domenica 21 maggio 2023

Lega A, Quarti di Finale: Milano, Sassari e Tortona in semifinale!



Vuelle Pesaro - Olimpia Milano: 80-94 (1-3) L’Olimpia sbanca il campo di Pesaro, firma il 3-1 e stacca il biglietto per la semifinale. La squadra di casa ci mette carattere e orgoglio davanti a un pubblico da record (quasi 7500 tra cui Valentino Rossi, Pecco Bagnaia e Gianmarco Tamberi) ed esce con onore. La difesa e il tiro da 3 di Milano fanno la differenza, Pesaro cala rispetto a due giorni prima ma non si arrende mai. Shields è l’Mvp. Per gli ospiti, torna Pangos al posto di Hall, rispetto alle precedenti gare.

Dopo 1’ è 0-5 poi 3-11 al 3’, si inizia forte dall’arco. Pesaro prova a entrare in partita (8-13 al 4’), ma l’Olimpia non ha pietà e scappa di nuovo: 8-19 al 5’. Napier firma 11 punti in 6’, Milano è in pieno controllo (10-24 al 7’) e tira con percentuali eccellenti. Shields è infuocato (11 punti in 8’), ma Charalampopoulos risponde. Gli ospiti tornano quelli delle prime due sfide, al 9’ è 34-16 con 4 punti di Hines appena entrato. Totè porta ancora una volta grande energia e sigla 4 punti consecutivi, Daye ci mette del suo e in 1’ di seconda frazione c’è il 6-0 (23-34). Pesaro combatte, Abdur-Rahkman riprende il discorso di due giorni fa, ma è limitato dai falli. Milano trova 3 punti in quasi 5’, Pesaro è agguerrita e alza il livello (37-46 al 18’ con la classe di un concentratissimo Delfino). Shields è pulitissimo, i campioni d’Italia restano stabilmente avanti: 40-55 al 20’ col dominio a rimbalzo mentre la difesa di coach Repesa va e viene. L’Olimpia vola con i lunghi (-6040 al 21’), si gioca al gatto col topo. Ricci porta i suoi sul 48-70 al 27’, Milano ha troppa fame e Pesaro fa quel che può. Non affonda mai e sul finire del terzo quarto dà segnali di risveglio: 54-71. Melli è ovunque, l’Olimpia dilaga giocando aggressiva e in velocità: 54-78 al 33. Emerge nuovamente il cuore di Pesaro, che piazza un break di 8-0 per il 62-78 del 34’. La zona adattata della mette sabbia negli ingranaggi di Milano, con il tifo che non smette mai di sostenere i biancorossi di casa. L’Olimpia manda cinque uomini in doppia cifra e si prepara per la semifinale, Pesaro termina la sua bella stagione tra gli applausi.

Dinamo Sassari - Reyer Venezia: 87-83 (3-1) 

Sassari fa tris e vola in semifinale dove, a un anno di distanza, ritrova Milano. Venezia invece ancora una volta scompare nei quarti non riuscendo a sfruttare il vantaggio del fattore campo. Il tiro da tre di Granger sulla sirena finale del potenziale 2-2 non va e la Dinamo fa festa. La partita ha un copione obbligato: la Reyer con le spalle al muro deve vincere per riportare la serie nel suo Taliercio per la decisiva gara-5 ma Sassari sente l’odore del sangue e vuole chiudere al primo match ball. Gli ospiti partono forte cercando il cuore dell’area, la Dinamo si affida al gioco in velocità e al tiro da tre. Bum Bum Kruslin comincia a scaldare la mano dalla lunga distanza ma Venezia tiene e sulla prima sirena una tripla di Granger dà il 24-25. Nel secondo quarto arriva lo strappo dei padroni di casa con Diop che assalta il canestro con la sua fisicità e con Treier che piazza due triplone: 34-25 per i padroni di casa. Venezia non sa reagire. Ancora con Kruslin la Dinamo sale a +14, e in avvio di ripresa (45-33 all’intervallo) un’altra magia da tre del tiratore croato allunga sul 48-33. La Reyer capisce l’emergenza, rientra a -7 ma le manone di Diop non fanno sconti nella lotta sottocanestro: il lungo senegalese di formazione italiana, anzi sarda, è un rebus irrisolvibile per la difesa veneziana. Ultimo quarto col cuore in gola: le due squadre si scambiano una raffica di triple, Granger tiene a contatto Venezia fino al -4 (85-81) con 70” da giocare. Sassari ha il braccino, la Reyer ha addirittura il tiro per la vittoria ma Granger, dopo tante prodezze, non arriva nemmeno al ferro.

Dolomiti Energia Trento - Bertram Tortona: 81-82 (1-3)

Due tiri liberi di Christon a 20'' dal termine regalano a Tortona il 3-1 nella serie e la semifinale scudetto contro la Virtus Bologna; Trento ci mette il cuore e, prova fino all'ultimo secondo a strappare la gara 5 agli uomini di coach Ramondino, chiudendo però il proprio campionato tra gli applausi del proprio pubblico. Trento parte bene e prova a costruire un primo vantaggio con Udom e Spagnolo, trovando il +8 in chiusura di 1° periodo con Crawford; Tortona è un diesel e ricuce lo strappo con Harper e Radosevic, e si porta avanti con 5 punti in fila di Daum. È a metà terzo periodo, però, che gli ospiti provano a dare lo strappo decisivo ancora con Christon e Daum, volando sul +14 (47-61). Trento vacilla ma regge il colpo, Spagnolo si mette in proprio e riporta in partita i suoi, Udom sigla il -3 (68-71), gli ospiti si affidano a Macura, ma Flaccadori e Grazulis riportano avanti Trento sul 78-76 del 37’. I palloni ora sono pesanti e gli attacchi faticano, Daum firma il vantaggio ospite (78-80), Grazulis trova la tripla del +1 Dolomiti e Christon si riprende il comando dalla lunetta. Ultimo possesso nelle mani di Spagnolo, Severini commette fallo e regala i liberi per la possibile parità nella serie: il #9 di Trento trema dalla linea della carità, in semifinale ci va Tortona. 


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