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lunedì 23 giugno 2025

NBA Play Off. The Finals: Shai fa il fenomeno. Haliburton fa crack. OKC è Campione NBA!

Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 103-91 (4-3) 

Il Larry O’Brien Trophy alla fine lo alzano i Thunder che chiudono una gara-7 nella quale succede un po’ di tutto: un successo che premia un gruppo giovane e incredibilmente talentuoso, in grado forse di diventare una dinastia negli anni a venire. Oklahoma City, dopo un primo tempo timido, nella ripresa cambia marcia, si affida alle giocate di un super Shai Gilgeous-Alexander, che si porta anche a casa il premio di mvp, e vincere 103-91, regalando a una città che vive per i suoi Thunder, il primo titolo Nba della sua storia. Ma gara 7 verrà ricordata anche per lo sfortunatissimo infortunio di Haliburton, che a 4’55’’ dalla fine del primo quarto si procura una lesione al tendine d’Achille della gamba destra. Un epilogo devastante per il leader dei Pacers che lo costringerà a un lunghissimo stop. Indiana ancora una volta contro tutto e tutti, anche senza Haliburton prova a scombussolare i piani di Okc ma nella ripresa con l’andare dei minuti perde contatto con i Thunder e deve alzare bandiera bianca. Tantissimi rimpianti quindi per una squadra che nessuno davvero, a inizio postseason, avrebbe mai pensato potesse arrivare a giocarsi il titolo Nba a gara 7 contro Oklahoma City.

Il clima al Paycom Center è di quelli da corrida. Entusiasmo alle stelle per i tifosi di casa e anche qualche maglia gialla in più del previsto nel mare blu dei tifosi di Okc. I Thunder sanno di avere grande pressione sulle loro spalle e partono incredibilmente contratti. Solo Shai sembra a suo agio, Indiana, invece, gioca con la mente libera e le triple di Haliburton non fanno altro che aumentare la fiducia degli ospiti. Il buon impatto dalla panchina di Caruso non basta ma poco dopo la metà del primo quarto succede l’impensabile. Haliburton accelera sul perimetro e perde il passo, finendo sul parquet senza essere stato toccato. Le urla del fenomeno di Indiana e la dinamica dell’infortunio non lasciano spazio a molti dubbi: lesione del tendine d’Achille. Diagnosi tremenda. Indiana reagisce con il solito coraggio al colpo da ko sferratogli dal destino e con i canestri di Siakam e i punti di Nembhard resta aggrappata a Oklahoma City che invece non riesce a scrollarsi di dosso la tensione. La tripla allo scadere del primo tempo di Nembhard addirittura permette agli ospiti di andare negli spogliatoi all’intervallo in vantaggio 48-47 dopo aver tirato con 8/16 dalla lunga distanza contro il 4/18 dei Thunder.

La squadra capace di vincere 68 partite durante la regular season cambia però passo a inizio ripresa. La difesa torna a essere super aggressiva, i turnover per i Pacers fioccano e in attacco le cose migliorano sensibilmente. Gilgeous-Alexander suona la carica griffando un parziale di 9-0 con una bella tripla e due assist da cinema, Indiana però risponde con il solito McConnell. Ancora una volta, infatti, in queste Finals il terzo quarto diventa il TJ Show con la riserva dei Pacers che fa venire il mal di testa con la sua energia alla difesa di Okc. McConnell segna 12 punti consecutivi ma dall’altra parte le triple iniziano a entrare per i padroni di casa e Jalen Williams prende confidenza con il canestro. Shai fa il resto e i Thunder scappano via, chiudendo un ottimo terzo quarto in vantaggio di 13 lunghezze. Le rimonte anche clamorose sono la specialità della casa per i Pacers ma senza l’apporto di Haliburton la montagna da scalare diventa un Tourmalet, Oklahoma City poi alza l’intensità difensiva e non concede più nulla. Indiana nei primi 4’30’’ dal quarto periodo non mette punti a referto e i Thunder scappano a quello che sembra un +22 senza ritorno. I Pacers però non muoiono mai e provano a spaventare il festante pubblico di casa rispondendo con un inaspettato 11-1. Indy arriva a -10 con la tripla di Nembhard a 2’32’’ dalla sirena ma la schiacciata di un ottimo Holmgren rimette le cose a posto. Oklahoma City resta così a distanza di sicurezza, raccogliendo poi la standing ovation del caldissimo pubblico del Paycom Center nei secondi finali. Una serie davvero intrigante e piena di colpi di scena va così in bacheca con i Thunder che alzano davanti ai loro tifosi il Larry O’Brien Trophy.


venerdì 20 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: Disastro OKC! Indiana ne approfitta! Sarà Gara 7!

Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 108-91 (3-3) 

Una serie assolutamente imprevedibile regala l’ennesimo sorprendente capitolo: i Pacers distruggono i Thunder a Indianapolis e si guadagnano così l’affascinante gara 7 in programma domenica a Oklahoma City. È stata una partita strana, con i Thunder che, a un passo dal titolo, producono una prestazione disastrosa sotto tutti i punti di vista. Solo buone notizie invece per i Pacers, che non solo vincono anche più nettamente di quanto dice il punteggio finale, 108-91, ma mettono in mostra anche un Haliburton che non sembra più a mezzo servizio. Adesso la squadra favoritissima alla vigilia di queste Finals dovrà rimboccarsi le maniche per domare questi Pacers che in questo momento sprizzano fiducia ed energia da tutti i pori.

Haliburton è regolarmente in campo e sembra muoversi meglio di quanto un po’ tutti si aspettassero dopo le ultime prestazioni. I Pacers però iniziano con il freno a mano tirato e falliscono le prime otto conclusioni dal campo, OKC prova a mettere subito Indiana nei guai e arriva al +8, ma incappa in troppi turnover e la squadra di casa di colpo ritrova smalto ed entusiasmo. Siakam suona la carica, i Pacers alzano il ritmo e passano a condurre con un parziale di 13-2 che fa esplodere la Gainbridge Fieldhouse. La squadra con le spalle al muro nella serie non si ferma più, trova le triple di Toppin e scappa al +9. I Thunder non ricevono nulla dalla propria panchina, ma riescono a tornare sotto nel finale di frazione con i canestri di un Gilgeous-Alexander un po’ confusionario ma sempre devastante dalla media distanza. 

L’inizio del secondo periodo appartiene, e non è una novità in queste Finals, a TJ McConnell che in quattro minuti ha già otto punti e tre assist a referto. Il caldissimo pubblico di casa gradisce e quando rientra Haliburton Indiana scappa via. In teoria limitato da un problema al polpaccio destro, sembra il solito leader e con un paio di giocate accende il parziale di 11-0 che regala alla squadra di casa il +13 che diventa il vantaggio più consistente per i Pacers nell’intera serie. OKC è sotto shock, fa confusione in attacco e incappa in turnover evitabilissimi. Nesmith e Siakam schiacciano sull’acceleratore e Indiana arriva all’intervallo addirittura avanti di 22 lunghezze. Haliburton chiude un primo tempo decisamente buono, che diventa straordinario rispetto alle aspettative, con 12 punti e quattro assist, con i Thunder che sono solo la coppia Jalen Williams-SGA e che nei primi due quarti tirano con un bruttissimo 1/11 dalla lunga distanza.

Tanto per togliere ogni dubbio a un match nel quale OKC fa solo presenza, i Thunder steccano a inizio ripresa. La squadra ospite non riesce a mettere nessun punto a referto nei primi cinque minuti del terzo quarto e con la testa esce da una gara-6 da incubo. Indiana continua a macinare pallacanestro trovando la produzione da parte di tutto il proprio roster, Haliburton sembra il solito Haliburton e i Pacers giocano sul velluto. Toppin, Siakam e Nembhard si esaltano e per chiudere un altro quarto disastroso per Okc proprio allo scadere della frazione arriva la tripla del +30 di Sheppard. Si chiude qui: l’ultimo quarto che diventa un lungo, e doloroso per i Thunder, Garbage Time. Si va quindi a gara 7 nel modo più inaspettato, con i Pacers che arrivano in fiducia alla sfida decisiva di queste Finals, domenica a Oklahoma City. Ci sarà da divertirsi. 


martedì 17 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: Shai/Williams Show! Match Point OKC!

Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 120-109 (3-2) 

Con un altro show del suo Mvp Gilgeous-Alexander (31 punti e 10 assist) e alle giocate di uno straordinario Jalen Williams (40 punti, suo massimo in carriera nei playoff) Oklahoma City si prende gara 5, sale 3-2 nella serie e ora a un passo dal suo primo titolo Nba. È stata una partita emozionante, con i Thunder a dominare buona parte del match, con la solita rimonta dei Pacers che, pur con un Haliburton acciaccato e decisamente deludente (0/6 dal campo), tornano al -2. Ma i Thunder nel finale tornano a difendere con un’aggressività devastante e scappano via per un risultato finale di 120-109. 

