’acceleratore. Per la prima volta nella serie Indiana fatica parecchio a
livello offensivo nel primo quarto, Brunson e compagni così toccano ben presto
il vantaggio in doppia cifra lanciando un chiaro segnale alla squadra che
vorrebbe timbrare il biglietto per le Finals già al Garden.
Jalen Brunson è a tratti immarcabile, dall’altra parte
un Haliburton devastante nella serie incappa in una serata complicata, i tifosi
newyorchesi si fanno sentire e i padroni di casa tengono in mano le redini del
match con personalità. Coach Thibodeau continua a sorprendere utilizzando più
del previsto la propria panchina, ben 11 giocatori a referto in gara 5, e New
York con la produzione della coppia Brunson-Towns arriva al riposo avanti di 11
lunghezze. I Pacers dopo aver segnato qualcosa come 43 punti nel primo quarto
di gara-4, ne realizzano 45 in tutto il primo tempo non trovando le chiavi
adatte per scardinare l’attenta difesa newyorchese. Brunson inizia da dove
aveva terminato e firma i primi otto punti della sua squadra nella ripresa,
Towns lo segue a ruota e i Knicks toccano il +20 a metà della terza frazione.
Con l’ottimo impatto dalla panchina di Mathurin Indiana prova a restare a galla
ma appena la squadra di casa sente il suo fiato sul collo si rimette a produrre
a livello offensivo, tornando a distanza di sicurezza.
McBride e Bridges così fanno ripartire l’attacco di
New York che all’inizio della quarta frazione è così in vantaggio di 17 lunghezze.
In una serie marcata dalle rimonte questa volta nell’ultimo quarto la squadra
in svantaggio non riesce a rientrare in partita. I Knicks controllano senza
grandi preoccupazioni la reazione di Indiana e vanno quindi a vincere in
scioltezza, limitando il pericolo pubblico numero uno, Haliburton, a un
deludente 2/7 dal campo per soli otto punti a referto. Indiana resta avanti
nella serie 3-2 e sabato tra le mura amiche in gara 6 avrà un’altra opportunità
per guadagnarsi le Nba Finals per la seconda volta nella sua storia.
giovedì 29 maggio 2025
NBA Play Off, Western Final Conference: OKC spazza via Minnie e vola alle Finals!
Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 124-94 (4-1)
I Thunder tornano alle Finals dopo 13 anni.
Demoliscono i Wolves 124-94 a Oklahoma City in gara 5 della finale della
Western Conference chiudendo la serie sul 4-1. Giocheranno per il primo titolo
della loro storia contro la vincente della finale dell’Est: la serie
Indiana-New York è sul 3-1 per i Pacers che come i Thunder non hanno mai alzato
il Larry O’Brien Trophy. Si respira aria nuova in NBA.
I giovani Big 3 di questi Thunder, Shai
Gilgeous-Alexander, Jalen Williams e Chet Holmgren, emulano i Thunder di Kevin
Durant, Russell Westbrook e James Harden, come loro capaci di trascinare la
franchigia, nata nel 2008, discendente dei Seattle Supersonics, a giocarsi
l’anello. I tre futuri membri della Hall of Fame nel 2012 furono sconfitti dai
Miami Heat di LeBron James, questi Thunder giocheranno le Finals da favoriti a
prescindere da chi troveranno di fronte da rivale dell’Est. La difesa è il
punto di forza, grazie a “cagnacci” come Lu Dort e Alex Caruso. In gara 5
mortificano gli avversari che raccolgono le briciole in attacco, appena 32
punti nel primo tempo. Oklahoma City forza 21 palle perse e difende con
fisicità. E in attacco l’mvp stagionale e anche della finale dell’Ovest,
Gilgeous-Alexander, fa la differenza - stavolta segna 34 punti - con uno stile
di gioco vintage: col tiro dalla media distanza e attaccando sistematicamente
il canestro avversario. Ha sponde in Williams e Holmgren che permettono ai
Thunder di non essere monotematici.
I Wolves, testa di serie n. 6, in gara 5 sono sembrati
miracolati arrivati alle semifinali playoff solo per l’infortunio di Steph
Curry e il sovrappeso di Luka Doncic nei turni precedenti. La matricola
Terrence Shannon è stato il loro miglior giocatore nella serie: detto tutto.
