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domenica 16 febbraio 2025

Final Eight 2025: Trento vince la Coppa Italia!

Trento doma Milano e vince la prima Coppa Italia della sua storia alla Inalpi Arena. Decisiva la maggior intensità, messa in campo per tutti i 40’. Fantastica la prestazione di Ford (mvp della finale), che chiude con 23 punti. L’Olimpia paga le disastrose percentuali al tiro da tre (1/21). Milano perde la seconda finale consecutiva, dopo quella con Napoli dello scorso anno. Non bastano 20 punti di Mirotic. Secondo trionfo nella competizione per coach Paolo Galbiati. 

Avvio dirompente di Trento, che vola subito sul 13-4, sfruttando il suo dinamismo in transizione e beneficiando della mancanza di comunicazione sui cambi difensivi, da parte di Milano. Subito protagonisti, nel parziale di 11-0, della squadra di Galbiati, Ellis e Ford. L’Olimpia inizia, man mano, a lavorare meglio in difesa, negando penetrazioni al ferro facili. Questo consente alla squadra di Messina di iniziare a controllare il ritmo, rallentandolo, e spostando dunque la partita su binari a lei più congeniali. Decisivo l’apporto di Mirotic dalla panchina. Al 10’ l’Aquila è comunque avanti, 15-14. Nel secondo periodo si abbassano i ritmi della gara e l’EA7 si mette nelle talentuose mani dei suoi singoli. Bolmaro, LeDay e Ricci provano a far scappare per la prima volta i campioni d’Italia, partecipando a un break di 7-0. L’Aquila non si lascia irretire e ritrova energia e flusso offensivo, recuperando lo svantaggio. Il protagonista è Ford, che chiude al 20’ con 12 punti a referto. Si gioca punto dopo punto, poi, all’approssimarsi dell’intervallo, la Dolomiti Energia accelera nuovamente, grazie all’elettricità del suo numero 5 e alle giocate importanti di Lamb, Mawugbe e Zukauskas. E’ proprio il numero 33 di Galbiati ad appoggiare al vetro, sulla sirena, il 38-31, con cui si va negli spogliatoi all’intervallo. Nonostante la pericolosità perimetrale dei due roster, i numeri legati ai tiri da 3 punti risultano bassi (4/15 Trento, 1/9 Milano). Trento si fa preferire anche a rimbalzo (23-20). 

Al rientro dal riposo, la squadra di Messina non trova fluidità offensiva, perdendo qualche palla di troppo e affidandosi alle sue stelle, LeDay e Shields su tutti. Anche la Dolomiti Energia tende ad andare più a sprazzi, rispetto alla prima frazione, ma riesce comunque a creare più vantaggi, ed è letale in transizione tutte le volte che ha la possibilità di correre. Fondamentale l’apporto del solito Ford, oltre a Cale, Lamb ed Ellis. L’Aquila vola alto, toccando il massimo vantaggio sul+ 10 (54-44) e riuscendo addirittura a migliorarlo alla terza sirena: 59-48 e terzo periodo su 3 “vinto” da Trento all’interno della gara. Anche negli ultimi 10’, i trentini sembrano averne di più, capitalizzano tutti gli errori milanesi e si dimostrano sempre letali in contropiede. Al 34’, una tripla di Ellis, fa salire i trentini sul +17 (67-50). Nei minuti successivi, la squadra di Galbiati, vive un momento di rottura prolungata in attacco e consente all’EA7 di rientrare in singola cifra di svantaggio (69-60 al 37’). Nonostante i canestri di un volenteroso Mirotic, un gioco da tre punti di Niang e una tripla di Cale, sbloccano la Dolomiti Energia (77-60 al 38’). Negli istanti finali Trento gestisce la vittoria già acquisita. 

Olimpia Milano - Dolomiti Energia Trento 63-79

Final Eight 2025, semifinali: Ok Milano! Trento sorride in volata!

