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| Kabengele in azione - Foto: Sportando |
Parte col botto Trento che fa suo il primo match della stagione espugnando il PalaBigi di Reggio Emilia per 76-92, grazie ad un ottimo Lamb da 21 punti (3/3 da 2 e 3/7 da 3), capace di alzare i ritmi dei trentini soprattutto nella prima e nell’ultima frazione. Buone le prove anche di Ford (17), e Zukauskas, autore di 10 punti con 3/4 dall’arco. Da rivedere Reggio Emilia: poca precisione dall’arco (ma le serate no possono capitare), ma soprattutto poca consistenza a rimbalzo (27 rimbalzi contro i 43 di Trento) e poca aggressività nell’attaccare il ferro, che ha portato solo 8 liberi tentati. Miglior realizzatore reggiano è stato Gombauld con 14 punti.
Sfiora subito l’impresa Trapani che, al suo esordio nel massimo campionato, va vicinissimo a prendersi subito lo scalpo della Virtus Bologna. I felsinei, reduci dalla sconfitta in finale di Supercoppa, provano a scappar via con Belinelli e Grazulis (31-50 al 17’), ma i siciliani costruiscono una lenta ma furiosa rimonta che porta anche al +5 a 4’ dal termine, grazie alla tripla di Robinson (84-79). Akele e Pajola ribaltano l’inerzia (84-87), e proprio il play della nazionale rischia di perdere una palla sanguinosa a 7’’: l’azzurro subisce fallo e non trema dalla lunetta ma Trapani, uscita tra gli applausi del suo pubblico, conferma di voler esser squadra tignosa ed ambiziosa.
Un’ultima frazione da 34 punti segnati consente a Scafati di rompere gli indugi e conquistare il successo in quel di Sassari al termine di una gara dai ritmi altissimi. I campani si impongono grazie alle ottime percentuali dall’arco (61,9% complessivo), con Sorokas (22 punti e 3/4), Stewart (16 punti e 3/6) e Zanelli (14 punti con 3/4), orchestrati da un Cinciarini che inizia la sua avventura a Scafati con 7 punti ma ben 9 assist. Sassari si scioglie sul più bello nonostante un Sokolowski da 30 punti con 6/9 da 2 e 5/7 dalla lunga distanza, ed un Fobbs da 16 punti.
Colpo di scena nel lunch match domenicale dove una Trieste indemoniata, con due quarti centrali di estrema intensità, batte Milano e festeggia con un successo il suo ritorno in massima serie. L’estro di Ross (22), Valentine (19) e Brown (18) annulla lo strapotere meneghino a rimbalzo (22-39), ma i giuliani, con coraggio e determinazione, conquistano un vantaggio importante (+12 all’ultimo mini intervallo) che mette alle strette Milano. La reazione meneghina è affidata ad un mai domo Dimitrijevic che dimezza il gap (69-63), l’ex Brooks respinge al mittente le offensive ospiti e consente a Trieste di esultare alla sirena finale.
Vince sul parquet amico Tortona che, con un ottimo ultima frazione, ha la meglio su Cremona: gara intensa per 33’, con Kamagate e Vital (16) a sospingere i padroni di casa, con i lombardi che rispondevano colpo su colpo con uno strepitoso Booth (15 punti con 4/5 dall’arco), ed il duo Davis-Owens (14 punti a testa). Con tali premesse si arrivava al 67-64 di metà ultima frazione, con Cremona che ogni volta, sul più bello, mancava la giocata vincente per mettere il naso avanti. L’attacco ospite si inceppava in maniera definitiva negli ultimi 7’ con soli 4 punti realizzati, Tortona quindi azzannava definitivamente il match affidandosi ad un clamoroso Kamagate da 23 punti (7/8 da 2 e 9/12 ai liberi), 9 rimbalzi, 8 falli subiti e 4 stoppate, per un complessivo 40 di valutazione.
Clamoroso al Taliercio, dove è Treviso ad aggiudicarsi il derby veneto in quel di Venezia al termine di una gara decisa soltanto al fotofinish. Dopo un’apparente prima fase di studio, i trevigiani fanno la voce grossa nei quarti centrali con Alston e Bowman, ma è grazie ad Harrison ed a 4 punti in fila di Paulicap in avvio di ultimo quarto, a regalare il massimo vantaggio agli ospiti (56-71). I lagunari si affidano a Kabengele (17 punti con 5/6 da 2 e 7/12 ai liberi con 21 rimbalzi e 2 stoppate per 40 di valutazione) per rientrare clamorosamente in partita, Wiltjer realizza 2 triple che tengono a galla Venezia, ma i liberi di Bowman ed Olisevicius tengono avanti, sul +3, Treviso, l’ultimo possesso finisce nelle mani di Wiltjer che stavolta sbaglia, consentendo così ai viaggianti di far festa al 40’.
Derby dai due volti al PalaLeonessa di Brescia dove i padroni di casa, dopo due periodi intensissimi ma equilibrati, mandano in frantumi la resistenza di una Varese rimasta difensivamente negli spogliatoi all’intervallo lungo, incapace di contrastare il dominio bresciano nel pitturato. Basta vedere i numeri: Brescia ha catturato 43 rimbalzi contro i 26 avversari, tirando con quasi il 60% da 2 (37/63). Ben 5 uomini in doppia cifra per Brescia, con Bilan, autore di una doppia doppia da 25 punti e 12 rimbalzi (con 6 assist) sugli scudi, ben supportato da Della Valle (24), Rivers (22), Ndour (13) e Burnell (12). Per Varese da segnalare i 31 di Mannion ed i 17 a testa di Harris ed Hands.
Vittoria interna per Pistoia che si aggiudica l’ultimo match di giornata al cospetto di una Napoli impalpabile per 20’, rientrata fino a -1 con Copeland, ma colpita sistematicamente da Silins e Forrest (19 punti con 4/5 da 3) nella volata finale. Toscani sicuramente più cinici dall’arco e glaciali nei momenti chiave del match, Napoli paga a caro prezzo i 12 liberi lasciati per strada ed il non aver concretizzato ben 23 rimbalzi offensivi (su 53 complessivi). Degne di nota, per Pistoia, le prove di Rowan (17) e Brajkovic (10), mentre in casa partenopea chiudono in doppia cifra Totè (14), Copeland e Manning (13) Treier e Williams (10, anche 13 rimbalzi per quest’ultimo).
R. Emilia - Trento: 76-92 (Gombauld 14 – Lamb 21)
Trapani - V. Bologna: 88-89 (Belinelli 24 – Tucker 25)
Sassari – Scafati: 86-97 (Sokolowski 30 – Sorokas 22)
Trieste - Milano: 84-78 (Ross 22 – Mirotic, Leday 18)
Tortona - Cremona: 80-68 (Kamagate 23 – Booth 15)
Venezia - Treviso: 75-78 (Kabengele 17 – Alston 16).
Brescia - Varese: 118-94 (Bilan 25 – Mannion 31)
Pistoia - Napoli: 88-82 (Silins 22 – Totè 14)
CLASSIFICA: Brescia, Trento, Tortona, Scafati, Trieste, Pistoia, Treviso, V. Bologna 2; Trapani, Venezia, Napoli, Milano, Sassari, Cremona, R. Emilia, Varese 0.
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