L’atmosfera al Paycom Center è elettrica e i Thunder fanno subito capire di avere una marcia in più. Dopo aver messo a segno solamente tre triple in gara 4, i padroni di casa ne realizzano quattro nel primo quarto. I soliti costosissimi turnover di Indiana e l’ottimo impatto dalla panchina di Wallace fanno il resto, OKC così chiude il primo quarto avanti di 10 lunghezze. Haliburton è impalpabile, rallentato da un problema al polpaccio destro, dall’altra parte Holmgren si fa sentire sui due lati del campo, mentre Jalen Williams trova il canestro con continuità, i Thunder così scappano al +18 prima di rallentare nella parte finale del secondo periodo.

Al riposo i padroni di casa sono in totale controllo con il 59-45 sul tabellone che non rispecchia appieno il dominio di OKC. Indiana però resta in partita e questo non può far stare tranquilli i tifosi di casa, che anche all’inizio della terza frazione si spellano le mani per gli applausi alle giocate di un super Williams. Ancora una volta però la soluzione ai problemi di Indiana si chiama McConnell. Il backup dei Pacers con la sua energia riaccende l’attacco di Indiana, i Thunder non riescono a trovare risposte e piano piano gli ospiti tornano in scia. L’ex 76ers firma ben 13 punti nella frazione e riporta Indiana al -5, ammutolendo il Paycom Center. Ogni volta che OKC ha bisogno di un canestro si rivolge a Jalen Williams, che risponde presente riportando i Thunder al +8 alla fine del terzo periodo. Coach Carlisle decide di richiamare in panchina un incandescente McConnell, decisione che probabilmente rimpiangerà, ma l’inizio del quarto periodo appartiene a Siakam, che con 12 punti nei primi quattro minuti della frazione avvicina Oklahoma City.

Indiana arriva al -2 ma proprio nel momento più complicato del match la squadra di coach Daigneault torna a difendere con disciplina e aggressività. Indiana le dà una mano con una serie di evitabilissimi turnover, in attacco poi arrivano i canestri di SGA e del solito Williams, OKC così risponde con il parziale di 18-4 che la porta al rassicurante +16. Pericolo scampato per i Thunder, che a un certo punto del quarto periodo aveva rivisto i fantasmi di gara-1. Oklahoma City va a vincere in scioltezza, passa a condurre 3-2 nella serie e ripotrà giocare il primo match point in gara 6 in programma giovedì a Indianapolis. 


sabato 14 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: OKC di carattere! E' 2-2!

Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 104-111 (2-2)

Il carattere e la personalità della squadra capace di vincere 68 partite durante la regular season viene fuori nel momento più importante della serie. Oklahoma City con le spalle al muro, sotto 1-2 nella serie, cambia marcia nella frazione finale, chiude il match segnando 12 degli ultimi 13 punti e si porta a casa un’intensissima gara 4 111-104, pareggiando così i conti nelle Finals (2-2) e riprendendosi il vantaggio del fattore campo. Gilgeous-Alexander (35 punti) griffa il successo di OKC con una prestazione da vero Mvp. Dopo tre quarti nei quali non incide, sale in cattedra nella frazione finale, segnando poi 15 punti negli ultimi 4’38’’ del match. Indiana, invece, nel finale va in tilt a livello offensivo, muove il pallone con meno fluidità e va a sbattere contro l’attentissima difesa dei Thunder.

Coach Daigneault torna all’antico e ripropone i suoi due lunghi in quintetto, Indiana però parte con il piede sull’acceleratore e prova a correre a ogni occasione, trovando subito confidenza con le triple. Siakam è ispirato, dall’altra parte SGA inizia con il freno a mano tirato. I Pacers suonano il primo squillo e lanciano un segnale al match arrivando al +9 ma Jalen Williams risponde immediatamente e, con il solito impatto fondamentale di Caruso dalla panchina, gli ospiti piazzano un parziale di 9-0 e riprendono Indiana. La frenesia di McConnell mette in crisi la difesa dei Thunder, Toppin lo segue a ruota e Indiana riprende a marciare, SGA va a corrente alternata ma fa comunque troppo poco. Le giocate di Haliburton nel finale riportano avanti i padroni di casa che vanno al riposo in vantaggio 60-57. OKC tira con un bruttissimo 1/10 dal campo, Gilgeous-Alexander è impalpabile nel primo tempo ma la squadra ospite resta comunque in scia e questo non è un segnale incoraggiante per Indy. Toppin e Siakam si fanno sentire anche nella terza frazione, la difesa di Nembhard sul Mvp della Nba è a tratti assolutamente straordinaria e i Pacers provano l’accelerata di fronte a un pubblico davvero rumoroso. Caruso regala minuti importantissimi al suo staff tecnico anche nel terzo periodo, Indiana però gioca meglio e chiude la frazione avanti di sette lunghezze. Oklahoma City vede i fantasmi ma proprio nel momento più complicato risponde con una personalità spaziale.

Holmgren guida gli ospiti al 7-0 che permette loro di riprendere Indiana. Incredibilmente i Pacers in attacco si dimenticano di un Siakam molto solido nei primi tre quarti, Haliburton però si fa trovare pronto quando Indiana ha bisogno di un canestro, si arriva così punto a punto ai minuti finali ma OKC ha il suo Mvp che decide di prendersi le luci della ribalta. Indy va al +4 ma Shai, trova a 2’58’’ dalla sirena una tripla pesantissima (2/16 da tre per i Thunder fino a quel momento) che spaventa la squadra di casa. Haliburton e compagni vanno in confusione e si mettono ad attaccare con frenesia e senza la disciplina dei primi tre quarti. La difesa super aggressiva di OKC fa il resto e Gilgeous-Alexander diventa devastante in attacco, riportando davanti con un canestro dei suoi dalla media distanza a 2’23’’ dalla fine la squadra che ha chiuso la regular season con il miglior record della Nba. Indiana si squaglia, Mathurin non solo non ne combina una giusta in difesa ma fa anche 1/4 dalla lunetta, SGA, invece, ai liberi è infallibile e mette al sicuro i Thunder che tirano quindi un bel sospiro di sollievo, pareggiano i conti nella serie e si riprendono il vantaggio del fattore campo. Gara 5 andrà in scena a Oklahoma City lunedì. 



giovedì 12 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: Indiana "From the Bench" torna in vantaggio!

Indiana Pacers - Oklahoma City Thunder 116-107 (2-1) 

Dopo 25 anni le Nba Finals tornano a Indianapolis, i Pacers si esaltano e regalano al caldissimo pubblico della Gainbridge Fieldhouse un successo di grandissima personalità in gara 3 che li riporta in vantaggio nella serie. Indiana così vince 116-107 e sigilla il 2-1 in queste finali che stanno smentendo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori che consideravano super favoriti i Thunder. I padroni di casa trovano la prestazione della vita da parte di un Mathurin capace di segnare 27 punti in 22’ dalla panchina e l’impatto incredibile di McConnell molto più decisivo di quello che direbbe il suo pur ottimo score: 10 punti, cinque assist e cinque recuperi.

I Thunder partono attaccando il ferro con continuità. Gilgeous-Alexander lascia spazio a un Holmgren decisamente ispirato, dall’altra parte nei primi minuti l’unico a fare male alla difesa di OKC è Siakam. Le soluzioni per coach Carlisle arrivano dalla panchina, Toppin ha un buon impatto ma la squadra ospite trova le triple di Dort e chiude con personalità il primo quarto avanti 32-24. Con Haliburton in panchina il rischio di una nuova accelerata per i Thunder è concreto ma all’inizio del secondo quarto va in scena il McConnell show e la Gainbridge Fieldhouse diventa una bolgia. Il playmaker di riserva di Indiana nel primi quattro minuti della frazione ha un impatto devastante con due punti, quattro assist e tre recuperi, OKC dà una mano con un passaggio a vuoto in attacco, i padroni di casa così piazzano un parziale di 15-4 e passano a condurre, arrivando, soprattutto grazie alle giocate di un super Mathurin (14 punti nel secondo quarto) anche al +7. Due triple di Joe diventano i primi agognati punti dalla panchina di OKC e riaccendono l’attacco della squadra ospite. Haliburton si fa sentire nel finale e i Pacers così vanno al riposo avanti di quattro lunghezze dopo aver segnato 40 punti in un secondo periodo praticamente perfetto.

