Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 118-103 (2-0)
La super difesa più l’mvp della stagione. La ricetta
per il successo dei Thunder è la solita e continua a funzionare: Oklahoma City
travolge Minnesota 118-103 in gara-2 della finale della Western Conference
disinnescando l’attacco dei Wolves e capitalizzando i 38 punti di Shai
Gilgeous-Alexander, alla prima esibizione dopo essere stato premiato come
miglior giocatore 2024-25. Serie sul 2-0 adesso, gara-3 è in programma sabato
notte a campi invertiti, al Target Center di Minneapolis, dalle 2.30 italiane
di domenica 25 maggio.
La difesa della squadra di coach Daigneault continua a
essere dominante. Ha spogliato l’attacco di Minny del tiro da 3 punti: 15/51 in
gara-1, 11/39 in gara-2. Altre 14 palle perse forzate, stavolta, ricavandone 22
punti in transizione. Ancora il terzo periodo come spartiacque della partita,
in questo caso dominato 35-21. Poi in attacco ci pensa Shai: quinta partita di
fila con almeno 30 punti, micidiale dalla media distanza. E fin quando i fischi
continuano ad arrivare non ci sono antidoti per lui: stavolta va in lunetta 15
volte mandando a bersaglio 13 tiri liberi. Oklahoma City stravince pur tirando
9/33 da 3, buon segno. Anche Jalen Williams e Chet Holmgren scollinano i 20
punti.
L’attacco dei Wolves è un disastro. Troppi errori di
letture sui due lati del campo: palle perse, pessimi tiri oltre le cattive
percentuali, poca lucidità. Minnesota è squadra super atletica, ma poco
cerebrale, che va a sprazzi e che opposta ai Thunder non può avere il
predominio sotto canestro che era stato la coperta di Linus contro Lakers e
Warriors, sprovvisti di lunghi da playoff, ai turni precedenti. Julius Randle
toppa la gara: solo due canestri e 4 palle perse, messo in panchina nel 4°
periodo. E con Rudy Gobert Minny gioca 4 contro 5 in attacco. Con Naz Reid unico
lungo i Wolves mostrano una gran difesa, ma la coperta resta troppo corta. Ant
Edwards è talento speciale però solista, non direttore d’orchestra.
L’arbitro Scott Foster subisce un colpo involontario al volto da Lu Dort, dopo 1’37” la gara si ferma perché perde sangue dal naso. 29-25 per Oklahoma City dopo i primi 12’. I 7 rimbalzi offensivi tengono in corsa i Lupi che tirano con appena il 35% dal campo. La tripla di Donte DiVincenzo vale il sorpasso, il 32-31 ospite. Poi però è 58-50 Thunder a metà gara. Shai con 19 punti, Edwards 16. Ospiti sotto nonostante i 18 punti delle riserve contro i 9 avversari. La differenza la fanno i punti ai tiri liberi: 10-1 dalla lunetta per la squadra di casa al Paycom Center. Oklahoma City non fa mai canestro da 3 contro la zona di coach Finch, ma Randle per una sera torna quello deludente visto in maglia Knicks ai playoff e Reid non fa mai canestro da fuori, così i Thunder allungano di nuovo in transizione. 82-65 sulla schiacciata di Holmgren. Minny come in gara-1 va ko al primo cazzotto subìto, non sa incassare. Va nel panico in attacco e la difesa ne risente, i Thunder esondano sul 93-69. Finita. E non è finito neppure il 3° quarto. Oklahoma City sale 2-0, in controllo di questa serie. I Wolves saranno già spalle al muro in gara-3, dovranno vincerla per forza per avere una speranza in prospettiva Finals: la storia racconta che da sotto 0-3 ai playoff non ha mai saputo rimontare nessuno.
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