Minnesota non ha elementi in grado di leggere il gioco tranne Mike Conley, che
ha 37 anni. Tanti grandi atleti che giocano a pallacanestro, non grandi giocatori
di pallacanestro. Ci sarà molto da cambiare in estate. Due finali di conference
di fila appaiono più un jolly pescato due volte di fila in un mazzo di cento
carte che il trampolino di lancio per un futuro di gloria. Julius Randle è
inadeguato per questo livello, Ant Edwards immaturo dentro e fuori dal campo,
Rudy Gobert non c’entra nulla con lo stipendio da sultano che incassa e col
costo allucinante della sua sciagurata trade. Le Finals per Minny restano tabù.
Già 11-3 Thunder al primo time out. I Wolves partono
3/20 al tiro, sbagliandone di comodi: si sono arresi prima di cominciare a
giocare. Randle trova modi fantasiosi per perdere la palla, la difesa di Okc
domina, la difficoltà nella comprensione del gioco di Minnesota è impensabile.
26-9 dopo i primi 12’. Partita già decisa. Gilgeous-Alexander con più punti,
12, di tutti gli avversari assieme. Diventa presto una punizione. I Thunder si
divertono, i Wolves fanno arrossire i loro tifosi. Chet Holmgren domina, 65-32
a metà gara. I Thunder tirano col 50% dal campo, Minny con 14 palle perse, più
dei 12 tiri a segno dal campo. Pure +37 Okc, poi 88-62 a fine 3° quarto.
Finisce tanto a poco: Lupi in vacanza, Thunder alle Finals.
mercoledì 28 maggio 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: Haliburton è stellare! Match Point Indiana!
Indiana Pacers - New York Knicks 130-121 (3-1)
I Pacers mettono i Knicks con le spalle al muro,
vincono gara-4 e salgono 3-1 nella serie della finale di East Conference. Il
tutto grazie a una prestazione da cinema di Haliburton: la stella dei Pacers
mette a referto una sontuosa tripla doppia (32 punti, 12 rimbalzi e 16 assist),
fondamentale nel successo per 130-121 che vale tantissimo.
È stata una partita dal ritmo frenetico che premia il
coraggio di Indiana, capace anche di difendere con disciplina i possessi
importanti nei minuti finali del match. Si parte con gli attacchi che sembrano
in serata di grazia. Haliburton da una parte e Brunson dall’altra producono
giocate da applausi in serie, Indiana sembra non sbagliare mai e chiude il
primo quarto con 43 punti, tirando con un surreale 68% dal campo. New York,
nonostante le percentuali al tiro dei Pacers, riesce a rispondere colpo su
colpo e dopo essere andata sotto anche di 10 lunghezze, grazie a Towns torna in
vantaggio nel secondo periodo. Siakam e un Mathurin deludente nella serie, ma
decisamente positivo in gara-4 alzano il livello di concentrazione, Haliburton
continua a fare male alla difesa newyorchese e i Pacers chiudono il primo tempo
in crescendo arrivando al riposo in vantaggio di cinque punti.
Nelle tre precedenti gare la squadra in vantaggio all’intervallo era sempre andata ko alla fine, stavolta Indiana fa subito capire di voler invertire il trend e segna i primi sette punti della ripresa. I rimbalzi offensivi di Robinson regalano una seconda opportunità ai Knicks, che provano a restare in scia ma incappano in costosi turnover e commettono troppi falli evitabili. Indiana ringrazia e tiene il comando delle operazioni arrivando al +15 a dieci minuti dalla fine. Anunoby e l’energia di Hart tengono in vita gli ospiti che, con un parziale di 10-2, spaventano la caldissima Gainbridge Fieldhouse. New York torna al -6 con il canestro di un ottimo Hart, che però a 1’44’’ dalla sirena si vede fischiare il suo sesto fallo ed è costretto a sedersi in panchina. La clamorosa rimonta, situazione che sembra contraddistinguere la finale della Eastern Conference, questa volta non si concretizza. Siakam e le giocate di Haliburton tengono a distanza di sicurezza New York. Indiana prende il controllo della serie andando sul 3-1. Si potrà giocare il primo match point in gara 5 al Madison Square Garden giovedì.
martedì 27 maggio 2025
NBA Play Off, Western Final Conference: Shai dice 40 e OKC intravede le Finals!
