sabato 18 febbraio 2017

Final Eight: la battaglia sorride a Milano, che è la prima finalista


Entrano nel vivo le Final Eight di Rimini, con il programma delle semifinali che prende il via.
Ad incrociare le armi l'Olimpia Milano e la Pallacanestro Reggiana, che arrivano a questo appuntamento con alcuni problemi di roster.
Jasmin Repesa ha provato, fino all'ultimo, a recuperare Krunoslav Simon, alle prese con un problema alla schiena, ma il croato non ce la fa e salterà la sfida.
Annosa, invece, tra le fila emiliane, l'assenza di Stefano Gentile, che sta recuperando dal tremendo infortunio alla caviglia subìto lo scorso 11 Dicembre, mentre prosegue, graduale, l'inserimento dell'ultimo arrivato Jawad Williams.

In avvio entrambe le squadre privano a sfruttare al massimo kg e centimentri in vernice, non a caso i più coinvolti sono Raduljica e Cervi, col serbo che combina bene col connazionale Macvan (1-4).
La partita è parecchio spezzettata, tanti contatti e tanti falli ravvisati, Aradori prova a mettersi in partita assieme a Needham, rispondono Raduljica e Hickman (6-9).
Il secondo fallo di Cervi costringe Menetti a ricorrere alla panchina, dove un positivo Jalen Reynolds si fa trovare pronto (10-11). La situazione falli è gravosa anche per Milano (Hickman ne commette 3 in un amen, esordio nella gara per Kalnietis), batte un colpo, finalmente, Polonara, con Della Valle che spara la tripla del 17-14 che costringe Repesa al time out.
Continuano ad essere i falli il leit motif di questo primo periodo, Jawad Williams capitalizza col 2/2 dalla lunetta, risponde McLean con la poderosa schiacciata (19-16), Polonara coi liberi, De Nicolao con la zingarata fissano il mini break di 4-0, McLean, neanche a dirlo, coi due tiri liberi (ben 16 falli fischiati in 10 minuti) tieni li Milano, ma Aradori, con la tripla siderale, manda in estasi la parte reggiana del Pala Fiera di Rimini, massimo vantaggio Reggio Emilia (26-18) a fine primo periodo.
Milano è più aggressiva all'inizio del secondo periodo, McLean infila il jump dalla media, Pascolo spara la tripla, si stringono le maglie in difesa, l'ex Trento è preciso dalla lunetta dopo aver stoppato Cervi sotto il suo canestro, il parziale aperto è di 0-7 in favore dell'Olimpia, che torna a -1 (26-25 a 7'.12" dalla fine), con Menetti che deve parlarci su.
Ce pensa De Nicolao, con la tripla totalmente fuori dagli schemi, ad interrompere l'emorragia, Williams fino in fondo con la penetrazione, contro parziale reggiano di 5-0 (31-25), con Kalnietis che si mette in proprio fermando tutto e subito con l'1/2, seguito da Sanders con la rubata e la schiacciata in contropiede, 31-28 a 5.30 dalla sirena di metà gara, con i ritmi che si sono decisamente alzati.
Il problema è che Milano deraglia schiantandosi contro il muro reggiano, in attacco si devono fare i conti con un ispirato Jawad Williams, che da solo fissa il 5-0 che permette il riallungo (36-28) alla Grissin Bon e costringe Repesa al nuovo time out, che non sortisce l'effetto sperato, perchè Abass commette un'ingenuità in attacco, De Nicolao, con la moto, va fino in fondo, il parziale diventa di 7-0 con Reggio che raggiunge il massimo vantaggio (38-28).
Milano si riaffida alla fanteria pesante per raddrizzare le cose, Raduljica costringe al terzo fallo prima Cervi, poi Reynolds, lo supporta Sanders, ma Reggio trova nuova linfa da Derek Needham, che mette la tripla dall'angolo che tiene Reggio sul +10 (45-35).