Milano e Trento saranno le due finaliste della Coppa Italia 2025. Nella prima semifinale di giornata, l’Olimpia batte 74-69 una Germani limitata dai problemi dall’arco. Decisivi il talento offensivo di Shields (19 punti) e l’ottimo apporto su entrambi i lati del campo di Mirotic (14). Mentre nella seconda semifinale l’Aquila supera 82-79 Trieste, a cui non basta uno straordinario Ruzzier da 25 punti: nelle ultime battute del match la coppia Lamb-Ellis ribalta il risultato. Gli uomini di Messina e Galbiati torneranno in campo fra meno di ventiquattro ore all’Inalpi Arena di Torino per decretare chi sarà il vincitore delle Final Eight: palla a due alle 17.15.

Le difese prevalgono per tutta la gara (Brescia non arriva mai a 20 punti segnati in un quarto, Milano ne fa 23 solo in quello finale), ma non per questo mancano le emozioni. Anche perché la semifinale è un inseguimento continuo con sprazzi da una parte e dell’altra. Bilan è una costante spina nella difesa dell’Olimpia, mentre Milano alterna prima Shields (unico in doppia cifra, 12 punti, all’intervallo insieme al lungo di Brescia) e poi accende Mirotic. I suoi canestri, a volte estemporanei, sono essenziali nel finale del terzo periodo visto che la squadra di Poeta si era presa un margine di 5 punti (grazie al solito Bilan, aiutato da Ndour) arrivando sul 44-39. Mirotic azzera tutto con 5 punti filati e lancia l’ultimo quarto nel segno dell’equilibrio. Ma se Brescia fatica a trovare soluzioni da lontano (1/15 dopo 23 minuti di gioco), Tonut apre la volata finale con un canestrone quasi da metà campo, nato da una stoppata di Ndour su LeDay (quest'ultimo vive una serata con costanti problemi di falli). È l’inizio di un break di 13-1 piazzato dagli uomini di Messina, che significa il primo vantaggio in doppia cifra (54-64) a metà frazione. Finché Ricci non piazza anche la bomba del +13 chiudendo un suo personale break di 5 punti consecutivi, davvero preziosi. Un margine che Milano non si fa più recuperare, pur senza dare il colpo di grazia. E ora mette la coppa nel mirino. 

Se Milano ha la coppa nel mirino, toccherà allora agli uomini di Galbiati l’impresa di rovinare la festa all’Olimpia. Trento domina le prime battute di gara con un eccellente giro palla, mentre i giuliani entrano in partita grazie ai lampi di Valentine. Ma pochi minuti dopo è proprio la guardia Usa a stoppare nuovamente il ritmo dei suoi, peccando con qualche forzatura di troppo. E quando Lamb comincia a farsi pericoloso spalle a canestro, ecco che l’Aquila vola via, toccando il +14 di massimo vantaggio (29-15) in apertura del secondo quarto. Il compito di limitare la fuga avversaria ricade allora su Brown, che si dà parecchio da fare, nonostante qualche sbavatura sul perimetro. Anche Ruzzier ci mette una pezza, ma Trento resta comunque avanti 38-33 alla pausa lunga. Trieste esce allora dagli spogliatoi con uno spirito visibilmente diverso rispetto a quello mostrato nei 20’ iniziali: le penetrazioni giuliane – soprattutto quelle di Valentine – fanno collassare la difesa avversaria, che oltre a concedere la via del canestro lascia spazio sugli scarichi a Ruzzier (5/7 dall’arco). Nell’ultima frazione i giuliani restano orfani di Valentine, che esce prematuramente per somma di falli. Ruzzier si carica delle responsabilità offensive, ma proprio quando sembra dare la mazzata psicologica agli avversari, ecco che arriva la reazione d’orgoglio di Trento dalla coppia Ellis-Lamb, che ribalta il tabellino per l’ennesima volta. Si arriva così agli ultimi secondi con l’Aquila avanti di tre lunghezze (82-79). Ruzzier ha tra le mani la palla del pareggio, ma la sua preghiera non trova il fondo della retina: la squadra di Galbiati vola in finale.