Un primo tempo dai due volti, nel quale Indiana tira con il 56% dal campo. OKC lancia subito un messaggio segnando i primi otto punti della ripresa, Indiana però risponde con le giocate di Haliburton e il match resta in grande equilibrio. Anche nel secondo tempo i due giocatori decisivi dalla panchina, McConnell e Mathurin, si fanno sentire appena entrano in campo. Il canadese è in totale trance agonistica e non sbaglia nulla, punendo costantemente la difesa di OKC. Holmgren dopo un primo quarto eccellente rallenta sensibilmente ma gli ospiti con la tripla sulla sirena di Jalen Williams chiudono il terzo quarto sul +5. La risposta di Indiana arriva ancora una volta per mano di Mathurin che diventa un incubo per i Thunder. SGA sembra esausto e deve lavorare tantissimo per trovare le sue tipiche conclusioni dalla media distanza. Jalen Williams comunque pareggia i conti a metà frazione ma la tripla di Haliburton dà il la all’accelerata decisiva dei Pacers. Turner e Nembhard chiudono il parziale di 9-2 che spinge Indiana al +7. I Thunder arrancano e vanno in tilt, non trovando più buoni tiri contro la difesa super aggressiva dei Pacers. La tripla dall’angolo di Nesmith a tre minuti dalla sirena poi porta la squadra di casa a un +8 che diventa una sentenza perché OKC (6/17 dal campo, 0/4 da tre e cinque palle perse nel quarto periodo) non ne ha più. Finisce con un trionfo per i padroni di casa che prendono quindi il controllo della serie portandosi sul 2-1 in attesa di gara 4, sempre a Indianapolis, in programma per venerdì.


lunedì 9 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: Shai torna in sè e OKC fa 1-1!

Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 123-107 (1-1) 

Missione compiuta per i Thunder dopo l’incredibile debacle nella partita d’esordio delle Nba Finals 2025. Oklahoma City, infatti, gioca la sua pallacanestro, cambia passo alla fine del primo quarto e tiene a distanza di sicurezza i Pacers, andando poi a vincere in scioltezza 123-107. È 1-1, quindi, in una serie molto più combattuta di quello che in molti prevedevano alla vigilia. Gilgeous-Alexander gioca ancora una volta da Mvp, chiude con 34 punti, otto assist e quattro recuperi e trascina così i suoi Thunder a un comodo successo. 

Indiana inizia senza nessuna paura, sapendo di poter giocare sul velluto dopo il successo in Gara 1, Okc dal canto suo per i primi minuti balbetta e ha bisogno di una sterzata che arriva con l’ingresso in campo del solito Caruso. Il primo canestro di Haliburton regala agli ospiti il +3, Daigneault decide finalmente di schierare i suoi due lunghi insieme e la scelta paga. Hartenstein si fa sentire a livello difensivo ma soprattutto si esalta Holmgren che firma sette punti consecutivi. La squadra di casa chiude la prima frazione con un parziale di 9-0, scappando al +6. McConnell prova a cambiare direzione a un match che sembra mettersi male per i Pacers ma i Thunder non collaborano per nulla. Anzi. L’impatto dalla panchina di Wiggins in apertura di secondo quarto e’ devastante, Okc così anche con SGA a prendere fiato inizia a macinare in attacco. Il cambio di passo che il pubblico di casa attendeva arriva puntualmente con i Thunder che producono la loro miglior pallacanestro e iniziano la seconda frazione con un 26-9 che li spinge al +23. Indiana però ha fatto capire in questi playoff di essere decisamente dura a morire e anche nel momento più complesso non perde la bussola e con un rapido 10-0 torna nel match. Un paio di giocate di Gilgeous-Alexander riaccendono il Paycom Center, Oklahoma City si rimette a difendere con disciplina e chiude in crescendo, andando così negli spogliatoi avanti 59-41. 

Indiana dopo aver segnato 45 punti nel primo tempo di gara-1, marcato dalle troppe palle perse, ne segna addirittura di meno nel secondo match della serie con un Haliburton in difficoltà che chiude i primi due quarti con 1/5 dal campo (con due turnover) per tre soli punti. In attacco le cose vanno meglio per i Pacers all’inizio del terzo quarto con un Turner decisamente aggressivo e finalmente anche preciso. Il problema per la squadra ospite però arriva dal fatto che questa volta Okc non ha passaggi a vuoto a livello offensivo. Indiana ci prova a tornare in scia e arriva a un -13 che, considerata la rimonta di gara-1, naturalmente non può far stare tranquilli i tifosi di casa, ci pensa però Caruso con cinque punti consecutivi a rispedire i Pacers indietro. Haliburton non mostra grande aggressività e i Thunder oltre alle giocate di SGA trovano anche i canestri di Jalen Williams e la produzione di un ottimo Wiggins. 

I padroni di casa chiudono la terza frazione avanti di 19 lunghezze e nemmeno l’accelerata di Haliburton all’inizio del quarto periodo li mette in difficoltà. Gilgeous-Alexander non toglie il piede dall’acceleratore riportando i Thunder al +22 a 5’50’’ dalla sirena che li mette al sicuro. Coach Carlisle aspetta un altro minuto poi alza ufficialmente bandiera bianca inserendo Furphy al posto di un Haliburton non brillante nonostante i suoi 17 punti. Oklahoma City così dopo lo shock di gara-1, ottiene esattamente quello che desiderava con un largo successo nel secondo match della serie, pareggiando i conti con le Finals che adesso si spostano a Indianapolis per gara 3 (in programma mercoledì) e gara 4. 


venerdì 6 giugno 2025

NBA Play Off, The Finals: Haliburton è Clutch e Indiana si prende Gara 1!

Oklahoma City Thunder - Indiana Pacers 110-111 (0-1) 

Incredibile, assolutamente incredibile. Le Nba Finals si aprono con una partita senza senso che Indiana vince con il solito canestro allo scadere di Haliburton, oramai un classico di questa postseason. Il primo vantaggio dei Pacers dell’intero match arriva proprio sulla conclusione del leader di Indiana che per l’ennesima volta smentisce tutti i critici che consideravano queste Finals una passeggiata per Oklahoma City, i Pacers così nonostante 24 palle perse vincono nel modo più surreale possibile gara 1 111-110. 

Mark Daigneault decide di abbassare in quintetto e fa partire titolare Wallace al posto di Hartenstein. Okc difende con una disciplina e un’aggressività da cinema e Indiana inizia a commettere turnover in serie. Dal perimetro la squadra di casa fatica ma le penetrazioni del solito SGA sono una manna per un attacco che va a corrente alternata. Haliburton ci mette un po’ a carburare, le palle perse iniziano a diventare tante e i Thunder toccano il +11 grazie anche all’ottimo impatto dalla panchina di Hartenstein e Caruso. Con McConnell sul parquet le cose migliorano per i Pacers che però non riescono a mettere in ritmo Haliburton. Jalen Williams forza troppo, l’attacco di Oklahoma City così non si accende ed è una fortuna per Indiana che in un modo o nell’altro riesce a restare in partita. Gli ospiti con un’accelerata arrivano al -4 ma due triple dall’angolo di Dort rimettono le cose a posto per i Thunder, spinti da un pubblico caldissimo. Siakam prova a tenere in scia Indiana che all’intervallo è sotto 57-45 dopo aver commesso qualcosa come 18 turnover. Okc così si ritrova avanti di 12 lunghezze nonostante nei primi due quarti tiri con un bruttissimo 37% dal campo. A fare la differenza però c’è una difesa assolutamente spaziale che permette alla squadra dominatrice della regular season di gestire senza soffrire troppo alcuni passaggi a vuoto in attacco.

Vanno meglio le cose per Indiana nella terza frazione e piano piano i Pacers si avvicinano nonostante le triple di Dort. Toppin dalla panchina regala una produzione importante a coach Carlisle. I Pacers nel finale di un buon terzo quarto arrivano al -6 ma proprio allo scadere la tripla di Gilgeous-Alexander allontana Okc che poi con un parziale di 12-3 a cavallo tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto scappa a quello che sembra un confortevole +15. I Pacers in questa postseason sono riusciti a produrre una serie di imprese con rimonte assurde  e continuano a giocare con grande fiducia, facendo sudare SGA e compagni con le triple di Toppin. I liberi di Gilgeous-Alexander però riportano i padroni di casa al +9 a 2’52’’ dalla fine, Indiana risponde con le triple di Nesmith e Nembhard. Adesso è partita vera con i Pacers che ci credono per davvero e Okc che inizia a spaventarsi. Siakam fa vedere i fantasmi ai tifosi di casa catturando un rimbalzo in attacco e riportando Indiana all’incredibile -1. Palla naturalmente a Shai che non riesce a scrollarsi di dosso Nembhard il quale difende alla grandissima costringendo l’Mvp a una conclusione forzata che muore sul ferro. L’incubo per il Paycom Center è a un passo e Haliburton puntualmente risponde presente. Canestro dal perimetro a 0.3’’ dalla sirena che mette i Pacers davanti per la prima volta in tutto l’incontro. Okc totalmente scioccata fa confusione dopo il timeout e non riesce nemmeno a trovare il tiro della disperazione, Indiana esulta e trova il più incredibile dei successi nel primo match di una serie che adesso cambia radicalmente prospettiva.



domenica 1 giugno 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: un super Siakam trascina Indiana alle Finals!