Minnesota Timberwolves - Oklahoma City Thunder 126-128 (1-3)
I Thunder sono a una vittoria dalle Finals. Vincono a
Minneapolis 128-126 gara 4 contro i Wolves, salgono 3-1 nella serie playoff che
vale la corona della Western Conference. Shai Gilgeous-Alexander segna 40
punti, trova sponde da Jalen Williams e Chet Holmgren, Oklahoma City gioca la
sua miglior partita dei playoff 2025 e complici gli errori mentali di Minnesota
sbanca il Target Center pur concedendo centoventisei punti. Tra 48 ore in Gara
5 avrà la possibilità, in casa, di chiudere i conti: palla a due d’inizio
partita alle 2.30 ora italiana di giovedì 29 maggio. Minny paga le
controprestazioni dei migliori giocatori: Ant Edwards fa scena muta nel primo
tempo e più pasticci che canestri nel secondo, Julius Randle gioca per gli
avversari, in sostanza. I rimpianti per i Wolves sono tanti perché persino così
se la giocano sino all’ultimo secondo. Vince la squadra più lucida, quella che
vive meno delle improvvisazioni dei suoi talenti.
L’Mvp stagionale esibisce il primato personale playoff
con 40 punti. Tira 13/30 e commette 5 palle perse, ma aggiunge 10 rimbalzi e 9
assist. Stravince il confronto con Edwards, è spettacolare nella gara cruciale
della serie. Jalen Williams gli dà una grossa mano segnando 34 efficienti punti
tirando 13/24, mandando a bersaglio due triple nel finale, Holmgren aggiunge 21
punti (9/14), 7 rimbalzi e 3 stoppate. Insomma i Big 3 funzionano per Oklahoma
City: i campioni fanno la differenza da copione classico Nba. I 19 rimbalzi
offensivi e le 21 palle perse forzate agli avversari sono la differenza sul
piano tecnico in una sfida decisa in volata in cui i Thunder prevalgono in
trasferta tirando col 50% dal campo e concedendo il 51% agli avversari. Non
proprio Nba vintage: più attacco che difesa.
Se perdi tirando 18/41 da 3, nonostante 64 punti delle
riserve, l’hai combinata grossa. Minny paga l’immaturità di Edwards, lontano
anni luce da essere un facilitatore come dimostrano i 6 assist a fronte di 5
palle perse, incapace di decifrare la difesa avversaria. Fatica a crearsi tiri
facili, si complica la vita da solo. Randle dopo gli exploit contro Lakers e Warriors,
privi di lunghi, nei turni precedenti mostra il desolante volto playoff del suo
passato ai Knicks: improponibile da stella per una squadra ambiziosa. Coach
Finch dimentica Mike Conley in panchina e senza uno straccio di giocatore
capace di una lettura di gioco adeguata sui due lati del campo paga dazio. Ok i
grandi atleti, ma la pallacanestro è gioco cerebrale, non vince chi salta più
in alto e corre più veloce, quella è l’atletica leggera.
I Wolves commettono 7 palle perse nei primi 12’. Shai già con 13 punti dopo i 14 complessivi di Gara 3. 37-30 Thunder dopo il 1° periodo: punteggio da All Star Game. Terrence Shannon porta energia e punti dalla panchina, i fischi pro Shai fanno inferocire il pubblico del Target Center che canta “mercante di tiri liberi”. 65-57 OKC all’intervallo. 21 punti per Gilgeous-Alexander, 11 per Alexander-Walker, suo cugino. Edwards con 4 punti e due soli tiri tentati, s’è “scordato” di arrivare alla partita in tempo. Lui e Randle 9 punti “di coppia”, Shai e Williams 36. Caruso parte in quintetto nel secondo tempo, la sua tripla vale il primo vantaggio Thunder in doppia cifra, il 68-57. Minny torna sotto: DiVincenzo griffa il 79 pari. Arriva un 7-0 di parziale ospite, 90-85 OKC dopo 36’. Partita intensa, ora. Punto a punto. Holmgren incanta, la sua schiacciata vale il 109-100. Sul 125-123 Shai in lunetta fa 1/2 a 8” dalla fine. I Wolves hanno il possesso per forzare il supplementare, i Thunder commettono fallo sul +3: Edwards segna il primo libero, sbaglia di proposito il secondo. Shai va a rimbalzo, poi perde palla. Con meno di mezzo secondo rimasto sul cronometro Randle sbaglia la rimessa per provare il miracolo. I Thunder “vedono” la finale.
lunedì 26 maggio 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: New York rimonta epica! Serie riaperta!
Indiana Pacers - New York Knicks 100-106 (2-1)
Una serie davvero affascinante regala un’altra partita
incredibile. I Knicks, sotto 0-2 nella serie, vanno sotto di 20 punti e
arrivano a un passo dal precipizio. Ma trovano il modo di riprendere il match
e, con un Towns da cinema nell’ultimo quarto, realizzano l’ennesima rimonta di
questa postseason. In gara 3 arriva il successo 106-100, in Indiana.
