DAVID
LOGAN voto 10: lui non si stanca mai di incantare le
platee italiane (e non solo), noi non ci stancheremmo mai di vederlo all’opera.
Se Sassari può dare un senso alla sua stagione, fin qui al di sotto quasi totalmente delle aspettative iniziali, lo deve solo a lui.
A Reggio Emilia indossa lo smoking da serata di gala: 37 punti (3/6 da 2, 7/10 da 3, 10/13 ai tiri liberi), ai quali aggiunge anche 4 assist e 4 recuperi, il Banco trova la sua terza vittoria consecutiva (4° nelle ultime 5 partite) e non solo blinda quasi i Play Off, ma può continuare a lottare per il 5° posto finale.
E lui, a fine gara, nel lanciare l’asciugamano ad un compagno, probabilmente l’ha mandata nel canestro. STELLARE.
Se Sassari può dare un senso alla sua stagione, fin qui al di sotto quasi totalmente delle aspettative iniziali, lo deve solo a lui.
A Reggio Emilia indossa lo smoking da serata di gala: 37 punti (3/6 da 2, 7/10 da 3, 10/13 ai tiri liberi), ai quali aggiunge anche 4 assist e 4 recuperi, il Banco trova la sua terza vittoria consecutiva (4° nelle ultime 5 partite) e non solo blinda quasi i Play Off, ma può continuare a lottare per il 5° posto finale.
E lui, a fine gara, nel lanciare l’asciugamano ad un compagno, probabilmente l’ha mandata nel canestro. STELLARE.
JEROME
DYSON voto 9: e non è un caso che, assieme all’amico David,
si prenda la scena in questa 28° giornata, con il primo caldo vero, che evoca
ricordi di “sassarese” memoria, quando si vinceva tutto quello che si poteva,
quanto meno in Italia.
Quei tempi, però, sono un ricordo, perché ora tocca condurre Torino alla salvezza, e lui ha deciso di ingranare la quinta: si abbatte su Brindisi (anche qui da ex) con una prova da 29 punti (3/7 da 2, 6/11 da 3, 5/6 ai tiri liberi), 3 assist e 3 recuperi, nell’ultimo mese viaggia a 20.6 punti e 3.6 assist di media, la Manital ne ha vinte 4 su 5 e, a due giornate dalla fine, può compiere un’impresa assolutamente impensabile fino a 36 giorni fa. Lui è esile, ma il peso della Mole pare sopportarlo senza problemi. UOMO SOLO AL COMANDO.
Quei tempi, però, sono un ricordo, perché ora tocca condurre Torino alla salvezza, e lui ha deciso di ingranare la quinta: si abbatte su Brindisi (anche qui da ex) con una prova da 29 punti (3/7 da 2, 6/11 da 3, 5/6 ai tiri liberi), 3 assist e 3 recuperi, nell’ultimo mese viaggia a 20.6 punti e 3.6 assist di media, la Manital ne ha vinte 4 su 5 e, a due giornate dalla fine, può compiere un’impresa assolutamente impensabile fino a 36 giorni fa. Lui è esile, ma il peso della Mole pare sopportarlo senza problemi. UOMO SOLO AL COMANDO.
DIEGO
FLACCADORI voto 8: Poeta e Jamarr Sanders sono ai box,
Sutton non segna neanche a pregarlo e Lockett è il solito ottovolante.
Ma che problema c’è se hai Diego da Seriate che gioca come un veterano, contro i veterani, anche se di anni ne ha appena 20?
17 punti (3/7 da 2, 2/4 da 3, 5/6 ai liberi), 4 rimbalzi, 8 falli subìti, ma, numeri a parte, di lui impressiona la maturità assoluta con la quale sta sul parquet, come se ne avesse vissute già di ogni tipo, e invece è nato il 5 Aprile del 1996, soltanto. Se continua così la Nazionale ha la sua guardia per i prossimi 15 anni. TALENTO PURISSIMO.
Ma che problema c’è se hai Diego da Seriate che gioca come un veterano, contro i veterani, anche se di anni ne ha appena 20?
17 punti (3/7 da 2, 2/4 da 3, 5/6 ai liberi), 4 rimbalzi, 8 falli subìti, ma, numeri a parte, di lui impressiona la maturità assoluta con la quale sta sul parquet, come se ne avesse vissute già di ogni tipo, e invece è nato il 5 Aprile del 1996, soltanto. Se continua così la Nazionale ha la sua guardia per i prossimi 15 anni. TALENTO PURISSIMO.
AWUDU
ABASS voto 7: ultimamente non gli stava girando bene,
sia a lui che alla sua Cantù.