Indiana Pacers - New York Knicks 125-108 (4-2)

Indiana si regala le seconde Nba Finals nella storia della franchigia. In gara 6 contro i Knicks finisce 125-108, la serie si chiude sul 4-2 dopo diversi colpi di scena. Con un Siakam da urlo, che si porta a casa anche il premio di Mvp delle Eastern Conference Finals, i Pacers puniscono i troppi errori di New York e dopo 25 anni torneranno a giocare per il titolo. Se la vedranno con i favoritissimi Thunder in Finale Nba. 

L’inizio contratto da ambedue le parti testimonia il peso di un match che può regalare l’appuntamento con la storia. Anche i due protagonisti più attesi, Brunson e Haliburton, faticano a livello offensivo. Ancora una volta New York incappa in turnover costosissimi, Anunoby non basta, perché Siakam sembra in serata di grazia. Nel secondo periodo Indiana trova buoni minuti dalla panchina anche da parte dell’ex di turno Toppin, Towns va a corrente alternata e Brunson si vede solo a sprazzi. I rimbalzi offensivi di un Robinson solido regalano però diverse seconde opportunità ai Knicks, che però balbettano nel finale del primo tempo e vanno al riposo in ritardo di quattro lunghezze.

La squadra di casa lancia subito un chiaro messaggio ai Knicks in apertura di ripresa segnando i primi nove punti del terzo quarto e scappando così a un +13 che fa esplodere la Gainbridge Fieldhouse. Anunoby prende per mano la squadra ospite e la riporta in scia, ma non è serata per i Knicks che ancora una volta mostrano un autolesionismo preoccupante. Solite palle perse che regalano punti e fiducia ai Pacers. Siakam è implacabile e Indiana risponde con un altro parziale di 9-0 arrivando al +15 alla fine del terzo periodo. Un vantaggio che potrebbe ritenersi consistente se di fronte non ci fosse una squadra capace di recuperare un passivo di -20 in diverse sfide di questa postseason. Brunson e Towns ci provano, ma i Pacers non collaborano.

Dalla panchina arrivano le triple di un sorprendente Bryant, Haliburton (11 punti nell’ultimo quarto) diventa letale nel pick and roll e i padroni di casa tengono a distanza di sicurezza i Knicks. New York non molla ma è costretta ad alzare bandiera bianca quando Nembhard dalla lunga distanza regala il +19 ai Pacers a 4’20’’ dalla sirena. Partono i titoli di coda e cala quindi il sipario sulla stagione dei New York Knicks. I Pacers sbarcano alla Finals dove ad attenderli ci saranno i talentuosissimi Thunder. Si parte con gara 1 giovedì ad Oklahoma City. 

venerdì 30 maggio 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: Brunson show e tanta difesa! New York è ancora viva!

New York Knicks - Indiana Pacers 111-94 (2-3) 

Con una prova di grande maturità i Knicks annullano il primo match point ai Pacers e allungano la serie, vincendo per la prima volta al Garden in questa finale della Eastern Conference e guadagnandosi così gara 6. La compagine newyorchese torna a difendere con disciplina e aggressività complicando non poco la vita all’attacco di Indiana e vincendo alla fine in scioltezza 111-94. Thibs prima del match finge incertezza sull’utilizzo di un Towns uscito malconcio dalla sfida di martedì ma l’ex Timberwolves mostra subito di essere pronto per la battaglia e parte con il piede sull’acceleratore. Per la prima volta nella serie Indiana fatica parecchio a livello offensivo nel primo quarto, Brunson e compagni così toccano ben presto il vantaggio in doppia cifra lanciando un chiaro segnale alla squadra che vorrebbe timbrare il biglietto per le Finals già al Garden. 

Jalen Brunson è a tratti immarcabile, dall’altra parte un Haliburton devastante nella serie incappa in una serata complicata, i tifosi newyorchesi si fanno sentire e i padroni di casa tengono in mano le redini del match con personalità. Coach Thibodeau continua a sorprendere utilizzando più del previsto la propria panchina, ben 11 giocatori a referto in gara 5, e New York con la produzione della coppia Brunson-Towns arriva al riposo avanti di 11 lunghezze. I Pacers dopo aver segnato qualcosa come 43 punti nel primo quarto di gara-4, ne realizzano 45 in tutto il primo tempo non trovando le chiavi adatte per scardinare l’attenta difesa newyorchese. Brunson inizia da dove aveva terminato e firma i primi otto punti della sua squadra nella ripresa, Towns lo segue a ruota e i Knicks toccano il +20 a metà della terza frazione. Con l’ottimo impatto dalla panchina di Mathurin Indiana prova a restare a galla ma appena la squadra di casa sente il suo fiato sul collo si rimette a produrre a livello offensivo, tornando a distanza di sicurezza. 

McBride e Bridges così fanno ripartire l’attacco di New York che all’inizio della quarta frazione è così in vantaggio di 17 lunghezze. In una serie marcata dalle rimonte questa volta nell’ultimo quarto la squadra in svantaggio non riesce a rientrare in partita. I Knicks controllano senza grandi preoccupazioni la reazione di Indiana e vanno quindi a vincere in scioltezza, limitando il pericolo pubblico numero uno, Haliburton, a un deludente 2/7 dal campo per soli otto punti a referto. Indiana resta avanti nella serie 3-2 e sabato tra le mura amiche in gara 6 avrà un’altra opportunità per guadagnarsi le Nba Finals per la seconda volta nella sua storia.


giovedì 29 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: OKC spazza via Minnie e vola alle Finals!

Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 124-94 (4-1)

I Thunder tornano alle Finals dopo 13 anni. Demoliscono i Wolves 124-94 a Oklahoma City in gara 5 della finale della Western Conference chiudendo la serie sul 4-1. Giocheranno per il primo titolo della loro storia contro la vincente della finale dell’Est: la serie Indiana-New York è sul 3-1 per i Pacers che come i Thunder non hanno mai alzato il Larry O’Brien Trophy. Si respira aria nuova in NBA.

I giovani Big 3 di questi Thunder, Shai Gilgeous-Alexander, Jalen Williams e Chet Holmgren, emulano i Thunder di Kevin Durant, Russell Westbrook e James Harden, come loro capaci di trascinare la franchigia, nata nel 2008, discendente dei Seattle Supersonics, a giocarsi l’anello. I tre futuri membri della Hall of Fame nel 2012 furono sconfitti dai Miami Heat di LeBron James, questi Thunder giocheranno le Finals da favoriti a prescindere da chi troveranno di fronte da rivale dell’Est. La difesa è il punto di forza, grazie a “cagnacci” come Lu Dort e Alex Caruso. In gara 5 mortificano gli avversari che raccolgono le briciole in attacco, appena 32 punti nel primo tempo. Oklahoma City forza 21 palle perse e difende con fisicità. E in attacco l’mvp stagionale e anche della finale dell’Ovest, Gilgeous-Alexander, fa la differenza - stavolta segna 34 punti - con uno stile di gioco vintage: col tiro dalla media distanza e attaccando sistematicamente il canestro avversario. Ha sponde in Williams e Holmgren che permettono ai Thunder di non essere monotematici.

I Wolves, testa di serie n. 6, in gara 5 sono sembrati miracolati arrivati alle semifinali playoff solo per l’infortunio di Steph Curry e il sovrappeso di Luka Doncic nei turni precedenti. La matricola Terrence Shannon è stato il loro miglior giocatore nella serie: detto tutto. Minnesota non ha elementi in grado di leggere il gioco tranne Mike Conley, che ha 37 anni. Tanti grandi atleti che giocano a pallacanestro, non grandi giocatori di pallacanestro. Ci sarà molto da cambiare in estate. Due finali di conference di fila appaiono più un jolly pescato due volte di fila in un mazzo di cento carte che il trampolino di lancio per un futuro di gloria. Julius Randle è inadeguato per questo livello, Ant Edwards immaturo dentro e fuori dal campo, Rudy Gobert non c’entra nulla con lo stipendio da sultano che incassa e col costo allucinante della sua sciagurata trade. Le Finals per Minny restano tabù.

Già 11-3 Thunder al primo time out. I Wolves partono 3/20 al tiro, sbagliandone di comodi: si sono arresi prima di cominciare a giocare. Randle trova modi fantasiosi per perdere la palla, la difesa di Okc domina, la difficoltà nella comprensione del gioco di Minnesota è impensabile. 26-9 dopo i primi 12’. Partita già decisa. Gilgeous-Alexander con più punti, 12, di tutti gli avversari assieme. Diventa presto una punizione. I Thunder si divertono, i Wolves fanno arrossire i loro tifosi. Chet Holmgren domina, 65-32 a metà gara. I Thunder tirano col 50% dal campo, Minny con 14 palle perse, più dei 12 tiri a segno dal campo. Pure +37 Okc, poi 88-62 a fine 3° quarto. Finisce tanto a poco: Lupi in vacanza, Thunder alle Finals.