Nella giornata sportiva più importante dell’anno per
Indianapolis, con la Indy 500 che si corre nel pomeriggio prima
dell'attesissima gara-3 delle Eastern Conference Finals, la partita regala
subito sensazioni positive ai tifosi dei Pacers. Thibs mescola le carte e
propone Robinson in quintetto, Indiana parte meglio per poi allungare nel
finale del primo quarto grazie all’ottimo impatto dalla panchina di McConnell.
I Knicks iniziano a litigare con il canestro in apertura di secondo periodo, i
Pacers ringraziano e scappano via piazzando un parziale di 13-0. I decibel
della Gainbridge Fieldhouse aumentano vertiginosamente, New York sembra
smarrita e non trova più risposte alle giocate di Haliburton e compagni,
Indiana scappa al +20. Come se non bastasse Brunson si vede anche fischiare il
quarto fallo a 1’36’’ dalla sirena, ma nel finale i Knicks riescono a limitare
i danni arrivando a un -13 al riposo. Con le spalle al muro dopo le due
sconfitte del Garden, avrebbero bisogno di un inizio di ripresa di personalità,
ma i Pacers non collaborano e con Siakam e Turner restano in controllo del
match, tornando al +15 a tre minuti dalla fine del terzo quarto.
New York rischia il tracollo e Thibs gioca d’azzardo optando per un quintetto mai visto prima con Wright, McBride, Shamet, Hart e Towns e incredibilmente la mossa paga. Il finale della frazione appartiene a McBride e all’inizio dell’ultimo quarto Towns diventa immarcabile. Nel momento più complicato della postseason i Knicks rispondono con grande personalità grazie all’ex T-Wolves e ai minuti di giocatori praticamente fuori dalla rotazione. New York torna in scia con un parziale di 16-4 a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto. Towns è caldissimo e realizza 14 dei primi 17 punti di New York, Indiana invece perde completamente lo smalto offensivo. Quando le cose sembrano mettersi bene per i Knicks arriva la doccia fredda del quinto fallo di Brunson a sette minuti dalla fine. Con il leader costretto a tornare in panchina, ci pensa Towns a mettere punti a referto e a firmare il sorpasso. Qualche sprazzo di Haliburton non basta ai Pacers, che pareggiano i conti con i liberi di Siakam a 1’37’’ dalla sirena. Rientra Brunson, giusto in tempo per firmare il canestro più importante del match con uno dei suoi movimenti da manuale. Turner non trova la retina dalla lunga distanza sul capovolgimento di fronte e i liberi di Hart poi mettono al sicuro i Knicks per un successo che li rimette in gioco: ora la serie li vede in ritardo 1-2. Una fondamentale gara-4 andrà in scena a Indianapolis nella notte italiana tra martedì e mercoledì.
domenica 25 maggio 2025
NBA Play Off, Western Final Conference: Minnie reagisce e accorcia le distanze!
Minnesota Timberwolves - Oklahoma City Thunder 143-101 (1-2)
I Wolves non hanno la minima intenzione di andare in
vacanza. Dimostrano orgoglio e qualità in Gara 3 che stravincono 143-101 contro
i Thunder riaprendo la finale di Conference dell’Ovest, accorciando le distanze
sull’1-2 dopo le “ripassate” subite a Oklahoma City. A Minneapolis cambia il
vento, cambia tutto. Ant Edwards imperversa, segna 30 punti tirando 12/17, la
difesa di Minnesota neutralizza gli avversari limitandoli a 41 punti nel primo
tempo. I Thunder testa di serie n. 1 della Western Conference vanno sotto
persino di 45 punti, una caduta rovinosa. Shai Gilgeous-Alexander, l’Mvp, segna
appena 14 punti, suo minimo stagionale, tirando 4/13 dal campo. Se non ottiene
i fischi per andare in lunetta - stavolta tira appena quattro liberi - pare
Sansone senza capelli: perde la sua forza. I Thunder restano i favoriti, ma una
squadra da titolo Nba di solito ha sembianze diverse da quelle viste al Target
Center. Edwards elogia “energia e fisicità” dei suoi, i Lupi “ci credono”,
convinti di poter ribaltare questa serie. Gara 4 è in programma lunedì ancora a
Minneapolis, dalle 2.30 ora italiana di martedì 27 maggio.
