Inizio scoppiettante in cui entrambe le squadre
trovano subito punti dalla lunga distanza. Isaiah Canaan si dimostra caldissimo
sin da subito, con 2 triple in fila per l’Olympiacos ma il Real Madrid c’è ed è
subito un fattore anche il giovanissimo Ndiaye. Come 2 giorni fa, in quintetto
titolare anche stasera e subito ottimo con il tiro da 3 punti e il solito
lavoro difensivo. L’Olympiacos è concentratissimo, sa che è la sua grande
occasione per tornare ad alzare il trofeo più importante d’Europa ed è Sasha Vezenkov
a dare il primo strappo. Il duo Canaan – Vezenkov continua a far male alla
difesa madrilena alterando triple e attacchi all’area in modo quasi perfetto in
questo primo quarto. +7 Olympiacos dopo 10 minuti di gioco.
Il secondo quarto si apre con un Real Madrid carico e
intenzionato subito a ridurre lo scarto. Sergio Rodriguez, chiamato al lavoro
extra sera, entra in campo subito ed è il solito ragionerie perfetto per un
Madrid che non solo torna a contatto ma sorpassa l’Olympiacos nel punteggio. Tavares
è il solito dominatore sotto canestro con Bartzokas che cerca di limitarlo con
i suoi 3 uomini in post ovvero Fall, Bolomboy e Black. Le percentuali da 3
punti del Real Madrid si alzano notevolmente con Mario Hezonja onfire.
Il croato raggiunge la doppia cifre per un Madrid incandescente che segna 28
punti nel secondo quarto. L’Olympiacos accusa il colpo ma reagisce per un
finale di tempo che vede le due squadre andare all’intervallo sul 45-45.
Al rientro in campo, Isaiah Canaan dimostra di non
essersi raffreddato e continua a tirare con grandissime percentuali, una
sentenza dalla lunga distanza. Il Real Madrid fatica a trovare contromisure per
Canaan, anche perché quando decide di passarla c’è sempre un MVP dal nome di
Sasha Vezenkov pronto a trasformare in oro ogni pallone toccato. Il Real
Madrid, come nel primo tempo, non lascia scappare gli avversari con
Williams-Goss bravo ad attaccare l’area della squadra del Pireo. Il finale di
quarto trova un opzione importante per l’Olympiacos oltre al duo Canaan-Vezenkov
ed è Shaquielle McKissic. L’esplosività e la capacità d’attaccare l’area della
guardia americana è importantissima per far chiudere avanti l’Olympiacos di 4 a
10 minuti dal termine.
L’MVP Sasha Vezenkov
inizia fortissimo l’ultimo quarto e con una tripla da 8 metri segna il +7
Olympiacos. Il Madrid, come fatto vedere nei momenti decisivi della stagione,
si affida ai veterani ma con Causeur al posto di Rudy. Ed è proprio il Chacho
Rodriguez con Causeur a tenere a galla il Madrid con delle giocate importantissime
dalla lunga distanza per il francese e la solita maestosa visione per lo
spagnolo. Vezenkov però è un uomo in missione, devastante in questa serata e
già vicino al trentello. Il finale è pura tensione con le due squadre che
segnano meno, a causa della stanchezza e dell’ovvio tensione, ma è sempre
Canaan a risolvere la zona del Real Madrid per l’Olympiacos. La tripla stellare
di Sergio Rodriguez riporta il Real Madrid a -1 con 40 secondi da giocare. Fall
sbaglia e il Real Madrid ha incredibilmente il tiro della vittoria a 12 secondi
dal termine. La palla finisce, ovviamente, nelle mani di Sergio Llull, che gol
ghiaccio nelle vene realizza il jump shot che porta a +1 Real Madrid con 3” da
giocare. Sloukas ha l’ultima chance per l’Olympiacos, ma la sua preghiera non
viene accolta dagli dei del basket, il Real Madrid è campione d’Europa per l’11°
volta nella sua storia.
Chiude con un comunque onorevole terzo posto finale il Monaco, che batte il Barcellona nella finale di consolazione.
Elie Okobo (10 punti e 4 assist), Alpha Diallo (10 punti e 6 rimbalzi) e Matthew Strazel (14 punti) regalano il bronzo alla squadra del Principato, scorie post "Clasico" ancora presenti per il Barça, l'unico a starci con la testa è Nikola Mirotic (15 punti e 4 recuperi), ma questo è un 4° posto che aprirà a tante riflessioni tra i catalani.
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