 


mercoledì 28 maggio 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: Haliburton è stellare! Match Point Indiana!

Indiana Pacers - New York Knicks 130-121 (3-1)

I Pacers mettono i Knicks con le spalle al muro, vincono gara-4 e salgono 3-1 nella serie della finale di East Conference. Il tutto grazie a una prestazione da cinema di Haliburton: la stella dei Pacers mette a referto una sontuosa tripla doppia (32 punti, 12 rimbalzi e 16 assist), fondamentale nel successo per 130-121 che vale tantissimo.

È stata una partita dal ritmo frenetico che premia il coraggio di Indiana, capace anche di difendere con disciplina i possessi importanti nei minuti finali del match. Si parte con gli attacchi che sembrano in serata di grazia. Haliburton da una parte e Brunson dall’altra producono giocate da applausi in serie, Indiana sembra non sbagliare mai e chiude il primo quarto con 43 punti, tirando con un surreale 68% dal campo. New York, nonostante le percentuali al tiro dei Pacers, riesce a rispondere colpo su colpo e dopo essere andata sotto anche di 10 lunghezze, grazie a Towns torna in vantaggio nel secondo periodo. Siakam e un Mathurin deludente nella serie, ma decisamente positivo in gara-4 alzano il livello di concentrazione, Haliburton continua a fare male alla difesa newyorchese e i Pacers chiudono il primo tempo in crescendo arrivando al riposo in vantaggio di cinque punti.

Nelle tre precedenti gare la squadra in vantaggio all’intervallo era sempre andata ko alla fine, stavolta Indiana fa subito capire di voler invertire il trend e segna i primi sette punti della ripresa. I rimbalzi offensivi di Robinson regalano una seconda opportunità ai Knicks, che provano a restare in scia ma incappano in costosi turnover e commettono troppi falli evitabili. Indiana ringrazia e tiene il comando delle operazioni arrivando al +15 a dieci minuti dalla fine. Anunoby e l’energia di Hart tengono in vita gli ospiti che, con un parziale di 10-2, spaventano la caldissima Gainbridge Fieldhouse. New York torna al -6 con il canestro di un ottimo Hart, che però a 1’44’’ dalla sirena si vede fischiare il suo sesto fallo ed è costretto a sedersi in panchina. La clamorosa rimonta, situazione che sembra contraddistinguere la finale della Eastern Conference, questa volta non si concretizza. Siakam e le giocate di Haliburton tengono a distanza di sicurezza New York. Indiana prende il controllo della serie andando sul 3-1. Si potrà giocare il primo match point in gara 5 al Madison Square Garden giovedì. 


martedì 27 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: Shai dice 40 e OKC intravede le Finals!

Minnesota Timberwolves - Oklahoma City Thunder 126-128 (1-3)

I Thunder sono a una vittoria dalle Finals. Vincono a Minneapolis 128-126 gara 4 contro i Wolves, salgono 3-1 nella serie playoff che vale la corona della Western Conference. Shai Gilgeous-Alexander segna 40 punti, trova sponde da Jalen Williams e Chet Holmgren, Oklahoma City gioca la sua miglior partita dei playoff 2025 e complici gli errori mentali di Minnesota sbanca il Target Center pur concedendo centoventisei punti. Tra 48 ore in Gara 5 avrà la possibilità, in casa, di chiudere i conti: palla a due d’inizio partita alle 2.30 ora italiana di giovedì 29 maggio. Minny paga le controprestazioni dei migliori giocatori: Ant Edwards fa scena muta nel primo tempo e più pasticci che canestri nel secondo, Julius Randle gioca per gli avversari, in sostanza. I rimpianti per i Wolves sono tanti perché persino così se la giocano sino all’ultimo secondo. Vince la squadra più lucida, quella che vive meno delle improvvisazioni dei suoi talenti. 

L’Mvp stagionale esibisce il primato personale playoff con 40 punti. Tira 13/30 e commette 5 palle perse, ma aggiunge 10 rimbalzi e 9 assist. Stravince il confronto con Edwards, è spettacolare nella gara cruciale della serie. Jalen Williams gli dà una grossa mano segnando 34 efficienti punti tirando 13/24, mandando a bersaglio due triple nel finale, Holmgren aggiunge 21 punti (9/14), 7 rimbalzi e 3 stoppate. Insomma i Big 3 funzionano per Oklahoma City: i campioni fanno la differenza da copione classico Nba. I 19 rimbalzi offensivi e le 21 palle perse forzate agli avversari sono la differenza sul piano tecnico in una sfida decisa in volata in cui i Thunder prevalgono in trasferta tirando col 50% dal campo e concedendo il 51% agli avversari. Non proprio Nba vintage: più attacco che difesa. 

Se perdi tirando 18/41 da 3, nonostante 64 punti delle riserve, l’hai combinata grossa. Minny paga l’immaturità di Edwards, lontano anni luce da essere un facilitatore come dimostrano i 6 assist a fronte di 5 palle perse, incapace di decifrare la difesa avversaria. Fatica a crearsi tiri facili, si complica la vita da solo. Randle dopo gli exploit contro Lakers e Warriors, privi di lunghi, nei turni precedenti mostra il desolante volto playoff del suo passato ai Knicks: improponibile da stella per una squadra ambiziosa. Coach Finch dimentica Mike Conley in panchina e senza uno straccio di giocatore capace di una lettura di gioco adeguata sui due lati del campo paga dazio. Ok i grandi atleti, ma la pallacanestro è gioco cerebrale, non vince chi salta più in alto e corre più veloce, quella è l’atletica leggera. 

I Wolves commettono 7 palle perse nei primi 12’. Shai già con 13 punti dopo i 14 complessivi di Gara 3. 37-30 Thunder dopo il 1° periodo: punteggio da All Star Game. Terrence Shannon porta energia e punti dalla panchina, i fischi pro Shai fanno inferocire il pubblico del Target Center che canta “mercante di tiri liberi”. 65-57 OKC all’intervallo. 21 punti per Gilgeous-Alexander, 11 per Alexander-Walker, suo cugino. Edwards con 4 punti e due soli tiri tentati, s’è “scordato” di arrivare alla partita in tempo. Lui e Randle 9 punti “di coppia”, Shai e Williams 36. Caruso parte in quintetto nel secondo tempo, la sua tripla vale il primo vantaggio Thunder in doppia cifra, il 68-57. Minny torna sotto: DiVincenzo griffa il 79 pari. Arriva un 7-0 di parziale ospite, 90-85 OKC dopo 36’. Partita intensa, ora. Punto a punto. Holmgren incanta, la sua schiacciata vale il 109-100. Sul 125-123 Shai in lunetta fa 1/2 a 8” dalla fine. I Wolves hanno il possesso per forzare il supplementare, i Thunder commettono fallo sul +3: Edwards segna il primo libero, sbaglia di proposito il secondo. Shai va a rimbalzo, poi perde palla. Con meno di mezzo secondo rimasto sul cronometro Randle sbaglia la rimessa per provare il miracolo. I Thunder “vedono” la finale.  


lunedì 26 maggio 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: New York rimonta epica! Serie riaperta!

Indiana Pacers - New York Knicks 100-106 (2-1)

Una serie davvero affascinante regala un’altra partita incredibile. I Knicks, sotto 0-2 nella serie, vanno sotto di 20 punti e arrivano a un passo dal precipizio. Ma trovano il modo di riprendere il match e, con un Towns da cinema nell’ultimo quarto, realizzano l’ennesima rimonta di questa postseason. In gara 3 arriva il successo 106-100, in Indiana. 

Nella giornata sportiva più importante dell’anno per Indianapolis, con la Indy 500 che si corre nel pomeriggio prima dell'attesissima gara-3 delle Eastern Conference Finals, la partita regala subito sensazioni positive ai tifosi dei Pacers. Thibs mescola le carte e propone Robinson in quintetto, Indiana parte meglio per poi allungare nel finale del primo quarto grazie all’ottimo impatto dalla panchina di McConnell. I Knicks iniziano a litigare con il canestro in apertura di secondo periodo, i Pacers ringraziano e scappano via piazzando un parziale di 13-0. I decibel della Gainbridge Fieldhouse aumentano vertiginosamente, New York sembra smarrita e non trova più risposte alle giocate di Haliburton e compagni, Indiana scappa al +20. Come se non bastasse Brunson si vede anche fischiare il quarto fallo a 1’36’’ dalla sirena, ma nel finale i Knicks riescono a limitare i danni arrivando a un -13 al riposo. Con le spalle al muro dopo le due sconfitte del Garden, avrebbero bisogno di un inizio di ripresa di personalità, ma i Pacers non collaborano e con Siakam e Turner restano in controllo del match, tornando al +15 a tre minuti dalla fine del terzo quarto.