Intensità, aggressività, senso d’urgenza. Ferocia
agonistica, specie difensiva. Minnesota ha “più voglia” rispetto alle prime due
partite, al di là di qualsiasi aggiustamento tattico. L’atletismo stavolta è
usato “di servizio” nella propria metà campo per vincere la partita, non per
generare highlights. Il 1° quarto offensivo da favola di Edwards poi aiuta a
dare sicurezza a tutti. Stavolta le triple entrano perché sono prese in ritmo,
non forzate da copione predefinito, e sono alternate all’arrembaggio al ferro
avversario, come ha più senso che sia. La panchina di Coach Finch poi fa un
figurone: a Naz Reid entra, era l’ora, il tiro da fuori, Alexander-Walker segna
punti espressi in pochi minuti e la wild card Terrance Shannon spariglia le
carte. La sua illustre carriera collegiale parla chiaro: non è un caso, però è
un contributo inatteso perché era stato utilizzato poco sinora, da matricola,
ai playoff. Minny ha il potenziale per giocarsela con OKC: lo tira fuori
sull’orlo del precipizio.
Va tutto male, stavolta, ai Thunder. Se non riescono a
trovare punti facili in transizione fanno una fatica dannata a segnare contro
la difesa schierata, come si era già visto contro Denver al turno precedente.
Pagano l’assenza in organico di un regista classico che metta ordine.
Gilgeous-Alexander per una rara volta toppa la gara e Coach Daigneault non
trova alternative offensive. I Thunder erano finiti sotto di 29 punti a Memphis
in Gara 3 della serie di 1° turno playoff, ma allora avevano saputo rimediare
orchestrando una clamorosa rimonta vincente, stavolta invece si fa tardi
presto, a Minneapolis. Vedremo tra 48 ore come saprà reagire una squadra così
giovane a una disfatta così pesante.
34-14 Minny a fine 1° quarto, 16 punti di Edwards,
scatenato. Wolves aggressivi: la difesa genera attacco, rubano l’idea agli
avversari. I Thunder nei primi 12’ tirano 6/21 dal campo, frettolosi, fuori
controllo. Con un paio di canestri di fila Shannon griffa l’allungo del 46-20.
Nove punti in 4’ di impiego per lui che ne aveva segnati solo 6 nei playoff
sinora. Thunder sbranati dai Lupi: -35 sul 33-68, il loro deficit più ampio di
tutta la stagione. All’intervallo è 72-41. Edwards 20 punti, Shai 9 tirando
3/10, con 4 palle perse. I settantadue punti sono il massimo segnato nella
storia di franchigia da Minny ai playoff in un tempo di gioco. Si riparte con
Isaiah Joe in quintetto al posto di Isaiah Hartenstein. Il 3° quarto nella
serie finora era stato pro Thunder che sfoggiano subito un 11-2 di parziale per
iniziare la ripresa. Ma arriva immediato il 12-0 di controparziale dei Wolves,
con Ant trascinatore. Diventa 105-63, persino. Poi 129-84. Una punizione. 143
punti sono il massimo di sempre segnato dai Wolves nei playoff. Minnesota
stravince e riapre la serie.
sabato 24 maggio 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: Siakam domina e Indiana (ri) sbanca il Garden!
New York Knicks - Indiana Pacers 109-114 (0-2)
Dopo l’incredibile successo in gara-1 i Pacers si
ripetono nel secondo match della serie e mettono i Knicks con le spalle al
muro. Indiana gioca con grande maturità, riceve una prestazione monstre da
parte di Siakam, 39 punti, suo massimo in carriera nella postseason, e alla
fine vince 114-109, zittendo ancora una volta un caldissimo Madison Square
Garden.
I Pacers partono con il piede sull’acceleratore
nonostante l’eroe di gara-1, Haliburton, fatichi a trovare ritmo in attacco. Ci
pensa però Siakam a fare male alla difesa newyorchese, la squadra ospite così
prende subito fiducia e tocca il +10 già nel primo quarto. New York ha bisogno
di una scossa che puntualmente arriva grazie all’energia di un eccellente
Robinson il cui impatto dalla panchina risulta fondamentale. Brunson e Towns
rimettono in carreggiata i Knicks che chiudono il primo tempo in crescendo e
passano a condurre. Haliburton, intanto mette a referto i suoi primi punti
solamente a due minuti dal riposo. New York, nonostante gli alti e bassi, riesce
così ad arrivare all’intervallo avanti di tre lunghezze, 52-49.