Nell’autentico spareggio contro la Virtus Bologna torna in sé e, con una prova da 22 punti, 8 rimbalzi e 6/7 da 3, trascina i suoi ad una vittoria fondamentale, che per almeno una settimana allontana qualche spettro che iniziava ad aleggiare troppo sulla Brianza.
E’ il capitano, e i capitani, nel momento del bisogno, vengono sempre fuori. UOMO FRANCHIGIA.
Nell’autentico spareggio contro la Virtus Bologna torna in sé e, con una prova da 22 punti, 8 rimbalzi e 6/7 da 3, trascina i suoi ad una vittoria fondamentale, che per almeno una settimana allontana qualche spettro che iniziava ad aleggiare troppo sulla Brianza.
E’ il capitano, e i capitani, nel momento del bisogno, vengono sempre fuori. UOMO FRANCHIGIA.
SIDIGAS
AVELLINO voto 6: ma sarebbe più alto se a sto giro
qualcuno non avesse esagerato, quindi consideratelo più alto.
Nel mezzogiorno di fuoco del Palamaggiò gli irpini, oltre a buonissima squadra, si riscoprono anche cinici, spietati e chirurgici, perché è cinico, spietato e chirurgico il modo nel quale, sistematicamente, ricacciano indietro Caserta, soprattutto nel secondo tempo, dopo che la Juve era riuscita prima a rimontare e poi, addirittura, a portarsi in vantaggio.
Niente di tutto ciò, sempre la cosa giusta al momento giusto, e arriva la 14° vittoria nelle ultime 15 partite di campionato, la 16° nelle ultime 18 partite stagionali, terzo posto solitario e secondo ampiamente alla portata. HOT WOLVES.
Nel mezzogiorno di fuoco del Palamaggiò gli irpini, oltre a buonissima squadra, si riscoprono anche cinici, spietati e chirurgici, perché è cinico, spietato e chirurgico il modo nel quale, sistematicamente, ricacciano indietro Caserta, soprattutto nel secondo tempo, dopo che la Juve era riuscita prima a rimontare e poi, addirittura, a portarsi in vantaggio.
Niente di tutto ciò, sempre la cosa giusta al momento giusto, e arriva la 14° vittoria nelle ultime 15 partite di campionato, la 16° nelle ultime 18 partite stagionali, terzo posto solitario e secondo ampiamente alla portata. HOT WOLVES.
MASSIMILIANO
MENETTI voto 5: come il collega Vitucci anche lui sfida,
paradossalmente, Sassari sul terreno prediletto, con l’aggravante di aver
concesso il 48% da 3 ai sardi in trasferta ed essersi beccato 102 punti sul
grugno, col primo posto che torna difficile da raggiungere e con Avellino, alle
spalle, che ringhia con insistenza.
Come per Vitucci non è una bocciatura, ma ritenendo Menetti un ottimo allenatore non mi aspetto errori di questo tipo. RIMANDATO.
Come per Vitucci non è una bocciatura, ma ritenendo Menetti un ottimo allenatore non mi aspetto errori di questo tipo. RIMANDATO.
KEATON
NANKIVIL/SANDRO NICEVIC voto 4: Capo d’Orlando spreca
l’occasione di stappare lo champagne con due turni d’anticipo perdendo una
partita praticamente vinta, loro due (2 punti, 1/4 al tiro, 4 palle perse e 5
falli in tandem in 10 e 9 minuti, pensate che danni) costringono Bowers e
Oriakhi agli straordinari e Di Carlo a non godersi, come meriterebbe, il
rinnovo imminente. PALADINI DELL’INGIUSTIZIA.
MARKEL STARKS voto 3: ok che sostituire Luca Vitali non è
semplice, ma offrire un contributo quanto meno sufficiente, il cosiddetto
minimo, dovrebbe essere una cosa naturale.
Niente di tutto ciò, contro Varese (terza vittoria di fila, 6° nelle ultime 8 partite) il ragazzo arrivato dal Maryland sta in campo 25 minuti facendo più danni della grandine: 3 punti, 1/7 al tiro, 2 palle perse, una stoppata subìta, 4 falli commessi, -9 di valutazione e il serio dubbio che indossasse la maglia della Openjobmetis sotto quella della Vanoli. Sono dolori caro Cesare, dolori veri. SERPE IN SENO.
