Incredibili Celtics. Sotto di 12 punti all’inizio del
quarto periodo, la squadra di coach Udoka diventa incandescente dalla lunga
distanza nella frazione finale e cambia direzione a un match che sembrava
segnato. Le triple di Brown e White e la produzione di un super Horford permettono cosi ai Celtics di
conquistare con grande personalità gara 1, con Golden State crollata e
irriconoscibile nel quarto periodo.
Le Finals 2022 partono nel segno di Steph
Curry che mette subito le cose in chiaro, questa volta il premio di Mvp
delle finali se lo vuole portare a casa lui. Curry trova il canestro con una
facilità disarmante, i Celtics però tengono botta e con la produzione dalla
lunga distanza restano aggrappati alla squadra californiana. Smart e Brown si
fanno sentire, Tatum parte a rilento ma si veste da assistman, Boston trova
anche i punti dalla panchina di un ottimo White. Piovono triple da entrambe le
parti e il pubblico di certo non si annoia. Si diverte soprattutto Steph che
sembra infallibile e alla fine chiude un primo quarto stellare con 21 punti a
referto e sei triple, stabilendo così un nuovo record per i canestri pesanti in
un quarto di una finale Nba. Con Steph in panchina a prendere fiato all’inizio
del secondo quarto i Warriors tengono il piede sull’acceleratore. Il buon
impatto del rientrante Poter Jr. allontana i padroni di casa che poi con la
tripla di Thompson arrivano al +10. Quando le cose si complicano i Celtics però
rispondono da grande squadra, Brown prende per mano la squadra e la spinge al
parziale di 10-0 che la riporta in parità. Il rientro di Curry non aiuta,
l’attacco di Golden State inizia a fare fatica, Poole paga dazio a livello
difensivo e in attacco commette un paio di evitabili turnover. Boston tiene
altissimo il livello di concentrazione, fa girare molto bene il pallone e trova
buoni tiri, chiudendo la frazione in crescendo. Nel finale del primo tempo
Curry, a secco nel secondo quarto dopo i 21 punti del primo, si vede anche
fischiare il suo terzo fallo, Boston passa a condurre e va negli spogliatoi
all’intervallo avanti 56-54. Davvero da applausi la reazione dei Celtics
considerate anche le difficoltà al tiro di Tatum (2/9 dal campo nel primo
tempo).
Le cose cambiano all’invio della terza frazione. Golden State torna a essere
dominante in attacco ma non solo, si mette anche a difendere bene e con un
sontuoso Looney punisce Boston con i rimbalzi in attacco. Wiggins e Curry
trovano il canestro con continuità, il Chase Center si accende e i padroni di
casa prendono il possesso del match. Il 21-8 con il quale la squadra
californiana parte nella ripresa regala il +11 ai Warriors che continuano a
limitare Tatum ma devono subire le triple di Horford e White. Golden State
gioca la sua miglior pallacanestro, tocca il +15 per chiudere poi un eccellente
terza frazione avanti di 12 lunghezze.
Tatum non riesce a trovare ritmo al tiro ma ci pensa Brown a rispondere in
apertura di quarta frazione. Boston, con Curry in panchina, segna i primi nove
punti del quarto periodo e torna in scia. Una partita pazzesca cambia copione
in pochi minuti. Brown accende l’attacco di Boston che di colpo diventa
infallibile dalla lunga distanza (7/7 prima dell’errore di Pritchard). Tatum
resta ai margini ma le triple di White e Horford riportano davanti la squadra
ospite. L’incandescente Al Horford spinge gli ospiti al surreale parziale di
17-0 che zittisce un incredulo Chase Center e regala ai Celtics il successo in
gara 1. L’epilogo più calzante di un match davvero pazzesco.
Golden State Warriors – Boston Celtics 108-120 (0-1)
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