In un modo o nell’altro gli Heat riescono a vincere
anche gara 4, portandosi così a un solo successo dalla loro terza finale di
conference negli ultimi quattro anni. Tanto Butler ma soprattutto tanto cuore per la compagine di coach
Spoelstra che anche quanto trova difficoltà a segnare, come succede in apertura
del quarto periodo (gli Heat sbagliano 12 dei loro 15 primi tiri della frazione
finale), con la difesa e i rimbalzi in attacco tengono a distanza i Knicks. New
York tira molto meglio, per buona parte del match, rispetto a gara-3, ma
durante i passaggi a vuoto a livello offensivo non riesce a frenare Butler e
compagni. Quando poi ad andare in difficoltà in attacco sono gli Heat, la
difesa di Miami e i troppi rimbalzi in attacco concessi dalla squadra
newyorchese nella frazione finale, risolvono i problemi per i padroni di casa.
Gli Heat provano a scappare via nella seconda
frazione, Butler (27 punti e 10 assist) è la solita spina nel fianco per la
difesa newyorchese, Brunson prova a risponde ma gli Heat giocano meglio e
arrivano al riposo avanti di otto lunghezze. Il match si accende nel terzo
periodo, Butler e Adebayo si fanno sentire, dall’altra parte però Brunson e
Barrett tengono i Knicks in scia. L’inizio di quarta frazione di Miami è
tragico, con la squadra della Florida che continua a litigare con il canestro,
New York non ne approfitta concedendo seconde opportunità in serie. Miami resta
davanti a quando a a 3’08’’ dalla sirena Randle con uno sfondamento
sull’eccellente lettura difensiva di Strus si vede fischiare il sesto fallo, il
baratro sembra vicino. I canestri di Butler e Adebayo chiudono ogni discorso e
Miami cosi può chiudere la serie in gara-5 mercoledì al Madison Square Garden.
Los Angeles Lakers - Golden State Warriors 104-101 (3-1)
La dinastia dei Warriors arriva al capolinea? Il
successo di LA in gara 4 mette, infatti, i campioni in carica con le spalle al
muro. Golden State spreca una grossa opportunità giocando un quarto periodo
veramente deludente, deciso da Lonnie
Walker IV. Non LeBron o Davis ma Walker IV, un giocatore oramai ai margini
delle rotazioni di coach Ham è il grande protagonista della serata segnando 15
punti decisivi nella quarta frazione con i Warriors che dopo essere stati
avanti di sette lunghezze al termine del terzo periodo, ne realizzano solamente
17. Il turnover nei secondi finali della squadra di Kerr poi toglie qualsiasi
speranza agli ospiti che ancora una volta in trasferta mostrano tutti i limiti
che avevano contraddistinto la deludente regular season. Considerata la
probabile free agency di Green, che con la sua “player option” può svincolarsi
in estate, gara 5 in programma mercoledì a San Francisco potrebbe diventare
quindi l’ultimo match della dinastia Warriors. Steve Kerr prova ad abbassare il
quintetto schierando Payton titolare e la circolazione di palla nel primo
quarto è molto buona, ma Golden State non riesce a trovare ritmo dalla lunga
distanza. I Lakers fanno quanto basta in attacco per restare davanti e nel
secondo quarto la gara decolla. Davis è devastante a livello difensivo, Golden
State però inizia a carburare in attacco con le giocate di Curry va al riposo
avanti di tre lunghezze. I Warriors hanno bisogno del marchio di fabbrica,
l’accelerazione nel terzo quarto, LeBron però risponde presente. Iniziano ad
arrivare le triple per la squadra ospite che sembra poter piazzare
l’accelerata, ma la panchina dei campioni in carica, con un Poole deludente,
eccezion fatta per DiVincenzo dà troppo poco a Steve Kerr. I Lakers, invece,
trovano i punti di Schroder e nel quarto periodo inizia il Walker IV show. Con
i Warriors avanti di 7 ci pensa l’ex Spurs a dare il là alla rimonta di LA.
Golden State fa tantissima fatica a livello offensivo nella frazione finale, i
Lakers ringraziano e tornano davanti con l’ennesimo canestro di Walker IV a
1’53’’ dalla fine.
I liberi di LeBron regalano alla squadra di casa il
+3, il layup di Curry (che chiude con una tripla doppia, 31 punti, 10 rimbalzi
e 14 assist) riporta sotto Golden State, ma lo stesso Steph decide di optare
per una tripla da distanza siderale a 17’’ dalla fine che non trova la retina.
Dalla lunetta l’eroe della serata, Lonnie Walker IV, fa 2/2 e i campioni in
carica gestiscono malissimo il loro ultimo possesso con Green che regala il
pallone a Davis. I Lakers portano così a casa un successo preziosissimo e
arrivano a un passo dalla finale di Conference.
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