A 2 minuti e mezzo dall'intervallo lungo la svolta: mancato fischio su Sanders, Repesa dà di matto, fallo tecnico sanzionato al coach croato, Milano si sveglia ed investe Reggio Emilia con l'onda anomala. Il parziale è di 10-0 in favore delle "Scarpette Rosse": apre Sanders, chiude Kalnietis con la tripla in transizione, nel mezzo la penetrazione mancina di Dragic e il gioco da 3 punti del solito Sanders, è parità assoluta (45-45) a metà gara.
Il terzo periodo inizia con un colpo di scena, perchè sulla panchina di Milano non c'è più Jasmin repesa, espulso, all'intervallo, in seguito al secondo fallo tecnico sanzionatogli.
Torna Ricky Hickman, che insieme all'immarcescibile Rakim Sanders è l'anima offensiva dell'Olimpia (49-51). Reggio ha problemi di falli (sia Cervi che Reynolds con 4 penalità personali), non ne risentono gli esterni, perchè Needham e Aradori scaldano la mano dai 6.75 metri, segnano tre triple in due e Reggio scappa a +7 (60-53) a 2.24 dalla fine. Fuga emiliana? Macchè, almeno fin quando in campo c'è il solito Rakim Sanders, che prima spara il siluro, poi schiaccia, con violenza inaudita, con fallo subìto, firmando un 6-0 tutto da solo, che tiene li Milano (62-59) a 1.48 dall'ultimo intervallo. Aradori si è definitivamente iscritto alla partita, bello il suo canestro in fade away, Hickman e Macvan sbagliano, si va alla penultima sirena con Reggio avanti di 5 punti (64-59).
Reggio è infuocata da dietro l'arco, il De Nicolao che non ti aspetti mette due triple in risposta ad un essenziale Pascolo. L'Olimpia ha tante soluzioni, una si chiama Mantas Kalnietis, che ha fisico e muscoli in più rispetto ai pariruolo, va fino in fondo due volte, Milano è di nuovo a contatto (70-68 a 6.50 dalla fine), Menetti deve rifugiarsi nel time out. I ritmi sono forsennati, è un'autentica battaglia, Cervi e Kaukenas ridanno ossigeno alla Grissin Bon, il lituano perde una palla non da lui, così come Della Valle, Dragic ne approfitta finalizzando due contropiedi con comodi lay up (74-72 a 4.52 dalla sirena finale). Il problema di Reggio Emilia si chiama palle perse, complice anche la grande aggressività di Milano in difesa, oltre ad un Pascolo maestoso in attacco, che con due giocate incredibili tiene in vita Milano (76-76 a 3 minuti dalla fine). La Grissin Bon continua a sprecare, Milano è cinica, Cinciarini si fa trovare pronto, il parziale diventa di 0-6 e Milano torna a condurre (76-78 a 2.34 dalla fine), con Menetti, inviperito, a chiedere il time out.
Quando sembra arrivare l'ennesima palla persa, Needham estrae il coniglio dal cilindro con la tripla da almeno 8 metri, Dragic, glaciale, risponde per le rime , Della Valle fa 2/2 dalla lunetta, è 81-81 a 1.30 dalla fine. Reggio spreca nuovamente, Cinciarini se la sente e, con tutta la personalità di questo mondo, infila il siluro del nuovo vantaggio Olimpia (81-84 a 38" dalla fine). Needham ha fretta ma sbaglia la tripla del pareggio, Macvan, silente anche lui, si fa sentire quando serve, segna la tripla che siginfica +6 (81-87 a 15" dalla fine). Della Valle, senza ritmo, decide che non è ancora finita, e segna da 3 punti (84-87 a 10" dalla fine), Reggio Emilia, incredibilmente, non riesce a commettere fallo, Milano "muore" con la palla in mano e centra la terza finale di Coppa Italia consecutiva.

Grissin Bon Reggio Emilia - EA7 Milano 84-87 (26-18, 45-45; 64-59)

Reggio Emilia: Della Valle 12, Needham 11, Aradori 14, Polonara 4, Strautins, Kaukenas 6, Williams 9, De Nicolao 13, Reynolds 12, Cervi 3. All.: Menetti

Milano: Kalnietis 8, Dragic 9, Macvan 7, Cinciarini 5, Sanders 22, McLean 7, Abass, Raduljica 9, Hickman 6, Fontecchio n.e., Pascolo 14, Cerella n.e.. All.: Repesa



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