martedì 3 marzo 2015

Serie A: il Pagellone della 20° giornata




CONSULTINVEST PESARO/UPEA CAPO D’ORLANDO voto 10: in nessun’universo parallelo ci saremmo mai aspettati che Pesaro e Capo d’Orlando, in questo turno di campionato, riuscissero ad essere corsare a Roma (che disputerà gli ottavi di finale di Eurocup) e Avellino (che ha perso, in Coppa Italia, contro Milano, solo all’ultimo tiro), facendo notevolissimi passi avanti nella corsa alla salvezza. Due imprese, senza mezzi termini, soprattutto quella dei siculi, che con appena 7 effettivi (4 dei quali hanno un’età media di 38.5 anni) riescono a sbancare Avellino piazzandosi a +7 dall’ultimo posto. Ripetiamo la domanda, SPACCIATI A CHI?

LINAS KLEIZA voto 9: e finalmente! Partita pazzesca del lituano, che sfodera una prestazione mostruosa, che permette a Milano di passeggiare su Reggio Emilia, oltre ad inanellare la 15° vittoria consecutiva in campionato. Per il buon Linas 30 punti, con 3/3 da 2 e 8/10 da 3, in appena 17 minuti (avete capito bene), battuto il record assoluto per la serie A, visto che mai nessuno aveva segnato 30 punti in meno di 20 minuti (record precedente appartenente a Roberto Premier e i suoi 31 punti, in 23 minuti, il 28 Ottobre 1990 nella vittoria di Roma su Firenze per 105-95), ed eguagliato anche il record, per l’Olimpia Milano, relativamente alla percentuale da 3 punti con almeno 10 tiri tentati (c’era riuscito sempre Premier, il 30 Ottobre 1988, nella vittoria dell’allora Philips, su Caserta, per 121-93, 8/10 anche per lui). Una serata speciale per un giocatore che può essere importantissimo, per l’EA7, in questa seconda parte di stagione. CALDO COME UNA STUFA.

JEREMY HAZELL/OKARO WHITE voto 8: 39 punti (11/23 al tiro, 14/17 ai tiri liberi), 17 rimbalzi e 4 assist il fatturato, in combinata, del duo a stelle e strisce della Virtus Bologna, che non fa rimpiangere la pesante assenza di Allan Ray e regala, alle V Nere, l’11° vittoria in campionato e il 6° posto in classifica, col 5° posto distante soli 2 punti. A Pistoia stanno ancora cercando di capire che cosa li ha investiti, se un carro armato o un treno ad alta velocità, con Valli (e Arrigoni) che gongolano beatamente. SIAMO LA COPPIA PIU’ BELLA DEL MONDO.

GIANLUCA BASILE voto 7: 24 Gennaio 1975. Questa la data di nascita che recita la carta d’identità del Baso, quindi 40 primavere compiute poco più di un mese fa.
Eppure, nel momento di maggiore difficoltà dell’Orlandina, il talento cristallino di questo intramontabile campione viene fuori. Gioca 32 minuti, segna 13 punti (3/3 da 3 e 4/4 ai tiri liberi), con 5 assist, 5 rimbalzi, 1 recupero e 25 di valutazione, con Capo d’Orlando che sbanca Avellino e mette una seria ipoteca sulla salvezza. Pronte veglie di preghiera e manifestazioni funeree per quando deciderà di smettere, CLONATE IL BASO.

LUCA VITALI voto 6: in dubbio fino al giorno della partita con Caserta per una “chiappata” (cit.), recupera e disputa la solita partita solida e di grande leadership (19 punti [6/11 al tiro] con 9 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi), erigendosi ad assoluto protagonista, soprattutto nell’ultimo periodo, quando, praticamente da solo, risponde al fuoco di fila lanciato da Henry Domercant. E’, senza ombra di dubbio, l’uomo del destino per questa Vanoli Cremona. CAUDILLO.

IVAN BUVA/STEFANO GENTILE voto 5: Sacripanti gli concede 15 minuti medi a Sassari, loro rispondono con 4 punti (2/8 al tiro) e 4 palle perse, un apporto praticamente nullo alla causa, con Cantù che, alla fine, finisce nel tritacarne sardo, uscendo nuovamente dai primi 8 posti, pur restando agganciata al treno post season. C’ABBIAMO PROVATO COACH

YAKHOUBA DIAWARA voto 4: non so se è più masochista Caja (che condivide il voto), che lo tiene in campo 39 minuti, o lui, che si ostina a maltrattare il ferro del Pala Trento. “Bagna” il suo rientro dall’infortunio con una prova da 3 punti, 1/9 dal campo e 0/2 ai tiri liberi. Diciamo che poteva starsene un’altra settimana a riposo, gliene saremmo stati decisamente grati. AU REVOIR.

DANIELE CINCIARINI/LANDON MILBOURNE voto 3: il primo, probabilmente, sta vivendo la sua peggior stagione, a livello di rendimento personale, in carriera. Anche ieri 6 punti e 2/8 al tiro, un momento negativo che non sembra terminare più per quello che è stato il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva di Pistoia, ma che si sta rivelando un mezzo fiasco. Il secondo, in 12 minuti, riesce a commettere 5 falli senza segnare neanche un punto (0/2 da 3). Ok che Moretti è bravo, ma non può fare sempre i miracoli, BOICOTTATORI.

ACEA ROMA voto 2: Questa squadra, mercoledì, sarà attesa dalla trasferta di Bandirma, per l’andata degli ottavi di finale di Eurocup. Se questo è l’antefatto allora c’è da preoccuparsi: arriva la 13° sconfitta in campionato, dove i ragazzi di Dalmonte proprio non riescono a trovare un minimo di continuità. Speriamo, in chiave Eurocup, che sia solo un passo falso dettato dal pensiero già rivolto al match dell’Ali Açar Sport Hall. Intanto Pesaro ringrazia.

SIDIGAS AVELLINO voto 1: Se in America definiscono Cleveland “The mistake on the lake”, in Italia inizieremo a definire Avellino “The mistake of serie A”. E’ davvero incredibile quello che gli irpini ci stanno facendo vedere da 6/7 anni a questa parte: grandi spese (considerando che parliamo di una città di 55.000 abitanti stentati), investimenti importanti, giocatori e allenatori importanti, eppure il solito pugno di mosche a fine anno. La sconfitta (clamorosa) di domenica contro Capo d’Orlando (squadra arrivata al Pala del Mauro senza due stranieri e con 7 giocatori arruolabili) è la 12° in campionato, con la squadra 11° in classifica e i Play Off distanti 6 punti. Serissimo rischio che sia l’ennesima stagione anonima della compagine cara al presidente Sampietro. FLOP.
 
GRISSIN BON REGGIO EMILIA voto 0: Le assenze di Drake Diener e Riccardo Cervi, oltre alle precarie condizioni fisiche di Darjus Lavrinovic (all’esordio stagionale), rappresentano degli alibi, ma non delle giustificazioni se esci con le ossa frantumate dal big match di questa 20° giornata, prendendo 50 punti a Milano senza, praticamente, mai stare in partita. Possiamo capirlo da qualche squadra di bassa classifica, al cospetto di uno stradivari come l’EA7, ma non si può ammettere che la seconda della classe, semifinalista della Coppa Italia, sbrachi in quel modo. Una debacle che rischia di minare parecchie certezze dei ragazzi di Menetti, oltre a ridimensionarne le ambizioni. SOMMERSI.

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