Denver Nuggets - San Antonio Spurs 90-86 (4-3)
La luce di San Antonio si spegne a 30” dalla fine di gara 7 con Denver,
col momento meno Spurs sul parquet dell’era Popovich. Il coach-santone
urla di fare fallo, Aldridge, poco davanti a lui, non sente,
assordato dal pubblico, perso nel momento della partita più importante
della stagione. Il 2018-19 Spurs finisce qui, con tanti rimpianti per
aver perso 4-3 una serie più che alla portata. Come questa gara 7,
sprecata per un black out dopo essere riusciti a rimontare da -17 a -2. I
giovani Nuggets la vincono guadagnandosi la semifinale di
conference contro Portland a partire da lunedì. Era dal 2009 che la
squadra della Mile High City non vinceva una serie playoff. C’è riuscita
aggrappandosi a Nikola Jokic, che ha griffato un'altra tripla doppia da 21 punti, 15 rimbalzi e
10 assist nella partita decisiva. Il serbo e Jamal Murray, che a 35”
dalla fine ha infilato il canestro che ha intontito gli Spurs,
rappresentano quello che a San Antonio è mancato, ovvero LaMarcus Aldridge e DeMar
DeRozan, le stelle di Pop, insieme fanno 35 punti (16 e 19) e 13/37 al
tiro (6/16 il lungo, 7/21 l’ex Raptor): una stecca terribile nella
partita più importante.
Spurs murati e dominati sotto il proprio canestro (13 rimbalzi offensivi
Nuggets) fin dall’avvio: Denver è sul 23-13 alla prima sirena coi
texani al 20.8% al tiro, chiude il primo tempo 47-34 con San Antonio che
non va oltre il 22.2% dal campo. Quando Murray si sblocca e trova il
modo di aiutare Jokic, dominante su entrambi i lati del campo, Denver
scappa: Harris da tre firma il 62-45 a 6’38” dalla terza sirena. Gay,
già illuminante nel primo quarto, avvia la rimonta degli Spurs, e quando
nell’ultimo periodo DeRozan si sveglia dal torpore le certezze dei
Nuggets crollano. Forbes, il migliore dei giovani di Pop (9 dei suoi 19
punti nel quarto conclusivo), accorcia sull’88-86 con 52” da giocare.
Murray nel possesso successivo fa 90-86, poi Craig mura DeRozan. E la
luce degli Spurs si spegne definitivamente, in quegli strani ultimi 30
secondi.
Toronto Raptors - Philadelphia 76ers 108-95 (1-0)
Basta un Kawhi Leonard da cinema ai Raptors per avere la meglio su
Philadelphia in gara 1. Toronto mette solamente due giocatori a referto
in doppia cifra, l’ex Spurs e un super Pascal Siakam (29 punti
con un eccellente 12/15 dal campo), ma con un Leonard così, sui due lati
del campo, tutto diventa più semplice per la squadra canadese che difende
con ordine e disciplina e in attacco sembra sempre fare la cosa giusta.
L’ex Mvp delle Finali chiude con 45 punti, suo massimo in carriera
nella post season, e regala una serie di giocate da applausi,
caricandosi per lunghi tratti sulle spalle l’attacco dei Raptors. Ancora
una volta Philadelphia deve arrendersi davanti a Leonard il cui
record personale contro i 76ers in carriera è ora un incredibile 14-0.
Philadelphia, oltre al rebus Leonard, riceve troppo poco, in attacco, da un
confusionario Jimmy Butler (4/12 dal campo) e fatica a mettere in ritmo
nella zona pitturata Joel Embiid, limitato dall’eccellente difesa della
coppia Gasol-Ibaka. Coach Brown deve rinunciare all’infortunato Mike
Scott, una perdita pesante per la già poco affidabile panchina di
Philadelphia. I 76ers vorrebbero prendere possesso della zona pitturata
con la fisicità di Embiid ma trovano la difesa di Gasol che scombussola i
piani della squadra ospite. Toronto si affida alla coppia
Siakam-Leonard e dopo un paio di minuti di studio inizia a trovare ritmo
in attacco e per i 76ers sono guai. I Raptors muovono molto bene il
pallone sul perimetro e trovano tiri eccellenti, arrivano così ben 13
canestri consecutivi che regalano alla compagine canadese il +14.
Philadelphia risponde nel finale della prima frazione con la
sorprendente produzione di Ennis ma fa troppa fatica a livello
difensivo. La squadra di casa tira con il 73% dal campo nel primo quarto
e la coppia Siakam-Leonard firma 34 dei 39 punti di Toronto. Per forza
di cose le percentuali al tiro si abbassano notevolmente nella seconda
frazione. I Raptors comunque, nonostante gli sprazzi di Harris e
Simmons, tengono in mano le redini del match e arrivano al riposo avanti
61-52.
Le triple di Redick in apertura di terzo quarto riportano in carreggiata
gli altalenanti 76ers ma appena Toronto sente il fiato di Philadelphia
sul collo si rimette a giocare la sua pallacanestro e scappa via. Lowry
griffa con due pregevoli canestri il parziale di 13-0, chiuso dalla
tripla del solito Leonard, che permette alla squadra canadese di
scappare al +17. Gli ospiti provano a restare in partita ma Leonard
continua a trovare il canestro con una facilità disarmante tenendo così a
distanza di sicurezza la squadra della città dell’amore fraterno. I
padroni di casa tengono saldamente in mano le redini di un match mai
veramente in discussione e a far calare il sipario su gara-1 ci pensa
ancora una volta il grande protagonista della serata, Kawhi Leonard, il
cui canestro a 4’17’’ dalla sirena regala ai Raptors il +20, il resto è
solo garbage time.
Il programma della serata:
Milwaukee Bucks - Boston Celtics ore 19 in diretta su Sky Sport NBA (serie 0-0)
Golden State Warriors - Houston Rockets 21:30 in diretta su Sky Sport NBA (serie 0-0)
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