Germani Brescia - Olimpia Milano 69 - 74

Dolomiti Energia Trento - Allianz Trieste 82 - 79

giovedì 13 febbraio 2025

Final Eight 2025, quarti di finale: Trento soffre ma esulta! Brooks manda Trieste in semifinale!

Con una gran rimonta nel quarto quarto e un super Myles Cale, Trento conquista l’accesso alla semifinale di Coppa Italia battendo Reggio Emilia. Sono 22 i punti del prodotto di Seton Hall, che tiene a galla i suoi per tutto il match per poi passare il testimone a Saliou Niang, decisivo nel finale. Il centro ventenne domina in area e centra il massimo di punti in carriera (18), ben pescato da Ellis che chiude in doppia doppia con 12 punti e 14 assist. Tanti rimpianti per l’Unahotels, che aveva 15 punti di vantaggio nel primo tempo ed era entrata nel quarto periodo sopra di 8. Non bastano gli sforzi di Winston, che chiude a 25, e Cheatham: la Dolomiti Energia sfiderà la vincente di Trapani-Trieste. 
La partita inizia in modo caotico. Le squadre hanno fretta di attaccare, ma le difese sono ben organizzate: ne conseguono errori, violazioni e palle perse (5 per Reggio e 4 per Trento nel solo primo quarto). L’Unahotels, però, approfitta degli errori dell’Aquila per colpire da 3 in transizione. Barford e Winston regalano il primo mini allungo dopo l’equilibrio iniziale, mentre la Dolomiti Energia annaspa prima che Lamb realizzi la prima tripla di serata. Per la squadra di Galbiati funzionano soltanto passaggi schiacciati a terra per i taglianti, ma non basta per restare a contatto. Lamb prova a caricarsi l’attacco trentino sulle spalle, ma Reggio Emilia continua ad essere perfetta da 3 punti. Con i canestri di Cheatham e Smith (6/6 il conto iniziale da 3), la squadra di Priftis tocca addirittura il +15, ma da quel momento Trento alza l’intensità e allunga la difesa a tutto campo. Ne conseguono diverse palle perse da Reggio, e una serie di possessi chiusi dopo due o tre rimbalzi d’attacco, con Zukauskas e Cale decisivi nel parziale di 8-0 con cui la Dolomiti Energia si riporta a contatto. Dall’altra parte, ci pensa Faried a gettare acqua sul fuoco: con la sua fisicità attacca ripetutamente il ferro, supera la doppia cifra e fa respirare Reggio, che però chiude il primo tempo soltanto a +2 (44-42). 
All'uscita dagli spogliatoi il ritmo è meno frenetico, e per qualche minuto inizia una sfida nella sfida tra Cheatham e Cale, che si scambiano canestri e giocate. Ad eccezione della guardia nativa di Middletown, che tocca quota 19 con 5/6 da 3, l’attacco di Trento è imballato, e Reggio torna in doppia cifra di vantaggio prima con una tripla di Winston, che fa il gesto del “too small” a Forray, e delle belle iniziative di Uglietti, alzando anche l’intensità a rimbalzo offensivo (9-10 il conto alla fine del terzo quarto). Tutto ciò che di buono Reggio Emilia aveva prodotto, però, va in fumo con un terribile inizio di quarto quarto: 8-0 di parziale per Trento, con il solo Cheatham a reagire dopo 5 minuti senza punti. Un’altra svolta arriva con l’espulsione di Faried per fallo antisportivo su Ellis: Trento cavalca il nervosismo dell’Unahotels, e in un attimo si trova addirittura sul +6 con Lamb e Faye. Nel finale, nonostante i tentativi di “hero ball” di Winston, il costante gioco a due Ellis-Niang consente alla Dolomiti Energia di arrivare dolcemente al traguardo: il centro si posiziona perfettamente sotto canestro e converte schiacciate e liberi, arrivando a quota 18, mentre il play inglese gestisce con lucidità i possessi finali, con Reggio ormai stanca e fuori giri. 