New York rischia il tracollo e Thibs gioca d’azzardo optando per un quintetto mai visto prima con Wright, McBride, Shamet, Hart e Towns e incredibilmente la mossa paga. Il finale della frazione appartiene a McBride e all’inizio dell’ultimo quarto Towns diventa immarcabile. Nel momento più complicato della postseason i Knicks rispondono con grande personalità grazie all’ex T-Wolves e ai minuti di giocatori praticamente fuori dalla rotazione. New York torna in scia con un parziale di 16-4 a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto. Towns è caldissimo e realizza 14 dei primi 17 punti di New York, Indiana invece perde completamente lo smalto offensivo. Quando le cose sembrano mettersi bene per i Knicks arriva la doccia fredda del quinto fallo di Brunson a sette minuti dalla fine. Con il leader costretto a tornare in panchina, ci pensa Towns a mettere punti a referto e a firmare il sorpasso. Qualche sprazzo di Haliburton non basta ai Pacers, che pareggiano i conti con i liberi di Siakam a 1’37’’ dalla sirena. Rientra Brunson, giusto in tempo per firmare il canestro più importante del match con uno dei suoi movimenti da manuale. Turner non trova la retina dalla lunga distanza sul capovolgimento di fronte e i liberi di Hart poi mettono al sicuro i Knicks per un successo che li rimette in gioco: ora la serie li vede in ritardo 1-2. Una fondamentale gara-4 andrà in scena a Indianapolis nella notte italiana tra martedì e mercoledì.  

domenica 25 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: Minnie reagisce e accorcia le distanze!

Minnesota Timberwolves - Oklahoma City Thunder 143-101 (1-2) 

I Wolves non hanno la minima intenzione di andare in vacanza. Dimostrano orgoglio e qualità in Gara 3 che stravincono 143-101 contro i Thunder riaprendo la finale di Conference dell’Ovest, accorciando le distanze sull’1-2 dopo le “ripassate” subite a Oklahoma City. A Minneapolis cambia il vento, cambia tutto. Ant Edwards imperversa, segna 30 punti tirando 12/17, la difesa di Minnesota neutralizza gli avversari limitandoli a 41 punti nel primo tempo. I Thunder testa di serie n. 1 della Western Conference vanno sotto persino di 45 punti, una caduta rovinosa. Shai Gilgeous-Alexander, l’Mvp, segna appena 14 punti, suo minimo stagionale, tirando 4/13 dal campo. Se non ottiene i fischi per andare in lunetta - stavolta tira appena quattro liberi - pare Sansone senza capelli: perde la sua forza. I Thunder restano i favoriti, ma una squadra da titolo Nba di solito ha sembianze diverse da quelle viste al Target Center. Edwards elogia “energia e fisicità” dei suoi, i Lupi “ci credono”, convinti di poter ribaltare questa serie. Gara 4 è in programma lunedì ancora a Minneapolis, dalle 2.30 ora italiana di martedì 27 maggio. 

Intensità, aggressività, senso d’urgenza. Ferocia agonistica, specie difensiva. Minnesota ha “più voglia” rispetto alle prime due partite, al di là di qualsiasi aggiustamento tattico. L’atletismo stavolta è usato “di servizio” nella propria metà campo per vincere la partita, non per generare highlights. Il 1° quarto offensivo da favola di Edwards poi aiuta a dare sicurezza a tutti. Stavolta le triple entrano perché sono prese in ritmo, non forzate da copione predefinito, e sono alternate all’arrembaggio al ferro avversario, come ha più senso che sia. La panchina di Coach Finch poi fa un figurone: a Naz Reid entra, era l’ora, il tiro da fuori, Alexander-Walker segna punti espressi in pochi minuti e la wild card Terrance Shannon spariglia le carte. La sua illustre carriera collegiale parla chiaro: non è un caso, però è un contributo inatteso perché era stato utilizzato poco sinora, da matricola, ai playoff. Minny ha il potenziale per giocarsela con OKC: lo tira fuori sull’orlo del precipizio.

Va tutto male, stavolta, ai Thunder. Se non riescono a trovare punti facili in transizione fanno una fatica dannata a segnare contro la difesa schierata, come si era già visto contro Denver al turno precedente. Pagano l’assenza in organico di un regista classico che metta ordine. Gilgeous-Alexander per una rara volta toppa la gara e Coach Daigneault non trova alternative offensive. I Thunder erano finiti sotto di 29 punti a Memphis in Gara 3 della serie di 1° turno playoff, ma allora avevano saputo rimediare orchestrando una clamorosa rimonta vincente, stavolta invece si fa tardi presto, a Minneapolis. Vedremo tra 48 ore come saprà reagire una squadra così giovane a una disfatta così pesante.

34-14 Minny a fine 1° quarto, 16 punti di Edwards, scatenato. Wolves aggressivi: la difesa genera attacco, rubano l’idea agli avversari. I Thunder nei primi 12’ tirano 6/21 dal campo, frettolosi, fuori controllo. Con un paio di canestri di fila Shannon griffa l’allungo del 46-20. Nove punti in 4’ di impiego per lui che ne aveva segnati solo 6 nei playoff sinora. Thunder sbranati dai Lupi: -35 sul 33-68, il loro deficit più ampio di tutta la stagione. All’intervallo è 72-41. Edwards 20 punti, Shai 9 tirando 3/10, con 4 palle perse. I settantadue punti sono il massimo segnato nella storia di franchigia da Minny ai playoff in un tempo di gioco. Si riparte con Isaiah Joe in quintetto al posto di Isaiah Hartenstein. Il 3° quarto nella serie finora era stato pro Thunder che sfoggiano subito un 11-2 di parziale per iniziare la ripresa. Ma arriva immediato il 12-0 di controparziale dei Wolves, con Ant trascinatore. Diventa 105-63, persino. Poi 129-84. Una punizione. 143 punti sono il massimo di sempre segnato dai Wolves nei playoff. Minnesota stravince e riapre la serie.


sabato 24 maggio 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: Siakam domina e Indiana (ri) sbanca il Garden!

New York Knicks - Indiana Pacers 109-114 (0-2)

Dopo l’incredibile successo in gara-1 i Pacers si ripetono nel secondo match della serie e mettono i Knicks con le spalle al muro. Indiana gioca con grande maturità, riceve una prestazione monstre da parte di Siakam, 39 punti, suo massimo in carriera nella postseason, e alla fine vince 114-109, zittendo ancora una volta un caldissimo Madison Square Garden.

I Pacers partono con il piede sull’acceleratore nonostante l’eroe di gara-1, Haliburton, fatichi a trovare ritmo in attacco. Ci pensa però Siakam a fare male alla difesa newyorchese, la squadra ospite così prende subito fiducia e tocca il +10 già nel primo quarto. New York ha bisogno di una scossa che puntualmente arriva grazie all’energia di un eccellente Robinson il cui impatto dalla panchina risulta fondamentale. Brunson e Towns rimettono in carreggiata i Knicks che chiudono il primo tempo in crescendo e passano a condurre. Haliburton, intanto mette a referto i suoi primi punti solamente a due minuti dal riposo. New York, nonostante gli alti e bassi, riesce così ad arrivare all’intervallo avanti di tre lunghezze, 52-49.

I Knicks sanno di non poter più sbagliare ma all’inizio del terzo quarto Siakam torna a farsi sentire, arrivano anche i canestri di Haliburton e Indiana si rimette a correre. Con l’ingresso di McConnell gli ospiti diventano imprevedibili in attacco, la risposta di New York però non si fa attendere e il contributo di Brunson e Bridges diventa una vera manna per la squadra di Thibs. Il canestro del leader dei Knicks, dopo uno splendido movimento, a due secondi dalla fine del terzo quarto pareggia i conti. Con Haliburton e Brunson in panchina a prendere fiato all’inizio della frazione finale, Indiana prende il controllo delle operazioni. McConnell in regia è una sicurezza, uno spazientito Garden deve quindi assistere al parziale di 13-4 dei Pacers che regala alla squadra ospite il +9. Sono guai per i Knicks che non riescono a rientrare, trovando sempre le risposte di Haliburton e compagni. Il canestro di Siakam a 2’45’’ dalla sirena porta poi Indiana a +10 ma proprio come in gara 1, quando il match sembra pronto a produrre i titoli di coda, viene fuori l’orgoglio di chi è sotto e le cose cambiano. Brunson non ci sta e con le sue giocate griffa il 9-0 che regala speranze al pubblico di casa. Con 14’’ sul cronometro e i Pacers avanti di una lunghezza. Indiana rischia tantissimo sulla rimessa ma alla fine Nesmith trova il fallo di Brunson. A differenza di gara 1 la squadra in vantaggio non sbaglia liberi importanti e il giocatore di Indiana fa un 2/2 che costringe così Brunson a tentare una tripla complicatissima che non trova la retina. I liberi di Turner così chiudono ogni discorso regalando l’incredibile sesto successo consecutivo in trasferta per i Pacers in questa postseason. Avanti 2-0 nella serie adesso Indiana ospiterà gara 3, in programma domenica (ore 2 italiane di lunedì), con la possibilità quindi di fare un passo decisivo verso le Finals.

