Philadelphia ai playoff, Miami in ansia. Perde la partita coi 76ers e Jimmy Butler per infortunio: la sfida Heat-Bulls deciderà, nella notte italiana tra venerdì e sabato, l’ultima qualificata per i playoff della Eastern Conference, quella che incrocerà i Boston Celtics al primo turno. Atlanta, travolta da Chicago, va in vacanza, Philly si prepara alla serie con New York, guadagnata grazie a un Batum sontuoso. Ecco il dettaglio delle prime due partite di play-in dell’Est, quelle tra settima e ottava e nona e decima, vinte dalle squadre di casa, quelle meglio piazzate a fine stagione regolare.
Philadelphia
76ers – Miami Heat 105-104
La nona vittoria di fila vale i playoff. Philadelphia
li guadagna rimontando Miami dal -14, sfruttando la partita da sogno di Nicolas
Batum, la 35enne ala francese alla 16ª stagione Nba, che segna 20 punti dalla
panchina, massimo stagionale, e assesta la stoppata decisiva a Herro in volata.
Embiid va a sprazzi, ad andamento lento, Maxey mostra più ombre che luci, messo
in crisi dalla difesa a zona avversaria, "magata" di Coach Spoelstra,
ma Miami perde per infortunio Jimmy Butler che si fa male al ginocchio destro
travolto da Oubre dopo una finta. Zoppica a lungo prima d’essere costretto a
guardare il finale punto a punto dalla panchina. E senza il miglior Jimmy Miami
non fa canestro. Herro va uno contro tutti, Adebayo si nasconde una volta di
più, All Star di nome, non di sostanza, e senza gli acciaccati Rozier e
Robinson gli Heat non hanno abbastanza realizzatori per vincere partite contro
avversari di qualità. Philly si dimostra più dura mentalmente e fisicamente in
una gara in cui gli arbitri non fischiano quasi nulla: vintage, come stile.
Giocherà al Madison Square Garden di New York, dalla mezzanotte italiana tra
sabato e domenica, Gara 1 contro i Knicks da settima testa di serie dell’Est.
Miami si giocherà i playoff, la testa di serie n. 8 della Eastern Conference,
con Chicago. 12 mesi fa Miami seppe arrivare, dal 2° turno di play-in vinto
proprio contro i Bulls, sino alle Finals. Dura ripetersi, impossibile se Butler
(legamento collaterale) non sarà disponibile o al meglio.
51-39 per Miami all’intervallo. 12 palle perse di Philly per 17 punti
avversari. La zona di Miami ha inceppato l’attacco 76ers. Philly
"rientra" quando le triple cominciano a entrare, Batum ne manda a
bersaglio 3 nel 3° periodo. 74-69 Heat dopo 36’. Embiid non ha ancora il ritmo
partita, pare esausto, ma la sua tripla vale il 74 pari. Quella di Batum poi il
79-76, primo vantaggio 76ers dal 1° quarto. Butler si tiene il ginocchio
atterrando dopo una schiacciata da palla rubata, Jaquez, una matricola, gioca
da veterano. 96 pari con 1’ da giocare dopo il botta e risposta Embiid-Herro.
Il canestro della partita è firmato Oubre, un gioco da 3 punti sull’assist di
Embiid. Miami in attacco è una pena per gli occhi, Batum stoppa Herro che poi
segna all’ultimo secondo la tripla del -1. Troppo poco e troppo tardi.
Chicago
Bulls – Atlanta Hawks 131-116
Tutto facile per Chicago. Spazza via Atlanta
trascinata da White e DeRozan, si guadagna la sfida di Miami con gli Heat coi
playoff in palio e potrebbe sfidarli privi di Butler, il miglior giocatore
avversario. Un’opportunità unica e insperata. I Bulls sono solidi, basta e
avanza contro gli Hawks che proprio non difendono. Unica pecca di serata per
Coach Donovan è l’acciacco di Caruso: "fuoco amico" si fa male a una
caviglia travolto da Drummond, un camion lanciato in velocità, nel 2° quarto.
Atlanta è a fine ciclo con questo gruppo di giocatori. Un’intrusa al play-in
2024, il record, 36-47, è la fotografia di come non c’entrasse niente con la
pallacanestro da post season. Uno tra Trae Young, inguardabile contro i Bulls,
da -27 di plus minus, il punteggio con lui in campo, e Murray, stavolta il
migliore dei suoi, è di troppo, guardando al futuro. Probabilmente il mercato
deciderà il sacrificabile, ma Young è il primo indiziato, oggi.
40-22 per Chicago, trascinata da DeRozan, a fine 1° quarto. Gli Hawks iniziano
però 14-0 il 2° periodo con Murray che imperversa, ma poi rientra Young e vanno
di nuovo a fondo. Non difende, neanche fa finta, e per la serata non fa neppure
canestro dal campo. Il tabellone dello United Center di Chicago a metà gara
dice 73-67 per i padroni di casa. DeRozan con 18 punti, Murray 23. Partita ad
alto punteggio, quella che in teoria vogliono gli ospiti. Ma White domina il 3°
quarto attaccando il ferro avversario a suo piacimento e Chicago, dopo aver
visto il vantaggio ridotto a soli 2 punti, decolla 110-92 dopo 36’. Vittoria
già in cassaforte. White finisce con 42 punti, i Bulls pensano già agli Heat:
2-2 i precedenti stagionali.
Nessun commento:
Posta un commento