I Knicks sanno di non poter più sbagliare ma
all’inizio del terzo quarto Siakam torna a farsi sentire, arrivano anche i
canestri di Haliburton e Indiana si rimette a correre. Con l’ingresso di
McConnell gli ospiti diventano imprevedibili in attacco, la risposta di New
York però non si fa attendere e il contributo di Brunson e Bridges diventa una
vera manna per la squadra di Thibs. Il canestro del leader dei Knicks, dopo uno
splendido movimento, a due secondi dalla fine del terzo quarto pareggia i
conti. Con Haliburton e Brunson in panchina a prendere fiato all’inizio della
frazione finale, Indiana prende il controllo delle operazioni. McConnell in
regia è una sicurezza, uno spazientito Garden deve quindi assistere al parziale
di 13-4 dei Pacers che regala alla squadra ospite il +9. Sono guai per i Knicks
che non riescono a rientrare, trovando sempre le risposte di Haliburton e
compagni. Il canestro di Siakam a 2’45’’ dalla sirena porta poi Indiana a +10
ma proprio come in gara 1, quando il match sembra pronto a produrre i titoli di
coda, viene fuori l’orgoglio di chi è sotto e le cose cambiano. Brunson non ci
sta e con le sue giocate griffa il 9-0 che regala speranze al pubblico di casa.
Con 14’’ sul cronometro e i Pacers avanti di una lunghezza. Indiana rischia
tantissimo sulla rimessa ma alla fine Nesmith trova il fallo di Brunson. A
differenza di gara 1 la squadra in vantaggio non sbaglia liberi importanti e il
giocatore di Indiana fa un 2/2 che costringe così Brunson a tentare una tripla
complicatissima che non trova la retina. I liberi di Turner così chiudono ogni
discorso regalando l’incredibile sesto successo consecutivo in trasferta per i
Pacers in questa postseason. Avanti 2-0 nella serie adesso Indiana ospiterà
gara 3, in programma domenica (ore 2 italiane di lunedì), con la possibilità
quindi di fare un passo decisivo verso le Finals.
venerdì 23 maggio 2025
NBA Play Off, Western Final Conference: Difesa ed MVP, la solita ricetta. 2-0 OKC!
Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 118-103 (2-0)
La super difesa più l’mvp della stagione. La ricetta
per il successo dei Thunder è la solita e continua a funzionare: Oklahoma City
travolge Minnesota 118-103 in gara-2 della finale della Western Conference
disinnescando l’attacco dei Wolves e capitalizzando i 38 punti di Shai
Gilgeous-Alexander, alla prima esibizione dopo essere stato premiato come
miglior giocatore 2024-25. Serie sul 2-0 adesso, gara-3 è in programma sabato
notte a campi invertiti, al Target Center di Minneapolis, dalle 2.30 italiane
di domenica 25 maggio.
La difesa della squadra di coach Daigneault continua a
essere dominante. Ha spogliato l’attacco di Minny del tiro da 3 punti: 15/51 in
gara-1, 11/39 in gara-2. Altre 14 palle perse forzate, stavolta, ricavandone 22
punti in transizione. Ancora il terzo periodo come spartiacque della partita,
in questo caso dominato 35-21. Poi in attacco ci pensa Shai: quinta partita di
fila con almeno 30 punti, micidiale dalla media distanza. E fin quando i fischi
continuano ad arrivare non ci sono antidoti per lui: stavolta va in lunetta 15
volte mandando a bersaglio 13 tiri liberi. Oklahoma City stravince pur tirando
9/33 da 3, buon segno. Anche Jalen Williams e Chet Holmgren scollinano i 20
punti.
L’attacco dei Wolves è un disastro. Troppi errori di
letture sui due lati del campo: palle perse, pessimi tiri oltre le cattive
percentuali, poca lucidità. Minnesota è squadra super atletica, ma poco
cerebrale, che va a sprazzi e che opposta ai Thunder non può avere il
predominio sotto canestro che era stato la coperta di Linus contro Lakers e
Warriors, sprovvisti di lunghi da playoff, ai turni precedenti. Julius Randle
toppa la gara: solo due canestri e 4 palle perse, messo in panchina nel 4°
periodo. E con Rudy Gobert Minny gioca 4 contro 5 in attacco. Con Naz Reid unico
lungo i Wolves mostrano una gran difesa, ma la coperta resta troppo corta. Ant
Edwards è talento speciale però solista, non direttore d’orchestra.
