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Fonte foto: internet |
EA7 Armani Milano - Banco Sardegna
Sassari 81-86 (3-4)
Entrambe le squadre per la storia:
Milano per completare la rimonta (e sarebbe la prima volta che una
squadra si aggiudica una serie dopo essere stata sotto 1-3), Sassari
per la prima finale scudetto della sua storia.
È il momento di gara-7 al Forum di
Milano e noi di PallacanestroPro ve la raccontiamo.
Per l'Olimpia si registra il ritorno di
Hackett, al temine della squalifica, mentre per la Dinamo si fa
rivedere Kadji, preferito a Mbodj, che viene schierato anche in
quintetto.
Le due squadre iniziano ribattendosi
colpo su colpo, con le rispettive specialità della casa: Samuels in
post basso da una parte, turo dalla media di Dyson ed inchiodata di
Lawal dall'altra; la partita è intensissima e, come in gara-6, le
squadre faticano a segnare: siamo 6-4 Milano a metà primo quarto.
L'Olimpia cerca il primo allungo (9-4, poi 11-6), ma Sassari è brava
a rimanere in linea di galleggiamento; la prima frazione va avanti
così, con Ragland che arriva a quota 9 in un amen (tre triple) e con
gli ospiti che accorciano, anche se a fatica. Poi, nell'ultimo
minuto, due liberi di Samuels ed un alley up in contropiede
Ragland-M. Brooks portano Milano sul massimo vantaggio (+11) ed è su
questo margine che termina il primo quarto. Alla prima sirena,
dunque, il tabellone dice 25-14 per i padroni di casa. Ottimo
Ragland; male, invece, Sanders.
Il secondo quarto inizia così come era
iniziato il primo: la tensione altissima non consente alle due
squadre di andare a canestro con regolarità; in queste condizioni,
dopo circa tre minuti, Sassari riesce a recuperare 2 punti sugli
avversari. I secondi dieci minuti sono di marca sassarese: tripla di
Dyson, canestri di J. Brooks e Sandsers e il Banco Sardegna si porta
sul -1 (31-30); a 3:10 dal termine arriva addirittura il sorpasso con
un jumper dalla lunetta di Sacchetti. Nei minuti successivi la
partita sembra accendersi: le due squadre segnano a ripetizione e si
alternano alla guida della gara, con canestri anche spettacolari,
come la tripla in uscita dal blocco (e da lontanissimo) di Logan ed
il lay up a tabellone di Melli. Moss sfiora il miracolo dalla propria
metà campo, sulla sirena, ma all'intervallo la situazione è
ribaltata: a condurre è il Banco Sardegna col risultato di 37-35.
Il terzo quarto si apre con le bomba di
Dyson e Sanders che valgono il +8 Sassari; time out Milano.
All'uscita, due triple dell'Olimpia (Ragland e Melli), intervallate
dal canestro di Logan (con assist fantastico di Dyson), portano gli
uomini di Banchi sul -4; qualche secondo dopo, Samuels ritorna a
colpire in post basso (45-43 Dinamo). Il tassametro corre e, nei
minuti successivi, le squadre mantengono il margine di 2-3 punti tra
di loro, fino allo schiaccione di Lawal che porta Sassari sul +5;
Milano nei possessi successivi riesce a capitalizzare con i due
pilastri di questa serie, Samuels e Gentile, che timbrano il 51-50
Banco. A due minuti dalla fine, entra in partita anche Hackett: sua
la tripla del +2 EA7; in questa fase è la Dinamo ad essere in
difficoltà, sprofondando sul -6 in virtù dei canestri del solito
Samuels (ai liberi) ed ancora Hackett. Dyson ci mette una pezza e,
con un canestro da tre, dimezza lo svantaggio; il quarto si chiude
con un fantastico 1vs1 Ragland-Lawal in cui l'ex Cantù semina
letteralmente il centro nigeriano e va ad appoggiare a tabellone il
59-55 Milano, il tutto sulla sirena.
