Detroit Pistons - New York Knicks 93-94 (1-3)
Un finale controverso regala un successo che vale oro
ai Knicks e li porta a un passo dal secondo turno. Allo scadere infatti, gli
arbitri non rilevano il contatto di Hart sulla tripla di Hardaway Jr., che
avrebbe mandato il giocatore di Detroit in lunetta con tre liberi. La terna poi
nel post partita fa il mea culpa, ammettendo l’errore. “Rivedendo
l’azione il contatto di Hart è più che marginale - dice il capo della terna
David Guthrie - avremmo dovuto fischiare fallo”. Resta quindi l’amaro in bocca
per i Pistons che dopo un brutto primo tempo avevano ripreso il match per poi
farsi riagganciare e superare dalle giocate della coppia Brunson-Towns. Inizio
tutto in salita per i Pistons che non riescono a trovare ritmo dal perimetro e
si scontrato con la solidissima difesa della compagine newyorchese. Towns e
Brunson schiacciano sull’acceleratore, i Knicks arrivano al vantaggio in doppia
cifra e concedono pochissimo a Cunningham e compagni. Detroit fallisce le sue
prime 11 triple, Beasley non riesce proprio a entrare in partita e la squadra
ospite scappa via. I troppi turnover di Detroit di certo non aiutano la causa.
New York ringrazia a scappa al +16 a due minuti dal riposo. Nel finale di
frazione però si sveglia Harris, i padroni di casa così chiudono il primo tempo
con una nota positiva, piazzando il parziale di 11-2 che li porta al riposo
sotto di sette lunghezze, per una squadra che tira con il 37% dal campo e con
il 12% dalla lunga distanza è già un mezzo successo. Cambia tutto nel terzo
periodo con i Pistons che difendono alla grande, Cunningham che si esalta e i
Knicks che vanno in tilt. Il 13-2 di inizio ripresa porta Detroit avanti,
arrivando poi addirittura al +11 nel quarto periodo. Brunson e Towns però non
hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca e New York torna in scia,
passando a condurre con una tripla pazzesca dell’ex Timberwolves a 47’’ dalla
sirena. Sotto di una lunghezza Detroit fa confusione nei suoi ultimi due
possessi ma allo scadere trova la conclusione di Hardaway Jr. che avrebbe
dovuto produrre tre liberi per il fallo di Hart. Ma l’errore degli arbitri
condanna i Pistons. I Knicks adesso possono chiudere i conti martedì al Madison
in gara-5.
Minnesota Timberwolves - Los Angeles Lakers 116-113 (3-1)
Tantissimo Edwards, un finale pazzesco e un
“challenge” decisivo, i Timberwolves si aggrappano alla propria stella,
recuperano un passivo di 10 lunghezze nell’ultimo quarto e vincono in modo
incredibile il quarto match di una serie veramente bella, postandosi quindi sul
3-1 e spingendo LeBron e compagni a un passo dal burrone. Tanti rimpianti per i
Lakers che con un terzo quarto di altissimo livello sembrano sul punto di
rientrare prepotentemente nella serie. Avanti di 10 nella frazione finale poi
la stanchezza inizia a farsi sentire con coach Redick che nella ripresa
dimentica i cambi, mettendo tantissimi minuti sulle gambe di Doncic e LeBron.
Con un Edwards da urlo la squadra di casa piazza la rimonta arrivando al +1,
dopo il gioco da tre di McDaniels, a 30’’ dalla sirena. Turnover di LeBron poi
favore ricambiato da Edwards, su contatto di James, ma la panchina di Minnesota
chiama il “challenge” che porta gli arbitri al replay, cambiando la decisione
del campo e mandando in lunetta Ant per il fallo del 40enne di LA. Due liberi
che regalano il +3 ai Timberwolves poi allo scadere la tripla del possibile
overtime di Reaves muore sul ferro, Minnesota così va sul 3-1 con la decisiva
gara-5 in programma mercoledì in California.
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