L’arbitro Scott Foster subisce un colpo involontario al volto da Lu Dort, dopo 1’37” la gara si ferma perché perde sangue dal naso. 29-25 per Oklahoma City dopo i primi 12’. I 7 rimbalzi offensivi tengono in corsa i Lupi che tirano con appena il 35% dal campo. La tripla di Donte DiVincenzo vale il sorpasso, il 32-31 ospite. Poi però è 58-50 Thunder a metà gara. Shai con 19 punti, Edwards 16. Ospiti sotto nonostante i 18 punti delle riserve contro i 9 avversari. La differenza la fanno i punti ai tiri liberi: 10-1 dalla lunetta per la squadra di casa al Paycom Center. Oklahoma City non fa mai canestro da 3 contro la zona di coach Finch, ma Randle per una sera torna quello deludente visto in maglia Knicks ai playoff e Reid non fa mai canestro da fuori, così i Thunder allungano di nuovo in transizione. 82-65 sulla schiacciata di Holmgren. Minny come in gara-1 va ko al primo cazzotto subìto, non sa incassare. Va nel panico in attacco e la difesa ne risente, i Thunder esondano sul 93-69. Finita. E non è finito neppure il 3° quarto. Oklahoma City sale 2-0, in controllo di questa serie. I Wolves saranno già spalle al muro in gara-3, dovranno vincerla per forza per avere una speranza in prospettiva Finals: la storia racconta che da sotto 0-3 ai playoff non ha mai saputo rimontare nessuno.
giovedì 22 maggio 2025
NBA Play Off, Eastern Final Conference: Follia Knicks! Rimonta Pacers e colpaccio al Madison!
New York Knicks - Indiana Pacers 135-138 d.o.t. (0-1)
Incredibile, assolutamente incredibile. Il Madison
Square Garden aspettava da 25 anni di ospitare una partita di finale della
Eastern Conference e in dono riceve, mentre sentiva i suoi Knicks a un passo da
un comodo successo in gara 1, uno dei più esaltanti e pazzeschi recuperi nella
storia della Nba. Indiana dimostra ancora una volta di meritare più
considerazione, e di non essere arrivata per il secondo anno consecutivo alle
finali di conference per caso, e con un finale assolutamente incredibile trascina
il primo match della serie al supplementare per poi andare a vincerlo
138-135. Haliburton fa l’Haliburton, Nesmith nell’ultimo quarto si
trasforma in Reggie Miller e i Pacers sotto di 14 lunghezze a 2’51’’ dalla
sirena riescono a far vivere una serata da incubo ai caldissimi tifosi
newyorchesi che escono dal Garden senza aver ben compreso quello che sia
accaduto nel finale di una partita davvero pazzesca.
Ritmo altissimo in dalla palla a due con Indiana che
corre sempre e New York che non si tira indietro. Brunson e Towns trovano
subito ritmo in attacco ma Haliburton dall’altra parte non sbaglia praticamente
nulla. Gli attacchi hanno la meglio sulle difesa ma il match resta in
equilibrio, nonostante le accelerate dei Knicks e le puntuali risposte della squadra
ospite, fino all’inizio della quarta frazione. Nel modo più inaspettato
possibile appena New York riceve un potenziale colpo da ko, nella forma del
quinto fallo di Brunson a 10 dalla sirena, invece di subire il ritorno di
Indiana con la propria stella in panchina, si esalta e con un parziale di 14-0
scappa via, arrivando al +16. Il Garden diventa una polveriera, New York sembra
in grado di gestire il tentativo di ritorno dei Pacers e quando a 2’51’’ dalla
fine Brunson dalla lunga distanza riporta New York al +14, il match sembra in
ghiacciaia.
I Knicks però non fanno i conti con un Nesmith che
diventa assolutamente infallibile dalla lunga distanza e nel modo più
improbabile la squadra ospite torna sotto, aiutata anche da alcune
cervellotiche decisioni dei Knicks (e qualche libero sbagliato di troppo),
arrivando all’incredibile -1 a sette secondi dalla fine. Va in lunetta Anunoby
che fa 1/2 aprendo la porta all’incubo del Garden. Sette secondi con Haliburton
che tenta la penetrazione poi torna sul perimetro e allo scadere trova una
conclusione pazzesca, che sembra dalla lunga distanza, con la palla che
rimbalza sul ferro, si impenna e ricade nel cilindro. Pandemonio in casa
Pacers, ma il replay mostra chiaramente il piede di Haliburton toccare la linea
dei tre punti, si va quindi a un overtime con il Madison Square Garden ancora
incredulo. Entrambe le squadre trovano il canestro con facilità ma nei secondi
finali Nembhard e Toppin firmano i due canestri decisivi che regalano ai Pacers
il +3 a 15’’ dalla sirena. Gli stanchissimi Brunson e Towns provano a
pareggiare i conti della lunga distanza ma la serata appartiene a Indiana che
così conquista nel modo più incredibile possibile una gara-1 che passerà alla
storia. Il secondo match di una serie che si annuncia davvero spettacolare
andrà in scena venerdì sempre al Garden.
