L’impossibile non esiste, nella finale di Eastern Conference, dove quello che sembra vero una partita diventa completamente sbagliato in quella successiva. Dove chi perde male ha finora sempre avuto la forza di reagire. Tocca a Boston stavolta dominare, appena 48 ore dopo aver perso gara 3: Miami viene annichilita 102-82 e la serie che torna in Florida sul 2-2, con la certezza che in gara 5 sarà ancora tutto diverso. La squadra di Udoka ha dominato con la difesa, tenendo Miami senza canestri dal campo per i primi 9’, sotto il 30% per tutta la partita e concedendo appena 18 punti ai titolari Heat, il minimo di sempre. Un trionfo firmato da Jayson Tatum, che con 31 punti cancella il disastro di gara 3, una passeggiata arrivata nonostante il k.o. di Marcus Smart, fermato dalla caviglia destra distorta nella terza partita: Derrick White, il suo rimpiazzo che fin qui aveva messo solo 3 punti nella serie, è stato fondamentale.
Jayson Tatum ha chiuso con 31 punti, dopo aver giocato in gara 3 la sua peggior partita in questi playoff, tornando a dominare e spingendo in attacco una squadra che ha controllato la partita pur non arrivando al 40% dal campo.
Boston ha vinto di squadra: con l’impegno di Al Horford (13 rimbalzi e 4 stoppate), la fisicità di Robert Williams (12 punti e 9 rimbalzi, a riposo precauzionale da metà terzo quarto), l’ordine che ha dato Derrick White (13 punti e 5 assist), l’entusiasmo dalla panchina di Payton Pritchard (14 punti). E ha fatto la differenza con la difesa, quella che ha aggredito Miami dall’inizio e l’ha mandata fuori giri. Come ricorda coach Udoka, la vera missione per Boston ora è capire come farlo di nuovo in gara 5.
Miami è stata troppo brutta per essere vera. Tra i titolari si salva nessuno dal disastro, nemmeno Jimmy Butler (6 punti con 3/14 al tiro) di cui è mancato anche il carisma, nemmeno Bam Adebayo (9 punti e 6 rimbalzi) che aveva dominato gara 3. Victor Oladipo (20 punti) e l’ultimo quarto di Duncan Robinson (14) hanno portato dalla panchina l’unico barlume di positività. Ma il disastro è stato di squadra, col 60-39 incassato a rimbalzo e i 52 punti dei primi tre quarti allarmanti più che fastidiosi.
Boston parte con l’aggressività di chi ha qualcosa da dimostrare: costringe Miami a sbagliare i primi 14 tiri tentati, mentre Tatum in attacco scava un solco che diventa sempre più largo. Il 29-11 Celtics di inizio secondo quarto si dilata fino al 50-23 che Robert Williams III firma a 3’55” dall’intervallo, dove i padroni di casa sono avanti 57-33. Anziché con la reazione di Miami, la ripresa si apre con lo scossone che porta Boston oltre i 30 punti di vantaggio e che chiude definitivamente il match. Il prossimo appuntamento è per mercoledì a Miami per gara 5: sarà ancora tutto diverso?
Boston Celtics – Miami Heat 102-82 (2-2)
Nessun commento:
Posta un commento