La Coppa Italia è il torneo delle sorprese e bisogna attendere l'ultimo quarto per l'upset alla Inalpi Arena di Torino, sede della Final Eight. La Pallacanestro Trieste, testa di serie n.7, batte in rimonta Trapani Shark, una delle favorite al successo, grazie alla rubata e al canestro a pochi secondi dal termine di Jeff Brooks. Delusione enorme per i siciliani di Jasmin Repesa che sprecano un +7 a pochi minuti dal termine dopo essere risaliti da -7: insufficienti i 17 punti di Robinson, i 18 di Alibegovic e la doppia doppia di Horton, 11 e 16 rimbalzi. Per Trieste, che sabato sfiderà Trento nella seconda semifinale alle 20.45, è un successo di squadra: senza Colbey Ross, coach Jamion Christian si gode 5 uomini in doppia cifra, Valentine, Candussi, Johnson e Ruzzier con 11 punti, e il decisivo Brooks con 10.
Il primo strappo lo dà Trapani con la tripla del 5-2 di Robinson, che poi però uscirà per un guaio muscolare, e la schiacciata di Alibegovic su alzata di Horton, che poi firma due canestri per il 15-6. Trieste però non ci sta e con l'impatto dalla panchina di Candussi e Ruzzier, accorcia sul 20-15 del 10' e poi sorpassa sul 22- con un'altra bomba di Ruzzier e con Reyes a rimbalzo. Lo Shark annaspa, appare nervoso e confusionario, ma torna a +3 con Gabe Brown e impatta sul 3-3 con 6 punti in fila di Alibegovic. Il finale di tempo è però tutto di Trieste che torna davanti con una tripla da lontanissimo di Valentine e comanda 38-33 all'intervallo con un guizzo di Brooks. Sono 20' di fatica per la squadra di Jasmin Repesa che torna negli spogliatoi con un pessimo 1 su 10 dall'arco mentre i biancorossi tirano 5 su 16.
In avvio di ripresa il match prosegue sui binari dell'equilibrio, una tripla di Rossato e il solito Horton riportano vicino lo Shark, Trieste però tiene la testa avanti con due missili di Valentine e un gancetto di Candussi, arrivando a +5 sul 52-47. Coi nervi Trapani resta e pareggia di nuovo con Noate, ma al 30' sono i biancorossi a comandare 56-53 per la tripla dall'angolo di McDermott. Nel quarto periodo Trieste scappa di nuovo a +7, 60-53, ma lì c'è la riscossa dello Shark: parziale di 12 con 7 punti di Robinson e 5 di Alibegovic, e allungo sul 65-60.
A quel punto Trapani sogna, fa +7 sul 71-64 con con un gioco da tre punti e assapore il successo, sotto gli occhi del patron Valerio Antonini. E invece no, perchè i siciliani fanno l'errore si smettere di attaccare, Trieste invece ricuce e torna fino al -1 sul 71-70. Gli ultimi secondi sono vibranti, Amar Alibegovic fa 1 su 2, invece Markel Brown è perfetto e impatta sul 72-72 a 7". Trapani ha comunque un ultima chance, lo Shark però combina un disastro tra Notae e Horton, Jeff Brooks ruba e si invola per segnare il canestro della vittoria. E' festa biancorossa, bravi a crederci fino alla fine, per lo Shark una delusione gigantesca.

Dolomiti Energia Trento - Unahotels Reggio Emilia 85 - 80

Trapani Shark - Allianz Trieste 72 - 74

Final Eight 2025, quarti di finale: Burnell trascina Brescia! Olimpia schiacciasassi!

