lunedì 6 giugno 2022

NBA Finals: Golden State reagisce e mette tutto in parità

I Warriors riscattano il clamoroso crollo nel quarto periodo del match d’esordio delle Finals producendo una signora prestazione in gara 2. Golden State piazza l’accelerata decisiva nella terza frazione, pareggiando così i conti in una serie che ora si sposta sulla costa Est.
Ci si aspetta la partenza a velocità supersonica dei Warriors, dopo il flop nell’ultimo quarto di gara 1, invece Golden State deve subire la verve di Brown nei primi minuti. Il giocatore di Boston firma 9 dei primi 13 punti della squadra ospite e i Celtics, in un Chase Center stranamente silenzioso, arrivano subito al +8. Kerr si gioca la carta Payton e il cestista al rientro dall’infortunio subito il 3 maggio si fa subito sentire. Boston però difende con grande intensità, gli Splash Brothers faticano e la compagine californiana si innervosisce. Green si va a cercare, e a trovare, il suo solito tecnico, i Celtics intanto ritrovano i punti di un Tatum ben diverso rispetto alla versione sbiadita di gara-1. Thompson non riesce a tornare in carreggiata, ci pensa però Curry a produrre. Looney, intanto, regala eccellenti minuti, Golden State cresce a chiude il primo quarto avanti 31-30. Entra anche un Bjelica molto positivo, buone notizie per Steve Kerr che però non riesce proprio a rallentare Tatum. La prima accelerata per Golden State arriva a metà del secondo quarto con un rapido 10-0 che sembra poter incanalare il match sui binari preferiti dai Warriors. Nessun problema però per Boston che risponde con White e il solito Tatum, tornando immediatamente in scia. Wiggins va a corrente alternata ma perlomeno regala qualcosa in attacco, Thompson invece è in grande difficolta e Payton così si prende un po’ dei suoi minuti. Steph Curry con un paio di giocate delle sue riporta davanti Warriors che chiudono così un primo tempo con alti e bassi avanti 52-50. Tatum all’intervallo ha già 21 punti a referto con un eccellente 5/7 dalla lunga distanza, Thompson, invece di punti ne ha solo due con 1/8 dal campo.
Boston vuole evitare il classico terzo quarto “Warriors” ma Golden State ha altri progetti e parte con un’intensità pazzesca. Looney e Green difendono alla grande, in attacco Curry si diverte. Thompson dopo aver fallito 10 dei suoi primi 11 tiri dal campo trova la tripla del +7, Boston fatica a rispondere. Non bastano le giocate di Tatum, la difesa dei Warriors alza il livello di intensità, in attacco poi ci pensa Steph Curry ad accendere il Chase Center. Due triple consecutive da distanza siderale di Steph regalano ai padroni di casa il confortevole +17, questa volta però Golden State non abbassa la guardia, come capitato in gara-1, anzi accelera e chiude la terza frazione con un mini Poole-Show. Il sesto uomo dei Warriors, infatti, va a segno dalla lunga distanza poi allo scadere trova una tripla senza senso praticamente da centro campo. +23 Golden State dopo un terzo periodo in puro stile Warriors da 35-14. La squadra di casa segna i primi sei punti del quarto periodo, partita finita con Boston che getta la spugna e toglie i titolari, Kerr ci mette qualche minuto in più prima di staccare la spina. Si va a Boston sull'1-1.

Golden State Warriors – Boston Celtics 107-88 (1-1) 

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