Marco Belinelli marchia a fuoco il terzo quarto di
finale, quello più nobile e più gettonato nelle ultime Final Eight: per due
volte ha vinto la Reyer beffando la Virtus all’ultimo tiro. Il capitano infila
sei triple su 7 tentativi togliendo il fiato alla difesa veneziana e regalando
alla V nera una bella rivincita in coppa. E’ il Beli a mettere la firma sulla
partita che vede Bologna teoricamente favorita anche se la nuova Venezia, con
coach Spahija alla seconda panchina e il debuttante Ray, ha un’altra faccia e
un altro gioco. Primo quarto da campetto: un tiro a me e un tiro a te. Nessuno
prende il controllo, mentre i due allenatori frullano i quintetti con continue
rotazioni. Venezia ha i suoi Usa subito performanti, Bologna fatica ad
accendere i suoi big ma alla prima sirena è 22-20 Reyer che prova lo scatto.
Poi la Reyer prova lo scatto nel secondo quarto con le triple in sequenza di
Bramos, Willis e Ray allunga sul 35-27, la Virtus risponde con Belinelli che
fattura 10 punti alla pausa con tre triple delle sue. Al 20’ ci sono ancora 2
punti di vantaggio per Venezia: 36-34. Nel terzo quarto esce fuori il talento
di Teodosic che fattura 7 punti di fila con tre soluzioni differenti. Bologna
cavalca un 15-0 per scattare sul 45-37, c’è Shengelia che fa un po’ di tutto
mentre Venezia ha qualche sprazzo da Granger e Parks. Poi si sveglia anche
Mickey dopo un paio di falli banali che infila due canestri di destrezza. Alla
terza sirena è +7 Virtus (55-48). L’ultimo quarto inizia con un 2+1 di Pajola,
così la Virtus tocca la doppia cifra di vantaggio (58-48; poi 60-50) ma Venezia
non molla. Watt schiaccia il -6, poi arriva il Beli-show: assist per Lundberg,
poi due triple del capitano con tanto di gioco alla Danilovic, 3+1. Bologna
decolla sul 69-56. Il campione Nba imbuca anche la sua sesta tripla:
immarcabile. Il finale è in pieno controllo di Bologna: la tripla di Hackett
del +14 fa scorrere i titoli di coda. Virtus in semifinale.
Virtus Bologna - Reyer Venezia 82 - 68
Virtus: Belinelli 21, Shengelia 19
Venezia: Parks 18, Watt 13
Nell’ultimo quarto di finale il pronostico viene
rispettato: seppure col fiatone, Tortona raggiunge in semifinale Bologna per il
replay di un anno fa. I ricorsi storici fanno coraggio a Macura e compagni che,
dopo la paura di buttare via la vittoria negli ultimi secondi, sabato potranno
giocare per tornare in finale. Tortona recupera tutti i suoi infortunati, anche
Trento è al completo. Nel primo quarto la squadra di coach Ramondino mette
subito in ritmo il play Christon, talento da Eurolega, per prendere il
vantaggio sul +6 ma senza mai staccarsi. Trento gioca attorno ai suoi registi
italiani, Flaccadori e Spagnolo, ma è imprecisa al tiro e deve rimanere in
scia. La partita è bruttina, solo il talento di Christon, quota 14 punti dopo
15’, e la tenacia di Flaccadori, illuminano il campo. Alla pausa è 38-36 per
Tortona. L’avvio di ripresa è un cimitero di errori e forzature inutile da tre
per entrambi gli attacchi. Macura spara a salve. All’improvviso si accende
Filloy, che infila due triple da casa sua, così Tortona scollina la doppia
cifra di vantaggio (54-44). Poi arriva anche il colpo da tre di Severini che
sulla terza sirena firma il +11 (59-48). Tortona sembra al sicuro sul 67-54 ma
Trento rientra forte con un 9-0. Esce Spagnolo per infortunio (caviglia destra
ko), poi Crawford da 3 infila il -2 a 16”. Ma dalla lunetta Filloy congela il
risultato e la vittoria.
Bertram Tortona - Trento 74 - 70
Tortona: Christon 19, Daum 12
Trento: Flaccadori 15, Grazulis 15
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