È Brescia la prima semifinalista delle Final Eight di Coppa Italia. La squadra di Poeta batte Tortona al termine di una partita equilibratissima, intensa e decisa nell’ultimo minuto dalle prodezze di Ivanovic e Burnell, che con due triple nel finale regalano alla Germani l’allungo decisivo. 20 punti per il montenegrino, che raccoglie nel momento decisivo il testimone di Della Valle (20 anche per lui), mentre Burnell chiude con 17, 5 rimbalzi e 4 assist, una stoppata e il premio di Mvp del match. Alla Bertram non bastano Vital e Candi: dopo il vantaggio iniziale e la rimonta nel secondo tempo, la squadra di De Raffaele cede nel finale ma esce a testa alta.
Tortona parte forte, anzi fortissimo. La squadra di De Raffaele mette in campo un’aggressività incredibile, con costanti raddoppi in difesa che mettono Brescia in difficoltà nella gestione del possesso. La Bertram recupera palloni e attacca in velocità, con un Candi caldissimo: l’ex Reggio realizza 7 punti nei primi minuti, e insieme a Vital e Weems guida il primo sprint dei piemontesi, che volano sul 13-3. Una tripla dall’angolo di Della Valle mette in partita la Germani, e l’inerzia cambia con il secondo fallo di Kamagate dopo 5’. Con il centro francese in panchina, Tortona fa più fatica a contenere l’attacco bresciano, che si sblocca e recupera grazie alle ottime percentuali da 3. Tortona accusa il colpo, ed inizia a farsi prendere dalla frenesia: arrivano violazioni, falli ed errori, che portano la Bertram a 6 minuti senza andare a canestro. Sei minuti in cui Brescia scappa sul +14. Della Valle è già in doppia cifra con 3/5 da 3, e proprio la precisione dall’arco è uno dei fattori chiave dell’allungo: 6/10 per la Germani, 4/14 per la Bertram. Allo scadere del primo tempo, però, la tripla fuori equilibrio di Tommaso Baldasso rianima Tortona, che torna negli spogliatoi sotto 42-33.
Dopo la gran fatica del secondo quarto, la Bertram prova a scuotersi al rientro in campo: 3 triple consecutive, una di Vital e due di Candi (la seconda su una gamba allo scadere dei 24’) consentono a Tortona di tornare a contatto. Brescia risponde ancora con Della Valle, sempre cercato sia da 3 che in penetrazione: tocca quota 20 punti prima della fine del terzo quarto, ma Tortona continua a rimontare. Kuhse penetra e alza un layup per il -2 sulla sirena del terzo quarto, e ancora Baldasso da 3 firma il nuovo vantaggio per Tortona. Con l’equilibrio a regnare sovrano, sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Baldasso segna un’altra tripla pesante, ma Ivanovic - autore fin lì di un gran match - risponde. Per Brescia pesano i diversi errori ai liberi con il 2/8 di Bilan, primo bersaglio del pick&roll gestito da Kuhse ma fondamentale nella circolazione di palla e a rimbalzo. Quando però Brescia sembra mancare di lucidità nel finale, un doppio colpo di Burnell e Ivanovic regala un fondamentale +4 a 47 secondi dalla fine. Incredibile la tripla del montenegrino, da almeno 9 metri allo scadere dei 24’. Ed è ancora Burnell, dopo il timeout chiamato da De Raffaele, a scrivere la parola fine sull’incontro: cancella la penetrazione di Gorham con una super stoppata, per poi realizzare i due liberi del +6.

