lunedì 21 agosto 2023

Italbasket: percorso senza macchie in vista del mondiale


Si conclude con un successo il cammino di preparazione dell’Italbasket al prossimo mondiale: gli uomini di coach Pozzecco battono la Nuova Zelanda nella seconda giornata della Solidarity Cup al termine di una partita tignosa e combattuta, con gli All Blacks tirano con percentuali assurde dall’arco, ma Melli e soci prevalgono con una buona prestazione in vista dell’impegno mondiale che, per gli azzurri, inizierà venerdì 25 (ore 10:00 italiane) contro Angola.

 

Inizio incoraggiante per gli azzurri che sfruttano Melli nel pitturato e Fontecchio dalla lunga distanza per costruire un primo cospicuo vantaggio sul 7-14; coach Pozzecco è già in clima mondiale e si fa chiamare tecnico dopo pochi minuti, la Nuova Zelanda trova fiducia e continuità dall’arco e mette il naso avanti con Brown (19-18), mini vantaggio che manterrà fino al primo mini intervallo con Ngatai.

 

Un super Le’Afa bombarda letteralmente la retina azzurra costringendoli ad inseguire (27-32), Severini e Spagnolo tengono a galla gli azzurri che alzano i giri in difesa e trovano la parità a quota 32 con Pajola. La Nuova Zelanda trova sempre protagonisti diversi e punisce la difesa italiana, dall’altro lato, però, Polonara e soci si fanno trovar pronti e rispondono colpo su colpo, tenendo il match in parità fino al 43-43 dell’intervallo.

 

Ritmi alti ad inizio 3° periodo, con gli All Blacksche tentano più volte la fuga e gli azzurri che, con Spissu e Tonut prima, e con Spagnolo poi, si tengono a stretto contatto con gli avversari; la Nuova Zelanda è una macchina da guerra e non sbaglia un colpo dall’arco, Brown e soci si portano nuovamente a due possessi di vantaggio, ma Datome si carica l’Italia sulle spalle e riporta i suoi sul -3.

 

Spagnolo e Datome sparano dall’arco e l’Italia torna avanti, Diouf e Ricci si prendono la scena, ma la difesa azzurra non riesce a trovare contromisure alle triple avversarie e Cameron riporta avanti la Nuova Zelanda (77-76). Sul più bello, però, l’Italia esce fuori conTonut e Diouf, la Nuova Zelanda regge e sfrutta una sanguinosa palla persa per portarsi a -5 ad 1’ dal termine (81-86); l’ultimo possesso, però, è deleterio per gli uomini di coach Pero Cameron che stranamente rinunciano a tiri comodi, con Spissu che, dalla lunetta, mette in ghiaccio il match.

 

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