martedì 8 gennaio 2019

Decò Caserta: quando i numeri nascondono la cinicità del collettivo

Giro di boa, metà campionato, tanti numeri e concetti da provare ad analizzare dopo il successo di Palermo, decimo consecutivo per i bianconeri. Partiamo col dire che la Juve è, in relazione alla classifica, la squadra statisticamente meno “appariscente” del suo girone; prima, con un ruolino di 14 vittorie ed una sconfitta, eccelle solo in pochissime voci statistiche, in particolar modo in quella relativa al tiro da 3. Gli uomini di coach Oldoini tirano meglio di tutti, col 37% (unica a realizzare oltre 10 triple di media), equamente distribuita tra i suoi interpreti. Il primo per “bombardiere” casertano, infatti, è Galipò (9° generale) con il 41%. Continuando a scorrere tra le statistiche di squadra, la Decò è la squadra che tira meno da 2 ma, in relazione ai tiri realizzati, Caserta si iscrive come seconda (56%) dietro solo a Salerno. Per assurdo i bianconeri sono tra le peggiori nella voce rimbalzi: quartultimi con 33.9 palloni arpionati nei 40’ di gioco, ma il risultato è dato dai 27.5 difensivi (2°) e dai 6.4 offensivi (15°), ma considerando l’efficacia al tiro precedentemente analizzata, beh il gioco è fatto. Anche per quanto riguarda le statistiche difensive, il discorso è alquanto analogo: i bianconeri sono tra i primi in diverse voci statistiche, ma primeggiano solo in una. Sono la seconda miglior difesa del girone (66.9) dietro Reggio Calabria, penultima per palle perse e, di riflesso, seconda per recuperi concessi (solo 4.1 a gara) ma, numeri alla mano, Sergio e soci concedono meno di tutti dai 6.75 (25%). Ciò significa che Caserta fa quasi tutto alla perfezione, ma è abbastanza cinica, tenace e determinata da farlo nei modi e nei tempi giusti, tanto da esser prima a metà campionato. E volendo estendere il “giochino dei numeri” all’intera serie B, soltanto San Severo fa meglio della Decò: i pugliesi sono ancora imbattuti ma hanno disputato una gara in meno (il girone C ha 15 squadre).

Passiamo, ora, alle statistiche individuali, e mi preme partire da un concetto che risuona in loop da inizio stagione: tutti sono fondamentali in questa squadra. Non ci meravigliamo, allora, se troviamo pochi casertani nella top 5 delle varie voci statistiche: Hassan è il secondo marcatore del campionato con 17.9 punti ad allacciata di scarpe, Dip è il 5° rimbalzista del torneo (8.1 di cui 6 difensivi), Ciribeni è 4° nella classifica del tiro da 2 (66%) e Dip 2° in quella dei tiri totali (60.4%). Volendo poi estendere la selezione ai primi 10 delle varie voci statistiche, troviamo ancora Dip come 6° sia per valutazione media (18.6) che nel tiro dall’area (61.8%), ed il già citato Galipò come 9° nel tiro pesante (41%). Proprio a dimostrazione di come tutti i bianconeri, nessuno escluso, siano stati in grado di farsi trovare pronti nei momenti concessi da coach Oldoini: non sempre avremo un Petrucci da 10 triple a partita, non sempre Hassan e Dip saranno protagonisti assoluti, ed è qui che nel silenzio assordante delle statistiche, viene fuori l’importanza di Rinaldi, capitan Sergio, Bottioni e Ciribeni, e proseguirà il fondamentale processo di crescita di Galipò e Barnaba su tutti. Inoltre si è presentato, e aggiungerei bene, il neo acquisto Valentini, che ha firmato il suo esordio bianconero con 4 punti consecutivi nell’allungo decisivo in quel di Palermo.

Con questa entusiasmante prima parte di regular season, Caserta ha conquistato il pass per le Finali di Coppa Italia che si terranno in data 1-2-3 marzo tra Porto S. Elpidio e Montegranaro; la Juve affronterà Faenza, che si è vista scippare da Cesena il primato del girone proprio all’ultima giornata. Le altre sfide vedranno di fronte Omegna-Pescara, San Severo-Firenze, Cesena-Salerno.

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