Si continua a rispettare il fattore campo, nella
finale scudetto. Dopo i due successi di Milano, tocca stavolta alla Virtus
siglare il punto che accorcia la serie: 69-61 per l’1-2, e tra 48 ore si
rigiocherà alla Segafredo Arena. Bologna parte con Hackett, Belinelli,
Cordinier, Shengelia e Mickey, Milano risponde con Napier, Baron, Shields,
Voigtmann e Melli. Subito due triple Olimpia fanno capire che la squadra di
Messina privilegerà molto le conclusioni dalla lunga distanza. Bologna però
resta attaccata, difende, mette giù tanti rimbalzi e con Teodosic impatta sul
13, per poi chiudere la prima frazione sotto di 2, 15-17. Nel secondo quarto
c’è subito il sorpasso virtussino (19-17), Hackett piazza la tripla del +6
(26-20) dopo 15’, anche Teodosic allunga con un’altra tripla (29-20), mentre
dall’altra parte Baron è in serata (13, finirà con...15): al riposo il
tabellone indica 34-29 per le V nere.
Il vantaggio di 5 lunghezze arriva a 11 (44-33) dopo
4’ dall’ingresso dagli spogliatoi, in coincidenza del terzo fallo di Shields.
Ancora 50-39, Cordinier sbaglia il possibile +12, dopo 28’ l’inerzia della
serata sembra più che evidente anche perché Milano insiste con le triple ma le
percentuali sono scarse. Napier e Melli sbattono la palla sul ferro, poi sempre
Napier in entrata fa un numero per il -8 (50-42) a meno di un minuto della
serata. Ma Belinelli con un tiro in acrobazia fissa il 52-42 di fine terzo
quarto. Gli ultimi 10’ cominciano con Cordinier che subisce da Hines fallo
mentre era al tiro da tre, Shields da 3 va per il -7 (56-49 al 34’), Milano non
trova però mai il guizzo per ricucire interamente lo strappo. A -3’40” Shields
fallisce la tripla del possibile -4, dall’altra parte Hackett riporta i suoi
sul +10. Fine dei giochi, la Virtus gestirà gli ultimi 120 secondi in totale
relax. E venerdì sarà gara-4, sempre in casa virtussina.
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