Denver Nuggets - Miami Heat 94-89 (4-1)
Il sogno di Denver diventa realtà. I Nuggets superano
Miami in gara 5, al termine di un match davvero strano, e conquistano il primo
titolo NBA della loro storia. La squadra del Colorado vince 94-89 e riporta
sulla terra gli Heat, reduci da una cavalcata straordinaria nella postseason,
vincendo la serie con un netto 4-1. Un Nikola
Jokic assolutamente spaziale in questa postseason, con 28 punti e 16
rimbalzi fa la differenza anche in gara 5 e si porta a casa, come ampiamente
previsto, il premio di Mvp delle Finals.
Una partita che Denver non gioca bene dal punto di
vista offensivo ma che vince con il cuore, il carattere e tanto Jokic.
Irriconoscibili i Nuggets dei primi minuti. Quattro turnover dopo solo
2'30" di gioco e poca fluidità, Miami dal canto suo non ne approfitta
fallendo 12 delle prime 14 conclusioni dal campo. Così, con un’accelerata, la
squadra a un passo dal titolo Nba sembra risolvere i suoi problemi. Il 12-0 di
Denver però è soltanto un fuoco di paglia, Adebayo si esalta nelle zona
pitturata e riporta Miami avanti. I problemi di falli di Jokic e Gordon non
aiutano coach Malone che deve inventarsi mosse a sorpresa, tipo un paio di
minuti sul parquet per il dimenticato Jordan, ma i Nuggets giocano con troppa
paura, faticano tantissimo dalla lunga distanza e non riescono a limitare
Adebayo. Butler va a corrente alternata (2/8 dal campo nel primo tempo) ma gli
Heat mettono pressione ai Nuggets muovendo bene il pallone e con un parziale di
14-2 fanno capire di avere tutte le intenzioni di riportare la serie in
Florida.
Porter Jr. finalmente dà un buon
contributo in attacco ma non basta, Miami, con cinque punti consecutivi di
Robinson, arriva al vantaggio in doppia cifra. Jokic risponde ma le triple di
un ottimo Lowry e il solito Adebayo nel finale della frazione tengono a
distanza i Nuggets. Miami così va negli spogliatoi all’intervallo avanti 51-44.
Denver nel primo tempo tira con un bruttissimo 1/15 dalla lunga distanza e
riceve troppo poco da Murray e Gordon. Miami avrebbe bisogno di un cambio di
passo da parte di Butler ma la stella degli Heat continua a litigare con il
canestro anche nel terzo periodo, i Nuggets così tornano sotto e dopo aver
fallito 16 delle prime 17 triple tentate, pareggiano i conti con il canestro
dalla lunga distanza di Murray a metà frazione. Jokic è l’unica sicurezza di
Denver in attacco, Miami chiude il terzo quarto in crescendo e per la prima
volta in queste Finals all’inizio della frazione finale è davanti, anche se di
una sola lunghezza. Un po’ troppo frenetici i Nuggets ma Jokic basta per dare
una scossa all’attacco.
I padroni di casa arrivano al +7 a 4'43" dalla sirena ma proprio quando il
traguardo sembra vicino si sveglia di colpo Butler. Con 13 punti consecutivi la
stella di Miami, che fino al quel momento aveva tirato 2/13, incredibilmente
riporta davanti la squadra ospite a 1’58" dalla fine. Murray fallisce
dalla media ma il provvidenziale rimbalzo in attacco, trasformato in layup dal
solito Brown, ricaccia indietro gli Heat. Dopo due possessi infruttuosi è proprio
Butler, con una palla persa sanguinosa, a regalare il pallone a Caldwell-Pope e
a far esplodere la Ball Arena. I liberi dell’ex Lakers portano i Nuggets al +3.
Miami è ancora viva, sotto di tre lunghezze, ma Jimmy Butler prende a 17"
dalla sirena un tiro impossibile dalla lunga distanza, che trova solo il ferro,
Brown cattura il rimbalzo, va in lunetta e con due liberi chiude
definitivamente il match e la serie. I Nuggets, per la prima volta nella loro storia,
conquistano il titolo NBA.
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