 


venerdì 23 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: Difesa ed MVP, la solita ricetta. 2-0 OKC!

Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 118-103 (2-0)

La super difesa più l’mvp della stagione. La ricetta per il successo dei Thunder è la solita e continua a funzionare: Oklahoma City travolge Minnesota 118-103 in gara-2 della finale della Western Conference disinnescando l’attacco dei Wolves e capitalizzando i 38 punti di Shai Gilgeous-Alexander, alla prima esibizione dopo essere stato premiato come miglior giocatore 2024-25. Serie sul 2-0 adesso, gara-3 è in programma sabato notte a campi invertiti, al Target Center di Minneapolis, dalle 2.30 italiane di domenica 25 maggio.

La difesa della squadra di coach Daigneault continua a essere dominante. Ha spogliato l’attacco di Minny del tiro da 3 punti: 15/51 in gara-1, 11/39 in gara-2. Altre 14 palle perse forzate, stavolta, ricavandone 22 punti in transizione. Ancora il terzo periodo come spartiacque della partita, in questo caso dominato 35-21. Poi in attacco ci pensa Shai: quinta partita di fila con almeno 30 punti, micidiale dalla media distanza. E fin quando i fischi continuano ad arrivare non ci sono antidoti per lui: stavolta va in lunetta 15 volte mandando a bersaglio 13 tiri liberi. Oklahoma City stravince pur tirando 9/33 da 3, buon segno. Anche Jalen Williams e Chet Holmgren scollinano i 20 punti.

L’attacco dei Wolves è un disastro. Troppi errori di letture sui due lati del campo: palle perse, pessimi tiri oltre le cattive percentuali, poca lucidità. Minnesota è squadra super atletica, ma poco cerebrale, che va a sprazzi e che opposta ai Thunder non può avere il predominio sotto canestro che era stato la coperta di Linus contro Lakers e Warriors, sprovvisti di lunghi da playoff, ai turni precedenti. Julius Randle toppa la gara: solo due canestri e 4 palle perse, messo in panchina nel 4° periodo. E con Rudy Gobert Minny gioca 4 contro 5 in attacco. Con Naz Reid unico lungo i Wolves mostrano una gran difesa, ma la coperta resta troppo corta. Ant Edwards è talento speciale però solista, non direttore d’orchestra.

L’arbitro Scott Foster subisce un colpo involontario al volto da Lu Dort, dopo 1’37” la gara si ferma perché perde sangue dal naso. 29-25 per Oklahoma City dopo i primi 12’. I 7 rimbalzi offensivi tengono in corsa i Lupi che tirano con appena il 35% dal campo. La tripla di Donte DiVincenzo vale il sorpasso, il 32-31 ospite. Poi però è 58-50 Thunder a metà gara. Shai con 19 punti, Edwards 16. Ospiti sotto nonostante i 18 punti delle riserve contro i 9 avversari. La differenza la fanno i punti ai tiri liberi: 10-1 dalla lunetta per la squadra di casa al Paycom Center. Oklahoma City non fa mai canestro da 3 contro la zona di coach Finch, ma Randle per una sera torna quello deludente visto in maglia Knicks ai playoff e Reid non fa mai canestro da fuori, così i Thunder allungano di nuovo in transizione. 82-65 sulla schiacciata di Holmgren. Minny come in gara-1 va ko al primo cazzotto subìto, non sa incassare. Va nel panico in attacco e la difesa ne risente, i Thunder esondano sul 93-69. Finita. E non è finito neppure il 3° quarto. Oklahoma City sale 2-0, in controllo di questa serie. I Wolves saranno già spalle al muro in gara-3, dovranno vincerla per forza per avere una speranza in prospettiva Finals: la storia racconta che da sotto 0-3 ai playoff non ha mai saputo rimontare nessuno. 


giovedì 22 maggio 2025

NBA Play Off, Eastern Final Conference: Follia Knicks! Rimonta Pacers e colpaccio al Madison!

New York Knicks - Indiana Pacers 135-138 d.o.t. (0-1) 

Incredibile, assolutamente incredibile. Il Madison Square Garden aspettava da 25 anni di ospitare una partita di finale della Eastern Conference e in dono riceve, mentre sentiva i suoi Knicks a un passo da un comodo successo in gara 1, uno dei più esaltanti e pazzeschi recuperi nella storia della Nba. Indiana dimostra ancora una volta di meritare più considerazione, e di non essere arrivata per il secondo anno consecutivo alle finali di conference per caso, e con un finale assolutamente incredibile trascina il primo match della serie al supplementare per poi andare a vincerlo 138-135. Haliburton fa l’Haliburton, Nesmith nell’ultimo quarto si trasforma in Reggie Miller e i Pacers sotto di 14 lunghezze a 2’51’’ dalla sirena riescono a far vivere una serata da incubo ai caldissimi tifosi newyorchesi che escono dal Garden senza aver ben compreso quello che sia accaduto nel finale di una partita davvero pazzesca. 

Ritmo altissimo in dalla palla a due con Indiana che corre sempre e New York che non si tira indietro. Brunson e Towns trovano subito ritmo in attacco ma Haliburton dall’altra parte non sbaglia praticamente nulla. Gli attacchi hanno la meglio sulle difesa ma il match resta in equilibrio, nonostante le accelerate dei Knicks e le puntuali risposte della squadra ospite, fino all’inizio della quarta frazione. Nel modo più inaspettato possibile appena New York riceve un potenziale colpo da ko, nella forma del quinto fallo di Brunson a 10 dalla sirena, invece di subire il ritorno di Indiana con la propria stella in panchina, si esalta e con un parziale di 14-0 scappa via, arrivando al +16. Il Garden diventa una polveriera, New York sembra in grado di gestire il tentativo di ritorno dei Pacers e quando a 2’51’’ dalla fine Brunson dalla lunga distanza riporta New York al +14, il match sembra in ghiacciaia. 

I Knicks però non fanno i conti con un Nesmith che diventa assolutamente infallibile dalla lunga distanza e nel modo più improbabile la squadra ospite torna sotto, aiutata anche da alcune cervellotiche decisioni dei Knicks (e qualche libero sbagliato di troppo), arrivando all’incredibile -1 a sette secondi dalla fine. Va in lunetta Anunoby che fa 1/2 aprendo la porta all’incubo del Garden. Sette secondi con Haliburton che tenta la penetrazione poi torna sul perimetro e allo scadere trova una conclusione pazzesca, che sembra dalla lunga distanza, con la palla che rimbalza sul ferro, si impenna e ricade nel cilindro. Pandemonio in casa Pacers, ma il replay mostra chiaramente il piede di Haliburton toccare la linea dei tre punti, si va quindi a un overtime con il Madison Square Garden ancora incredulo. Entrambe le squadre trovano il canestro con facilità ma nei secondi finali Nembhard e Toppin firmano i due canestri decisivi che regalano ai Pacers il +3 a 15’’ dalla sirena. Gli stanchissimi Brunson e Towns provano a pareggiare i conti della lunga distanza ma la serata appartiene a Indiana che così conquista nel modo più incredibile possibile una gara-1 che passerà alla storia. Il secondo match di una serie che si annuncia davvero spettacolare andrà in scena venerdì sempre al Garden.



mercoledì 21 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: Shai e tanta difesa! 1-0 OKC!

Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 114-88 (1-0) 

I Thunder fanno la prima mossa. Vincono Gara 1 di finale della Western Conference dei playoff 2025 battendo Minnesota 114-88 grazie alla solita strepitosa difesa, dominando il secondo tempo quando i realizzatori dei Thunder trovano ritmo in attacco. Shai Gilgeous-Alexander campeggia in lunetta come nelle serate a lieto fine per i suoi, i Wolves commettono una marea di palle perse, addirittura 17, e bisticciano col canestro da 3 punti – tirano 15/51 - come nelle loro serate storte. In una sfida fisica tra grandi difese vince la squadra che ha più opzioni offensive. I Thunder sfruttano l’inerzia favorevole del successo in Gara 7 su Denver al turno precedente. Sono giovani, non accusano la fatica di rigiocare dopo 48 ore, semmai si portano dietro le emozioni positive, la rinnovata fiducia. Gara 2 è in programma giovedì 22 maggio dalle 2.30 della notte italiana di venerdì, ancora in Oklahoma. 

