Si va al Mondiale asiatico. L’Italia strappa il pass
al primo match-ball con una partita anima e cuore e il corrido di 16 triple a
bersaglio con 8 giocatori diversi (su 40 tentativi, se non un record poco ci
manca) di cui 4 di Marco Spissu, due nel finale caldo quando gli azzurri con un
8-0 ribaltano il sorpasso della Georgia, guidato da Shengelia, lo zar della
Virtus Bologna. Sulla scia di Spissu, mvp per acclamazione con anche 8 assist e
6 rimbalzi all’attivo, si mettono i due centri, ottimi e precisi Tessitori (5/5
in azione) e Biligha (4/6, 3 recuperi e 2 stoppate). Importanti anche le triple
di Vitali, Ricci e quella di Severini che frena l’emorragia offensiva. E dietro
c’è lo scudo spaziale di Pajola, 5 recuperi e 4 assist. L’Italia lotta anche
per Mannion, espulso all’inizio del secondo quarto per somma di falli tecnici
(flopping, una simulazione di sfondamento evitabile) e antisportivo. La trincea
regge bene tra sorpassi e controsorpassi. Italia subito avanti nel primo quarto
quando Ricci nega il gioco in post basso allo specialista Shengelia. Fa subito
scintille il duello tra i centri Shermadini (ex Cantù) e Tessitori che si
scambiano canestri nel cuore dell’area. La prima accelerazione azzurra arriva
con due triple di Vitali. Al 10’ è 19-24. Nel secondo quarto Mannion fa fuori,
ma l’Italia non si scompone e produce il +8 con Tessitori. Torna a contatto la
Georgia coi canestri del naturalizzato McFadden e di Sanadze (ex Pistoia).
Tutti tirano da tre, per fortuna Shengelia (un punticino alla pausa) è
disperso: all’intervallo 40-43. In avvio di ripresa gli azzurri provano ad
accelerare con 6 punti filati di Tessitori, è ancora +8 ma sempre Sanadze e
Berishvili, un’aletta che gioca in Iraq, riaprono i giochi. Sul finire di questo
periodo arriva il primo canestro su azione di Shengelia che fa il sorpasso sul
58-57 annullato da una tripla di Baldasso. Terza sirena sul 58-60 azzurro.
L’ultimo quarto è da batticuore, la Georgia incalza con Shengelia che infila
anche da tre punti. I padroni di casa salgono a + 5 mettendo in discussione
anche il doppio confronto (all’andata l’Italia ha vinto di 7) ma qui Spissu,
dopo tre errori di fila, ritrova la tripla salvifica dopo quella di Severini.
Ricci ancora da tre firma il +5, Severini in contropiede il +6 (79-85) con 29”
da giocare. Sembra fatta, ma Shengelia e Berishivili risalgono a -1 con 7”.
Fallo su Pajola che buca entrambi liberi, ultimo possesso per la Georgia ma la
volata di Shengelia è fuori tempo massimo. L’Italia può festeggiare attorno al
Poz che completa una missione non facile da c.t. esordiente.
Georgia: Andronikashvili 4, Jintcharadze, Tsintsadze 11, Shermadini 14, Sanadze 14, Korsantia n.e., Berishvili 11, Bokolishvili n.e., Shengelia 15, McFadden 13, Bekauri 2, Londaridze n.e.. All.: Ilias Zouros
Italia: Spissu 15, Mannion 6, Biligha 11, Tessitori 15, Ricci 8, Moraschini, Baldasso 3, Caruso n.e., M. Vitali 11, Severini 5, Pajola 6, Petrucelli 5. All.: Gianmarco Pozzecco
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