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Foto: Il Messaggero |
Germania – Italia:
82-92 (32-22; 46-43; 72-68)
Dopo ben 17 anni l'Italia torna ai Giochi Olimpici ed inizia il suo cammino con un successo al
cospetto di una Germania stellare dall’arco dei 6.75m soprattutto nei primi 30’
che, però, non ha saputo reggere l’urto finale della formazione allenata da
coach Sacchetti. Vittoria che vale tanto, soprattutto in termini di fiducia: tante
cose da registrare in casa azzurra, soprattutto in fase difensiva, ma ci
teniamo stretta la tenacia di Pajola, la classe del Gallo, e la splendida follia di Tonut e di un Fontecchio a dir poco
fenomenale. Il cammino è ancora lungo e pieno di insidie, ma lo guardiamo con
un pizzico di fiducia in più.
LA GARA. Inizio di marca
azzurra, con 5 punti in fila di Fontecchio, abile sia dall’arco che
nell’anticipare le mosse tedesche, scippare la sfera ed andare ad inchiodare
(0-5); la Germania inizia a crivellare sistematicamente la retina avversaria,
l’Italia tiene con Mannion e Tonut (11-14), ma tutti gli effettivi teutonici
bucano un’Italia non perfetta in difesa, piazzando il break di 14-0 che regala
il primo vantaggio in doppia cifra ai nostri avversari (25-14 al 7’). Gallinari
si iscrive al match e ci tiene in vita, ma ancora Lo, sempre dall’arco,
permette ai nostri avversari di chiudere sul +10 la prima frazione.
Azzurri
che costruiscono anche bene in attacco, ma è la difesa a non tenere le
offensive avversarie: Saibou e Wagner adesso sfruttano a pieno i vantaggi nel
pitturato, Gallinari si lascia aiutare da Moraschini per provare a ricucire il
gap, ma ancora Wagner ci fa male col gioco da 3 punti che ci ricaccia sul -10 a
metà seconda frazione (43-33). Un moto d’orgoglio azzurro ci permette di
trovare un break di 10-0 con Moraschini e Tonut, la Germania non sembra trovare
più la via del canestro, l’esterno in forza a Venezia impatta a quota 43, ma
nell’ultimo possesso avversario ci perdiamo Lo, che trova ancora una tripla,
senza pressioni, per i suoi che vanno avanti all’intervallo.
Gli
uomini di coach Rodl tentano un nuovo allungo con Lo ed Obst (51-43), la
stoppata di Polonara su Wagner è spettacolare, ma 5 punti in fila di Lo ci
ricacciano a -10 (59-49). Armata di coraggio e determinazione, l’Italia inizia
la sua rimonta dal più tignoso di tutti, Pajola, che trova in Melli e
Fontecchio i suoi alleati: pochi giri di lancette e l’ex Alba Berlino manda in
aria la tripla del 62-63, il contrattacco tedesco è affidato a Lo e Bonga che
ci ricacciano sul -6, ma la penetrazione di Tonut sulla sirena vale il 72-68 di
fine terzo periodo.
Il copione non cambia, con la Germania avanti e noi ad inseguire. Bonga prima ci infila dall’arco, poi trova il modo di tenere avanti i suoi, nonostante le iniziative stellari di Gallinari (82-80). Mancano poco più di 4’ e non riusciamo a trovare il bandolo della matassa, fino a che non torniamo a ringhiare nella metà campo difensiva, le triple di Fontecchio e Melli mettono due possessi di vantaggio tra noi e la Germania, il capitano aumenta il gap, Gallinari lo imita, e ancora Melli, dopo aver catturato un rimbalzo in difesa, si lancia coast to coast a siglare il canestro che chiude praticamente i giochi, grazie al break finale di 0-12.
TABELLINO
GERMANIA:
Bonga 13, Saibou 6, Lo 24, Giffey 3,
Wimberg ne, Voigtmann 3, Benzing, Wagner 12, Wank, Barthel 5, Obst 12, Thiemann
4. All. Rodl.
ITALIA:
Spissu ne, Mannion 10, Tonut 18, Gallinari 18, Melli 13, Fontecchio 20,
Tessitori, Ricci ne, Moraschini 8, Vitali 3, Polonara, Pajola 2. All.
Sacchetti.
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