I Denver Nuggets giocheranno le Finals per la prima
volta nella loro storia. Vincono Gara 4 a Los Angeles e chiudono 4-0 la serie
con i Lakers, aggiudicandosi così la Western Conference. Jokic domina il
secondo tempo, rispondendo al primo tempo sensazionale di James e permette così
alla franchigia del Colorado di giocarsi l’anello NBA all’atto finale di
stagione per la prima volta in 47 anni. Le Finals cominceranno da giovedì 1
giugno, i Nuggets avranno tempo per “rifiatare”.
Nikola
Jokic, a 28 anni, conquista le prime Finals di carriera. La
consacrazione per il giocatore più dominante delle ultime tre stagioni NBA. I
numeri dicono tanto, ma non dicono tutto. Dicono che con l’ottava tripla doppia
dei playoff 2023 stabilisce un nuovo record, sopravanzando le 7 di Wilt
Chamberlain che risalivano al 1967, addirittura. Dicono che, siccome conta quando
segni, più ancora di quanto segni, i due ultimi canestro dal campo di Gara 4 li
ha realizzati lui. Uno da 3 punti, assurdo, fuori equilibrio, un altro di
prepotenza, liberandosi da centro vero di Anthony Davis, attaccando il
canestro. Insomma, il meglio del repertorio offensivo illimitato di un
fenomeno. Quel che i numeri non dicono, oltre i 30 punti, 14 rimbalzi e 13
assist finali, è che non ha forzato nulla. Giocando di squadra sino alla fine,
nonostante la concitazione della volata conclusiva.
LeBron
James ci ha provato. In tutti i modi. Encomiabile. Ha
segnato 31 punti nel primo tempo, dominato come avesse 10 anni di meno. Ha
chiuso con 40, con 10 rimbalzi e 9 assist di contorno, ha difeso su Jokic e su
Murray, ha segnato da fuori e da sotto canestro. Ha fatto di tutto, a 38 anni.
Tranne riuscire a segnare il canestro del pari per forzare il supplementare, ci
ha provato due volte nell’ultimo minuto, a 26” dalla fine e poi all’ultimo
secondo, stoppato da Aaron Gordon sul raddoppio di Jamal Murray. Ma ci ha messo
la faccia, la personalità e la voglia di vincere sino all’ultimo istante di
partita e serie. Poco da imputargli, dunque. Ha vinto la squadra migliore e la
squadra migliore stavolta non erano i suoi Lakers. Che chiudono una stagione
iniziata male, ma raddrizzata in corso d’opera. Difficile se non impossibile
fare di più con questo organico. Davis va a sprazzi, seppure abbaglianti, poi
tanti giocatori di ruolo, con Reaves il più convincente, una volta di più. Ma
non abbastanza talento complessivo, come cast di supporto, per conquistare le
Finals.
Il giapponese Hachimura parte in quintetto per la
prima volta ai playoff, al posto del deludente Vanderbilt. Anche Russell inizia
dalla panchina, gli viene preferito Schroeder. Lakers avanti 34-28 dopo i primi
12’. LeBron con 21 punti nel primo quarto, incluse 4 triple, tirando 7/9 dal
campo. Si vede Tristan Thompson sul parquet a inizio secondo quarto, schiaccia
addirittura su assist di LeBron, che l’ha voluto in organico. Coach Ham apre la
borsa dei trucchi, non lascia nulla di intentato. James e Gordon finiscono alle
mani: doppio tecnico. Una serie di falli pro Lakers a fine primo tempo mandano
Coach Malone su tutte le furie. Si becca un tecnico per proteste, inevitabile.
73-58 per i gialloviola a metà gara. LeBron con 31 punti: è il massimo di
sempre nel primo tempo ai playoff per lui. A 38 anni, giusto ribadirlo. Tirando
11/13 dal campo. Jokic riparte fortissimo dopo l’intervallo, segna 10 punti in
5’ nonostante 3 falli a carico. I Lakers hanno il demerito di non attaccarlo
per provare a forzare il quarto, e quindi mandarlo così in panchina. Un
canestro dell’ex Caldwell-Pope vale il sorpasso ospite sul 82-81, Denver sopra
94-80 dopo 36’. Terzo periodo dominato dai ragazzi di Malone che avrebbero
potuto mollare a metà gara sotto di 15 punti e invece…Con 5’ da giocare Jokic
commette il quarto e quinto fallo in attacco, con LeBron che gli tende un
doppio trappolone. Ci casca. Davis pareggia a quota 102. Ma il finale è tutto
di Nikola Jokic, gigante da Sombor, Serbia. L’artista dei canestri. Tira fuori
un paio di pennellate delle sue, sul più bello. Una tripla senza senso, storto,
con addosso Davis, poi se lo mangia di cattiveria agonistica in penetrazione al
ferro. Con 4” da giocare ultimo possesso Lakers. Tutti sanno che la palla andrà
a James. Che ci prova in avvicinamento a canestro, ma Malone indovina la difesa
e raddoppiato finisce nelle grinfie di Gordon, che firma la stoppata più
importante della sua carriera. Quella che vale le Finals. Denver aspetta ora di
conoscere l’avversaria: Miami o Boston. Gli Heat sono avanti 3-0 nella serie,
stanotte Gara 4, in Florida.
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