OKC difende come le migliori squadre Nba degli anni ’80 e ’90. Il miglior complimento che si possa fare loro, su quella metà campo. Ha grandi atleti, le stelle si sporcano le mani, gli specialisti abbondano. E poi esibiscono grande applicazione, dedizione alla causa. Prendono gli avversari per sfinimento, braccandoli per 48’, implacabili. Trasformano la difesa in attacco, ricavano 31 punti dalle palle perse avversarie. Gilgeous-Alexander tira 14 tiri liberi, compensando così le cattive percentuali dal campo, Jalen Williams svolta dopo l’intervallo, Chet Holmgren e Isaiah Hartenstein chiudono in doppia cifra di punti: il canadese non deve fare tutto da solo in attacco. E la panchina ci mette del suo con Alex Caruso e Cason Wallace in evidenza una volta di più durante questi playoff. 

Julius Randle è l’unico a salvarsi per i T-Wolves. Realizza 28 punti, eppure non bastano. Perché Ant Edwards non segna nel 4° periodo, troppo incostante per lo status di fenomeno che gli viene riconosciuto, e Naz Reid e Rudy Gobert, che nel 4° periodo proprio non gioca, non ne azzeccano una per sbaglio. I Wolves contro una difesa eccezionale vedono sottolineate le loro lacune di letture di gioco offensive: palle perse ed orrori da tre punti ne sono la logica conseguenza. 

Subito 8-0 Minny, poi Edwards becca un fallo tecnico e Gilgeous-Alexander fa l’abbonamento in lunetta, la schiacciata di Jalen Williams in transizione vale il sorpasso Thunder del 17-16. Wolves con 6 palle perse nei primi 7’ eppure avanti 23-20 dopo 12’. Gara dominata dalle difese, da copione atteso. OKC tira col 35% dal campo, Minnesota col 38%. Edwards va in spogliatoio per una lieve distorsione alla caviglia destra, ma Randle tiene i suoi davanti inanellando triple nonostante abbia Caruso alle calcagna. Ant rientra, Minny sale 47-38, poi 48-44 a metà gara. Randle con 20 punti, Gilgeous-Alexander 2/13 dal campo. Holmgren porta avanti i suoi col gancio del 49-48, i Thunder trovano canestri dalla media distanza, alla vecchia maniera. Un 17-2 di parziale vale il 73-62 OKC, è quello decisivo. 76-66 dopo 36’. 12 punti per Shai nel 3° periodo in cui Minny si inceppa perché Randle smette di segnare. Holmgren sale di livello nel 4° periodo, i Wolves si arrendono. Il Paycom Center applaude: Oklahoma City comincia la serie con una prova di forza. 


lunedì 19 maggio 2025

NBA Play Off, Second Round: Shai dilaga e OKC vola in Final Conference!

Oklahoma City Thunder - Denver Nuggets 125-93 (4-3) 

Oklahoma City conquista la finale di Conference a Ovest. Domina in casa Gara 7 della serie di secondo turno di playoff contro Denver, mutilata dagli infortuni, e si guadagna così l’incrocio con i Minnesota Timberwolves. Al Paycom Center finisce 125-93, i Thunder vanno sotto di 11 punti nel 1° quarto, poi esondano grazie alla difesa aggressiva, segnando una marea di punti in transizione da palle recuperate e sfruttando la coperta troppo corta dei Nuggets che già non hanno una rotazione da corsa e stavolta erano con Aaron Gordon, oltre a Michael Porter, a mezzo servizio. Nikola Jokic fa il possibile, ma esaurisce i miracoli per tentare l’impossibile. Va dunque avanti Shai Gilgeous-Alexander, tra i primattori sul parquet. I Thunder si aggiudicano la serie 4-3 e guadagnano la prima finale di Conference dal 2016. 

I Thunder fanno valere l’atletismo, la freschezza atletica, la gioventù e il fattore campo. Applausi per Alex Caruso, il migliore dei suoi: difende su chiunque, persino su Jokic, persino meglio di Isaiah Hartenstein e Chet Holmgren, i lunghi di ruolo. Jalen Williams dopo il fiasco di Gara 6 dimostra carattere, impazza nel secondo periodo, quello dell’allungo. Gilgeous-Alexander sale di colpi alla distanza gonfiando le cifre a partita già chiusa nella sfida tra candidati Mvp con Jokic, ma si aggiudica partita e serie. Quel che conta di più. Gara 1 della finale della Western Conference è in programma al Paycom Center martedì 20 maggio, dalle 2.30 italiane del mercoledì.

I demeriti dei Nuggets sono strutturali, la contingenza li mette crudelmente in evidenza. La lingua batte dove il dente duole. Schierano in quintetto Aaron Gordon pur con uno stiramento al flessore sinistro patito sul finale di Gara 6 due giorni fa, semovente, e Michael Porter, che gioca con un braccio solo, il sinistro è inutilizzabile. E non aiuta Nikola Jokic, immarcabile però solo come un eremita una volta di più in stagione, che Jamal Murray sia assente ingiustificato - dallo stipendio che guadagna -. Ormai ci avrà fatto l’abitudine. Del resto la panchina è di livello da G-League, Coach Adelman prova gioco forza a spremere i veterani sin quando possibile.

7 punti nei primi 3’ per Christian Braun e 21-10 Denver sul primo canestro di Gordon. La zona difensiva l’aiuta parecchio. Allora Caruso va a difendere su Jokic mettendogli le mani addosso: funziona perché gli arbitri non fischiano mai. 26-21 ospiti dopo 12’. I Thunder tirano col 38%. Appena entrano le riserve dei Nuggets, gli improponibili Payton Watson e Julian Strawther, OKC mette la freccia. Williams segna il canestro del sorpasso, del 27-26. Poi 60-46 Thunder all’intervallo: Williams 17 punti, Denver 12 palle perse. Non le bastano i 17 punti di Jokic neppure per rimanere a contatto. Caruso parte in quintetto nel secondo tempo al posto di Hartenstein. I Thunder salgono +23 sul 69-46 e la schiacciata di Cason Wallace di mano sinistra in testa a Jokic si trasforma nella giocata del game over. Nuggets a casa dopo una stagione deludente sabotata dal mercato dell’ex General Manager Calvin Booth, Thunder ora contro Minny. Dovranno giocare molto meglio rispetto alla serie con Denver per conquistare le Finals, i Wolves non sono fisicamente a pezzi come i Nuggets.


sabato 17 maggio 2025

NBA Play Off, Second Round: Dominio Knicks! E' Final Conference!

New York Knicks - Boston Celtics 119-81 (4-2) 

Dopo una lunghissima attesa i Knicks tornano alle finali della Eastern Conference. Una tifoseria abituata alla mediocrità nell'ultimo periodo può quindi tornare a festeggiare dopo ben 25 anni. In un Madison Square Garden elettrico New York produce una prestazione da applausi in gara 6, domina i Celtics dal primo all’ultimo minuto e strappa così il biglietto per l’affascinante sfida con i Pacers che prenderà il via, proprio nella Grande Mela, mercoledì.

Un match senza storia si chiude con uno scarto di qualcosa come 38 punti, 119-81, che diventa un nuovo record per la franchigia newyorchese. La prova d’orgoglio offerta in gara-5 aveva regalato qualche speranza ai tifosi di Boston ma al Garden i Celtics non riescono ad opporre resistenza allo strapotere di Brunson e compagni che chiudono ogni discorso già nel secondo quarto. Boston fatica subito a trovare ritmo dalla lunga distanza, con il solo Brown in grado di produrre. Dall’altra parte un ottimo Towns e Bridges iniziano a mettere pressione alla difesa di Boston. Il Garden aiuta con un tifo rumorosissimo e quando New York piazza un parziale di 16-4 scappando al +18 l’arena newyorchese diventa una polveriera. Gli ospiti sembrano non crederci veramente e continuano a litigare con il canestro, i Knicks così scappano via trovando anche l’ottimo impatto dalla panchina di un Robinson che produce giocate difensive da applausi in serie, e di McBride. Brunson e Anunoby fanno il resto e New York se ne va, arrivano al riposo, dopo un secondo quarto eccellente (38-17), avanti di qualcosa come 27 lunghezze. Boston nel primo tempo chiude con 4/19 dalla lunga distanza e mette a referto solamente 37 punti.

I Celtics per tornare in scia avrebbero bisogno di un mezzo miracolo e di un clamoroso calo di concentrazione da parte dei padroni di casa. Thibs però non fa nessuno sconto e anzi i Knicks escono dai blocchi all’inizio del terzo periodo con il giusto atteggiamento, segnando 16 dei primi 22 punti della ripresa e mettendo in pratica il risultato il cassaforte. New York tocca anche il +41 e quando Brown si vede fischiare il suo sesto fallo a 2’50’’ dalla fine del terzo periodo, il sipario cala definitivamente sulla stagione dei Celtics, marcata non soltanto dall’uscita di scena al secondo turno ma soprattutto dal devastante infortunio subito da Tatum che condizionerà anche il prossimo campionato e le scelte future della dirigenza di Boston. Di fronte a un Garden in estasi i Knicks vanno così a vincere in scioltezza e planano quindi, con il vantaggio del fattore campo, alle finali della Eastern Conference.