giovedì 19 febbraio 2015

UFFICIALE: Matteo Boniciolli torna alla Fortitudo

megabasket.it

Matteo Boniciolli torna alla Fortitudo Bologna, dove prende il posto dell’esonerato Claudio Vandoni, cui è stata fatale la sconfitta di Udine nell’ultimo turno di campionato, un esonero comunque strano, visto e considerato che la squadra è terza in classifica nel girone B della serie B. Firmerà un contratto fino al 30 Giugno 2017.
Nato a Trieste il 18 Aprile 1962, Boniciolli comincia come allenatore delle giovanili dell’allora Stefanel, con la quale si laureerà vice campione d’Italia juniores nel 1991 (in quella squadra giocavano tali Gregor Fucka e Sandro De Pol, tra gli altri).
Il debutto da head coach è a Udine: in terra friulana resta due stagioni, dal 1999 al 2001, al primo colpo centra la promozione in serie A dove, da matricola, arriva fino al 7° posto in classifica e viene eliminato, ai quarti di finale Play Off, solo a gara 5 dalla Scavolini Pesaro.
Le ottime cose fatte vedere a Udine gli valgono la chiamata della Fortitudo: è la stagione 2001/2002, trascina la Effe scudata fino alla finale scudetto, persa contro la Benetton Treviso.
Inizia con l’Aquila bianco blu anche la stagione successiva, ma un avvio difficile gli costa l’esonero.
Nell’estate del 2003 firma a Messina: 6 sconfitte nelle prime 11 partite gli costano un altro esonero.
Espatria, perché nella stagione 2004/2005 allena in Belgio, ad Ostende, dove porta la squadra fino alle Top Four del campionato.
Torna in Italia, perché lo ingaggia Teramo, dove centra un’ottima salvezza vincendo 12 partite su 34.
Lascia l’Abruzzo per l’Irpinia, perché arriva la chiamata di Avellino: coi biancoverdi due stagioni, una salvezza il primo anno, mentre il secondo anno è esaltante, perché arriva la vittoria della Coppa Italia e l’accesso alle semifinali scudetto, con conseguente qualificazione all’Eurolega successiva.
Decide di non concedere il tris irpino, ufficialmente per nostalgia di casa, in realtà perché è forte la tentazione di tornare a Bologna.
La Virtus non si fa sfuggire l’occasione e, nel Novembre del 2008, lo ingaggia al posto di Renato Pasquali: ottime cose anche con le V Nere, perché la squadra vince l’Eurochallenge, mettendo in bacheca un trofeo internazionale dopo 8 anni dall’Eurolega vinta da Ettore Messina.
Non viene confermato alla guida dei felsinei, ma il periodo di inattività dura poco, perché nel Dicembre del 2009 è un’altra Virtus che gli offre la panchina.
Sostituisce Ferdinando Gentile a Roma, dove resterà una stagione e mezzo, con un quarto di finale Play Off e un accesso alle Top 16 di Eurolega, all’indomani del quale, nel Gennaio del 2011, si dimette misteriosamente.
Nell’estate del 2011 vive la sua seconda esperienza all’estero: firma coi kazaki dell’Astana, con cui vince due scudetti e due Coppa Nazionali, e nel frattempo, nel Maggio del 2012, diventa anche commissario tecnico della nazionale kazaka, con la quale centra un ottavo posto al Fiba Asian Championship del 2013.

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