Il marchio di fabbrica degli Heat in questi playoff.
Tanto Butler e il successo in trasferta nel primo match della serie. Era
capitato anche contro Milwaukee e New York. Boston, che deve però recitare
parecchi mea culpa, non è da meno e va ko grazie a un clamoroso cambio di passo
della squadra ospite nel terzo quarto, chiuso con 46 punti a referto, un nuovo
record nella postseason per la franchigia.
Jimmy
Butler piazza una prestazione delle sue, difendendo alla
grande, soprattutto nei minuti finali del match e mettendo a referto 35 punti,
cinque rimbalzi, sette assist e sei recuperi. Fa la differenza anche la mano di
coach Spoelstra che stravince la sfida con il suo collega Mazzulla il quale
peraltro con i Celtics in grandissima difficoltà nel terzo quarto, sceglie di
non chiamare timeout e non prova quindi a togliere ritmo all’attacco degli
Heat. Miami parte senza paura e Butler spaventa la difesa di Boston, i Celtics
però con gli assist di un ottimo Smart e la produzione di Tatum restano li e
nel finale del primo quarto provano ad accelerare.
Non c’è solo Butler a produrre e questa è una gran bella notizia per coach Spo.
Lowry si esalta nella prima parte della seconda frazione, i turnover di Miami
però diventano costosi e Boston ne approfitta. Con un parziale di 15-3 la
squadra di casa tocca il vantaggio in doppia cifra, arrivano poi al riposo sul
+9. Nel terzo quarto però va in scena l’incredibile reazione degli Heat che in
attacco diventano assolutamente infallibili. Strus prende subito ritmo, Vincent
lo segue a ruota con Adebayo e il solito Butler a punire tutte le brutte
letture della difesa dei Celtics. E’ un vero ciclone quello che si abbatte su
Boston, Mazzulla non trova risposte e la gara si incanala sui binari preferiti
dalla squadra della Florida. Non bastano le giocate di Brogdon o gli sprazzi di
Brown, Miami domina in lungo e in largo e con l’ennesima tripla di Strus nei
secondi finali, chiude la terza frazione avanti di 11 lunghezze. La risposta
che il pubblico di casa attendeva arriva in apertura di quarto periodo con un
7-0 che illude i tifosi dei Celtics. Ci pensa subito Butler a far ripartire
l’attacco di Miami, Boston, incredibilmente, non si gioca la carta dell’uno
contro uno di Tatum (zero tiri dal campo nella frazione finale) e gli ospiti
difendono con i denti un vantaggio di cinque lunghezze. Il finale di gara
dovrebbe appartenere a Tatum, reduce dai 51 punti in gara-7 contro i 76ers,
invece, incredibilmente, la stella di Boston negli ultimi tre minuti incappa in
tre sciagurati turnover che facilitano così il compito di Miami. A chiudere
ogni discorso ci pensa tanto per cambiare Butler con la tripla a 1’03’’ dalla
sirena che regala agli Heat il +10 che diventa una sentenza. Gara 2, venerdì a
Boston, diventa quindi una “must win” per i Celtics.
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