Milano domina il derby d’Italia contro la Virtus. La contesa si chiude già a metà terzo quarto. Il secondo quarto di finale di giornata finisce in favore dei meneghini, che raggiungono Brescia in semifinale. L’EA7 si giocherà l’accesso alla finale, sabato alle 18, contro la squadra di Poeta. Decisivi Shields (19 punti) e LeDay (16) e, più in generale, le migliori percentuali da 3 punti per l’Olimpia (14/27, contro il 6/20 di Bologna). Non bastano 20 punti di Diouf per i bianconeri. Per la Segafredo è la seconda sconfitta consecutiva ai quarti di finale. Il trionfo in questa competizione manca agli emiliani dal 2002.
Il quarto di finale più atteso si dimostra subito equilibratissimo. Le squadre si raddoppiano spesso in post basso e quindi si tira soprattutto da lontano. Immediato il botta e risposta in avvio tra Pajola e Shields, anche Cordinier regala un guizzo. L’EA7 però esce alla distanza, trascinata dal suo numero 31 (14 punti al 20’), e da un miglior circolazione palla in fase offensiva, che agevola le percentuali della squadra di Messina. L’Olimpia finisce in crescendo il primo quarto, piazzando un parziale di 9-0 e chiude avanti i primi 10’ (20-18). L’equilibrio si spezza nel secondo periodo, quando i campioni d’Italia scavano il solco con Flaccadori, LeDay e Mannion. L’asse Mirotic-Shields funziona altrettanto bene e Milano raggiunge anche il vantaggio in doppia cifra (29-43). L’ottima difesa lombarda inibisce i movimenti senza palla degli uomini di Ivanovic, che non trovano ritmo e si vedono costretti ad affidarsi alle giocate individuali di capitan Belinelli (10 punti al 20’) e un volenteroso Pajola. Alla pausa lunga, l’EA7 conduce 47-33. Milano tira meglio da 3 (7/16, contro il 3/9 bolognese) e si fa preferire a rimbalzo (18-16 al 20’). Il primo tempo difficile delle V-Nere si evince anche dalla voce palle perse (7), mentre sono appena 3 quelle dell’Olimpia. Indicativo il parziale del secondo quarto: 27-15 in favore di Milano.
Al rientro dal riposo non cambia il copione della gara. Nonostante un timido tentativo di rientro da parte della Segafredo, con Hackett e Polonara, l’Olimpia tiene saldamente in mano la gara, palesando le difficoltà degli uomini di Ivanovic e punendole in attacco, grazie alla sua fluidità offensiva. Shields continua la sua serata di grazia e, insieme al solito LeDay, firma un ulteriore break di 10-2. Alla terza sirena, gli uomini di Messina, hanno le mani sulla partita (71-53). Nel quarto periodo, l’EA7 controlla la vittoria già acquisita.

Germani Brescia - Bertram Tortona 86-79

Virtus Bologna - Olimpia Milano 77-91

martedì 11 febbraio 2025

Final Eight 2025: la preview

INTRODUZIONE

Su il sipario sulla 57° edizione della Coppa Italia maschile di pallacanestro, che si conferma a Torino per la quinta volta (dopo il 2011, 2012, 2023 e 2024) e che, come l'anno scorso, avrà lo stesso svolgimento temporale, ovvero 5 giorni complessivi (da mercoledì 12 a domenica 16 Febbraio) col venerdì di pausa tra quarti e semifinali.

PARTECIPANTI 

Tornano Trapani, dopo ben 29 anni di assenza, e Trieste, che mancava dal 2022, si rivede Tortona dopo l’assenza dello scorso anno
Milano stacca il pass per il 16° anno consecutivo, 8° apparizione di fila per la Virtus Bologna, conferme per Brescia, Reggio Emilia e Trento.

COPERTURA TELEVISIVA

Tutte le partite saranno trasmesse in diretta e IN CHIARO su DMAX (sul NOVE andrà in onda solo la finale), oltre a DAZN e, ovviamente, a Eurosport 1 e 2 e in Live Streaming su Discovery+.

NUMERI E RECORD

La Virtus Bologna è il club che ha disputato (155) e vinto (108) più partite nella storia della Coppa Italia, seguita da Olimpia Milano (104 vittorie su 150 partite) e Vuelle Pesaro (84 vittorie su 137 partite).

Il record di punti realizzato, in una singola partita, alle Final Eight appartiene ad Adrian Banks che, nei quarti di finale dell'edizione 2020, con addosso la maglia di Brindisi, realizzò ben 37 punti contro Sassari.

Per quanto riguarda, invece, assist e rimbalzi, per la prima voce il record appartiene a Marques Green che, nell'edizione 2011, con la Sidigas Avellino, smazzò ben 20 assist contro Milano sempre ai quarti di finale, mentre per quanto riguarda i rimbalzi Bennett Davison, con la Virtus Bologna, nell'edizione 2007, ne catturò 21 in semifinale sempre contro Milano.

L’allenatore con più partecipazioni alle Final Eight è Ettore Messina, che tocca quota 13, seguono Stefano Sacripanti e Piero Bucchi (fermi a quota 11), con Romeo Sacchetti fermo a 9. Ettore Messina che è anche il coach che ha trionfato più volte (ben 9 Coppe Italia in bacheca).

