domenica 10 luglio 2016

OQT, #RoadToRio: Flop Italia! A Rio ci va la Croazia


L'Olimpiade continua ad essere stregata per l'Italia, che nella finale del torneo preolimpico di Torino si fa sorprendere, dopo un supplementare, da una Croazia che ha meritato il pass per Rio al termine di una gara condotta per larghissimi tratti. Gli azzurri iniziano con la novità di Gentile in quintetto al posto di Datome, le due squadre partono entrambe con 1/6 dal campo, c’è enorme tensione (subito due tecnici fischiati a Simon e Bargnani), poi ci pensa anche il tabellone elettronico ad andare completamente in tilt dopo soli 3’27” (punteggio 4-2 per la Croazia) con la partita che viene sospesa per ben 23’ e i giocatori che addirittura tornano in campo per il riscaldamento. Alla ripresa i problemi per l’Italia sono enormi. Non segna mai (4/11 da due e 0/3 da tre dopo 10’), Bargnani e Gallinari hanno due falli sul groppone, insomma tutto sembra complesso mentre i punti di vantaggio dei croati sono 7 (19-12). Nel secondo quarto si peggiora pure. Arriva lo svantaggio in doppia cifra (22-12), Melli si carica di tre falli, idem Bargnani, mentre Datome, Belinelli e Gallinari provano ad aprire la scatola. Punto su punto, con una grande difesa di Cusin, l’Italia non sprofonda, anzi recupera e rientra in partita grazie a una tripla di Hackett che vale il -1 (31-30). La Croazia si ritrova anche lei con problemi di falli (tre per Simon e Ukic), cinque punti di fila del solito Bogdanovic portano il nuovo mini allungo, fino al 39-34 del riposo lungo.
Due giochi da tre punti di Gallinari più un tiro da due di Datome consentono all’Italia di sfrecciare sul 42-39 col break di 8-0. Poi Hackett commette il terzo fallo su Bodganovic e il quarto su Planinic: la situazione si complica, l’Italia pasticcia un po’, la Croazia si riporta avanti con uno scatenato Simon (50-44), Melli tramuta rimbalzi offensivi in punti d’oro, la terza frazione si chiude con una tripla pazzesca di Datome che infila il -2 (54-52). Melli, sempre lui, inchioda Planinic ma dopo il tocco della palla sul tabellone, gli arbitri non vedono quindi l’interferenza, danno canestro valido e Petrovic si infuria come non mai: fallo tecnico, tocca a Datome trasformarlo. La Croazia è una spina nel fianco, Saric ne mette nove di fila, al 35’ i punti da recuperare per l’Italia diventano 8 (63-55). La tripla di Belinelli vale il -3 (65-62), Hackett trova il -1 (65-64), Planinic fa 0/2 dalla lunetta, uno schiaccione di Melli porta il nuovo vantaggio Italia (66-65) ma subito dopo c'è il quinto fallo di Gallinari. In lunetta ci va Simon: 2/2 e Croazia avanti 67-66. Nel ribaltamento (manca un minuto e mezzo alla sirena) Belinelli subisce fallo: 2/2 e nuovo sorpasso sul 68-67. Replica Bodganovic (69-68), Belinelli sbaglia, idem la Croazia ma gli azzurri non trovano il canestro in due occasioni. Mancano 21", Simon subisce fallo ma fa 1/2: 70-68. Poi Belinelli sbaglia un tiro, ma c'è il tap-in di Melli a 5" dalla sirena: 70-70, quindi Bogdanovic fallisce il tiro vittoria. Si va all'overtime, dove continua l'equilibrio. Due liberi di Saric portano ancora la Croazia sul +4 (77-73), Hackett fa 1/2 dalla lunetta (77-74) a -1'37", Bogdanovic mette la tripla dell'80-74 che di fatto chiude la serata, con gli azzurri che assisteranno, in poltrona, alla terza Olimpiade consecutiva, una mazzata incredibile al nostro movimento, apparso in apparente crescita, una mazzata incredibile a questa generazione, probabilmente la miglior Nazionale mai avuta a disposizione, col miglior allenatore possibile, che stecca il secondo appuntamento importante consecutivo dopo i quarti di finale degli Europei lo scorso anno. E' un boccone amaro da digerire, un epilogo nefasto, sperando che i cocci di questo fallimento si raccolgano quanto prima.

Italia - Croazia 78-84 d.o.t.


Italia: Belinelli 18 punti, Gallinari 12 punti
Croazia: Bogdanovic 26 punti, Simon 21 punti



QUI BELGRADO

Serbia - Porto Rico 108-77 (37-11; 60-27; 82-56)

La Serbia raggiunge la Croazia a Rio al termine di una passeggiata di salute, perchè nella finale della Beogradska Arena i padroni di casa annichiliscono il povero Porto Rico in una partita che, sostanzialmente, dura 4 minuti (23-2), poi è un lungo garbage time, una passerella per i ragazzi di Sasha Djordjevic, su tutti Bogdan Bogdanovic (26 punti e 8 assist) e Nikola Jokic (23 punti, 8 rimbalzi e 6 assist), autentici dominatori della gara.

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