Niente di tutto ciò, contro Varese (terza vittoria di fila, 6° nelle ultime 8 partite) il ragazzo arrivato dal Maryland sta in campo 25 minuti facendo più danni della grandine: 3 punti, 1/7 al tiro, 2 palle perse, una stoppata subìta, 4 falli commessi, -9 di valutazione e il serio dubbio che indossasse la maglia della Openjobmetis sotto quella della Vanoli. Sono dolori caro Cesare, dolori veri. SERPE IN SENO.
ENEL
BRINDISI voto 2: adesso è davvero finita. Con 20 giorni
d’anticipo termina la stagione dei pugliesi, che con la sconfitta di Torino
tornano a -4 dall’ottavo posto e, considerato lo svantaggio negli scontri
diretti con Pistoia e Venezia (attuali 7° e 8° della classe), pur
raggiungendole non le supererebbero, quindi addio play off.
A Torino durano un tempo, poi si fanno sopraffare dalla maggior voglia e fame dei piemontesi, che li saltano addosso come un branco di leoni sulla preda già agonizzante di suo.
Sconfitta inevitabile e fine dei giochi, chissà come l’avranno presa dalle parti di Contrada Masseriola. GAME OVER.
A Torino durano un tempo, poi si fanno sopraffare dalla maggior voglia e fame dei piemontesi, che li saltano addosso come un branco di leoni sulla preda già agonizzante di suo.
Sconfitta inevitabile e fine dei giochi, chissà come l’avranno presa dalle parti di Contrada Masseriola. GAME OVER.
ABDUL
GADDY/DEXTER PITTMAN voto 1: spero che gli
appassionati non abbiano visto la performance di Bologna a Cantù, soprattutto
chi, come me, è cresciuto nel mito dell’asse play/pivot, la spina dorsale che
ogni squadra dovrebbe avere.
La spina dorsale della Virtus Bologna scompare, di netto, nella domenica canturina: non è tanto quello che offrono numericamente (12 punti con 6/14 dal campo, 0/5 ai tiri liberi e 5 palle perse), che è di per sé deludente, ma è come non riescano a trovare un rimedio in difesa oltre ad essere due corpi estranei in attacco.
Domenica arriva Torino, è la partita della vita, se sono questi Valli non dovrebbe preoccuparsi solo della contestazione dei Forever Boys, polemici per usare un eufemismo. DISTRUTTI.
La spina dorsale della Virtus Bologna scompare, di netto, nella domenica canturina: non è tanto quello che offrono numericamente (12 punti con 6/14 dal campo, 0/5 ai tiri liberi e 5 palle perse), che è di per sé deludente, ma è come non riescano a trovare un rimedio in difesa oltre ad essere due corpi estranei in attacco.
Domenica arriva Torino, è la partita della vita, se sono questi Valli non dovrebbe preoccuparsi solo della contestazione dei Forever Boys, polemici per usare un eufemismo. DISTRUTTI.
MICAH
DOWNS/UROS SLOKAR voto 0: niente da fare, Caserta (terza
sconfitta consecutiva, l’ottava nelle ultime 9 partite) proprio non riesce a
piazzare quell’ultima bandierina per tirarsi definitivamente fuori dalla corsa
per non retrocedere.
Il derby, ennesima occasione sprecata, mette a nudo i soliti problemi, acuiti da questi due, che in combinata producono 4 punti (2/11 al tiro) e 2 (avete letto bene) di valutazione, con Downs che prosegue nel suo “horror moment”, fatto di 37 punti nelle ultime 4 partite, con 16/52 al tiro (30%) e, soprattutto, 2/18 da 3 (11%).
Non è possibile che in una squadra con una rotazione scarna venga meno chi deve offrire un contributo base alla causa, commettendo errori banali e giocando con la paura addosso, soprattutto quando il momento è topico e si deve conquistare una salvezza. Se non (ri) suona la sveglia il rischio di brutte sorprese è tangibile, e considerato l’anno scorso non sarebbe una cosa da niente. FILM HORROR.
Il derby, ennesima occasione sprecata, mette a nudo i soliti problemi, acuiti da questi due, che in combinata producono 4 punti (2/11 al tiro) e 2 (avete letto bene) di valutazione, con Downs che prosegue nel suo “horror moment”, fatto di 37 punti nelle ultime 4 partite, con 16/52 al tiro (30%) e, soprattutto, 2/18 da 3 (11%).
Non è possibile che in una squadra con una rotazione scarna venga meno chi deve offrire un contributo base alla causa, commettendo errori banali e giocando con la paura addosso, soprattutto quando il momento è topico e si deve conquistare una salvezza. Se non (ri) suona la sveglia il rischio di brutte sorprese è tangibile, e considerato l’anno scorso non sarebbe una cosa da niente. FILM HORROR.
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