Riccardo Pittis, con ben 7 successi, è il giocatore ad aver vinto più Coppe Italia in carriera, seguito da Denis Marconato Dino Meneghin, entrambi fermatisi a quota 6.

ANALISI DEI QUARTI DI FINALE

Germani Brescia – Bertram Tortona (mercoledì 12 ore 18): la nuova Germani Brescia di Peppe Poeta arriva a questa competizione forte del secondo posto in campionato e con la voglia di dare seguito alle buone indicazioni fatte vedere fin qui. Di contro una Bertram che torna a disputare le Final Eight e che, nonostante l’assenza di Strautins, promette battaglia e voglia di sorprendere.

Virtus Bologna – Olimpia Milano (mercoledì 12 ore 20:45): neanche in una sua sceneggiatura Alfred Hitchcock avrebbe disegnato un delitto così perfetto, con le due indiscusse favorite ad affrontarsi nei quarti di finale. Milano che arriva a questa partita con le sicure assenze di Causeur e Nebo e col dubbio Mirotic (un suo eventuale impiego sarà deciso praticamente a ridosso della gara), dal canto suo la Virtus (che non vince la Coppa Italia dall’ormai lontanissimo 2002) non avrà Clyburn e Zizic e anche Morgan non è al meglio.

Dolomiti Energia Trento – Unahotels Reggio Emilia (giovedì 13 ore 18): non vuole smettere di sognare e volare l’Aquila Trento, che arriva a queste Final Eight da capolista in campionato e con una squadra frizzante e divertente. Non starà a guardare Reggio Emilia, che ha l’esperienza e il talento per provare a sovvertire un pronostico sfavorevole almeno sulla carta.

Trapani Shark – Allianz Trieste (giovedì 13 ore 20:45): sfida inedita tra le due matricole (terribili e ambiziose) di questo campionato, considerando che entrambe arrivano dall’A2. Perso Colbey Ross per un infortunio alla mano, i biancorossi si affidano al talento di Brown e Valentine per affrontare i siculi che, dal canto loro, hanno intenzioni più che bellicose in terra piemontese

TABELLONE

Brescia – Tortona
Virtus Bologna - Milano

Trento – Reggio Emilia
Trapani - Trieste

I ROSTERS DELLE 8 PARTECIPANTI

MILANO

Play: 
Dimitrijevic, Mannion, Bolmaro, Flaccadori
Guardie: A. Brooks, Causeur*, Tonut, Bortolani
Ali: Shields, Mirotic*, Ricci, LeDay
Centri: Nebo*, Gillespie, Diop, Caruso
Allenatore: Ettore Messina

VIRTUS BOLOGNA

Play: Hackett, Pajola, Morgan*
Guardie: Tucker, Belinelli, Cordinier, Holiday, Visconti
Ali: Clyburn*, Shengelia, Akele, Polonara, Grazulis
Centri: Zizic*, Diouf
Allenatore: Dusko Ivanovic

REGGIO EMILIA

Play: 
Winston, Smith, Gallo
Guardie: Barford, M. Vitali, Uglietti
Ali: Cheatham, Grant, Chillo
Centri: Faye, Faried, Gombauld, Fainke
Allenatore: Dimitrios Priftis

TRAPANI

Play: Robinson, S. Gentile, Notae
Guardie: Galloway, Rossato
Ali: Petrucelli, Alibegovic, Eboua, G. Brown, Yeboah, Mollura
Centri: Pleiss, Horton
Allenatore: Jasmin Repesa

TRIESTE

Play: 
Ross*, Ruzzier
Guardie: M. Brown, Valentine, Deangeli
Ali: McDermott, Reyes, Uthoff, J. Brooks, Campogrande
Centri: J. Johnson, Candussi
Allenatore: Jamion Christian

