Finale inedita a Torino. Saranno Virtus Bologna e
Brescia a contendersi domani alle 18 la Coppa Italia. Un incrocio
impronosticabile che premia il rilancio della squadra di coach Magro arrivata
nel capoluogo piemontese reduce da 6 sconfitte in campionato. Ma dopo avere
eliminato Milano nei quarti, adesso tutto è possibile per Brescia (già
finalista sfortunata nell’edizione 2018) anche se Bologna è ovviamente
favorita.
La Virtus entra di forza in finale di Coppa Italia,
dove mancava dal 2010 (al tempo in cui dominavano i cannibali di Siena) e dove
approda per la prima volta in carriera coach Scariolo, mettendo subito in
chiaro la sua superiorità nei confronti di Tortona. È la rivincita di un anno
fa e che rivincita. Al via è già 11-2 con due triple di Teodosic, poi arriva il
Belinelli strepitoso di questo periodo che fattura in un amen 10 punti
alimentando il break di 16-0 con tutto il quintetto virtussino a segno e
Shengelia da dominare in post basso. Mentre Tortona balbetta tiri e non riesce
ad accendere i suoi terminali. Anche la difesa bolognese è di alto livello:
alla prima sirena la partita sembra già segnata sul 29-12. Nel secondo quarto
non cambia lo spartito, Bologna corre e segna anche con Ojeleye, rientrato
dall’infortunio, Tortona rimane in affanno. Il vantaggio della Virtus si
dilata: +21 (50-29) con la tripla di Pajola. Alla pausa è 52-33 con Bologna che
ha già tre uomini in doppia cifra nel punteggio individuale: Belinelli 12,
Weems 11, Shengelia 10. Invece Tortona trova il primo canestro di Macura solo
al 18’. Nella ripresa Bologna non molla di un centimetro, Shengelia porta a
scuola Daum poi firma il 56-33. Tortona si arrangia come può in attacco con
qualche fiammata di Harper ma non si avvicina mai. Al 30’ è 73-51. Quarto
quarto utile solo per aggiornare le statistiche: Beli da tre fa +25 (76-51) e
+26 (79-53), Ojeleye fa +31, Camara +35 (90-55) Un mattanza. Si può chiudere
qui.
Virtus Bologna: Belinelli 20, Shengelia 18
Tortona: Harper 19, Filloy 9
In semifinale Petrucelli e compagni liquidano Pesaro con un secondo quarto superiore: 22-6 il parziale. Della Valle, leader in crescita, Massinburg e Gabriel producono punti e buone idee. Pesaro, avanti 16-14 alla prima sirena, si smarrisce tirando male: 25% da due e 12% da tre alla pausa quando il tabellone segna 36-22 per Brescia. Nel terzo quarto Brescia va in controllo, Pesaro non riesce ad avvicinarsi e tutto diventa più difficile con l’espulsione di coach Repesa per doppio tecnico. Alla terza sirena è 51-36 con entrambi gli attacchi in confusione. Ultimo periodo senza storia: Brescia può giocare sul cronometro e tocca il +21. E’ il sipario: Pesaro saluta con amarezza sbagliando 52 tiri (17 su 69), Brescia può sognare.
Brescia - Pesaro 74 - 57
Brescia: Della Valle 15, Massinburg 13
Pesaro: Kravic 12, Charalampopoulos 11
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