mercoledì 21 maggio 2025
NBA Play Off, Western Final Conference: Shai e tanta difesa! 1-0 OKC!
Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 114-88 (1-0)
I Thunder fanno la prima mossa. Vincono Gara 1 di
finale della Western Conference dei playoff 2025 battendo Minnesota 114-88
grazie alla solita strepitosa difesa, dominando il secondo tempo quando i
realizzatori dei Thunder trovano ritmo in attacco. Shai Gilgeous-Alexander
campeggia in lunetta come nelle serate a lieto fine per i suoi, i Wolves
commettono una marea di palle perse, addirittura 17, e bisticciano col canestro
da 3 punti – tirano 15/51 - come nelle loro serate storte. In una sfida fisica
tra grandi difese vince la squadra che ha più opzioni offensive. I Thunder
sfruttano l’inerzia favorevole del successo in Gara 7 su Denver al turno
precedente. Sono giovani, non accusano la fatica di rigiocare dopo 48 ore,
semmai si portano dietro le emozioni positive, la rinnovata fiducia. Gara 2 è
in programma giovedì 22 maggio dalle 2.30 della notte italiana di venerdì,
ancora in Oklahoma.
OKC difende come le migliori squadre Nba degli anni
’80 e ’90. Il miglior complimento che si possa fare loro, su quella metà campo.
Ha grandi atleti, le stelle si sporcano le mani, gli specialisti abbondano. E
poi esibiscono grande applicazione, dedizione alla causa. Prendono gli
avversari per sfinimento, braccandoli per 48’, implacabili. Trasformano la
difesa in attacco, ricavano 31 punti dalle palle perse avversarie.
Gilgeous-Alexander tira 14 tiri liberi, compensando così le cattive percentuali
dal campo, Jalen Williams svolta dopo l’intervallo, Chet Holmgren e Isaiah
Hartenstein chiudono in doppia cifra di punti: il canadese non deve fare tutto
da solo in attacco. E la panchina ci mette del suo con Alex Caruso e Cason
Wallace in evidenza una volta di più durante questi playoff.
Julius Randle è l’unico a salvarsi per i T-Wolves.
Realizza 28 punti, eppure non bastano. Perché Ant Edwards non segna nel 4°
periodo, troppo incostante per lo status di fenomeno che gli viene
riconosciuto, e Naz Reid e Rudy Gobert, che nel 4° periodo proprio non gioca,
non ne azzeccano una per sbaglio. I Wolves contro una difesa eccezionale vedono
sottolineate le loro lacune di letture di gioco offensive: palle perse ed
orrori da tre punti ne sono la logica conseguenza.
Subito 8-0 Minny, poi Edwards becca un fallo tecnico e
Gilgeous-Alexander fa l’abbonamento in lunetta, la schiacciata di Jalen
Williams in transizione vale il sorpasso Thunder del 17-16. Wolves con 6 palle
perse nei primi 7’ eppure avanti 23-20 dopo 12’. Gara dominata dalle difese, da
copione atteso. OKC tira col 35% dal campo, Minnesota col 38%. Edwards va in
spogliatoio per una lieve distorsione alla caviglia destra, ma Randle tiene i
suoi davanti inanellando triple nonostante abbia Caruso alle calcagna. Ant
rientra, Minny sale 47-38, poi 48-44 a metà gara. Randle con 20 punti,
Gilgeous-Alexander 2/13 dal campo. Holmgren porta avanti i suoi col gancio del
49-48, i Thunder trovano canestri dalla media distanza, alla vecchia maniera.
Un 17-2 di parziale vale il 73-62 OKC, è quello decisivo. 76-66 dopo 36’. 12
punti per Shai nel 3° periodo in cui Minny si inceppa perché Randle smette di
segnare. Holmgren sale di livello nel 4° periodo, i Wolves si arrendono. Il
Paycom Center applaude: Oklahoma City comincia la serie con una prova di
forza.