TRENTO

Play: 
Ford, Forray, Ellis 
Guardie: Cale, Pecchia, Hassan
Ali: Lamb, Zukauskas, Badalau, Niang 
Centri: Mawugbe, Bayehe* 
Allenatore: Paolo Galbiati

TORTONA

Play: Kuhse, Baldasso, Denegri
Guardie: Vital, Candi, Strautins*
Ali: Weems, Ghoram, Severini
Centri: Kamagate, Biligha, Zerini
Allenatore: Walter De Raffaele

BRESCIA

Play: Ivanovic, Cournooh, Pollini
Guardie: Della Valle, Dowe
Ali: Burnell, Rivers, Mobio, Ferrero, Tonelli
Centri: Bilan, Ndour*
Allenatore: Giuseppe Poeta

*possibili indisponibili

FORMULA, PALMARES E ARENA DI GIOCO

Formula: La formula attuale delle Final Eight, basata su gare ad eliminazione diretta suddivise in quarti, semifinale e finale, è stata istituita nel 2000. Dal 1990 al 2000 infatti vigeva il criterio delle Final Four: le migliori quattro si sfidavano in semifinali e finali dopo aver superato precedentemente una fase a gironi. Ancora diversa invece era la formula dal 1968, anno in cui venne istituita la Coppa Italia di basket, fino al 1990: tutte le squadre dovevano sfidarsi in gare ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi fino ad arrivare alla finale.

Palmares: Le squadre più titolate sono, ad oggi, Treviso, Milano e la Virtus Bologna con otto coppe a testa. Le tre squadre, regine incontrastate del panorama cestistico italiano dagli anni '80 fino ai '00, sono seguite, a distanza, da Varese, ferma a 4 ed ultima vincitrice del vecchio millennio. A quota 3 coppe troviamo invece Siena, che si è vista revocare i titoli del 2012 e del 2013 (non assegnati), mentre Pesaro, Napoli e Sassari vantano 2 titoli. Infine Brescia, Cremona, Venezia, Torino, Fortitudo Bologna, Verona, Juve Caserta, Avellino e Partenope Napoli, vincitrice quest'ultima della prima edizione del 1968, chiudono la classifica con un solo trofeo a testa. Cantù, Virtus Roma, Brindisi, Reggio Emilia, Trieste, Tortona, Asti e Udine, invece, sono arrivate a giocarsi almeno una finale senza mai però aggiudicarsi il trofeo.

Arena: Si resta al Pala Alpitour (o Pala Olimpico o Pala Isozaki) di Torino, che ospiterà la kermesse per la quinta volta, visto che lo splendido impianto piemontese ha già già ospitato le Final Eight di Coppa Italia nel 2011 e nel 2012, coi trionfi di Siena successivamente revocati, nel 2023, con la prima gioia di Brescia, e 2024, con l'inaspettato trionfo di Napoli.
Costruito tra il 2003 e il 2005 in vista dei Giochi Olimpici invernali del 2006, ha una capienza di 14.350 posti a sedere.
Insieme allo sport (oltre alle Olimpiadi invernali del 2006, ha ospitato anche le Final Six 2018 del campionato maschile di Volley e le finali di Coppa Davis del 2021), l'impianto ha ospitato anche tanti eventi legati allo spettacolo, come lo spettacolo automobilistico Top Gear Live del 2014, Oktagon, l'Eurovision Contest del 2022, musical di successo come Notre Dame de Paris, Romeo e Giulietta e il Cirque du Soleil e svariati concerti legati al circuito "Live Nation", tra i quali U2, Depeche Mode, Muse, Metallica, Red Hot Chili Peppers, Bob Dylan, Green Day, Marylin Manson, Lady Gaga, Shakira, Madonna, Jamiroquai, Rihanna, Peter Gabriel, Ed Sheeran, Brian Adams e Avril Lavigne, oltre ai “nostri” Elisa, Laura Pausini, Luciano Ligabue e Giorgia.
Tornando al basket, impossibile dimenticare come il Pala Alpitour abbia anche ospitato il torneo Pre Olimpico di basket nel 2016, con la nostra Nazionale sconfitta, in finale, dalla Croazia.