È il momento che i leader prendano in
mano la situazione e Dyson, nei primi secondi del quarto quarto, non
se lo fa dire due volte, andando in un coast to coast chiuso
con un gioco da tre punti; tornata in attacco, la Dinamo va col
secondo and1, stavolta ad opera di Sanders. Fallo e canestro
da una parte, fallo e canestro dall'altra: Samuels lotta come un
leone e firma il 62-61 Milano; sul cambio campo, Lawal riporta i suoi
in vantaggio con un tap in in schiacciata mostruoso. In questa fase
le due squadre ripetono quanto fatto in precedenza, segnando e
superandosi ad ogni possesso; Lawal domina a rimbalzo e concede
extra-possessi in quantità industriale che tuttavia la Dinamo non
riesce a sfruttare. Due liberi di Samuels pongono le basi per un
nuovo allungo dell'Olimpia (70-65); il vantaggio di Milano si riduce
a 4 lunghezze quando, a poco meno di quattro minuti dal termine,
coach Sacchetti chiama sospensione. Gentile cade e consente a Logan
di involarsi in contropiede per lo scarico verso J. Brooks; Sanders
commette il quarto fallo su Hackett e l'ex Pesaro e Siena fa 2/2
dalla lunetta (73-69 Milano). Il successivo possesso offensivo di
Sassari è quantomeno rocambolesco: tiro fuori misura di Logan, Lawal
va per l'ennesimo rimbalzo di serata, ma deve lottare con Moss e
salva la palla sulla linea laterale ma regalandola a Gentile; Dyson
non molla, recupera il pallone e serve J. Brooks che mette il lay up,
subendo anche fallo (73-72 Milano). Si decide tutto nell'ultimo
minuto. Negli ultimi possessi le due squadre non riescono ad andare a
segno, anche per delle forzature francamente evitabili; durante un
time out, gli arbitri rivedono l'ultima azione all'instant replay e
riassegnano la palla al Banco, dopo aver chiamato la rimessa in
favore dell'Olimpia in precedenza. Sugli sviluppi dell'azione, Milano
aggressiva in difesa costringe Sanders all'air ball da
lontanissimo; dall'altra parte, tripla fuori misura di Gentile e, a
rimbalzo, Sosa commette fallo su Cerella: 2/2 ai liberi per
l'argentino (75-72 Milano con 9 secondi sul cronometro). Altro time
out. Sulla rimessa, Melli commette fallo su Dyson, riceve una botta
ed ha la peggio; la guardia fa 1/2 dalla linea, sul rimbalzo lotta
senza quartiere fino a che la palla non finisce di nuovo nelle mani
di Dyson che la spara a 5 secondi dal termine, nuovo errore, rimbalzo
di Sanders, canestro. 75 pari, è overtime.
Logan apre le danze da tre, mentre
dall'altra parte l'Olimpia, in difficoltà, viene salvata dal fallo
di Lawal su Hackett (1/2 ai liberi); la Dinamo non segna, l'EA7,
invece, attacca con Gentile che scarica verso Samuels che subisce
fallo e fa anche lui 1/2 dalla lunetta (78-77 Banco). Nei minuti
successivi la palla scotta e si fa fatica a segnare: ci vanno vicino
Dyson (con una bomba che entra ed esce) e Hackett (con un quasi-gioco
da tre punti: il canestro non viene considerato buono); Dany Boy
mette entrambi i liberi e riporta i suoi in vantaggio (79-78), poi
tocca a Logan andare in lunetta: 2/2. La tripla di Hackett è corta e
la Dinamo attacca con Dyson: palla a Logan che penetra e mette un
canestro pesantissimo (+3 Sassari); l'Olimpia ci riprova da tre con
Gentile ma la bomba non va, sul rimbalzo la tocca Samuels e la palla
va fuori. 46 secondi al termine, Palla a Sassari che è avanti 82-79.
Logan serve Dyson che esce dal blocco e penetra: stoppata di Moss,
palla fuori; sulla rimessa, ancora una forzatura da tre per Logan e,
sulla lotta a rimbalzo, fallo molto dubbio di Sacchetti su Moss, che
fa 2/2 ai liberi (82-81 Banco). Milano va col fallo sistematico: è
il turno di Dyson, che li mette entrambi. Errore di Gentile da tre,
rimbalzo di Sacchetti, che subisce il fallo di Ragland: 2/2 anche per
lui. Sulla rimessa Dyson ruba palla e finisce così, col risultato di
86-81.
Termina così una gara-7 ed un'intera
serie fantastica; serie che Sassari ha ripreso per i capelli, dopo
aver sciupato il vantaggio di due partite, violando per la seconda
volta il parquet dell'Olimpia Milano. Con la stagione dell'EA7,
termina anche quella che, non ce ne vogliano le altre squadre, era la
finale anticipata di questi playoff.
Onore a Milano; Sassari avrà la
possibilità di giocarsi, per la prima volta nella storia, una finale
scudetto.
L'eroe di serata per Sassari è, senza
dubbio, Shane Lawal, con una prestazione da 12 punti ma soprattutto
21 rimbalzi che hanno tenuto viva la Dinamo in più occasioni;
fondamentali, ovviamente, i 21 di Dyson ed i 16 a testa di Logan e
Sanders.
Per Milano prova commovente di Samuels,
che se l'è vista sotto canestro contro tutto e tutti, contro i
raddoppi sistematici degli avversari, facendo 25+9; ottima prova di
Ragland (16), mentre Gentile, questa volta, si ferma a quota 10.
Buono il rientro di Hackett (11).
La scheda completa è QUI.
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